Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Risoluzione a conflitti e confusione sui medesimi
Suna:
Io mi arrendo.
Non capisco se stai cercando intenzionalmente di creare un loop per il quale chiedi una cosa, ti si risponde, non sei soddisfatto della risposta, ti si risponde di nuovo e tu ignori tutte le risposte precedenti alla ricerca del tuo prossimo cavillo; o se davvero non riesci a vedere il discorso nella sua interezza.
Alla tua obiezione sulla scalata è stato risposto venti volte. Ma le risposte le capisci o citi pezzi che ti interessano più o meno casualmente solo per far capire che parliamo arabo?
Sinceramente non ho la pazienza di starti dietro. Posso solo consigliarti di rileggerti tutto questo thread e piantarla di fissarti sui cavilli delle definizioni.
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite]Non capisco se stai cercando intenzionalmente di creare un loop per il quale chiedi una cosa, ti si risponde, non sei soddisfatto della risposta, ti si risponde di nuovo e tu ignori tutte le risposte precedenti alla ricerca del tuo prossimo cavillo; o se davvero non riesci a vedere l'immagine nella sua interezza
--- Termina citazione ---
La risposta è l'ipotesi piú semplice: o non ho capito le vostre risposte; oppure non mi trovano d'accordo. Non è questione di non essere soddisfatto, semplicemente il dubbio mi rimane.
Non ho ignorato nulla, nel rispondere cerco di considerate tutto, ma se non mi convince non è colpa mia. Ti faccio però notare che non ho mai detto solo che non mi convince, ho sempre spiegato il perché; quindi ci sono delle motivazioni.
E non è questione di non vedere l'immagine nella sua interezza; appena lo hai detto, ho subito inserito quel dato nel contesto generale, e ho fatto una domanda che non mi sembra stupida: se il combattimento è conflitto perché il singolo tiro non risolve il combattimento nella sua interezza, allora una scalata in cui il singolo tiro non risolve la scalata nella sua interezza sarebbe conflitto? Se no, non capisco perché il criterio valga in uno solo dei due casi.
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite]Alla tua obiezione sulla scalata è stato risposto venti volte
--- Termina citazione ---
Certo, e ogni volta ho risposto argomentando perché non mi convinceva, quindi non è che ho ignorato le risposte. E questa volta la questione della scalata era diversa e fondata su una tua obiezione (vedi sopra), quindi non mi sono limitato a ripetere la stessa cosa. E visto che è stata la prima volta che ho fatto quella specifica obiezione, con l'azione "scalata" divisa in piú tiri, è un po' difficile che abbia ricevuto venti risposte.
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite]Posso solo consigliarti di rileggerti tutto questo thread e piantarla di fissarti sui cavilli delle definizioni
--- Termina citazione ---
La possibilità che semplicemente o non mi trovi d'accordo con le vostre argomentazioni, o semplicemente non le capisca, no?
Ho riletto la discussione e non è mio interesse fissarmi sui cavilli delle definizioni; infatti, la questione "il singolo tiro non risolve la cosa" non è nella definizione, eppure l'ho subito inserita nel mio discorso.
Semplicemente, vorrei capire anche la definizione; cosa che non mi pare assurdo, soprattutto quando una risposta articolata come quella di Moreno parte dalle definizioni stesse: se le definizioni vengono poste come inizio, non capirle significa non capire la baste stessa del discorso. Quindi non vedo nulla di strano nel volerle capire.
Se invece per sapere cos'è la risoluzione ad azioni non serve a nulla guardare alla definizione va bene; ma allora non vedo il senso di partire da quella.
TartaRosso:
@Suna:
Guarda Mauro non è il solo ad avere ancora dubbi.
Forse ho anche capito la differenza ma non ho voluto irrorare il topic con altre domande per non fare confusione.
Però assicuro che, dal mio punto di vista chi ha spiegato le differenze conflict vs task non è stato chiarissimo.
Credo che Mauro sia sincero quando dice di non capire. Come me.
Moreno Roncucci:
Fermi un attimo, state postando troppo in fretta. Mi date quindici minuti per leggermi il thread senza postare, grazie?
Vittorio Del Bianco - [Lord Zero]:
Credo di capire cosa voglia dire Mauro, ma davvero gli esempi di Edwards (quelli che ho commentato nel mio post) sono chiarificatori oltre ogni ragionevole dubbio.
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]A leggere la definizione, il conflitto di interessi può essere tra un personaggio e tra un oggetto, e a quello io mi rifacevo; se non può, allora non capisco perché la definizione parli di oggetti che hanno "interessi" in contrasto con quelli dei personaggi.
--- Termina citazione ---
But if there were a chase occurring, the fence presents an opportunity to express the chase, with a modification to the dice perhaps if it is an interesting or dramatic fence. The chase is what's important - the conflict of interest between the two characters.
Visto che parliamo di AiPS e D&D, vedi che in questo esempio ti basta sostituire cinta muraria con fence.
In AiPS hai un conflitto con la cinta muraria? No.. è l'inseguimento complicato dalla presenza della cinta muraria ad essere importante, e il conflitto di interessi è tra i due personaggi: chi insegue e chi è inseguito.
