Holliver cerca di stropicciarsi gli occhi e di rimettere la vista a fuoco.
Vorrebbe tanto avere accanto qualcuno che lo facesse sentire al sicuro, ma non gli è mai successo, nella sua vita.
Paradossalmente, coloro che avrebbero dovuto proteggerlo, fin dalla sua infanzia avevano finito per rovesciare i ruoli, ed era stato lui ad essere costretto a proteggere...o a difendersi da loro.
Adesso...si trova in una situazione non troppo diversa: lui, che si sentiva la creatura più vulnerabile del mondo, a dover cercare rassicurazioni per una ragazzina che nemmeno conosceva, improvvisandosi assurdo mediatore di un conflitto con un uomo che forse le aveva fatto del male, ma che li aveva salvati e poteva aiutarli...
Tutto questo lo fa sentire spossato.
Tuttavia si fa forza e mormora: "scusate".
Poi tende la mano a Erika
"Là fuori...quando..." non osa dire 'quando quel mostro ha sventrato quell'uomo' "...beh...là dietro...c'era una porta. Una porta che quelle creature volevano proteggere. Credo che potrebbe riguardarci..."