Gentechegioca
Gente Che Gioca => Gioco Concreto => Topic aperto da: Moreno Roncucci - 2011-08-31 11:53:22
-
Rispondendo a questo thread (http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,5367.msg129232.html#msg129232) sui setting:
Star Trek, Star Wars, La Terra di Mezzo, e ci aggiungo pure il 'verse di Firefly... sono tutti setting sottoposti ad eccessiva mitizzazone per pioter essere modificati e quindi un PG non potrà mai essere un protagonista. Perchè NON VUOI tu stesso come giocatore che lo sia: ti rovinerebbe il setting.
Un gdr che riesce bene a usare un setting oggetto di culto è Pendragon, ma come ci riesce? I PG sono comunque personaggi minori, partecipano a battaglie e imprese prefissate (con piccole quest personali in mezzo) e l'obiettivo alla fine è morire eroicamente con Arthur a Salisbury. E' Right to Dream, sognare di essere "uno di quelli là", non di prendere il loro posto.
Montsegur funziona perchè non è mitizzata dal giocatore tipico. Ma penso di poter dire che non mi piacerebbe giocarlo con qualcuno che sia tanto appassionato della storia dell'assedio da volerlo ripetere tale e quale. Il gioco regge la casetta con giardino di Arsande molto meglio di quanto non regga qualcuno che voglia riprodurre il Pierre Roger storico. (e comunque Montsegur è abbastanza protetto da questo dal fatto che effettivamente si sa molto poco...)
Spione funziona (specifico: come nel caso di Montsegur, dico "funziona" nel senso di giocarci da protagonisti: altrimenti si ritorna nel caso di Pendragon) perchè la cosa interessante è il background, non i personaggi. Ma questo non è vero nel Signore degli Anelli o Star Wars. Star Wars se ci togli Darth Vader e Han Solo diventa una setting dozzinale con "impero cattivo contro ribelli buoni da un soldo alla dozzina come se ne sono pubblicati centinaia nelle riviste di sf del passato.
-
forse mi sbaglio, ma dall'elenco di esempi che hai fatto forse toglierei Star Trek.
se prendiamo come riferimento Star Wars, il Signore degli Anelli o Battlestar Galactica effettivamente l'ambientazione gira intorno ai protagonisti principali, tolti quelli rimane ben poco di interessante, ma Star Trek mi sembra molto più giocabile: l'Enterprise non è l'unica nave stellare che gironzola nell'universo e le varie razze aliene si possono comunque incontrare in situazioni interessanti senza chiamare in causa i protagonisti della serie.
si può giocare un'altra nave stellare, posso comunque incontrare una flotta di klingon o scontrarmi con i borg e sperare di non essere assimilato, approdare in una base stellare che non sia necessariamente Deep Space 9 e l'avventura sarebbe comunque interessante.
quindi credo che il problema sia trovare un'ambientazione che sia interessante indipendentemente dai suoi protagonisti (credo che Star Trek lo sia, al momento non mi vengono in mente altri esempi)
-
So di campagne di Star Trek giocate con successo. Una roteava intorno alla creazione di nuove intelligenze artificiali dopo Data, e il loro status come individui. Un'altra si occupava di un contingente delle Federazione rimasto bloccato oltre il wormhole dopo la fine di DS9, e riguardava il rimanere fedeli ai propri principi anche quando sei tagliato fuori da tutto il resto in un ambiente ostile (sì, è quello di cui si sarebbe dovuta occupare la serie di Voyager se fosse stata scritta meglio). Parlo di campagne di un parpuzio molto partecipativo, da parte di un gruppo con un contratto sociale solido.
Star Trek ha margini un po' più spaziosi, sì. Ma non c'è comunque posto per giocare la guerra contro il Dominio, per dire.
-
beh, a meno che non prendiate la direzione (OVVIA) di marvel heroes, ovvero considerare la partita un "what if" degli eventi orginali.
