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Solipsist - Gioco

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Marco Costantini:
"Gradisci da bere?" domanda Albert Krall mentre si versa appena due dita di scotch in un basso bicchierino.
Non aspetta nemmeno la risposta, ma si siede su una grande poltrona rivolta verso un finestrone che da su uno stupendo cortile sul mare.
Sorride dopo il primo sorso "Sì, forse è un po' presto per bere, ma non riesco a concentrarmi senza".
Sei stato fatto accomodare in quello che tu definiresti un salone, ma che il signor Krall ha chiamato "il suo studio" ed ora sei anche tu seduto su una comoda poltrona, del tutto identica a quella del padrone di casa, posta più o meno di fronte a lui.
"E' bello vedere che nonostante la tua giovanissima età, ti interessi della vita cittadina. E' una cosa che mi ha colpito fin dalla prima volta che Diana mi ha parlato di te" sorride, ma capisci che ti tiene d'occhio: ha nominato Diana per osservare una tua reazione.
"I miei progetti sono molto semplici, Celeste, e sono gli stessi che ho già esposto al sindaco e che ho cercato di comunicare in molte manifestazioni. Viviamo in un posto stupendo, ma molto degradato. Tu vivi in quel quartiere, sai quanta miseria e quante difficoltà la gente debba sopportare per tirare avanti. Quello che voglio fare è ricostruire, abbellire, creare movimento, lavoro...insomma, trasformare il tuo quartiere in una bella zona della nostra città, prima che diventi una squallida periferia".
Fa una lunga pausa, prendendo ancora un sorso di scotch, poi prosegue: "Se sei venuto a chiedermi se questo mio gesto sia disinteressato la mia risposta è: no, non del tutto almeno. Io sono un imprenditore, Celeste, e spero che questo progetto mi arricchisca".
Sorride bonariamente: "Ma trovo piuttosto sciocco chi crede che una cosa escluda l'altra e cioè che l'aumentare del benessere di un'unica persona non posso coincidere con l'aumentare del benessere per una comunità".

Parla lentamente Albert Krall, come se valutasse attentamente le parole che sta per dire. E non ti risparmia concetti alti o difficili, che includono filosofi, sociologi e molti eventi storici (sembra avere una vera passione per la storia), nonostante in fondo tu sia solo un ragazzino.
Ed è chiaro che parlare gli piaccia molto.
Continua infatti così, finchè tu non lo interrompi...


Vai così, mi piaci aggressivo!

Fabio Succi Cimentini:
"Un buon progetto, signore." A Celeste importa poco perchè Albert lo faccia; altruismo o arricchimento, l'importante è che questa idea non vada a stridere con il suo mondo. Ed è questo che vuole capire. "Ma mi faccia capire questo: questo lavoro... è per la gente che già abita nei quartieri? La storia, se vogliamo continuare a parlarne, insegna che spesso i popoli ne soppiantano altri sul loro stesso terreno, ma spero che non sia questo caso." Non glielo permetterei, pensa, ma chi è ai suoi occhi per fare questi proclami?

"Sa, le persone del quartiere - i miei amici - sono ancora impauriti. Ma mi assicuri che non saranno messi in mezzo alla strada, nessuno di loro, e li aiuterò ad acclamarla a gran voce."

Scusa il ritardo e il fatto che da domani al 6 non sarò reperibile, 'sto periodo di Capodanno è un po' una devastazione. E vai che arrivamo a nuove escalation :°D

Fabio Succi Cimentini:
Io sono tornato e disponibile. Ma se è un altro periodo incasinato per te si aspetta sempre tranquillamente.

Marco Costantini:
Albert sorride, ma i suoi occhi sono estremamente seri. Li socchiude e per un istante temi di esserti spinto un pochino troppo in là.
"Buttarli in mezzo ad una strada?"
Poggia i gomiti sulle ginocchia e la testa sui palmi delle mani.
"Come potrei fare una cosa simile? Credi che vada in giro a minacciare la gente con scagnozzi al seguito?". Per qualche motivo, in questa posizione sembra estremamente pericoloso, come un serpente pronto a scattare. Poi, improvvisamente, torna a sorridere e a poggiare la schiena alla poltrona.
"So che hai assistito all'abbattimento di un immobile e so che chi abitava lì era legato a te" socchiude ancora gli occhi; sta valutando le tue reazioni.
"Ma io ho pagato quelle persone. Non ho costretto nessuno ad accettare nulla. Ho fatto una proposta e la proposta è stata accettata. E succedo così con molti altri. Vuoi dirmi che mi approfitto del fatto che quella gente abbia bisogno di soldi? Sì, probabilmente la cosa mi favorisce. Ma io non rubo e non minaccio nessuno, Celeste. E quelle stesse persone un giorno, quando il progetto sarà completato, con tutta probabilità avranno un lavoro proprio lì. Forse saranno dipendenti o forse, se sono intelligenti, apriranno un'attività".
"Anche tuo padre lavora per me" accenna, facendo un sorriso che solo superficialmente appare amichevole.
Prende un altro sorso di scotch.
"Il che ci porta alla tua proposta: mi ha detto che se non ti avessi assicurato che i tuoi amici non corrono pericoli mi avresti aiutato. La proposta è ancora valida?" dice tornando a sorridere amichevolmente.

Fabio Succi Cimentini:
Vado! Scusa se sembrassi pressante :°

E' un patto col demonio? Cosa significherebbe fidarsi?
Celeste sente l'impulso di cambiare le regole del gioco, di imporsi e aprire la mente di Albert; di sondare la sua anima, di capire le vere intenzioni. Se necessario, di annodare la sua voce alla propria.
Ma è il padre di Diana, e forse lei se ne accorgerebbe; e forse è un'altra tentazione troppo grossa per Celeste, quando ancora non ha la convinzione che non sia tutto risolvibile davvero. Con le vere voci delle persone, ascoltandosi.
Allora trae un profondo respiro e annuisce.

"Bene. E' ancora valida. Come ho già detto non voglio certo impedirle di arricchirsi, sto soltanto cercando di proteggere i miei interessi come lei coi suoi. Ma mi fido che possiamo tenerli entrambi." Gli stende piano una mano un po' rigida da stringere. "Allora lei venga nel quartiere, sulla piazza della Cattedrale: niente sale conferenze, niente meeting industriali o cene di gala, appaia davanti a tutta la mia gente e dica queste stesse parole a loro. Metta la sua faccia a rischio, e io metterò la mia."
Mano tesa. Un lieve sorriso. "Se è così sono pronto."

Ok, stavo per dirti "cambiamo pure scena" ma in effetti Al deve ancora specificare i suoi progetti verso Celeste. Ma nel caso fai pure conclusione e nuovo framing.

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