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Chiacchieriamo => Generale => Topic aperto da: Iacopo Benigni - 2011-08-20 16:13:43

Titolo: Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Iacopo Benigni - 2011-08-20 16:13:43
Nella scorsa settimana Oddifreddi su "L'Espresso" ha enunciato la tesi secondo la quala una società invasa da storie inventate siano essi romanzi o film sia più debole e influenzabile da religiosi o politici che vorrebbero controllare la popolazione. Insomma essere bombardati, anche consapevolmente, da storie false ci induce a essere più facilmente condizionati da chi ci raconta storie false

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/08/17/menzogne-letterarie-e-verita-scientifiche/ (http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/08/17/menzogne-letterarie-e-verita-scientifiche/)

Cosa ne pensate?

Pensate che anche i gdr facciano parte di questi "bombardamenti"? Provate per un'attimo a essere distaccati per favore.

Provate a fare finta di non giocare ai gdr: siete d'accordo con Oddifreddi?


Per me visto che i gdr sono un mezzo per creare, raccontare e diffondere storie (o almeno potrebbero esserlo ;) ) il discorso è interessante.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Niccolò - 2011-08-20 16:45:01
non saprei. con certi gdr non "te le raccontano", dopotutto.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Kagura - 2011-08-20 18:15:10
Secondo me, la creazione di storie finte non é dannosa: permette di postulare mondi e situazioni probabilmente al di la delle comuni possibilità umane, trovando magari nuove soluzioni a vecchi problemi.
E il gdr come "mezzo" per creare/diffondere storie secondo me non fa eccezione.
Per concludere, penso che certe persone dovrebbero smetterla di temere la loro fantasia: l'immaginazione é una parte del tutto, non il tutto. Vivere immersi nella finzione, per me non so per altri, non é mai stato così totalizzante come viene presentato nell'articolo linkato, la finzione é solo una pausa dalla realtà che poi viene a farti patpat sulla spalla per dirti "Vabbé, ti sei divertito, ora ricordati che devi studiare/lavorare/mangiare/etc."
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mauro - 2011-08-20 18:22:59
Viene da chiedersi se a causare una simile cosa sia l'esposizione a storie di fantasia o il disinteresse verso Storia, politica, ecc.: se uno fruisse di molte opere fantastiche, ma contemporaneamente conoscesse bene la Storia passata e attuale, rientrerebbe nel caso detto da Odifreddi?
Non mi trovo poi d'accordo con le conclusioni cui arriva partendo da un fatto:
Citazione
Oggi qualunque scrittore o attore da quattro soldi, per non parlare di uno da milioni, riceve più attenzione ed esposizione di qualunque premio Nobel
Che è verissimo; Odifreddi però lo porta a esempio di una società che conosce la realtà e si disinteressa di essa. Ma quello dipende dall'essere esposti a opere di fantasia; o dalla specificità degli argomenti legati al Nobel, che per loro natura sono fruibili solamente da un pubblico specialistico?

Cultura necessaria per leggere Harry Potter: elementari.
Cultura necessaria per capire non dico la ricerca, ma le conclusioni ("scopre [...] le particelle che sono responsabili dell'interazione debole, cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z, confermando anche la teoria dell'unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole"; Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Carlo_Rubbia#Onorificenze)): laurea in fisica (o conoscenze equivalenti).
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2011-08-20 18:29:34
Il Gdr come manuale, libro (distinto dall'attività)? Si, ovvio. E' un libro come un altro.

un manuale di gdr può benissimo presentare un punto di vista razzista o sessista: vedere in tutte le illustrazioni eroi nerboruti che dominano povere donne, vittime sottomesse da salvare, comunica un immagine precisa del ruolo delle donna. Così come fare un gdr in cui i cinesi sono i nemici e descritti come infidi e traditori, per esempio.

Altre forme di comunicazione sono più sottili. Le azioni che vengono premiate dal sistema, per esempio (se uccidere i nemici invece che catturarli, per esempio, desse il doppio degli xp? E anche questo è un esempio grezzo e grossolano per farlo stare in una riga, ma avendo a disposizione un intero manuale si può essere più sottili...)