-
Eh, ma c'è il problema che fa giustamente notare Moreno. Se gli eventi originali sono quello che ti ha fatto appassionare, una parte di te farà resistenza a cambiarli.
-
non sono d'accordo per quanto riguarda star wars: o almeno, sono d'accordo se si parla di ambientare una partita intorno al periodo dei sei film, il bello di SW è che è un ambientazione a-storica dove è possibile saltare di 1000 anni avanti o indietro senza perderne le caratteristiche salienti.. quindi se voglio godermi il colore di SW senza paura di dissacrare la trilogia originale niente mi impedisce di giocare durante la Vecchia Repubblica (e 2 KOTOR e 1 imminente mmorpg stanno li a dimostrare che effettivamente di spazio di manovra per giocate ce n'è). non so come possiate dire che SW si basi solo su darth vader e han solo.. quando si bassa chiaramente su spade laser e poteri della forza ;D
-
Eh, ma c'è il problema che fa giustamente notare Moreno. Se gli eventi originali sono quello che ti ha fatto appassionare, una parte di te farà resistenza a cambiarli.
è quella stessa parte di te che ti dice di non giocare in quel setting. qindi superato quello scoglio, gli altri seguono a ruota. poi ci sono trucchi. ad esempio, invece di giocare aragorn "as is", in creazione sei costretto a prendere delle varianti. un aragorn ambizioso e vulnerabile all'ombra. un boromir innamorato di eowyn. un frodo meschino e fifone. una cosa del genere segnalerebbe senza alcun dubbio che lo scopo del gioco è CAMBIARE la storia originale, no?
-
Eh, ma c'è il problema che fa giustamente notare Moreno. Se gli eventi originali sono quello che ti ha fatto appassionare, una parte di te farà resistenza a cambiarli.
è quella stessa parte di te che ti dice di non giocare in quel setting. qindi superato quello scoglio, gli altri seguono a ruota. poi ci sono trucchi. ad esempio, invece di giocare aragorn "as is", in creazione sei costretto a prendere delle varianti. un aragorn ambizioso e vulnerabile all'ombra. un boromir innamorato di eowyn. un frodo meschino e fifone. una cosa del genere segnalerebbe senza alcun dubbio che lo scopo del gioco è CAMBIARE la storia originale, no?
Che poi... altro non è (stato) se non il punto di partenza di On Stage.
EDIT: io ci vedo, nel giocare dentro a Setting costituiti come Star Wars, una enorme potenzialità Right to Dream.
Attenzione: NON ho detto che un setting costituito produca necessariamente un gioco Right to Dream; ho detto che giocando dentro a un setting come Star Wars, anche nella modalità che dice Seretur, ha forti potenzialità Right to Dream.
-
Eh, ma c'è il problema che fa giustamente notare Moreno. Se gli eventi originali sono quello che ti ha fatto appassionare, una parte di te farà resistenza a cambiarli.
è quella stessa parte di te che ti dice di non giocare in quel setting. qindi superato quello scoglio, gli altri seguono a ruota. poi ci sono trucchi. ad esempio, invece di giocare aragorn "as is", in creazione sei costretto a prendere delle varianti. un aragorn ambizioso e vulnerabile all'ombra. un boromir innamorato di eowyn. un frodo meschino e fifone. una cosa del genere segnalerebbe senza alcun dubbio che lo scopo del gioco è CAMBIARE la storia originale, no?
Che poi... altro non è (stato) se non il punto di partenza di On Stage.
assolutamente. mi ha sempre frustrato molto essere uno dei pochi a "vedere" questo potenziale in on stage e giocarci su senza per forza voler cadere in farsa, e sarebbe proprio un bel design da recuperare...
-
Giochiamo regolarmente ad una campagna di SW.
Si svolge dopo pochi anni la fine dell'impero. L'unico npc della vecchia saga incontrato è un vecchio e saggio Luke Skywalker, capo del consiglio jedi (io sono un padawan del tempio.)
