Gente Che Gioca > Sotto il cofano
[rant] la regola zero
Mauro:
--- Citazione ---[cite] Fabio "Shia" :[/cite]Il problema relativo alla definizione della c.d. "Regola Zero" o "regola d'oro" ha tanta cause in realtà:
la mancaza di un lessico condiviso: il BM propone una base comune terminologica con la quale si può discutere, ma se un utente decide che per lui non è così non puoi certamente obbligarlo
--- Termina citazione ---
Sí e no: è sicuramente vero che un lessico condiviso aiuta la discussione, ma il problema in quel caso, almeno per la mia esperienza, è concettuale, non comunicativo: non è un problema di definizione, ma di accettazione/ammissione del concetto; si minimizza, nel senso di "Ma non è poi cosí", quel potere del master; l'ignorare tiri di dado magari non viene nemmeno considerato nel cambiare le regole, tanto è normale ("Ha fatto il tiro, mica ha cambiato nulla").
Se fosse solo un problema di comunicazione, quando si replica "Ma la Regola Zero è [questo]" il discorso dovrebbe diventare del tipo "Capito, intendevi quello; è un altro discorso...", mentre invece resta sul "Ma il master chiede conferma", "Ma tutti possono cambiare le regole", e simili.
Chiamiamola "Regola Zero" "Regola d'Oro" "Divano Letto", il punto è che a essere criticato/difeso/negato non è il termine, è il concetto che sta dietro, il fatto che il master può fare quello che gli pare: la particolarità del gioco di ruolo è passata da "Il master può cambiare le regole", a "Si possono cambiare le regole", e questo non mi pare legato alla definizione, ma ai concetti.
Alessandro Piroddi (Hasimir):
--- Citazione ---[cite] Mauro:[/cite]la particolarità del gioco di ruolo è passata da "Il master può cambiare le regole", a "Si possono cambiare le regole", e questo non mi pare legato alla definizione, ma ai concetti.
--- Termina citazione ---
Quello che dicevo anche io.
La gente non si riconosce nelle definizioni di Regola-0 perchè nella realtà della prassi di gioco, fanno altro.
Di più.
Ormai non è più necessario che il manuale CONTENGA la Ragola-0, perchè essa è comunque data per scontata nella prassi comune.
Problematico è anche il fatto che a Regola-0...beh...funziona.
Io personalmente ho cominciato, dopo ANNI di gioco, la mia personale quest per trovare "IL sistema migliore" per il fatto che le regole fornite dai manuali NON soddisfacevano le aspettative generate dal setting e dalle premesse del gioco.
Cercavo orrore, epicità, dramma, potere, quant'altro...e le regole non mi aiutavano.
Usare la Regola-0 permette di avvicinarsi al tipo di gioco desiderato.
A costo di pesanti conseguenze secondarie e danni collaterali, ma vallo a spiegare!
La Regola-0 è comoda.
E' comoda per il Meister che può fare quello che deve/vuole senza sforzarsi a cercare giustificazioni ed autorità.
E' comoda per i Giocatori possono sedersi sugli allori e scaricare totalmente ogni forma di responsabilità sul buon vecchio Meister.
E' comoda per tutti perchè permette di ignorare i problemi del gruppo dando la "colpa" di qualsiasi cosa al giocatore che non sa giocare, al master ke non sa masterizzare, al regolamento che non è fatto bene, alla giornata che l'abbiamo presa sul cazzeggio ma ke vuoi son cose che capitano, etc...
...
Basti pensare ad una cosa.
Con CHI stiamo parlando?
Se è vero che questo modo di giocare allontana la massa del pubblico, ed anche a chi piace prima o poi lo fa smettere...noi ci troviamo come interlocutori i "sopravvissuti".
Come si può pretendere che non sfoderino un atteggiamento aggressivo, che nel migliore dei casi li porta a dubitare e confutare ogni singola cosa che gli si dice?