Non credo a "complotti" o "indottrinamenti" come potrebbe avvenire con la TV: qualcuno che voglia fare propaganda con un gdr sarebbe da licenziare, perdere tempo e denaro per così cosi poco diffuse... è piuttosto l'indottrinamento già presente negli autori che si trasmette in quello che scrivono.

D'altro canto, il fatto che i manuali di gdr per essere usati presuppongono l'uso almeno minimo della creatività personale, li rende molto più efficaci per me come mezzi di anti-propaganda o di riflessione.

Spione è stato concepito proprio per contrapporre la creatività personale (che porta con sé quello che si pensa davvero della guerra fredda) contro la propaganda trionfalistica nata e cresciuta durante e dopo la guerra fredda. Proprio come la letteratura di rifermimento (Le Carrè soprattutto). Letteratura contro propaganda di regime: anni dopo si è scoperto che l'informazione "ufficiale" anche nel "mondo libero" era piena di falsità, mentre Le Carrè (che era stato davvero una spia per un certo periodo) e altri, dietro il paravento delle "storie di fantasia", ne raccontavano la realtà. 
Ma la cosa è spiegata molto meglio dentro Spione, non voglio banalizzarla qui.

Anche Cani nella Vigna, spingendo (anche violentemente) i personaggi a decisioni sempre più difficili, diventa decisamente un mezzo anti-propaganda (non appena un giocatore utilizza in gioco una risposta propagandistica precotta, il GM ha il dovere di metterla alla prova e i mezzi per farlo).  La stessa cosa penso si possa dire, più o meno, di ogni gioco story now, anche se non tutti prevedono la sfida continua alle credenze del giocatore come CnV.

Insomma, qualunque cosa comunica qualcosa. E' impossibile fare un libro che non faccia affermazioni, che potrebbero benissimo essere propagandistiche e false. Almeno, a differenza di quello che accade con il cinema e la TV, nei gdr l'uso prevede che anche il giocatore dica la sua, e non stia zitto in poltrona con il telecomando in mano...
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2011-08-20 18:46:54
Mmmm... rileggendo il post iniziale e la mia risposta, mi sono fatto un po' prendere la mano e sono un po' uscito dal tema. Ho risposto su visione false della realtà propugnate apposta, e non sulla fantasia in generale...

In sostanza sui gdr la risposta non cambia: Spione spinge a pensare ai personaggi come persone reali, vere. CnV idem. Qualunque gdr che lo faccia spinge a confrontarsi con la realtà.  Però è una risposta incompleta.

Riguardo al caso generale, credo che Odifreddi confonda la causa con l'effetto.

Voglio dire, se dici che dagli albori dell'umanità siamo sommersi da storie, che da sempre quello che racconta storie davanti al fuoco è più considerato di quello che semina i campi, se le classi dominando vogliono storie narrate su di loro (e pagano per averle)... la spiegazione che mi viene in mente non è "tutti questi racconta-storie ci stanno provocando una psicosi di massa", ma piuttosto "il nostro cervello normalmente, nel suo funzionamento normale, ha bisogno di storie". Potrebbero venirci psicosi a non riceverle...

Un fenomeno negativo, di rimozione della realtà, sta avvenendo negli ultimi decenni (forse anche da prima), ma non dovuto al fatto che si creino storie fantastiche, quando al fatto che (1) oggi possiamo soddisfare la nostra "fame" di storie più facilmente, e quindi ne consumiamo di più, rendendo il consumo più frettoloso e acritico, come un bulimico che divora piatti su piatti senza sentirne il sapore, e (2) ci sono sempre storie che parlano di altre storie, che parlano di altre storie.  Storie che invece di parlare della vita vera (anche usando draghi ed elfi) parlano del mondo immaginario presentato in un opera precedente, rendendo il tutto un esercizio fine a sè stesso un po' incestuoso.

C'è anche un fenomeno di massificazione, quello è legato alla propaganda, e ne ho già parlato nel post precedente (propaganda anche non solo politica: anche chi ti vende un auto ha interessa a imporre un certo modello culturale...)
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2011-08-20 18:54:55
Nella scorsa settimana Oddifreddi su "L'Espresso" ha enunciato la tesi secondo la quala una società invasa da storie inventate siano essi romanzi o film sia più debole e influenzabile da religiosi o politici che vorrebbero controllare la popolazione. Insomma essere bombardati, anche consapevolmente, da storie false ci induce a essere più facilmente condizionati da chi ci raconta storie false

La mia impressione, parzialissima e NON supportata da alcun tipo di prove se non l'osservazione degli umani con cui entro in contatto, è che i più "deboli" a resistere ai tentativi d'influenza siano quelli che NON conoscono i meccanismi di una narrazione.

