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Apologia del Gioco Tradizionale

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Sergio Salvini:

--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite].. Per "regola zero" intendo il potere lasciato al master di "gestire" il gioco e la storia al di sopra di regole scritte.
--- Termina citazione ---

Secondo me c'è un altro problema, ovvero guardi la cosa solo dall'ottica "MASTER" che applicala regola, ma prova anche a guardare la cosa dall'ottica del GIOCATORE che invece la "subisce".

Mr. Mario:

--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]In qualsiasi situazione educativa, il padre col figliolo, l’allenatore con la squadra sportiva, il capo scout con il ragazzo, l’insegnante col discepolo … l’educatore ha il potere assoluto (ok, nel rispetto delle leggi dello stato) di organizzare il tempo dell’educando. Mi rivolgo per esempio ai capi scout o a qualsiasi altro utente che abbia esperienza come educatore:  voi stabilite tutto, dove portare i ragazzi, cosa far fare ai ragazzi, quando farlo, se accogliere o meno richieste dai vostri ragazzi, se, quando e come punirli nel caso non si comportino bene. Non vi sono regole imprescindibili piovute dall’alto che vi dicono, per esempio, che se la metà più uno dei vostri ragazzi vi chiede di fare un’attività voi dovete concederlo. Voi, miei cari, AVETE la regola zero.
Tutti ce l’avete.
Senza il potere dell’educatore, che nel GdR equivale a quello del master con la regola zero, non è neppure possibile parlare di educazione intenzionale.
Senza questo potere non esiste proprio il concetto di educazione intenzionale.
Il fatto di fissare delle regole chiare, lasciare spazio ai ragazzi nelle decisioni e nella collaborazione con le scelte dell’educatore, il dialogo aperto, lo stimolare il lavoro di gruppo e la creatività, il tirarsi indietro e lo sparire progressivamente … sono cose giustissime ma equivalgono in effetti ad un uso sapiente della regola zero, che è esattamente quello che dovrebbe fare in parpuzio un master del mio stile.
--- Termina citazione ---


Questo è come dire dire che io posso avere delle regole e delle limitazioni, ma se me le sono scelte io, allora sono la regola zero. Non è così. Le regole non sono piovute dall'alto, ma sono chiare, vincolanti, e autoimposte da me come educatore. Per fare un esempio specifico, la legge scout è una regola tanto per me capo quanto per i ragazzi, e l'ambiente educativo si basa sul fatto che i ragazzi sanno che io la rispetto, non che me la posso dimenticare quando credo possa essere utile. Dal momento che si educa soprattutto con l'esempio, il mio lasciarla da parte, indipendentemente dal motivo, sarebbe parecchio controproducente.

Antonio Caciolli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Marco Costantini[/cite]
Dici:[/p]
--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite][p]Mi rivolgo per esempio ai capi scout o a qualsiasi altro utente che abbia esperienza come educatore:  voi stabilite tutto, dove portare i ragazzi, cosa far fare ai ragazzi, quando farlo, se accogliere o meno richieste dai vostri ragazzi, se, quando e come punirli nel caso non si comportino bene.[/p]
--- Termina citazione ---
[p]Questo è esattamente l'opposto di quello che il metodo scout insegna. Credo che non avrei potuto esprimerlo meglio io stesso. E, sempre riguardo la mia esperienza come educatore, continuo a ripeterti: le cose sono andate stramaledettamente meglio quando in questo ambito non c'è stata minimamente la presenza di una specie di regola-0. Le cose sono andate benissimo quando ai ragazzi sono state spiegate fin da subito quali fossero le regole del "gioco" e nel momento in cui hanno accettato di giocare si sono presi anche la responsabilità di rispettare quelle regole e di subire le conseguenze dell'infrangerle.[/p][p]Per ora aspetto la seconda parte e spero che non ci sia troppo dogpiling.[/p]
--- Termina citazione ---


quoto Marco su tutto. non sono scout ma ne conosco a bizzeffe quini so di cosa parlo

