Autore Topic: Gamberi Fantasy [split da "Consigli per una letteratura fantasy"]  (Letto 41299 volte)

Gamberi Fantasy [split da "Consigli per una letteratura fantasy"]
« Risposta #90 il: 2010-01-20 20:06:37 »
@Fra
Il Centi non ha cognizione del fatto che, le gemme - da sempre pudiche nel mostrarsi - non brillano al buio, al massimo, in determinate condizioni, emanano luminescenza.
Da ciò possiamo dedurre che le gemme emanano luce solamente nel mondo letterario immaginato dell'autore.
Così fosse, l'attonito lettore si troverebbe a fare i conti con una realtà assolutamente raccapriciante: il cane dormiglione e famosa autorevole fonte di informazioni - da cui la Treccani ha copiato modus operandi - non può che essere intrappolato in mondo fantasy scritto dallo stesso Centi.
Dando per buono questo dato, ci si trova a sperare che il cane, in uno scatto di amor proprio, si stacchi dal giogo del padrone e finisca la sua vita nelle più caritatevoli mani di un cuoco cinese.

Aloa!
« Ultima modifica: 2010-01-20 20:18:50 da fenna »
Daniele "fenna" Fenaroli

Francesco Berni

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« Risposta #91 il: 2010-01-20 20:26:21 »
fenna lo so :P per questo dico che è bellissima, come scusa di una ignoranza bestiale però:P
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Mattia Bulgarelli

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« Risposta #92 il: 2010-01-20 21:29:36 »
Citazione
[cite]Autore: fenna[/cite]l cane dormiglione e famosa autorevole fonte di informazioni - da cui la Treccani ha copiato modus operandi

[inserire battuta sugli altri DUE cani]
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

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« Risposta #93 il: 2010-01-20 22:27:13 »
Korin.
Citazione
[cite]Autore: Korin Duval[/cite][p][inserire battuta sugli altri DUE cani][/p]

Lascia stare, una brutta storia.
« Ultima modifica: 2010-01-20 22:28:38 da fenna »
Daniele "fenna" Fenaroli

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« Risposta #94 il: 2010-01-21 01:39:46 »
Cielo, le risposte sono veramente assurde... Nel migliore dei casi si reggono su una logica traballante e sono esposte male, nel peggiore le critiche gli sono volate sopra la testa, tanto che spesso e volentieri commenta con un semplice "Non vedo dove sia l'errore", anche se è stato detto... Sic...

Quello che mi spiace è che alla fine Centi non è tremendo come altri autori (come il temibile GL! Un vero Bravo Master suppongo :D), ma ovviamente visto che è un giovane autore di fantasy italiano (non che in italia altri generi non soffrano questo problema c'è da dire) è incensato a prescindere, messo sotto una campana di vetro e ammirato come irraggiungibile... Ma in generale in Italia ci piace questo mito dell'artista irraggiungibile (penso a scuola dove anche il più fesso degli autori di un tempo è un dio e i suoi racconti trasudano temi importanti anche quando dice fregnacce), vai a capire...
Tutto molto bello, ma come si spera che gli autori migliorino se al loro debutto sono già in cima? Mah!

Un paio di punti divertenti delle risposte (in corsivo le citazioni):

(pag. 104) Seguì un lungo momento di silenzio, che si interruppe unicamente quando il sole svanì oltre le montagne, con l’accensione dei fuochi lungo le strade del villaggio.

Se aveste letto il romanzo (ops!) sapreste che di sera, nel villaggio del “Lethae Argenteo”, i fuochi vengono accesi da persone in carne ed ossa, non magicamente. Le persone emettono rumore; il crepitare stesso delle fiamme è “rumore”.


Perché suppongo che di giorno nel villaggio di Lethae Argenteo la gente stia a casa a fissare le macchie sul soffitto, di notte invece accendono fuochi facendo casino, vai a capire... (inoltre se il crepitio delle fiamme vale come "rumore", anche la natura di per se tende ad essere rumorosa, ben più delle fiamme! Anche il vento fa rumore...)

(pag. 91) [il nilha] Aveva le stesse proprietà del jual, un tessuto in grado di tenere stabile la temperatura corporea, ma era anche molto resistente.

Nel romanzo spiego che il nilha è un metallo. Ha le stesse proprietà del jual – tessuto – ma, per forza di cose, è più resistente. Mi spiegate dov’è l’errore grammaticale?


Il "ma", questo sconosciuto, abbiamo capito di cosa si tratta, ma è scritto male, ha le stesse proprietà del jual ed è anche molto resistente... O comunque il ma in questo caso è ambiguo, lascia intendere che ci sia correlazione tra la temperatura corporea e la resistenza, andrebbe evitato... A senso ci arrivi, ovvio, ma cavolo! Lo scrittore sei tu mica io!