Una "storia falsa" è, spesso, facilmente sgamabile perché risponde un po' troppo bene a meccanismi narrativi, va a toccare argomenti "sensibili", ecc. ecc.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2011-08-20 19:35:07
Credo che Odifreddi abbia descritto solo una parte della questione, ossia quella in cui le storie vengono propinate a masse bovine come pastoni ai maiali - e rientrano in questo campo la pubblicità (anche se non tutta), i discorsi propagandistici dei politici e dei religiosi, le serie televisive da un tanto al chilo, i romanzi fuori dalla grazia di dio.
In questa situazione, con storie senza costrutto o palesemente faziose e un popolo massificato e bove, sì, sono convinto che le narrazioni di fantasia contibuiscano a predisporre un terreno di semina facile all'attecchimento di discorsi dallo scopo ben peggiore, soprattutto se il bombardamento inizia ad avvenire in tenera età.

Ma poi c'è la seconda parte, ossia quella in cui il popolo bove si scompone in singoli individui dotati di una propria autonomia intellettuale, interesse e curiosità critica verso il mondo e i suoi fenomeni, e quindi portati all'analisi competente di ciò che vedono. In questo secondo caso, le storie di fantasia possono aiutare a comprendere la natura umana esattamente così come le scoperte scientifiche possono aiutare a capire la natura fisica del mondo.
Intendo: sono storie di fantasia quelle di Joyce, di Pirandello, di Fo, di Dostoevskyj e Goethe, ma ciascuna di questa permette di avere piccole (o a volte anche grandi) intuizioni e rivelazioni su un determinato angolo di se stessi, e quindi hanno, a parer mio, esattamente l'effetto opposto rispetto a quello denunciato da Odifreddi.
[Ho utilizzato "grandi nomi" solo per comodità retorica, ma questa considerazione è vera anche per la letteratura di genere, naturalmente. Come per sopra, comunque, perlopiù dipende dalla qualità letteraria dell'autore in esame.]

Naturalmente fra il fruitore bove e il lettore critico e informato passa un mare che comprende qualsiasi grado intermedio, e mi rendo d'altra parte conto che, a livello quantitativo, probabilmente il primo ha rappresentaza molto superiore al secondo.
Se Odifreddi, quindi, si riferisce sostanzialmente al lato sociale della questione (ossia prendendo in considerazione masse e grandi numeri), tendo a concordare. In Italia il discorso è più facilmente scomponibile, ma in zone culturalmente più arretrate (penso ad esempio alle favelas brasiliane, o a molte aree dell'Africa o del Sud America) è innegabile che le visioni fantastiche della chiesa (ad esempio) abbiano avuto forti influenze sulle scelte di vita delle masse di persone in senso anti-scientifico - basti pensare al preservativo in Africa.
Quando però scrive: "Bisognerebbe fruire dei romanzi, dei film e della tv cum grano salis. Cioè, a pizzichi da spargere sul piatto forte della scienza per insaporire la vita.", non riesco a concordare del tutto, perché ho l'impressione che escluda dal conto proprio quelle persone intellettualmente indipendenti di cui sopra, per le quali le narrazioni di fantasia possono assumere un valore catartico ed epifanico e quindi - in definitiva - portare ad un miglioramento oggettivo della qualità della vita e ad un contrasto attivo proprio di quei meccanismi messi in luce da Odifreddi nell'articolo.

