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Solipsist - Gioco
Marco Costantini:
Sei ancora in casa Krall, nell'ampio disimpegno, pronto a tornartene a casa.
Mr. Krall è lì accanto a te, ancora sorridente dopo che vi siete accordati. Ha una mano poggiata sulla tua spalla e con l'altra ti stringe calorosamente la mano.
"Sono davvero felice della nostra chiacchierata, Celeste. E' stata inaspettata, ma molto piacevole. Ci risentiremo presto, giusto il tempo di farmi venire una buona idea. E se mi conosco un po', non ci vorrà molto" dice facendo l'occhiolino, piuttosto divertito.
"Ed ora ti lascio. Scommetto che hai cose migliori da fare che restare a parlare con un vecchio come me".
In quel momento un domestico in livrea richiama l'attenzione di Albert.
"La signorina Neri è ai cancelli, signore".
Albert alza le sopracciglia, in un divertito moto di sorpresa.
"Tempismo perfetto" dice soddisfatto.
"Lascia fare Alfredo, la accolgo io mentre accompagno questo giovanotto alla porta" continua rivolto al maggiordomo.
E così insieme attraversate il lungo corridoio verso la porta.
Albert ti saluta ancora e proprio mentre lui poggia la mano sulla porta per farti uscire, suona il campanello.
Albert ti fa ancora l'occhiolino e ti sussurra "A presto" aprendo.
Dall'altra parte della porta attende una bella donna, piuttosto elegante, in tailleur gessato nero e tacchi piuttosto bassi. Ha lucidi capelli neri raccolti graziosamente sulla nuca e tenuti fermi da uno spillone argentato.
Quando la porta si apre le sue labbra, carnose e di un rosso piuttosto scuro, si dischiudono in un bel sorriso. Ai tuoi occhi è evidente come intorno a lei ci sia un alone scuro, un'ombra (o "Ombra") che sembra catturare la poca luce della sera.
"Buona sera Albert. Non sapevo avessi ospiti". Poi, guardandoti continua "E che ospiti! Un promettente cantante". E' di poco più alta di te e china appena il volto per avvicinarlo al tuo.
"E' un piacere...Celeste" ti dice cordialmente.
Albert, ancora sorridente, le prende la mano e la bacia, dopodiché, sempre tenendole la mano, la fa accomodare dentro mentre tu ti ritrovi fuori.
"Arrivederci di nuovo Celeste" conclude Krall prima di chiudere la porta.
Ok, scusa il ritardo MOSTRUOSO, ma non so perchè ero sicuro che tu dovessi ancora postare la tua risposta.
Forse l'Ombra mi sta incasinando il cervello :P
Fabio Succi Cimentini:
Gh, non preoccuparti, attendevo con pazienza e timore :°D E l'Ombra è sempre in agguato.
Più che altro sto cedendo al sonno (ARGH!), ma faccio il prima possibile. Apro anche una nuova scena ?
Marco Costantini:
--- Citazione ---[cite]Autore: Tozzie[/cite]Apro anche una nuova scena ?
--- Termina citazione ---
Sì, fai pure ciò che vuoi!
Di sicuro non mi aspettavo che tu irrompessi in casa Kralla fucili spianati per distruggere l'Ombra, quindi se nel frattempo vuoi dedicarti ad altro o cercare di affrontare la cosa diversamente...prego :)
Ma ora credo sia ilc aso si vada tutti a ninna, no? :P
Fabio Succi Cimentini:
Apertura Scena
La stessa sera, Celeste entra rapidamente in casa e quasi spaventa il padre mettendogli le mani sulle spalle all'improvviso.
"Cosa..?" Sergio quasi tossisce per l'imprevisto.
"Neri." Il ragazzo ha un che di preoccupato; la risoluzione con Albert è stata ambigua, spera che il volpone non cerchi di manipolarlo. E soprattutto quella donna gli mette una certa inquietudine. "Ti dice qualcosa questo nome a lavoro, papà? Un nuovo partner di Krall? O in alternativa il numero di un buon investigatore non mi farebbe male." Una sorta di risolino nervoso, ma qui è tutto fuorchè leggero.
* * *
Un po' brusco ma ho scritto con una certa fretta, che domani probabilmente la giornata è tutta piena. Si inaugura la famigerata Scena Investigativa intanto :°D
Marco Costantini:
Sergio si alza dalla poltrona e si gira di scatto, sovrastando Celeste.
Ha lo sguardo torvo di sempre e per un istante Celeste è convinto di ricevere un manrovescio.
Poi però i suoi occhi indugiano su quelli chiari e limpidi del figlio e quasi distoglie lo sguardo.
"Che accidenti ti prende" bofonchia.
"Lascia stare Krall. E' un uomo pericoloso. So che sua figlia ti piace" lo dice storcendo la bocca, in un misto fra un sorriso riuscito male e una smorfia di disgusto "ma è pur sempre la figlia di quell'uomo".
"E non ti darò nessun numero. Innanzitutto perchè non è che io abbia bisogno di servirmi di certa gente. E poi perchè tutti sanno chi è Beatrice Neri"; risprofonda sulla poltrona e attende che tu ti siede davanti a lui.
"Krall ha un figlio...malato. Un mezzo demente. Lo tiene in casa da una vita. Io non so nemmeno quanti anni abbia. Comunque non è che Krall lo tenga segreto o se ne vergogni: è cosa piuttosto risaputa. La Neri è la psico...psichiatra o roba così, che segue il figlio. Sta spesso da loro. Al cantiere i bene informati dicono che ha una stanza alla villa. E in molti dicono che il signor Krall e la "signorina" se la spassano usando la scusa del figlio malato".
Sergio fa una pausa in cui, accomodandosi meglio, prorompe in una sonora scoreggia.
"Già" continua evidentemente soddisfatto "quel bastardo è sposato, anche se la moglie vive praticamente all'estero. Ma non può venire allo scoperto, altrimenti rischia di perdere un bel po' del suo gruzzoletto".
"Ma questo non vuol dire nulla! Sta alla larga da Krall!" riprende, come ritornato in se.
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