La reazione dell'uomo, invece di spaventarlo, lo calma un po'.
Ha paura anche lui, è evidente. E questo dovbrebbe escluderlo dall'essere una di quelle creature.
"Lei è..."
Effettivamente non lo sa, l'ha incontrata per caso e il gatto non la voleva con loro.
Non c'è nessun motivo per cui dovrebbe fidarsi di lei piuttosto che di lui.
Ma quando lei lo tocca...o quando gli è particolarmente vicino...gli sembra di essere nella sua testa...di sentire i suoi sentimenti. E ciò che più lo sorprede, il contatto con lei non lo spaventa. Non troppo, almeno.
"Lei è come me e te. Non sa perché è qui. Credo di averle dato una mano quando due di quegli uomini con la molla sulla schiena volevano portarla via. E credo che lei ne abbia data una a me, dopo..."
La guardò, era davanti a lui, immobile, spaventata.
"Io credo...che tu la spaventi..." disse "Che tu, o qualcuno...o qualcosa che ha a che fare con te...le abbia fatto..." ci pensò "le abbia fatto ciò che l'ha portata qui. La cosa che non la fa più dormire"