non avere la regola zero non vuol dire prendere le decisioni tutti insieme. vuol dire che si sa bene quali sono le regole e chi fa cosa.
tu sai che la maestra decide se dare le note e sai che le punizioni sono date in base a certi criteri.non ti aspetti che siccome oggi la maestra c'ha il cazzo girato allora mette la nota a tutti ... tanto per fare un esempio di vits vissuta

in questo senso non credo che la regola zero funzioni bene nell'educare

cmq riguardo all'AP di Rafman: lui non usa né regola zero né railroading o illusionismo. usa il manuale di levity con guida al narratore di levity. e non c'è la regola zero :)

Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
Scusa Simone, ma se non hai esperienza di new wave come puoi affermare tutto quello che hai affermato? Come puoi fare paragoni?

Ti posso solo raccontare una storiella:
ci sono due falegnami che abitualmente piantano chiodi usando una vecchia e rotta scarpa. Ad un certo punto uno dei due scopre l'esistenza del martello... e nota che il martello sembra proprio fatto per piantare i chiodi, lo fa meglio, evita fatiche inutili, rende il lavoro migliore, ecc...
A questo punto questo falegname dice all'altro: "perchè non provi a usare il martello? Guarda funziona molto meglio, butta pure via quella vecchia scarpa rotta"
L'altro falegname risponde: "Stupidaggini! Il tuo martello sarà anche migliore per certe cose, ma se voglio posso piantare i chiodi anche con la mia vecchia e rotta scarpa, e in più ci posso andare anche in giro indossandola!"

Così il primo falegname piantò molti più chiodi, in tempi minori, fece più soldi e si comprò un bel paio di scarpe nuove; l'altro continuò a piantar chiodi con una scarpa rotta e ad andare per strada scalzo o al più con una vecchia scarpa rotta.

Ora io ti chiedo Simone: perchè non provi ad usare il martello? :-)


--- Citazione ---[cite]Autore: Antonio[/cite]non avere la regola zero non vuol dire prendere le decisioni tutti insieme. vuol dire che si sa bene quali sono le regole e chi fa cosa.
tu sai che la maestra decide se dare le note e sai che le punizioni sono date in base a certi criteri.non ti aspetti che siccome oggi la maestra c'ha il cazzo girato allora mette la nota a tutti ... tanto per fare un esempio di vits vissuta
--- Termina citazione ---

Esattamente! Se si vuole educare qualcuno, non sarebbe meglio insegnargli cose giuste?



--- Citazione ---[cite]Autore: Umile SIRE[/cite]Master padrone?! Ma perché? Il problema di alcuni di voi è, secondo me,  che tendono a vedere automaticamente il lato peggiore delle cose, esagerandole: è un po’ come se io dicessi “la possibilità di punire è uno strumento utilissimo per un educatore” e qualcuno mi rispondesse: “assolutamente no, perché prendere un educando a cinghiate è un atto criminale!” Stessa cosa con parpuzio e la regola zero.
--- Termina citazione ---

La regola zero è l'equivalente della dittatura come sistema politico: ci può essere anche il dittatore saggio e illuminato!

Tutti i discorsi che hai fatto nella tua apologia hanno spesson il requisito di "l'uso saggio da parte del master". E questa tu la chiami difesa di parpuzio? Perchè in questo modo io potrei pure difendere l'uso della cocaina :-)
Seguire le regole di un new wave e giocarlo as intended porta all'esperienza desiderata; in un parpuzio ci vuole il master illuminato e saggio per farlo funzionare perchè seguire le regole non solo non basta ma non è nemmeno utile al conseguimento dell'intento ricercato!

Mirko Pellicioni:
A prescindere dalle posizioni reciproche consiglio vivamente di provare un gioco NW così come è scritto ad esempio AiPS o The Pool che trovo molto educativi rispetto al GDR tradizionale, prima di continuare questa arringa, senza paragoni non è possibile parlare con cognizione di causa a mio avviso.

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