Dunque, è sempre difficile andare ad analizzare queste situazioni a distanza. E prendere cantonate è facilissimo, quindi prendi qualunque cosa dico come un ipotesi, un "potrebbe essere che", più che come un affermazione perentoria, e valuta tu se si applica al vostro caso, o no.
Dalle tue descrizioni ho il forte sospetto che l'atteggiamento di Fabio sia legato al cambio di master. Lui era il primo GM del gruppo (l'ha formato anche a livello sociale, o vi frequentavate già tutti?), c'era gente scontenta che non glielo diceva ma si lamentava a sua insaputa, e poi il GM hai iniziato a farlo tu e poi tuo fratello, in coincidenza con un cambio di sistema di gioco... come è avvenuta questa transizione? E' stato lui a voler smettere di fare il GM? Come ha preso il passaggio alla 4a edizione?
Perché potrebbe essere un semplice caso di "maschi alfa che si prendono a cornate in un gruppo per la predominanza", o la variante "perdente nello scontro precedente che mina continuamente l'influenza del vincitore"
L'incapacità (o la poca voglia) di Fabio di interpretare un personaggio come più di un tot di numeri sulla scheda (che non ha niente a che fare con il gamismo) potrebbe essere un "sabotaggio" di questo tipo, o potrebbe essere un secondo e diverso problema.
In ogni caso, ciascuno di questi due problemi da solo potrebbe rendere semplicemente incompatibile la presenza di Fabio con la possibilità di giocare decentemente ad un gdr...
Come siete messi a tempo libero? Sarebbe fattibile l'organizzare ANCHE serate diverse, per giocare ad altri giochi (brevi, non campagne lunghe) solo con chi è interessato? Qualcosa di veramente chiaro, nelle premesse, sin dall'inizio: non un "ci troviamo per fare qualcosa, poi propongo x", ma "io la sera tot voglio provare x, che sono mesi che voglio vedere com'è. Chi è interessato veramente a giocare x?". Se ci si riesce c'è il vantaggio di non escludere Fabio a priori da niente, e di non confondere la serata "ci si trova e poi si vede che si fa" con quella in cui ci si trova per giocare x e nient'altro. Riduce anche parecchio i sabotaggi e le resistenze.
Giochi brevi, così la gente non si deve impegnare per mesi, e iniziano da subito (si spera) a raccontare a chi non c'era che quel gioco era una gran figata. Poi rifai, sempre con quel gioco o con un altro, finchè non hai abbastanza giocatori entusiasti.
Per adesso non ti fissare con l'idea che tu sei simulazionista, li è gamista, isso è narrativista, etc. Prova diversi giochi prima.
[cite]Autore: Karham[/cite][p]Veramente, bisogna avere cautela nel trattare con giocatori e GM di lunga data. Pensate di avere a che fare con le vittime di traumi, e state molto attenti ad argomenti "delicati". Non sminuite mai i giochi che facevano prima (non ve la perdonerebbero mai), non dite che con altri giochi "e' tutto diverso" (la libertà terrorizza il cane abituato a stare in gabbia), e assolutamente non parlate MAI di teoria!!!![/p]
[p]Credo di esserci cascato... Possibilità di rimediare?[/p]
Boh, prova a metterla sul "ma chi se ne frega della teoria, io voglio giocare e basta, e divertirmi mentre gioco. Chi ci sta?"