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Per qunato riguarda i gdr specificamente, penso che Moreno abbia centrato il punto quando mette in luce come le meccaniche (e le loro interazioni) possano conferire al gioco significati particolari.
Penso però che non si differenzino, in questo, da qualsiasi altro tipo di storia, e che quindi, come sopra, la parte fondamentale della questione sia di nuovo il pubblico, ossia se i giocatori siano intellettualmente autonomi e comprendano i meccanismi di fondo del gioco, oppure se siano fruitori passivi.
D'altra parte, i gdr sono un'attività meno pervasiva di molte altre, e s'inserisce all'interno di un contesto di vita in cui le opinioni del singolo tendono ad essere già formate e - spesso - anche granitiche. Non so se sia una caratteristica dell'attività in sé (non credo) o solo la conseguenza di una serie di fattori storico-culturali (le avanguardie tendono ad essere sempre più lucide delle masse che arriveranno dopo), ma mi pare che la situazione attuale sia questa.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Francesco Berni - 2011-08-20 21:15:24
il mio primo pensiero a leggere questo thread è questa:
http://www.youtube.com/watch?v=DevAizeAdfg
tornando a noi, baggianate a mio parere(stavo per scriere qualcosa, ma poi ho letto quel che ha detto korin :P indi e percui):
La mia impressione, parzialissima e NON supportata da alcun tipo di prove se non l'osservazione degli umani con cui entro in contatto, è che i più "deboli" a resistere ai tentativi d'influenza siano quelli che NON conoscono i meccanismi di una narrazione.

Una "storia falsa" è, spesso, facilmente sgamabile perché risponde un po' troppo bene a meccanismi narrativi, va a toccare argomenti "sensibili", ecc. ecc.
questa è esattamente la mia opinione pari pari.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Arioch - 2011-08-21 12:24:58
Citazione da: Odifreddi
Se mi permetto, da scienziato, di intromettermi nel dibattito come “terzo fra cotanto senno”

Interessante come inzi ad esporre la sua opinione sull'argomento non con dei fatti ma proponendosi come membro di una casta di detentori di saggezza/verità, basando la propria autorevolezza sulla figura fittizia dello scienziato, creata proprio da quel "mercato dell’illusione" che va criticando.

In ogni caso, l'articolo è una terribile semplificazione dell'argomento trattato. Il che sarebbe abbastanza normale, per un post su un blog. Ma visto che l'autore si dichiara "saputo" in materia, e considerati il tono ed i temi trattati mi sembra un tantino sospetto che abbia deciso di semplificarlo in questo modo.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mr. Mario - 2011-08-21 13:33:00
Il mio punto di partenza è che io studio matematica per diventare insegnante. Quindi, quando dice che:

Citazione
Quand’essi approdano all’asilo, incominciano a ricevere i rudimenti di una visione magica del mondo popolata di angeli e demoni, miracoli e castighi divini, roveti ardenti e nubi parlanti, ciechi guariti e morti risorti, che continuerà a essere contrabbandata nell’ora di religione di tutte le scuole.

In quelle stesse scuole, verranno anche sistematicamente impartiti insegnamenti letterari e filosofici dello stesso genere, dagli dèi omerici dell’Iliade e l’Odissea, alla schizofrenica voce del daimon socratico, ai regni dell’aldilà della Commedia dantesca, ai deliri idealisti di Hegel e Croce, al motto nietzschiano che “non ci sono fatti, solo interpretazioni”.

Non posso fare a meno di chiedermi se lui conosca bene il mondo della scuola, o non ne abbia solo una cattiva esperienza. Conoscete scuole in cui si fa più religione che matematica? O studenti che credono al mondo dell'Odissea più che a quello che gli viene mostrato nelle lezioni di economia o di biologia? Libri di filosofia che saltano Locke, Hume e il positivismo? Professori di italiano che quando arrivano all' <Ahi, serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta> non fanno riflettere gli studenti sulla situazione politica di allora o quella attuale?

La schizofrenica voce del daimon socratico tuona in tutte le aule dei dipartimenti stessi di matematica, che viene il più delle volte insegnata con un piglio decisamente platonista, trascritta direttamente dall'iperuranio.

Un'apprezzamento per la finzione è incompatibile con il pensiero scientifico, lo soffoca nella culla? Non credo proprio. Gli stessi babilonesi che inventavano storie degli dei sulle costellazioni, le conoscevano talmente bene e facevano osservazioni di tale costanza e precisione che oggi facciamo persino fativa a immaginare senza i nostri telescopi e i nostri computer. Mentre Omar Khayyam faceva passi da gigante nell'algebra, scriveva i suoi versi e lodava Allah. Newton gettava le basi della scienza moderna e allo stesso tempo si divertiva ad avvelenarsi col mercurio e i suoi studi di alchimia.