In D&D che non gestisce questo genere di conflitti avrai soltanto la task resolution per scalare la cinta muraria indipendentemente dall'essere inseguito o meno e anche dal successo o meno della fuga (che è gestita mediante le meccaniche di movimento del D&D). Queste ultime sono le famose "altre cose" oltre il task e conflict resolution.
Si potrebbe osservare che anche correre è un'azione.. ma è gestita dal SISTEMA D&D con meccaniche diverse. Ecco perchè si insiste molto sul sistema.
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Quispiego perché il combattimento di D&D mi pare decisamente ricadere nella definizione di risoluzione ad azioni; i casi sono tre: o non ci rientra, e allora vorrei sapere il perché; o ci rientra, e quindi è risoluzione ad azioni; o ci rientra e non è risoluzione ad azioni, ma allora la definizione si sofferma su elementi secondari, invece che su quanto realmente definisce tale tecnica (e, se non è cosí, vorrei sapere il perché).
--- Termina citazione ---
Come ha detto anche Suna siamo di fronte ad un conflitto esattamente come in CnV ad esempio. Qui c'è un conflitto perchè è il sistema a definirlo tale: ogni volta che un png (o pg) attacca un pg si ha un combattimento (conflitto). Un tiro per colpire fa parte del conflitto tanto quanto un rilancio in CnV. Non si dovrebbe confondere una gestione della IIEE del conflitto tale da dare importanza ad ogni dettaglio narrato, con la differenza tra Conflict e Task Resolution.
Mauro tu stai procedendo a puntualizzare sempre più la definizione per osservarla da vicino, ma io ti consiglio l'approccio opposto. Per vedere chiaramente le differenza tra Conflict e Task devi osservare il CONTESTO da lontano!
La parola chiave è proprio quella che precede la parola resolution: cosa stai risolvendo? Un Conflitto o una semplice Azione?
E infatti poi scirvi:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]Ma l'intero combattimento è definito in termini di quanto capaci sono i partecipanti, e il fatto che sia un intero combattimento non è in sé rilevante per decidere se è conflitto o azione
--- Termina citazione ---
Infatti non è rilevante la "dimensione" (o scala) dell'evento per decidere se si tratta di conflitto o task ma è il sitema a renderlo tale. Non è nemmeno il tiro di dado ad essere determinante per la definizione (altrimenti i sistemi diceless non avrebbero risoluzioni di conflitti o task), ma è solo il contesto (intesto come fiction e sistema).
Ci si confonde ancora sulla gestione particolareggiata della IIEE del conflitto.
Parti dagli esempi di Edwards.. è molto più semplice che partire dalle definizioni astratte.
Proviamo con degli esempi... tu Mauro parli del famoso albero o cinta muraria: prova a contestualizzare la cosa nella fiction e vediamo come viene risolta dai due sistemi (AiPS e D&D). Crea la scena e poi proviamo ad analizzarla assieme, come in una sorta di AP.
Provo intanto io:
Timmy si trova nel giardinetto di casa a giocare con la sua fidanzatina Mary.
GM: cosa fai? (tanto per restare nel classico)
Timmy (ovvero il giocatore che interpreta Timmy): mi rivolgo a Mary e dico: "vedi quel grosso albero? io so come arrivare in cima!"
GM: Mary: "heheh non ci credo.. è troppo alto"
Timmy: "sta a vedere", scalo l'albero fino alla cima .. voglio far colpo su Mary!
Ok ora vediamo come i due sistemi reagiscono a questo evento della ficiton.
D&D:
GM: fai un tiro su climbing
Timmy: roll roll successo!
GM: ok arrivi in cima all'albero.
AiPS:
Produttore: abbiamo un conflitto, vediamo se riesci ad impressionare Mary.
[si prendono le carte e si risolve] Timmy vince il conflitto; il Produttore vince la narrazione
Produttore: scali l'albero con difficoltà, arrivi quasi a metà e poi cadi sbucciandoti un ginocchio. Mary accorre preoccupata: "non dovevi farlo per me stupido!".. ma ti accorgi che Mary ti guara con occhi diversi. Non è arrabbiata... è impressionata dal tuo coraggio per lei.
Come si vede, D&D gestisce la task, mentre AiPS il conflitto. Non c'è conflitto contro l'albero ma è da tutt'altra parte. Il sistema di D&D per impressionare Mary non fornisce nulla (se non la discrezione del master, che magari può utilizzare la prova riuscita come bonus sul successivo tiro di charisma per influenzare il livello di reazione di Mary- da neutrale ad amichevole per esempio). In AiPS il riuscire a scalare l'albero non è nemmeno rilevante (avrei potuto narrare che arrivava in cima.. senza cambiare il "risultato" o anche cambiandolo) .. non è detto che l'intento non si raggiunga altrimenti.
Il focus quindi, non è nell'azione in quanto tale ma sul PERCHE' si esegue tale azione! Si scala l'albero per arrivare in cima? Lo si fa per impressionare qualcuno? Lo si fa per scappare da qualcosa? il PERCHE' è rilevante in questo conflitto. E altrettanto importante è il SISTEMA che si usa.
edit: Scusa Moreno stavo scrivendo mentre tu postavi di non scrivere e non l'ho letto.
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