Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Risoluzione a conflitti e confusione sui medesimi
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]mi resta il dubbio su come mai il combattimento sia un conflitto: come detto nel mio scorso messaggio, mi sembra decisamente focalizzarsi sulle capacità del personaggio (destrezza, forza, capacità con le armi, ecc.), sul tempo lineare (iniziativa), ecc., cose che, definizione alla mano, caratterizzano una risoluzione ad azioni (A Technique in which the Resolution mechanisms of play focus on within-game cause, in linear in-game time, in terms of whether the acting character is competent to perform a task)
--- Termina citazione ---
Per esemplificare, questo è quanto si fa in un combattimento di D&D (potrei ricordare male qualcosa, è una vita che non ci gioco):
- Guardo quanto sono veloce (Destrezza, tramite l'Iniziativa) per l'ordine di azione, che è in tempo lineare;
- Guardo se so usare un'arma (abilità), quanto sono bravo a combattere (BAB e numero di attacchi), quanto sono forte/quanta mira ho (Forza/Destrezza), quanto sono bravo con l'arma (Talenti), che arma è (modificatori a BAB e critici);
- Guardo quanto l'altro è rapido e protetto (armatura e Destrezza);
- Guardo se con la mia abilità riesco a superare la sua difesa e agilità;
- Guardo quanto sono forte (Forza) per i danni;
- Guardo se i danni fatti sono superiori alla resistenza fisica (Costituzione, tramite i PF).
Mi pare totalmente rientrante nell'idea di the Resolution mechanisms of play focus on within-game cause, in linear in-game time, in terms of whether the acting character is competent to perform a task; se nonostante quello è una risoluzione a conflitti, allora la definizione di risoluzione ad azioni mi pare considerare elementi secondari, che non definiscono tale risoluzione.
Suna:
Ma sono solo io a pensare che si stanno complicando delle cose di per sè semplicissime?
Non è che semplicemente dipende dal gioco se il punto di vista della conflittualità di una risoluzione sia rilevante o meno?
Voglio dire, in Cani, AiPS e quant'altro, se non erro semplicemente mi risparmio di tirare laddove non c'è un conflitto perché sono punti del gioco che non mi interessano. O no?
Se ti metti a fare un conflitto per scalare un albero in Cani, io ti rido dietro.
in AiPS... boh, trovi che sia un punto focale della puntata di una serie televisiva il fatto che un personaggio scali un albero?
E' per quello che quei giochi hanno solo conflict.
Dipende dal gioco. O mi sto perdendo qualcosa?
TartaRosso:
Suna ti faccio un esenmpio:
"Riuscirà Mike a scalare la parete e ad arrivare in tempo dalla sua amata?"
Per fare cosa non interessa. Sappiamo solo che è narrativamente importante sapere se arriverà o meno.
Può essere che stia facendo gli errori riportati da Edwards ma a me ovviamente non sembra (anche perchè se mi sembrasse avrei capito il mio eventuale errore).
Cmunque ora ci rifletto su ......
Ah ovviamente è un esempio da AiPS (almeno nelle mie intenzioni)
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: Suna[/cite]Non è che semplicemente dipende dal gioco se il punto di vista della conflittualità di una risoluzione sia rilevante o meno?
--- Termina citazione ---
Questo sicuramente, ma non risolve il dubbio sul perché, per dire, il combattimento di D&D sia una risoluzione a Conflitti: personalmente trovo che rientri grandemente nella definizione di risoluzione ad azioni, quindi o mi sfugge qualcosa, o quella definizione non si sofferma su quanto realmente definisce tale Tecnica.
Analogamente: ho capito la questione del tirare solo per ciò che interessa; ma nell'altra discussione prima si è detto che per essere un Conflitto deve esserci un avversario: considerando che da definizione un oggetto può essere un avversario, c'è, ed è l'albero.
Poi si è parlato dell'opposizione meccanica: c'è, la CD.
Poi si è detto che si deve tirare contro l'inseguitore, e non a seconda della forza dell'inseguito (vedi esempio di Edwards); ma questo mi fa sorgere sia il dubbio sul senso di dire che gli oggetti possono avere "interessi" in contrapposizione con quelli dei personaggi (cosa che mi pare implicare che si possa tirare contro un oggetto, visto che il conflitto di interessi sarebbe tra PG e oggetto); sia come mai il combattimento di D&D sia una risoluzione a conflitti, visto che mi pare basarsi pesantemente su quanto abile è il combattente.
--- Citazione ---[cite]Autore: TartaRosso[/cite]"Riuscirà Mike a scalare la parete e ad arrivare in tempo dalla sua amata?"
--- Termina citazione ---
Qui non si tirerebbe per scalare, ma per arrivare in tempo dall'amata; ma, ipotizzando per esempio che l'amata sia attaccata a un ramo che si sta spezzando, il tiro sarebbe contro il tempo, non contro un personaggio, cosa che mi pare analoga al tirare contro la felce, le mura, o quello che è.
Suna:
No, su AiPS il tiro è contro il Produttore, quindi è un conflitto. Leggi il manuale e capirai :)
Per quanto riguarda D&D, stai combattendo contro qualcosa, quindi è un conflitto.
Se non stai combattendo contro qualcosa, diventa task (scalare l'albero).
Basta, tutto qui...
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