Il punto secondo me è un altro. Ovvero che alla base della scienza, ma anche di una buona informazione a livello politico ed economico, è fondamentale una cosa: la curiosità. Il chiedersi come le cose funzionano davvero, e perché. Senza questo, anche volendo leggere di scienza, come si sceglie tra buona scienza, e, che so, i negazionisti dell'aids, o del riscaldamento globale?

Se i ragazzi smettono di farsi delle domande, è perché hanno letto Harry Potter e si sono convinti che la risposta è 'magia', o perché non vengono mai incoraggiati davvero a farsele?
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Ashrat - 2011-08-21 13:36:34
Francamente leggere che Omero, Dante, Platone ed Hegel sono "indottrinamento scolastico" e Tolkien e Guerre Stellari lavaggio del cervello pubblicitario mi fa saltare i nervi. E tanto. Odifreddi, pensando di fare un'operazione da intelettuale liberal, ricalca le posizioni ecclesiastiche più becere sui danni delle storie di fantasia che distolgono le povere menti deboli dalla verità. Il fatto che la sua sia la verità "scientifica" in opposizione a quella "rivelata" non cambia la sostanza, si tratta sempre della solita caccia al deviante.
Harry Potter fa cadere preda del diavolo... no, anzi, dei politicanti demagoghi? O invece, come dice Korin, la familiarità con le forme della narrazione ne aiuta a distinguere scopi nascosti e finalità, e a offrirci termini di paragone quando qualcuno si offre di soddisfare la nostra fame di storie con prodotti avariati?
Ma si può pensare che certe chiese e certi raduni politici siano riempiti da persone che si sono formate su Ariosto o su Poe, o è più probabile che sia la mancanza di alternative conosciute a rendere determinate narrazioni così irresistibili?
Personalmente penso che sarebbe necessario che la gente fruisse di più storie, non di meno.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Serenello - 2011-08-21 20:45:50
Nella scorsa settimana Oddifreddi su "L'Espresso" ha enunciato la tesi secondo la quala una società invasa da storie inventate siano essi romanzi o film sia più debole e influenzabile da religiosi o politici che vorrebbero controllare la popolazione. Insomma essere bombardati, anche consapevolmente, da storie false ci induce a essere più facilmente condizionati da chi ci raconta storie false

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/08/17/menzogne-letterarie-e-verita-scientifiche/ (http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2011/08/17/menzogne-letterarie-e-verita-scientifiche/)

Cosa ne pensate?

Pensate che anche i gdr facciano parte di questi "bombardamenti"? Provate per un'attimo a essere distaccati per favore.

Provate a fare finta di non giocare ai gdr: siete d'accordo con Oddifreddi?


Per me visto che i gdr sono un mezzo per creare, raccontare e diffondere storie (o almeno potrebbero esserlo ;) ) il discorso è interessante.

Odifreddi con questo articolo dimostra di essere un matematico d'eccellenza.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Niccolò - 2011-08-21 20:49:40
secondo me ha letto i dati al contrario. sta praticamene dicendo che il cancro causa i cellulari.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Matteo Suppo - 2011-08-22 09:37:25
Non offendiamo i matematici.

anche se una cosa è vera: essere esperto in un campo non ti rende automaticamente competente in altre.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Niccolò - 2011-08-22 10:11:46
Citazione
Professori di italiano che quando arrivano all' <Ahi, serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta> non fanno riflettere gli studenti sulla situazione politica di allora o quella attuale?

si ovvio. quello che mi stupisce è che così tu implichi di conoscere almeno un professore non abbastanza frustrato dai suoi alunni da farli ancora ragionare. lo trovo inconcepibile.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Luca Bonisoli - 2011-08-22 10:32:16
Ho appena letto l'articolo di Odifreddi.
Per come la vedo io, è più che altro questione di onestà intellettuale.

Se l'autore della storia falsa la presenta espressamente come FALSA (frutto della fantasia), la storia non fa male a nessuno, anzi è solo un piacevole svago. (se qualcuno crede davvero che gli eventi narrati nel Signore degli Anelli siano reali, è lui che ha seri problemi mentali, non è colpa di Tolkien).

