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Apologia del Gioco Tradizionale

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Paolo "Ermy" Davolio:
Credo che per "divertimento" e "soddisfazione" non ci sia stato nessun malinteso.

Te lo spiega con la mia esperienza:

ho DMmato una campagna di D&D 3.5 durata anni, prima che saltasse per aria per litigi tra i giocatori. Ora, io ne ho tratto grandi soddisfazioni: vedere gli altri che si divertivano con qualcosa che avevo creato io (la trama, il mondo di gioco, le House Rules...) mi appagava, e come anche te quando giocavo i PNG potevo divertirmi.
Nonostante questo, a volte SOFFRIVO di fatica. Di questo me ne sono reso conto solo dopo aver smesso. Per esempio: tenere traccia di inziativa + pf + statistiche + ottimizzazione dei poteri durante gli incontri + eventuali HR al volo + tutto il resto che deve fare un DM durante la partita... Unito alla preparazione che durava ore... Era estenuante, e solo quando ho smesso mi sono accorto di quanto divertimento mi portava via. Però ero consapevole che se non lo facevo io, non lo faceva nessun altro... Ed era così bello vedere gli altri divertirsi grazie a me, e allora continuavo.

L'altra sera, quando facevo l'Antagonista in Agon, io avevo molte responsabilità... Ma la preparazione era molto più breve, e io come GM non avevo il ruolo di "reggere" il gioco, tenere le redini della partita... Solo quello di fare da arbitro e di presentarvi una dura ma sportiva opposizione, per darvi qualcosa con cui misurare le capacità dei vostri eroi.
Pertanto, le mie responsabilità erano... Solo leggermente superiori alle vostre, come quelle di qualsiasi altro giocatore (tranne per il fatto che dovevo in parte insegnarvi a giocare, ma questo è un caso particolare dovuto alle circostanze della partita).

Risultato? Grazie alla velocità di preparazione della partita, al regolamento semplice (cioè molto più semplice di D&D 3.5) e, in generale, al fatto che il sistema non lasciava tutte le responsabilità sul groppone del GM (cioè io), posso dire di avere avuto soddisfazione per vedervi divertirvi e di essere sinceramente divertito io stesso, in egual modo, poichè potevo porvi un'onesta opposizione mettendomi alla pari di ciascun eroe.

Mauro:

--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]io faccio il master senza ricercare per forza divertimento anche per me
--- Termina citazione ---

Attento, io non ho chiesto quello: una cosa è "io faccio il master senza ricercare per forza divertimento anche per me", un'altra è "io scelgo di fare il master senza divertirmi anche se potrei scegliere di farlo divertendomi".
Io non nego che ci sia chi fa il master senza cercare divertimento per sé, del resto il "Ho fatto il master per N anni senza divertirmi" è saltato fuori diverse volte anche in questo forum e dimostra che capita; la mia domanda è se c'è qualcuno che tra le tre possibilità:

- divertirsi;
- far divertire;
- divertirsi e far divertire;

sceglierebbe la seconda. Io onestamente ne dubito, mi sembrerebbe masochismo. Perché non la terza, a questo punto.
La stessa cosa che dici tu, "quando faccio il master [il divertimento] non è ciò che ricerco, se poi arriva [...] ben venga" (corsivo mio), mi pare confermare: se puoi scegliere, scegli la terza, non la seconda.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]ecce homo.
io faccio il master senza ricercare per forza divertimento anche per me.
però, attenzione.
primo: fare il master mi da tantissima soddisfazione
secondo: comunque sia mi diverto anche (per esempio interpretando i PNG)
--- Termina citazione ---


Ma sai che c'hai ragione, Simone?

Leggi il mio post precedente... anch'io sono così. Sapere che la gente si è divertita grazie a me mi fa godere, e ho l'arroganza di dire che chi è venuto a GnoccoCON l'ha visto ;-)
Non è altruismo, è proprio riconoscimento del proprio ruolo sociale.

Mi credi però se ti dico che col gioco tradizionale iniziavo a sentirmi frustrato, perché a fronte di un impegno 100 ottenevo dalle persone divertimento 30? E col senno di poi dico che è sempre stato così.
Anche quando ero proprio contento di come erano andate le cose... con impegno 100 avevo ottenuto dai giocatori divertimento 40, se proprio le cose andavano liscissime.
E vedendo le partite di tutti gli altri... be', fin'ora non ho trovato un solo caso in cui non sia così.
Parpuzio è un motore a bassa rendita, obbiettivamente.

Adesso a fronte di un impegno di 100 (e ci può essere... hai avuto modo di vedere il set di Montsegur che avevo a GnoccoCON? Sai quanto ci ho messo a tradurre, impostare, stampare, laminare, revisionare, bestemmiare contro i copisti, ristampare, stampare una terza volta, laminare) ottengo divertimento 100.
E, come bonus a lato, mi diverto pure. E adesso non rinuncerei più a quel divertimento, che unito alla soddisfazione di aver funto da catalizzatore per il divertimento degli altri... è semplicemente orgasmico.

E sono in paradiso ;-)

Simone Redaelli:
Per Paolo: e allora quello che ti chiedo, e ti prego di rispondere coscienziosamente poichè si tocca un nodo che mi interessa molto in queste discussioni e quindi che potrà influenzare mie scelte future, è:

la soddisfazione che hai provato nel vedere che ci divertavamo è stata la stessa di quando divertivi con successo i tuoi giocatori nelle tue campagne di parpuzio?

Per Mauro: certo, a parità di valore è ovvio che scelgo la terza, di sicuro non schifo il mio divertimento, ci mancherebbe. Ma il mio attuale dubbio è che la soddisfazione nel far divertire attraverso un sistema che fa la maggior parte del lavoro non sia la stessa di quando il lavoro lo faccio io giocandomela con i miei giocatori.
e questo per quanto riguarda il master, il discorso sui giocatori merita un capitolo a parte.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]la soddisfazione che hai provato nel vedere che ci divertavamo è stata la stessa di quando divertivi con successo i tuoi giocatori nelle tue campagne di parpuzio?
--- Termina citazione ---


No, ovviamente maggiore.
A fronte di un investimento 100 con parpuzio i giocatori si divertono 40, con indie 100.
Il piacere che ne ricavo è direttamente proporzionale al piacere che ne traggono i giocatori, quindi è nettamente e inevitabilmente maggiore con gli indie (ripeto che fin'ora non ho trovato niente che mi facesse pensare che con parpuzio si possa ottenere la stessa efficienza. E non è teoria, è pratica... lunga e sofferta e diffusa, te lo assicuro).

Se a questo aggiungiamo che con gli indie non soltanto traggo un piacere estremamente maggiore dal mio lavoro... ma mi diverto pure giocando la somma dei due piaceri non è lontanamente paragonabile a quella che, un anno e mezzo fa (come vedi sono un neoconvertito XD) consideravo l'apice della mia "carriera" di giocatore.

EDIT: Uooops... scusa, non avevo visto che era una domanda per Paul. Vabbé, la risposta è comunque pregnante :-P

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