Ed anche portando argomentazioni, si tratta di gente che "sta bene così"...hanno scavato una nicchia confortevole, il loro gruppo, il loro modo di usare le regole, il loro Meister, il loro gioco.
Io mi trovo qui oggi a fare sti discorsi perchè, per cavoli miei, ho riscontrato un disagio personale e THANK GOD la mia indole mi ha portato a certe scelte piuttosto che altre.
Leggevo alcuni thread su The Forge che sono ALLUCINANTI; gente che continua a giocare assieme nonostante metà del gruppo detesti l'altra metà, nonostante ritengano di non essere apprezzati e di non contare una cippa nel gioco, etc.
E nonostante questo, io per primo sono stato protagonista proprio di quelle discussioni che sembrano cause perse.
Perchè fisicamente non riuscivo a capire dove stava il problema nel mio modo tradizionale di giocare (e già ritenere di AVERE un problema è un passo da gigante, di per se :roll: ).
O in che modo la differenza fra due elementi e modi di agire potesse andare a causare i problemi ad essa ascritti.
E più l'interlocutore (qui spesso Moreno, ma anche altri, altrove [e no, non solo GdR-It :P ] ) attaccava il mio modo di giocare...più IO mi sentivo sotto accusa, anche se non ero io direttamente l'oggetto della critica.
Ma è normale no?
Se per anni gioco in un modo...un modo che per me ed i miei 4 amici FUNZIONA e mi dona divertimento e soddisfazioni...è naturale che ad un certo punto ci sia un transfert, una identificazione.
Moreno Roncucci:
--- Citazione ---[cite] Hasimir:[/cite][ Warning...Incoming Rant in 5...4...3...2...1... ]
--- Termina citazione ---
Bene! Più rant ci sono, più ci divertiamo!
(resistance is futile. Chi combatte viene assimilato. Gli ultimi a resistere saranno quelli che useranno la tattica di nascondere la testa sotto la sabbia 8) ]
Concordo in pieno con il rant . Solo che il Principio è "il Principio di lumpley", non Lumplay. Con le E e con la minuscola. lumpley è il nickname di Vincent Baker su The Forge e Story-games. :)
(il nome al "lumpley principle" l'ha messo Edwards, con Baker che cerca vanamenti di fargli cambiare nome e che lo chiama sempre "loody poodly"... :wink: )
Passando al secondo post:
--- Citazione ---Basti pensare ad una cosa.
Con CHI stiamo parlando?
Se è vero che questo modo di giocare allontana la massa del pubblico, ed anche a chi piace prima o poi lo fa smettere...noi ci troviamo come interlocutori i "sopravvissuti".
--- Termina citazione ---
Esatto. Cioè con persone che (1) o non vedono il problema, o (2) sono in grado di autoingannarsi e non vedere il problema (parlo di "vedere il problema" e non tengo nemmeno in conto quelli a cui giocare a parpuzo piace, perchè se fosse solo questo la discussione sarebbe rapidissima e indolore. "vedo il problema ma io preferisco giocare così". OK, no problem. No, ci si rifiuta persino di ammettere che possano esistere critiche sensate per la "Sacra Maniera di Giocare del Massterddeddio...")
Parlando tempo fa di disfunzioni a livello di contratto sociale provocate dalla regola zero, in un forum USA, un interlocutore mi ha risposto via messaggio privato sostendendo che e' comunque colpa del giocatore se accetta queste cose, e mi ha fatto l'esempio del suo matrimonio, una relazione disfunzionale durata anni in cui a suo dire era pienamente resposabile perchè avrebbe potuto andarsene in ogni momento. Devo dire, con tutti i dettagli che ha postato, che di una cosa mi ha convinto: il rapporto GM-giocatori in un gruppo che gioca a parpuzio è una relazione disfunzionale. La descrizione del suo matrimonio combaciava perfettamente in certi meccanismi. E come nelle relazioni disfunzionali, la "vittima" (o meglio, chi fa finta di non vedere perchè non vuole che la relazione finisca - sia esso GM o giocatore - il lato debole della relazione, perchè non è detto che sia il giocatore il lato debole...) trova mille giustificazioni per negare l'evidenza..