Diverso è se l'autore inventa una storia FALSA e te la spaccia come VERA (certe trasmissioni televisive spacciate per reality TV ma costruite a tavolino, certe balle raccontate dai politici, le pubblicità che trasmettono il messaggio "il cuore ha sempre ragione", ecc...), magari sfruttando la Narrazione Emotiva (come la chiama Daniele Luttazzi) e/o le Tecniche Ninja Alogiche per la Difesa Sballata dei Ragionamenti Deboli. In quel caso le persone che non hanno gli strumenti critici per riconoscere il vero dal falso possono essere facilmente influenzate e manipolate. Ma questa volta non è tutta colpa di chi ascolta: è chi presenta la storia che è in malafede.

PS = ho un dubbio: dare la colpa dell'influenzabilità delle opinioni di molte persone alle storie inventate (TUTTE le storie inventate, senza distinzioni) non potrebbe a sua volta sottendere una Tecnica Ninja Alogica per la Difesa Sballata dei Ragionamenti Deboli?
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mattia Bulgarelli - 2011-08-22 10:35:28
secondo me ha letto i dati al contrario. sta praticamene dicendo che il cancro causa i cellulari.
...dimostrando, quindi, di essere un PESSIMO matematico.


A parte ciò, volevo aggiungere un paio di cose, ma Luca mi ha appena ninjato dicendo quello che volevo dire io... XD
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mr. Mario - 2011-08-22 10:52:53
quello che mi stupisce è che così tu implichi di conoscere almeno un professore non abbastanza frustrato dai suoi alunni da farli ancora ragionare. lo trovo inconcepibile.

In effetti, è così. Posso presentarteli, anche. Nel campo della matematica, la mia università fa dei seminari che contano anche come corsi di aggiornamento per gli insegnanti, quindi partecipiamo sia noi studenti che loro, e il clima è generalmente bellissimo.

dare la colpa dell'influenzabilità delle opinioni di molte persone alle storie inventate

Credo che il suo punto sia più: l'influenzabilità dipende dal pensiero magico -> essere troppo immersi nelle storie fantastiche nutre il pensiero magico -> meglio non nutrire troppo il pensiero magico -> meglio non esagerare con le storie fantastiche.

Comunque sì, ce la fa arrivare, quindi sul nostro forum sarebbe ai limiti della violazione del regolamento. Ha fatto del contrastare la religione una delle sue ragioni di vita, e quindi ogni tanto diventa un 'delenda carthago' in discorsi che non c'entrano. Esistono gli asili comunali, per dirne una.

In più (ma andiamo decisamente fuori dal suo campo di competenza, per cui non è che posso fargliene una colpa) nemmeno una parola sul valore educativo che ha la storia inventata. Il fatto che in ogni favola c'è un insegnamento. "L'ambiente fantastico" dello scoutismo (es. i lupetti che vengono 'immersi' nel libro della giungla). E, per tornare indietro sulla matematica, Flatlandia.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Niccolò - 2011-08-22 11:22:33
quello che mi stupisce è che così tu implichi di conoscere almeno un professore non abbastanza frustrato dai suoi alunni da farli ancora ragionare. lo trovo inconcepibile.

In effetti, è così. Posso presentarteli, anche. Nel campo della matematica, la mia università fa dei seminari che contano anche come corsi di aggiornamento per gli insegnanti, quindi partecipiamo sia noi studenti che loro, e il clima è generalmente bellissimo.

ah. nell'università posso ancora crederlo. ma li la "credulonità" della gente è già formata...


Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mr. Mario - 2011-08-22 11:47:27
Uhm, dalla risposta non sono sicuro di essermi spiegato bene. Sto parlando di insegnanti di tutti i gradi scolastici, che non solo hanno ancora voglia di far ragionare i loro studenti ma vengono a fare dei corsi su come farlo meglio. E li conosco perché i corsi sono aperti anche agli studenti universitari.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mauro - 2011-08-22 12:09:05
Diverso è se l'autore inventa una storia FALSA e te la spaccia come VERA
Comprendi quelle opere (The Blair Witch Project, Un Giorno Senza Fine, ecc.) di fantasia, presentate però come resoconti/basate su storie vere?
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Luca Bonisoli - 2011-08-22 12:50:39
Direi che "basato su una storia vera" presuppone comunque una componente fittizia (chi legge/guarda la storia sa che quello che vede non è strettamente vero, altrimenti sarebbe un documentario o un'inchiesta).
 The Blair Witch Project è un film girato con attori. Simula il contenuto di una videocassetta ritrovata (che non esiste) e che io sappia i produttori non hanno mai sostenuto che quella videocassetta esistesse davvero o che gli eventi raccontati fossero reali. (insomma, per me è un'opera fittizia che non viene spacciata come vera).
 
