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Solipsist - Gioco
Fabio Succi Cimentini:
Diamine. Sai che avevo capito che Celeste fosse rimasto l'unico a ricordare la madre dalla realtà precedente ? In effetti così calza anche meglio. Tolgo quella parte.
C'è ancora qualcosa che non va. Quando il pubblico è in visibilio, e l'emozione è ancora palese sui loro volti e le voci incerte, lui riesce a guardare solo in direzione dell'Ombra. A non capire il perchè della sua visita, anche ora che va via... soddisfatta?
E soprattutto: perchè le sembra sempre più assomigliare a Diana?
Specie ora che lei lo stringe, e Celeste non trattiene il rossore al volto; dopo poco tiene timidamente al fianco anche lei.
"Te l'avevo detto... che avremmo riparato tutto", dice con una certa incertezza. Perchè è vero che il verdetto non è stato detto ancora, nonostante la forte emozione di tutto il teatro: e finchè non avrà una certezza non potrà sentirsi in pace, soprattutto dopo quell'apparizione. Diana, suo padre, il quartiere forse, dipendono da tutto quello.
"Ma è successo perchè ho deciso di seguirti. Di amare te e la tua voce del tutto. Una voce sola." Come se avesse donato a lei le voci di tutte le persone lì presenti. Questo ancora le bisbiglia, perchè ora sa che nulla può fare per averla vicina, almeno nulla che sia forzare la sua volontà.
E ora che le quinte si chiudono sente il bisogno di sedersi, perchè trema.
Saltiamo scena o hai un altro amo da lanciare?
Marco Costantini:
Il verdetto della giuria sembra non arrivare mai.
E non è solo una sensazione.
E' ormai passata già mezz'ora dalla fine dell'ultima esibizione e i vincitori non sono stati ancora proclamati.
Il presentatore non sa più cosa inventarsi e anche fra gli spettatori serpeggia un po' di malcontento.
Per non parlare della tensione dietro le quinte.
Siete tutti più o meno affollati nel retropalco e le occhiate che vi vengono lanciate non sono certo incoraggianti. Nessuno viene per complimentarsi, ma pare anzi evidente che tutti nutrano un particolare astio nei vostri confronti.
Subito dopo l'esibizione Diana era raggiante, sicura di avere la vittoria in tasca, ma più il tempo passa più la sua sicurezza si erode e fra le crepe si insinuano le occhiataccia ormai divertite, sfacciate e provocatorie degli altri ragazzi.
Volevo andare avanti ma per ora termino qui per lasciarti spazio.
Fabio Succi Cimentini:
Non è sua abitudine reagire alle provocazioni con provocazioni, è per questo che Celeste cerca di evitare gli sguardi altrui.
Ed è vero che qualcosa non va, qualcosa in quello che ha fatto - ha sbagliato di nuovo? Eppure questa volta, al contrario della notte con Diana in cui s'è arreso per non violarla... questa volta il suo desiderio è stato forte e incrollabile, non ha avuto dubbi. C'è troppo in gioco.
E allora... l'Ombra?
Si insinua un pensiero strano. Mentre si avvicina a Diana, e lentamente - l'abitudine al contatto deve prenderla ancora piano, con le cicatrici del suo schifo di giorni passati - le appoggia le dita sulle spalle e massaggia piano, un gesto distensivo e di tenerezza, le parla.
"Ce la faremo." Di nuovo. Un sussurro, perchè neanche gli altri, che li guardano con invidia e forse odio represso, possano rubargli le sue parole esclusive per lei. E poi: "Hai visto... anche tu, tra la folla, una donna che ti assomigliava? Anche se era passato qualche anno in più per lei." Un attimo di quiete, sente la tensione alle spalle di Diana e anche alle sue mani; se non fosse terrorizzato - da tutto, la sicurezza forte con cui ha manipolato il pubblico è rimasta risucchiata - la stringerebbe ancora, se non avesse paura di ripetere gli stessi errori. Anche ora, che le chiede dell'Ombra ben sapendo che dovrebbe essere un mistero totale per lei. Quindi ha un risolino nervoso.
"Ma sarà stato il mio solito momento da visionario." Un risolino senza sorridere.
Marco Costantini:
Diana ti sfiora appena la mano con le dita, mentre le stai massaggiando le spalle, e senza voltarsi dice: "Sì...ora che mi ci fai pensare...sì, ho visto quella donna. Se n'è andata a metà esibizione". Resta per un attimo tesa poi aggiunge "Se non sbaglio ti ha...salutato. La conosci?"
Mentre aspetta che tu risponda conclude "Grazie per il complimento...era davvero bella e,bhe, non credo di somigliarle molto...". Gira appena il viso, sorridendoti.
Fabio Succi Cimentini:
"No, forse pensava di conoscermi lei." Dirle 'avevo la sensazione che potesse annullare la realtà, distruggere ogni mio sogno' ? Non è il caso. "O magari è la classica allucinazione collettiva. Uniti nello stress e nelle visioni." Ride, poi sentendola più tesa abbandona le sue spalle e la cinge ai fianchi. Più sicuro, ora.
"E non provare a fare la modesta e 'bruttina' che non ci crederei mai, farei meno fatica ad accettare un asino che vola." Le sorride di rimando, poi sporge il volto verso di lei. Prima per sentire il suo respiro, poi per baciarla: questa volta è lui a prendere l'iniziativa. Piano, gentilmente, ma senza più timidezza.
Ma ora Diana non è più la sfuggente amazzone da cui essere frastornato, né creta da modellare con la sua volontà. E' una persona, fragile e forte assieme, e la voce che Celeste vuole sentire. E ora che forse ha riparato i suoi errori con lei... Dio, fai che vada tutto bene, pensa. Altrimenti tutto questo non avrà avuto senso.
Mentre la tiene tra le braccia, si ritrova a pregare nella propria testa. A pregare anche Diana che lo sostenga. Questa volta le ali non si muoveranno da sole.
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