Posso portare un AP: l'altro ieri sera,
Grey Ranks.
La missione era di liberare dei bambini presi in ostaggio in una scuola.
La squadra entra nella scuola tramite un passaggio; nella mia scena, dovevo causare una qualche catastrofe; narro che aspetto che non ci siano rumori fuori dalla porta, la apro, controllo che il corridoio sia libero, faccio cenno agli altri di avanzare e mi metto nel corridoio a fare da palo.
Ora: le informazioni
pubbliche sul mio personaggo erano che aveva una fede molto forte, che tendenzialmente si sarebbe comportata da fanatica, che per la situazione emotiva rischiava di sacrificarsi come martire e che doveva causare un disastro; a questo punto, ho fatto notare una cosa: fossi stato negli altri, avrei fatto arrivare un soldato tedesco. Facile che, vista la situazione del mio PG, la mia risposta sarebbe stata in qualche modo eccessiva (sparargli, attaccarlo in corpo a corpo, ecc.); questo avrebbe potuto causare la morte di uno dei nostri, magari per la reazione del tedesco, cosa che avrebbe incasinato ancora di piú il mio personaggio (povera

).
È seguita una breve discussione sul "Ma quanto dobbiamo pestare duro?", in cui io ho detto che, per quanto mi riguarda, potevano andarci pesante quanto gli veniva, perché piú fa male meglio è, perché trovo che giochi come
Grey Ranks vengano meglio quando colpiscono sul personale, quando mettono
il giocatore di fronte a scelte difficili, quando toccano l'emotività del giocatore.
Dovessi dire qui le stesse cose? Trovo che i giochi narrativisti vengano meglio quando le scelte toccano il giocatore, quando sono giocati con passione (nel senso del
play passionately di Burneko).
Lo avessi detto cosí al tavolo? Sarei ancora lí a spiegare cos'è una CA, cos'è "narrativismo", perché in realtà un gioco non è narrativista, cosa vuol dire "giocare con passione".