Gli eventi poi sono stati completamente sconnessi dalle trame, ma sempre in setting.
Interessi politici contro la pace, l'ombra del ritorno dei sith, diplomazia e spade laser.
Per me SW non è dart fender o Luca camminacielo.
Per me è una galassia in cui ogni pianeta c'è uno stereotipo estremizzato dell'ecologia del nostro mondo, piena di razze strane, permeato di un'energia che unisce tutto. + fucili blaster + spade laser.
-
Invece per mè Star Wars è la saga famigliare dei Skywalker, e le trame Jedi. Uscire da li mi rende poco a livello di gusto e la fa assomigliare a una saga pulp come tante.
Diverso invece per me è il discorso di Star Trek che nasce come un mondo coerente spesso slegato dalle vicende dei protagonisti delle varie serie e ci vedo meglio un GDR su questo.
-
Una nota di colore.
L'universo di SW è stato espanso e dettagliato all'inverosimile, e va da millenni prima della Repubblica a millenni dopo la fine dell'Impero (che tristezza gli Yuuzhan Vong...), ma Lucas ha apertamente scritto che SW inizia e finisce con Darth Vader, ed è interamente incentrato su di lui. Quello che c'è prima e quello che c'è dopo non è SW, e a lui non interessa.
A parte questo, la ciclicità e la ripetitività della continuity è effettivamente pesante. Non fa che ripetersi all'infinito una situazione in cui i sith o una minaccia altrettanto univocamente malvagia arriva, conquista e distrugge, e viene poi sconfitta da un manipolo di eroi che riesce a riunire tutti. Esattamente lo stesso schema dela saga dei film...
Manfredi, quindi voi non giocavate il tipo di storia di Star Wars (quella che ho appena schematizzato), ma semplicemente il color di Star Wars, giusto?
-
Invece per mè Star Wars è la saga famigliare dei Skywalker, e le trame Jedi. Uscire da li mi rende poco a livello di gusto e la fa assomigliare a una saga pulp come tante.
Diverso invece per me è il discorso di Star Trek che nasce come un mondo coerente spesso slegato dalle vicende dei protagonisti delle varie serie e ci vedo meglio un GDR su questo.
Scusa, non prenderla come un attacco, ma questa a me sembra più una dichiarazione di "gusti personali", che una verità.
A me Star Treck piace tanto quanto Star Wars.
Anche se non capisco per quale motivo continuare a fare il paragone, dato che Star Treck è Sci-Fi e Star Wars è Fantasy.
-
No decisamente non il ciclo narrativo delle saghe.
E' un pò povero non credi? Andava bene 20 anni fa.
Ma bada che per me "Ambientazione" è sempre e solo il "dove" comprensivo degli elementi che lo distinguono da un'altro dove (la forza, le spade laser, i sith, i bothan etc etc etc piuttosto che gli elfi).
Quindi giochiamo in ambientazione SW ma ad un'altra "storia".
Che poi essendo story now è difficile venga su qualcosa come la saga.
-
Che poi... altro non è (stato) se non il punto di partenza di On Stage.
Stavo pensando la stessa cosa. ^_^
-
Secondo me giochi di ruolo tratti da saghe così imponenti risentono il peso dell'epico. Qualsiasi partita ne viene fuori, anche se godibile, sarà sempre all'ombra dell'originale. È come giocare con le tragedie greche o l'Edda scandinava. Nessuna scena per quanto drammatica supererà darth vader che dice io sono tuo padre, o frodo che si tiene l'anello. Sarà sempre un contorno.
Star trek non è pervaso da questa 'epicità'. Così come nessun setting amatoriale, per quanto ampio, rovinerebbe un gioco, anzi lo amplia solo di spunti (che personalmente adoro leggere).
