Visto che l'articolo non è online, aggiungo qualcosa. Ma non ho assolutamente il tempo di rispondere alla domanda in maniera adeguata (rendetevi conto che in pratica mi avete chiesto di riassumervi l'essay sul gamismo). Può darsi che abbia già scritto articoli più lunghi, una fan mail a chi posta il link, ma intanto, ecco qualche briciola:
Le CA sono sulle PRIORITA'. A TUTTI piace (almeno, nella situazione giusta), fare il personaggio "ganzo" e avere belle storie. La CA la vedi SOLO quando questi obiettivi contrastano, e non la vedi manco in tutte le singole scelte, ma solo a livello di un intero ciclo.
Quindi, avere una CA gamista significa semplicemente che il mettere alla prova le capacità del giocatore ha in generale la precedenza sugli aspetti creativi/simulativi.
Non ha niente a che vedere con il giocare un personaggio "sborone", con l'avere poteri "fichi", o simili: anzi, il personaggio che vince sempre "da contratto" è più tipico dei giochi simulazionisti, nel gamismo è insita la possibilità di "perdere", o comunque di non mostrarsi all'altezza della situazione.
Ma il timido detective che risolve con la sola deduzione e senza uso di violenza un enigma investigativo è gamista tanto (se non di più) dell'emulo di Ken con 415 mosse segrete che passa il suo tempo a sfidare avversari...
Bisogna vedere invece cose tipo: i 415 poteri agiscono automaticamente in maniera che qualunque fesso saprebbe usarli, o un bravo giocatore con 1 solo potere pulirebbe il pavimento con un avversario anche più forte ma meno abile? Il sistema premia la conoscenza del gioco? Ci sono scelte tattico/strategiche importanti che non hanno una risposta chiara? Etc.