Autore Topic: [ D&D4 ] doing it right  (Letto 44709 volte)

Niccolò

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #135 il: 2009-09-13 18:31:56 »
beh, io sono il diavolo. qual'è la novità?

adam

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #136 il: 2009-09-13 18:38:37 »
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[cite]Autore: Domon[/cite]beh, io sono il diavolo. qual'è la novità?
i diavoli appartengono alla categoria Immortali, che è la stessa degli angeli; meglio i demoni, che ora sono Elementali. Consiglio spassionato, eh.
Alessandro

Niccolò

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #137 il: 2009-09-13 18:46:58 »
suvvia, bimbo. io sono un pg, mica un mostro...

adam

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #138 il: 2009-09-13 18:55:58 »
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[cite]Autore: Domon[/cite]mica un mostro...
questo è del tutto opinabile °L°
Alessandro

[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #139 il: 2009-09-13 20:56:33 »
Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Domon[/cite][p]mica un mostro...[/p]
[p]questo è del tutto opinabile °L°[/p]


Scoprirlo è facile: mettiamogli addosso un oggettto +1 e vediamo se i suoi valori aumentano. Se non è così, vuol dire che ha la magic treshold e quindi è un mostro.

Fan mail, prego.
Anche io ho un blog

rgrassi

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #140 il: 2009-09-13 21:58:51 »
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Se la situazione è quella che ho capito io è stato il master a violare le premesse per primo, facendo in modo che i personaggi non siano un coeso gruppo di eroi, ma abbiano intrecci di natura differente tra di loro. Non ci si può lamentare se il sistema non riesce a risolvere situazioni che dal gioco non sono previste (come il confronto diretto tra personaggi e la violazione che si può fare del personaggio altrui costringendone il giocatore a rivelare il suo background nascosto in seguito ad un tiro di dado permesso dal master).


Beh, ma sembrerebbe essere gestibile. :)
Sono i giocatori ad accettare il rischio e poi a lamentarsene se va male...
Quanto al fatto che i personaggi debbano essere un coeso gruppo di eroi, non ho mai capito se fosse una necessità o una comodità (penso la seconda).
Rob
« Ultima modifica: 2009-09-13 22:00:36 da rgrassi »
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

adam

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #141 il: 2009-09-13 23:35:17 »
in D&D4, è teoricamente una comodità, praticamente una necessità, dichiaratamente lo scopo stesso uno degli scopi principali del gioco. Un po' come lo era nelle precedenti edizioni, solo ancora di più.
« Ultima modifica: 2009-09-14 00:38:18 da adam »
Alessandro

Mr. Mario

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #142 il: 2009-09-14 01:05:48 »
Molto di più. Lo slogan che campeggia sul loro sito è "never split the party". Vorrà pur dire qualcosa. Persino le cose come disattivare trappole che prima erano appannaggio di un solo giocatore ora con le skill challenge vengono affrontate dall'intero gruppo.

Il fatto che debbano muoversi come una squadra ben rodata per me implica che debbano essere coesi. Il contrario per me sarebbe complicato da immaginare/gestire.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Simone Micucci

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« Risposta #143 il: 2009-09-14 02:07:58 »
sinceramente io non capisco quest'esigenza di fare pg separati, in conflitto, in contrasto. È una cosa che non ho mai visto fattibile in D&D. Ci sono un sacco di giochi che la incentivano, non vedo perché usarne uno che non lo fa bene.

Comunque quoto da cima a fondo Mr.Mario e sostengo psicologicamente Hasimir. ^^ Tienci aggiornati! =D
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Luca Veluttini

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« Risposta #144 il: 2009-09-14 10:47:03 »
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sinceramente io non capisco quest'esigenza di fare pg separati, in conflitto, in contrasto.


Residuato bellico di edizioni precedenti. ^_^

Dr. Zero

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« Risposta #145 il: 2009-09-14 10:50:58 »
Io qua ci vedo di più.
Avete presente quando ti dicono che con i giochi classici li puoi piegare a quello che preferisci (il master, ma dopo dici cose come CA e parte la modalità "il nemico ci ascolta" e dopo sono i giocatori)?
Ecco quello che intendono. Dnd nell'incarnazione precedente è stato usato così. Pg divisi, storie di regni da gestire, avventurieri maniscalchi e un sacco di cose che il sistema non gestiva ma che parpuzio gestisce benissimo...trannne i conflitti tra giocatori. Sembra strano ma passati a parpuzio il singolo test sembra quasi una riduzione delle grandi capacità interpretative dei due giocatori che con bluff e facce da poker convincono l'altro giocatore che il loro personaggio non nasconde niente.

Il consiglio?
Sbattiglielo tutto in faccia come una palla da bowling in piombo e sfidalo a comportarsi diversamente per vedere i diversi effetti che ottiene.
Se ti caccia ci guadagni perchè giocare a martellarsi i genitali è poco piacevole e a roma ne trovi di persone, mentre se non lo fa almeno hai una possibilità

Edison Carter

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #146 il: 2009-09-14 12:34:14 »
"Never Split the Party"
Però esistono poteri e talenti che rendono alcuni PG notevolmente più bravi di altri in certe SkCh.
E inoltre, la cosa più bella per me è vedere due o tre che pestano i Porchetti mentre gli altri due o tre disinnescano il reattore Mako lì di fianco, in modo che esploda in faccia ai Porchetti di cui sopra. E mentre fanno ciò, il socialone del gruppo convince lo spirito del Plutonio a cooperare.

Rispetto al passato, dove alcuni giocavano ed altri dormivano, mi sembra una pacchia. Chiaro, il Supremo master deve creare le SkCh ad hoc perché tutti possano agire attivamente.

adam

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #147 il: 2009-09-14 13:25:23 »
vero, creare skill challenge divertenti è una delle priorità del Bravo Master in D&D4
Alessandro

Mattia Bulgarelli

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[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #148 il: 2009-09-14 15:40:14 »
Citazione
[cite]Autore: Ned Carter[/cite]Chiaro, il Supremo master deve creare le SkCh ad hoc perché tutti possano agire attivamente.


Mi pare di ricordare, però, che si suggerisca al bravo GM (quello senza le virgolette e senza i paraocchi) di chiedere suggerimenti ai G ed inserire le abilità che ritiene ragionevoli senza rompere troppo.
Come (fatte le proporzioni) in Anima Prime (la mia lettura della settimana), in cui i giocatori propongono Goal ed il GM glieli appronta (formalmente, non ha alcun obbligo nè di farla facile nè, forse, di farla proprio - c'è un "incoraggiamento" a metterli solo dal punto di vista "scenico").
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

[ D&D4 ] doing it right
« Risposta #149 il: 2009-09-14 15:57:42 »
Noi ieri sera abbiamo fatto, in "tempo di riposo" in città tra una missione e l'altra, una skill challenge con l'obiettivo di convertire fedeli alla chiesa di Sune (dea dell'ammmòre) in un misero bordello, capitanata da me, il chierico del gruppo.

La scelta delle abilità "base" per il challenge è stata esattamente come ha scritto Korin: la prima, Diplomazia era palese a tutti; a questa, su suggerimento di molti giocatori, è stata aggiunta Raggirare (convertire fedeli con Raggirare... Ebbene sì) e, su ragionevole richiesta del DM, Religione (perchè per convertire può servire anche con la dottrina, giustamente).
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

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