Insomma, quello che dico da anni con la mia firma in IHGG, è ancora più appropriato di quanto credessi... 8)
Riguardo ai toni "duri" (perchè non mi riconosco molto nei "toni evangelici" :lol: ), i motivi sono principalmente: (1) scrivo per divertimento e interesse, non per lavoro, quindi scrivo nella maniera che mi dà più gusto, fosse anche meno efficace, (2) "l'offesa intollerabile" sta nel contenuto, non nel tono. Guarda Knife Fight: ci hanno provato a spiegare la teoria nella maniera più paziente e gentile possibile, ma alla fine si sono trovati il muro "se dici queste cose mi offendi", e il regolamento vietava le offese: in pratica hanno bloccato completamente il forum sul big model. Baker l'ha scritto proprio in un thread su knife fight: la "guerra", l'opposizione, non era per il tono, era per il contenuto. Quando certi GM o giocatori vedono queste teorie come una terrificante minaccia al "dominio" che hanno nel loro piccolo regno, HANNO RAGIONE. Non stanno prendendo lucciole per lanterne. La paura che hanno, che un giorno un giocatore gli dica "non passa, se vuoi impedirmelo tira i dadi" oppure il master dica "mi sono rotto di faticare per voi, adesso giochiamo alla pari" è pienamente giustificata!
(il web e' pieno di forum per forge-haters, di solito rancorosi ex-gm o ex-giocatori che un post sì e uno no rimuginano su quelle teorie "che gli hanno distrutto il gruppo". Cioè, gli altri sono andati a giocare ad altro e li hanno lasciato lì a rimpiangere i loro giochetti di potere del passato... :lol:)
Terzo, perchè sono convinto che certi toni parlino alla rabbia repressa di chi ha tollerato per anni certe cose, molto più di quanto parole di finta accondiscendenza potrebbero fare... 8)
Moreno Roncucci:
Una chiarificazione, prima che nascano i soliti equivoci...
Non è il fatto di giocare con la regola zero che porta, automaticamente, al formarsi di una relazione disfunzionale fra GM e giocatori. Parpuzio è solo una rappresentazone mascherata da gioco, ma in sè non è disfunzionale (se tutti ne sono coscienti: e qualcuno invece è convinto di aver veramente sconfitto i mostri con i suoi tiri e gli altri ridono sotto sotto della sua ingenuità, il discorso cambia).
Quello che è disfunzionale è il tipo di contratto sociale che parpuzio può generare con il tempo: i giocatori che si presentano, passivi, ad "essere intrattenuti" come ad uno spettacolo, senza metterci niente di veramente loro, e il GM che si sbatte alla ricerca dell'approvazione del gruppo e, a seconda dei casi, o rimane frustrato e deluso, o riceve lodi ed elogi sperticate che gli montano la testa).
Ci sono maniere di ridurre i danni (per esempio: fare TUTTI il gm a rotazione), ma quanti gruppi le usano? Penso sia molto, molto più frequente la disfunzionalità...
mattia somenzi:
--- Citazione ---[cite] Moreno Roncucci:[/cite]
Quello che è disfunzionale è il tipo di contratto sociale che parpuzio può generare con il tempo: i giocatori che si presentano, passivi, ad "essere intrattenuti" come ad uno spettacolo, senza metterci niente di veramente loro,
--- Termina citazione ---
questo atteggiamento è il piu' grande ostacolo che ho trovato quando ho proposto giochi narrativisti ad hardcore parpuzio gamers.
mi rendo sempre piu' conto che è notevolmente piu' semplice rivolgersi a persone esterne a questo hobby che cercare di convertire un giocatore.
quello che è stato spacciato per anni come gioco creativo con alta partecipazione ecc ecc è in realtà assimilabile alla televisione per quanto riguarda l'effettivo coinvolgimento
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