Mi riferisco invece a documentari falsi spacciati come veri (tipo quello del suicidio di massa dei lemmings della Disney del 1958) oppure trasmissioni tipo Forum, dove non c'è nessun disclaimer che avverte gli spettatori che le parti in causa sono interpretate da attori (anzi: chi non lo sa può pensare che i casi presentati siano effettivamente veri).
 
 Luca.
 
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mr. Mario - 2011-08-22 12:59:22
*cough*armi di distruzione di massa in iraq*cough*
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Antonio Caciolli - 2011-08-22 13:10:27
ho letto il pezzo e mi pare basato su nessuna fondamenta. a prescindere dal fatto se sia vero o no mi pare che non abbia nessuna base su cui poggiare e non dimostra minimamente la relazione tra "leggere cose fantasiose" e "non essere interessati alla vita reale" ... ma anzi sembra dimostrare che chi non gliene frega nulla di essere aggiornato con quello che gli accade intorno ogni tanto al cinema ci va e guarda più Harry potter rispetto a film impegnati .... ma non mi pare sta grande intuizione :)
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Matteo Stendardi Turini - 2011-08-22 16:15:06
Che tra l'altro nemmeno è vero. Fra le persone che conosco/di cui ho sentito parlare, di solito quelle meno interessate alla politica/storia/mondo reale tendono soprattutto ad andare in discoteca alla ricerca di punti da segnare (e votano perlopiù Berlusconi), non leggono Harry Potter. Anzi, spesso non leggono proprio libri. E il fatto che votino in maggioranza Berlusconi mi sembra una buona ragione a supporto dell'idea che siano più facilmente influenzabili dei lettori più o meno regolari.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Moreno Roncucci - 2011-08-22 16:46:34
Effettivamente, le persone che conosco più plagiabili, che credono ad un sacco di frottole, praticamentre indifese di fronte ad ogni propaganda, sono proprio quelle che leggono meno o comunque si nutrono di minore "fantasia".  Ci sono eccezioni ma sono così rare da farmi credere che comunque la cosa sia correlata.

In ogni caso, storia fantastica o no, magia o no, leggere storie ti fa entrare nella vita di altri. Con tutte le distinzioni del caso, c'è opera e opera, e non discuto che ci sia in giro una notevole massa di opere deleterie per mille altri aspetti. Ma già il fatto di "immaginare" è una difesa del cervello dall'ottusità e dal fanatismo. Quelli che non hanno questo "allenamento" si notano, quando ci parli.

(non sto parlando solo del consumo di prodotti commerciali, ma in generale dell'immaginazione e del mettersi nei panni di altri. Un bambino che gioca a cowboy e indiani lo fa, anche senza consumare un prodotto commerciale. Un bambino costretto a lavorare in miniera probabilmente no, anche se non certo per colpa sua... vorrei chiedere ad Odifreddi se potrebbe quantificare il vantaggio che il secondo bambino avrebbe nei confronti di santoni e truffatori...)

Oltretutto, credo ci siano dati che smentiscono in pieno la sua tesi... visto che lui parla anche di religione e miracoli, ritiene che nel 1400, diciamo, prima della TV e quando i libri erano fuori portata dalla gente comune (e persino la messa era in latino, quindi i fedeli non capivano quello che diceva il prete), la gente credeva molto meno a santi e miracoli.  O no?
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Mauro - 2011-08-22 17:01:22
visto che lui parla anche di religione e miracoli, ritiene che nel 1400, diciamo, prima della TV e quando i libri erano fuori portata dalla gente comune (e persino la messa era in latino, quindi i fedeli non capivano quello che diceva il prete), la gente credeva molto meno a santi e miracoli.  O no?
La religione e il mito immagino rientrino nei prodotti di fantasia di cui si parla, quindi quell'influenzabilità sarebbe dovuto - secondo il suo ragionamento - immagino all'esposizione a simili cose.