Confesso che gioco comunque sia nel mondo di Lucas che in quello di Tolkien ;D
-
Riguardo a Star Trek, pensate alla differenza fra il giocare genericamente a "Star Trek" (quindi, non è definito il livello tecnologico, la situazione politica, la policy della flotta verso mondi alieni, e persino la storia del mondo, dopo l'ultimo film...) e il giocare il mondo descritto da una qualunque delle serie (specialmente la prima degli anni 60)
Che poi essendo story now è difficile venga su qualcosa come la saga.
Siamo in Gioco Concreto, non usare termini della teoria please. Anche perchè non ho voglia di iniziare l'ennesimo lungo off-topic per assicurarmi che sia usato nel senso giusto...
-
Riguardo a Star Trek, pensate alla differenza fra il giocare genericamente a "Star Trek" (quindi, non è definito il livello tecnologico, la situazione politica, la policy della flotta verso mondi alieni, e persino la storia del mondo, dopo l'ultimo film...) e il giocare il mondo descritto da una qualunque delle serie (specialmente la prima degli anni 60)
ma il fatto è che secondo me è tranquillamente giocabile con il setting esattamente identico a quello dei telefilm: basta giocare un'altra nave che non sia l'Enterprise, con un'altro equipaggio, e si può giocare nella stessa situazione socio/politica in un'altro punto dell'universo senza minimamente entrare in contatto con i protagonisti principali
-
Che poi essendo story now è difficile venga su qualcosa come la saga.
Siamo in Gioco Concreto, non usare termini della teoria please. Anche perchè non ho voglia di iniziare l'ennesimo lungo off-topic per assicurarmi che sia usato nel senso giusto...
Ehm ok. Parlando come "se magna" intendevo semplicemente che i riflettori delle ns partite sono sulle situazioni che impongono ai pg una scelta (e di come essi cambiano) e che la storia viene decisa durante il gioco ed è quindi impossibile (e neanche voluto!) ottenere la struttura ciclica della saga dei film.
-
Io invece ho sempre fatto una fatica boia a giocare a Star Wars o signore degli anelli, la snesazioen di essere protagonisti di serie B era troppo forte.
-
Io invece ho sempre fatto una fatica boia a giocare a Star Wars o signore degli anelli, la snesazioen di essere protagonisti di serie B era troppo forte.
IMHO è più interessante giocare il coraggioso capitano di gondor mentre mordor inizia ad uscire dal nero cancello, oppure un nano durante l'assedio di moria (se ci si ispira al film) od un elfo insieme ai suoi fratelli nel lungo viaggio verso i porti grigi piuttosto che un aragorn, gimli e legolas.
-
Io ho giocato sia con ambientazione Star Wars che con ambientazione Lord of the Rings, e non ho avuto problemi.
Non mi sono dovuto scontrare con il livello dei personaggi della storia originale, non ho dovuto forzare e adattare eventi, non ho dovuto giocare personaggi minori con poco impatto.
Penso che il punto principale stesse nel fatto che noi usassimo il colore delle ambientazioni per dare vita a storie nostre. Non ce ne è mai fregato nulla di Frodo che porta l'anello. In una partita, Sauron era risorto e abbiamo dovuto affrontare la sua potenza; di Frodo nemmeno si è sentito parlare, né di Gandalf, né di Aragorn.
In pratica, prendevamo le cose che ci interessavano (il senso di minaccia incombente dato da Sauron, la natura onnipresente e viva degli ent e cose così) e le montavamo a piacimento.
Stessa identica cosa con Star Wars.
Non mi farei problemi a giocare in alcun mondo strettamente codificato, dato per accordato che i protagonisti della storia sono i nostri personaggi, e quindi possiamo stravolgerlo a piacimento.
Ora che ci penso, in realtà, mi sembra che sia stato uno dei personaggi della nostra campagna ispirata al Signore degli Anelli ad ammazzare Frodo...
PS: una piccola precisazione. Giocavo in un gruppo piuttosto affiatato, eravamo amici anche al di fuori delle serate gdr e, guardando indietro, sono abbastanza sicuro che siamo riusciti spesso a giocare cicli di avventure coerentemente narrativisti con le regole di Ad&d2.