(pag. 23) Intorno a lei, il fetore della morte, cadaveri mutilati senza un barlume di vita.

Se qualcuno si fosse degnato di leggere il romanzo per intero, saprebbe che esiste una maledizione chiamata Valoj. E’ una maledizione che separa lo spirito dal corpo, lasciando gli uomini tra la vita e la morte. L’espressione “cadaveri senza un barlume di vita” sta a sottolineare proprio questo. Nella visione, la Custode vede la battaglia di Motrea. Battaglia dove viene usata questa maledizione. Bastava continuare la lettura.


Non per niente, ma cadaveri presuppone essere "morti", se sei tra la vita e la morte non sei un cadavere, sei tra la vita e la morte.
Il cadavere è un morto morto (e nemmeno per gran parte morto, ma morto!).
Nel caso si sarebbe potuto dire "corpi senza un barlume di vita"...



E altre cose, ma sono noiose... Insomma, cavolo... Ok che è impossibile fare un lavoro esente da critiche ed ascoltare tutte le critiche è impossibile, ma liquidare punti importanti con un'alzata di spalle è così odioso...

Mauro

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« Risposta #95 il: 2010-01-21 08:26:20 »
Citazione
[cite]Autore: fenna[/cite]Il Centi non ha cognizione del fatto che, le gemme - da sempre pudiche nel mostrarsi - non brillano al buio, al massimo, indeterminate condizioni, emanano luminescenza.
Da ciò possiamo dedurre che le gemme emanano luce solamente nel mondo letterario immaginato dell'autore

C'è da dire che ipotizzando che nella sua ambientazione ci siano gemme in grado di emettere luce propria (e perché no? I Silmaril del resto mi pare lo facciano), quella frase non è in sé sbagliata; poi non so se si sia posto il problema, ma la cosa può avere senso.

Citazione
[cite]Autore: Mark[/cite][p](pag. 91) [il nilha] Aveva le stesse proprietà del jual, un tessuto in grado di tenere stabile la temperatura corporea, ma era anche molto resistente.[/p][p]Nel romanzo spiego che il nilha è un metallo. Ha le stesse proprietà del jual – tessuto – ma, per forza di cose, è più resistente. Mi spiegate dov’è l’errore grammaticale?[/p]

Il "ma" si lega a "stesse proprietà del jual", con la parte sul tessuto come inciso; vista così in effetti può avere senso, da vedere se nel contesto del libro si capisce. C'è da dire che, se a differenza dell'altro materiale è molto resistente, allora non ha le stesse proprietà; a stretto rigore, credo che sarebbe stato meglio dire "proprietà analoghe al", o - se non erano troppe - soffermarsi sulle proprietà.

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« Risposta #96 il: 2010-01-21 12:44:19 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]C'è da dire che ipotizzando che nella sua ambientazione ci siano gemme in grado di emettere luce propria (e perché no? I Silmaril del resto mi pare lo facciano), quella frase non è in sé sbagliata; poi non so se si sia posto il problema, ma la cosa può avere senso.

(pag. 93) [il bastone] Era lungo e affusolato, in cima una gemma dorata che emanava un bagliore potente nonostante l’assenza di luce dell’abisso in cui erano scesi.

In questo credo che abbia ragione Centi: la gemma emette bagliore nonostante l'assenza di luce, quindi sottintende che emetta luce propria. Questa mi sembra che abbia senso.
Intende: "Non sta riflettendo luce esterna, dato che c'è oscurità, ma comunque balugina [quindi è magica]."
Peraltro, la gemma in questione m sembra di aver capito che fosse stata tipo donata da un dio (fantasia portami via...).
Casomai, si può far notare che 'bagliore' ( = luce molto intensa, che abbaglia) non abbia bisogno di 'potente' accanto.

imbrattabit

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« Risposta #97 il: 2010-01-21 13:06:34 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite][p]C'è da dire che ipotizzando che nella sua ambientazione ci siano gemme in grado di emettere luce propria (e perché no? I Silmaril del resto mi pare lo facciano), quella frase non è in sé sbagliata; poi non so se si sia posto il problema, ma la cosa può avere senso.[/p]
[p](pag. 93) [il bastone] Era lungo e affusolato, in cima una gemma dorata che emanava un bagliore potente nonostante l’assenza di luce dell’abisso in cui erano scesi.[/p][p]In questo credo che abbia ragione Centi: la gemma emette bagliore nonostante l'assenza di luce, quindi sottintende che emetta luce propria. Questa mi sembra che abbia senso.
Intende: "Non sta riflettendo luce esterna, dato che c'è oscurità, ma comunque balugina [quindi è magica]."
Peraltro, la gemma in questione m sembra di aver capito che fosse stata tipo donata da un dio (fantasia portami via...).
Casomai, si può far notare che 'bagliore' ( = luce molto intensa, che abbaglia) non abbia bisogno di 'potente' accanto.[/p]


ho osservato la stessa cosa nei commenti del post

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« Risposta #98 il: 2010-01-21 13:12:56 »
Pardon, ho scorso i commenti molto rapidamente, non ci avevo fatto caso.

