Gente Che Gioca > Sotto il cofano

[rant] la regola zero

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Fabio "Shia":
* Hasimir:
molte cose le condivido...altre no.

Sulla relazione terminologia - concetti, praticamente abbiamo detto la medesima cosa, anche se da punti di vista differenti.

Quello che non concordo è sulla relazione tra interlocutori che hanno idee differenti.

Premesso che nessuno vuole "evangelizzare" nessun altro, il fatto è che se si parla di un qualsiasi argomento (il discoro qui è "sui generis") ci devono essere dei paletti imprescindibli, che fanno riferimento a quella che solitamente viene chiamata "civile convivenza".

Un dialogo (tutti i dialoghi) è finalizzato ad uno scambio di idee, e quindi come corollario sarebbe necessario:
* rispetto reciproco per le idee esposte
* capacità di mettere in discussione le proprie posizioni
* spirito critico ma costruttivo (se critichi mi dici il perchè per lo meno)

per riassumere tutto in 2 termini: MATURITA' e TOLLERANZA

Se ad ogni proposizione da parte di un interlocutore, l' altro risponde di traverso perchè si sente "attaccato" semplicemente non esiste dialogo, non ci può essere; ci sono solo 2 persone che si cannonneggiano in faccia le rispettive posizioni, con toni sempre più aspri e tentando magari di boicottarsi a vicenda con trucchi e trucchetti retorici da 4 soldi (ricorda niente questo?)

Gabriele Pellegrini:
Posso dire che la mia curiosità è stata soddisfatta ^^

Anche a me pareva infatti che la R0 esistesse dapprima di Vampire. Io ho la versione della Editrice Giochi di D&D base e in quella si dice chiaramente -ponendo un esempio di gioco "fuori dagli schemi" e proponendo 4 possibili soluzioni- che non c'è soluzione giusta o sbagliata e il GM può applicare di volta in volta quella che vuole: può far fare un TS, può chiedere un tiro percentuale, può far fare un tiro TAch0. Se questa non è R0!
Certamente in Vampiri viene formalizzata e divine prassi di gioco, ma non mi tornava appunto -come ho letto in giro- che la R0 deriva da Vampiri e solo la definizione di Vampiri è quella giusta.
Mi sembrava una posizione giusto di ostenatata ostinazione, oppure il disperato tentativo di cercare un salvagente in uno scenario che demolisce qualsiasi punto di riferimento.

Certamente poi sono esistiti agli albori gdr senza R0, come l'esempio del James Bond rpg che faceva Moreno; probabilmente agli albori quando ancora il gdr era un'evoluzione di un wargame spostato verso il combattimento 1 vs 1, la R0 non aveva ragione di esistere.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite] Gabriele Pellegrini:[/cite]
Anche a me pareva infatti che la R0 esistesse dapprima di Vampire. Io ho la versione della Editrice Giochi di D&D base e in quella si dice chiaramente -ponendo un esempio di gioco "fuori dagli schemi" e proponendo 4 possibili soluzioni- che non c'è soluzione giusta o sbagliata e il GM può applicare di volta in volta quella che vuole: può far fare un TS, può chiedere un tiro percentuale, può far fare un tiro TAch0. Se questa non è R0!

--- Termina citazione ---


Sì e no.

E' R0 nel senso che il GM fa quello che vuole per determinare l'esito.

Non è R0 nel senso che se un giocatore (il DM) ha facoltà di scelta se usare lo strumento A o B, allora è una regola qualsiasi.

La R0 è sottile e sfuggente, e molti confondono una discrezionalità di scelta (ma limitata) per R0, che è in realtà un potere assoluto tra infinite scelte.

Gabriele Pellegrini:
Certo capisco.

Cmq oK, via la pigrizia cito e riposto il testo a cui mi riferivo prima

D&D base edirice giochi scatola nera (base revised)
http://i17.ebayimg.com/01/i/000/ee/13/8582_1.JPG

Nel plico di schede che insegna a giocara a pag 35 dice


>

nella pagina dietro dice

Alessandro Piroddi (Hasimir):
Con un alto utente stavo discutendo e mi è venuta fuori questa definizione (usata poi anke nella discussione su GdR-It) :

La R0 non è rappresentata dal Master che infrange il regolamento scritto sul manuale...dato che egli potrebbe benissimo scegliere di non infrangerlo mai o estremamente di rado.
Alchè la gente dice "se non la uso, non c'è".

No.
La R0 è costantemente ATTIVA ed IN USO laddove il regolamento scritto sia considerato (unanimamente da tutti, anche se solo a livello implicito) alla stregua di un suggerimento o una linea guida.

Lo infrangi? ...il regolamento è un suggerimento.
Non lo infrangi?  ...il regolamento è ANCORA un suggerimento.

...

IMHO
Non importa cosa fa il Master.
Importa che il gruppo avvalli la R0...è sufficiente questo a generare quei rapporti sociali, e le relative conseguenze, che generano gli effetti collaterali indesiderabili individuati dai forgisti.

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