-
Ora che ci penso, in realtà, mi sembra che sia stato uno dei personaggi della nostra campagna ispirata al Signore degli Anelli ad ammazzare Frodo...
Il famoso cacciatore di Frodo!!! :D
Vale come Fan Mail per tutto il resto del thread.
-
Il famoso cacciatore di Frodo!!! :D
Vale come Fan Mail per tutto il resto del thread.
No, vale come ban per te, per i tuoi figli e per i figli dei tuoi figli, fino alla nona generazione.
Battute così brutte dovrebbero essere vietate dal regolamento. Anzi, dalla Costituzione. Anzi, dalle leggi della fisica! u.u
-
Secondo me l'unico modo di usare decentemente dei setting simili è quella di fare delle scene alla "meanwhile...". Del tipo, giocando con il setting di Star Wars: i personaggi potrebbero essere persone che hanno le loro avventure contemporaneamente a quelle dei film, e ogni tanto incrociano le vicende che avvengono nei film (esempio: stanno girando per Tatooine, i PG sentono una sparatoria, corrono sul posto e fanno appena in tempo a vedere Ian Solo & Co. che se ne vanno in gran carriera).
È la strategia che ho usato ultimamente per una campagna (interrotta per causa estiva, ma pare che possa ripartire), ambientata nel mondo dell'edda poetica. I PG all'inizio muoiono, e si ritrovano a lavorare al barcone gigante che verrà utilizzato durante il Ragnarok per l'invasione de Valhalla, e hanno occasione di scappare quando fa la sua comparsa Hermóðr (http://it.wikipedia.org/wiki/Hermóðr (http://it.wikipedia.org/wiki/Hermóðr)), che arriva nel regno degli inferi per chiedere pietà dell'anima di Baldr (nel frattempo morto, all'oscuro dei personaggi).
Era anche lo stesso trucchetto usato dal primo videogioco del Padrino (non so come facesse il secondo), dove si giocava un personaggio apparentemente di secondo piano, che però andava a fare tutte quelle cose che, nel film, non vengono "inquadrate". In altre parole, sei tu che ti infili nella villa del produttore cinematografico per tagliare la testa al cavallo e ficcargliela nel letto, sei tu che spari al tizio in macchina mentre Clemenza va a pisciare, sei tu che arrivi troppo tardi per salvare Sonny. E dal punto di vista di trama, ricordo quel videogioco come, effettivamente, uno dei più appaganti che conosca.
-
Secondo me l'unico modo di usare decentemente dei setting simili è quella di fare delle scene alla "meanwhile...".
Be', è un modo...
Io ho fatto l'esempio di me, prima: basta scollegare l'ambientazione dalla trama del libro/film/fumetto/serie tv/quel che è.
Se il libro/film ecc. è scritto bene, tramite lo svolgimento della trama si riescono ad avere scorci coerenti dell'ambientazione che, senza troppi problemi, può essere utilizzata per creare altre storie, senza che per forza si debbano ricalcare gli eventi della narrazione.
Insomma, come se i protagonisti del libro non fossero altro che personaggi su cui si è focalizzata l'attenzione per quella storia.
Non è infrequente anche per gli autori stessi scrivere latre storie all'interno della stessa ambientazione, con personaggi totalmente diversi (mi viene in mente Swanwick, ad esempio) che non hanno a che fare coi precedenti.
Davvero, non riesco a capire come mai tutta questa difficoltà a giocare in un'ambientazione colorata in certo modo.
-
Esiste anche la possibilità di rifare la stessa saga, ma con protagonisti diversi e vedere cosa succede.
Io ho giocato le due SUPER-trilogie di AD&D2nd edition (La Trilogia delle Avatar del Forgotten e le Cronache di Dragonlance) con personaggi creati "da regolamento".
Gli unici personaggi dei libri erano i PNG indispensabili.
E' venuta bene lo stesso.