Mauro

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« Risposta #99 il: 2010-01-21 13:37:55 »
Citazione
[cite]Autore: Matteo Turini[/cite][il bastone] Era lungo e affusolato, in cima una gemma dorata che emanava un bagliore potente nonostante l’assenza di luce dell’abisso in cui erano scesi

Quello che non mi convince molto in questa frase è che il significato che vuole trasmettere (ipotizzando sia quello detto sopra), è giusto; il come lo trasmette, direi di no. Se partiamo dal presupposto che nell'ambientazione ci siano gemme che emanano luce propria, dire che una emana un bagliore nonostante l'assenza di luce non ha molto senso, salvo che tali gemme di solito, pur emettendo bagliore, non lo facciano al buio.
L'impressione è che l'autore abbia voluto inserire una caratteristica delle gemme e poi abbia voluto spiegarla ai lettori, usando però una struttura della frase infelice; se le gemme in quell'ambientazione emanano luce... basta dire che "una gemma dorata che emanava un bagliore". Se emana un bagliore, va da sé che non è la normale riflessione della luce.
Se poi proprio vogliamo essere precisi, pure "nonostante" è inesatto in sé :P

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« Risposta #100 il: 2010-01-21 15:09:52 »
Ma sicuramente nella sua testa Centi ha delle idee che hanno pure senso, il problema è che se le presenti in un dato modo è pure normale fraintenderle.
Dovrei in teoria arrivarci io a senso analizzando il contesto ma insomma, lo scrittore è lui, non io, se leggo vorrei capire quel che mi hai voluto dire, senza ragionevoli dubbi, se non si capisce quel che vuoi dire o è ambiguo, non stai scrivendo bene!

Ashrat

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« Risposta #101 il: 2010-01-21 15:20:52 »
Citazione
[cite]Autore: Mark[/cite][p]Ma sicuramente nella sua testa Centi ha delle idee che hanno pure senso, il problema è che se le presenti in un dato modo è pure normale fraintenderle.
Dovrei in teoria arrivarci io a senso analizzando il contesto ma insomma, lo scrittore è lui, non io, se leggo vorrei capire quel che mi hai voluto dire, senza ragionevoli dubbi, se non si capisce quel che vuoi dire o è ambiguo, non stai scrivendo bene![/p]


Però nella comunicazione il contesto è imprescindibile. A prenderle da sole non è facile determinare se davvero certe frasi sono scritte male, estrapolando periodi a caso si può accusare anche Proust di non saper scrivere (non sto parlando del caso in particolare di cui mi interessa poco, ma del metodo generale).
Terrone che Gioca

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« Risposta #102 il: 2010-01-21 15:34:29 »
Citazione
[cite]Autore: Ashrat[/cite]Però nella comunicazione il contesto è imprescindibile. A prenderle da sole non è facile determinare se davvero certe frasi sono scritte male, estrapolando periodi a caso si può accusare anche Proust di non saper scrivere (non sto parlando del caso in particolare di cui mi interessa poco, ma del metodo generale).


Non era quello che intendevo, ovviamente il contesto è necessario per comprendere quasi tutto...
Intendevo che una frase è ambigua, al che devo perdere del tempo a capire in base al buon senso ed in base al tema generale del libro cosa intendeva davvero l'autore... Magari alla fine ci arrivo pure, ma tu il dubbio non devi farmelo venire in primo luogo!

Poi roccia magica o no, non è quello l'unico problema, sono stati anche presentate sezioni di romanzo e non erano meno confusionarie del resto!

Ezio

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« Risposta #103 il: 2010-01-21 15:42:56 »
E infatti Gamberetta ci presenta intere scene del romanzo di Centi, nella sua recensione ;-)
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Ashrat

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« Risposta #104 il: 2010-01-21 16:10:32 »
Ho dato un'occhiata alla recensione. Le notazioni grammaticali così a occhio mi sembrano riguardare solo singole frasi estrapolate dal contesto (alcune presentano errori evidenti, altre probabilmente andrebbero viste nel contesto). Le scene sono citate solo per farne un'analisi stilistica più o meno condivisibile.
E ho il sospetto che l'autrice abbia un'idea un po' fantasiosa del lavoro di un editor, che deve segnalare errori e suggerire revisioni all'autore, ma non può certo riscrivere un romanzo nato male. Bisognerebbe prendersela con chi ha deciso di pubblicarlo, non con chi deve fare la bassa manovalanza.
Terrone che Gioca

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