Aggiunta: Esposizione cui si sommerebbe la non esposizione ad argomenti elevati quali quelli scientifici.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Paolo Busi - 2011-08-23 13:40:14
A mio parere Odifreddi fa una bella semplificazione, miscela la Bibbia, Omero, Tolkien, Dante e Nietzche e arriva a dimostrare quello che fin dal principio voleva dimostrare; cosa sia, però, lo sa solo lui.
 
Innanzitutto le storie sono la più antica maniera di trasmissione di esperienze e di valori, fantastiche e non: invece di menartela col non seguire gli sconosciuti proponendoti una statistica sulle vittime di aggressioni, ti racconto Cappuccetto Rosso in versione originale (senza l'intervento del Cacciatore) e capisci al volo il concetto.
 
Poi, i bambini attraversano - che a Odifreddi piaccia o no - una fase animistica, dove il Fantastico domina ed è più facile per loro credere all'albero che cammina che alla fotosintesi clorofilliana. In questa fase la Chiesa entra a gamba tesa? Vero, però a vigilare sui bambini ci dovrebbero essere gli adulti e qui il discorso ci porta lontano e la colpa non penso sia di Dante.
 
Il problema di fondo è che al mondo ci sono quelli che vogliono sapere e quelli che vogliono credere e le due posizioni non le sposti né con Tolkien, né con Geochimica Vol. I & II. E chi vuole credere non lo fa perché a scuole gli hanno fatto conoscere l'Iliade, ma perché è più facile, meno faticoso.
 
Venendo a noi e ai GdR: fanno vivere fuori dalla realtà e contribuiscono alla visione di Odifreddi: sì. Questo è un male? No.
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Salkaner il Nero - 2011-08-23 14:47:20
 
Citazione
Oggi qualunque scrittore o attore da quattro soldi, per non parlare di uno da milioni, riceve più attenzione ed esposizione di qualunque premio Nobel

E Odifreddi ne è l'esempio lampante: nessuno praticamente sa cosa abbia scritto di interessante di ciò che sa fare (il matematico=) mentre è notissimo per ciò che non sa fare (tutto il resto :-D )
Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: vonpaulus - 2011-08-23 18:40:56
credo che il problema che espone Odifreddi è  che fin da piccoli siamo istruiti in un contesto in cui la scienza esatta (es. 2-2=4), la cultura umanistica (es. il pensiero marxista), le opere storiche (es. la bibbia) e le opere di fantasia (es. pollicino) sono proposte alla gente nel medesimo contesto e con il medesimo grado di verità. Senza fare nessuna analisi delle premesse, del contesto e degli autori, senza riferire il contesto ed i limiti entro cui una affermazione è vera, le persone cominciano a credere che sia tutto vero. Nessuno, sui mezzi di comunicazione di massa, dice più "la mia opinione in merito è ..." ma tutti dicono "la verità è ..."
L'effetto, secondo molto triste, è che la gente non guarda più con scetticismo alle informazioni che riceve e poichè le opere di intrattenimento sono più fruite delle opere di scienza il rischio ulteriore è che il pensiero comune, che diviene verità per consenso collettivo, si fondi su pere di fantasia e non su opere di scienza.


Vi faccio un esempio in merito: io sono appassionato di cultura e tradizioni celtiche, quelle storiche, ed ho con estremo rammarico verificato che molti delle convinzioni di altri appassionati, addiritttua di gente che si professa neopagana, si basano sul romanzo Le Nebbie di Avalon di marion Zimmer Bradley piuttosto che sul lavoro degli storici e degli archeologi.

Titolo: Re:Fa davvero male leggere cose false?
Inserito da: Arioch - 2011-08-25 09:34:13
la scienza esatta (es. 2-2=4)

Hmmm... siamo sicuri?  ;D

Citazione
L'effetto, secondo molto triste, è che la gente non guarda più con scetticismo alle informazioni che riceve e poichè le opere di intrattenimento sono più fruite delle opere di scienza il rischio ulteriore è che il pensiero comune, che diviene verità per consenso collettivo, si fondi su pere di fantasia e non su opere di scienza.

Guarda, io credo che parlare della "gente" sia nel migliore dei casi una grossolana semplificazione e nel peggiore una mistificazione. Va bene qui sui forum o al bar con gli amici, ma un articolo con una pretesa di serietà anche minima non può basarsi su quello che pensa "la gente".