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Post - Tronk

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- La meccanica lascia la possibilità che un giocatore rimanga indietro e giochi tutte e tre le scene alla fine.
L'unico caso in cui un giocatore può rimanere così tanto indietro è se non riceve mai penny per i suoi aiuti, ma questo significa che a) nessuno gli chiede mai aiuto, oppure b) nessuno accetta mai le sue proposte. Nel primo caso c'è qualcosa che non funziona al tavolo (perchè si sta escludendo quel giocatore?), nel secondo...boh, come detto, non mi è mai capitato :s
Come dice Patrick: nel primo caso i giocatori si sono coalizzati per lasciare fuori una persona (perché lo avete chiamato a giocare con voi?), nel secondo le sue idee non piacciono mai a nessuno. Però si può arrivare alla situazione citata solo se questo è tanto ostinato da non cambiare tipo di proposte (se suggerisci per due volte gli zeppelin temporali e te li bocciano, riproporli non è la cosa più furba del mondo).
Ergo: si arriva a questa situazione solo se qualcuno rema contro o in un'altra direzione.

Io ho giocato due volte con lo stesse persone con l'"ambientazione" base a distanza di un paio di mesi e sono ci siamo divertiti molto, almeno io, e le storie uscite dal gioco sono state diverse sia per tono che per argomenti la seconda volta.

Uno dei difetti/pregi che non viene fuori molto da quelle recensione è che Penny è un gioco molto legato allo stato emotivo dei giocatori. Insomma non è un gioco da giocarci quando si è troppo stressati o preoccupati per qualcosa di personale.
Concordo che non è un gioco adatto a qualsiasi serata e che non si presta a essere giocato a raffica.

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Ecco la mia analisi del tuo operato, spero possa chiarire quali sono i punti che apprezzo di più e non costituire solamente una pacca sulla spalla.

Per la maggior parte del tempo non vedo interventi diretti, quindi presumo che tu contatti gli interessati per pm o mail: questo è bene perché poco invasivo per i thread moderati.
Quando gli interventi sono per correggere delle mere formalità (sezioni sbagliate e simili) aspetti il permesso dell'autore e ti scusi per l'interferenza: questo è bene perché non è sempre facile capire l'intenzione di chi posta e un intervento morbido è più produttivo per vari motivi (che adesso non sto ad elencare).
Quando incappi in situazioni più gravi, come aperte violazioni del regolamento, diventi più feroce e intervieni con fermezza, senza mezzi termini: questo è bene perché bloccare queste situazioni sul nascere evita che ne nascano altre in seguito e si creino tensioni fra le persone.

Riguardo lo strumento dello slowdown ci sarebbe altro da dire, ma non è questa la sede.

Complimenti e buon lavoro!

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Materiale di ispirazione / Re:Ricollegare i film (e altro)
« il: 2011-06-03 11:30:53 »
Io ho riflettuto su quello che ho visto ieri:


Se mi lasci ti cancello (se scopro chi ha trovato un titolo simile lo accoppo) - Un Penny per i miei Pensieri

La similarità con Penny è singolare. Fondamentalmente il film tratta un processo inverso (una clinica trova un metodo per cancellare momenti spiacevoli della memoria), ma con le stesse conseguenze, dato che mentre vengono formattati  i personaggi scoprono che in verità la loro memoria se la vorrebbero tenere.


Un film che credo meriti un posto trai miei preferiti, tra parentesi. E il titolo come dicevo è impietoso: non è possibile chiamare in quel modo un film chiaramente drammatico. Neanche il peggiore dei film adolescenziali se lo meriterebbe. Il titolo in inglese, Eternal Sunshine of the Spotless Mind, è ben più esplicativo. Cristo, persino wikipedia lo dice, che il titolo fà schifo...
Sei consapevole che è citato nel manuale di penny, vero?

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Non condivido del tutto il ragionamento di Salkaner/Alberto. Per le automobili non fa una piega, ma i GdR sono un'altra cosa e come spesso accade con le metafore si enfatizza un punto ma se ne trascurano altri.
Premettendo che per me la scelta di come distribuire una propria opera dovrebbe spettare all'autore e a nessun altro. Fra gli effetti più importanti (riportati anche nella discussione sulla forgia) di una diffusione libera (lecita o meno) c'è la possibilità di creare un circuito di diffusione dell'opera e arrivando a più utenti trovarne alcuni disposti a contribuire con il lavoro dell'autore.
Per i giochi indipendenti può assumere un ruolo ancora più importante in quanto permettono ad autori poco conosciuti (magari alla loro prima pubblicazione) di arrivare alle "masse" e crearsi un nome da poter spendere in seguito.
Quando poi è presente anche una versione cartacea il discorso si complica ulteriormente: la copia digitale (lecita o meno) ha lo stesso appeal? La veste grafica può essere diversa, il risultato di stampa e rilegatura casalinga non sono paragonabili a quelli di tipografia.

Considerando tutto questo penso che sia impossibile valutare se la distribuzione illecita di un GdR danneggi le parti coinvolte e in quale misura.


[Avrei altre obiezioni al ragionamento di Alberto, ma in questo contesto sono fuori luogo, quindi non mi dilungo.]

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Generale / Re:[English] Let's help Ron post here!
« il: 2011-05-28 14:16:10 »
Google translate può essere una soluzione sbrigativa, ma penso sia meglio che chi ha capacità+tempo+voglia continui a fare post bilingue per favorire la fruizione a tutti gli utenti, indipendentemente dalle capacità linguistiche.
Una tag guest o bilingue può decisamente aiutare a evitare confusione.
Chi volesse postare in un thread interamente in inglese o taggato come bilingue ma fosse in difetto di capacità o tempo potrebbe usare il google translate, oppure rivolgersi ad un altro utente che lo aiuti con la traduzione (se non fossi messo come sono adesso mi offrirei anche).

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Google translate could be the hasty solution, but I think it would be better for people with ability+time+willingness to continue with bilingual post. That would make the content easily available for everyone, regardless of language knowledge.
A guest or bilingual tag would be of great help to avoid confusion.
Those who want to post in an English thread, or one tagged as bilingual, but lack ability or time to do so coul use google translate themselves or ask someone else to to the translation (if I wasn't in the situation I'm in right now I wold have volonteered)

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io e la funzione ricerca abbiamo un pò di problemi relazionali.
Non sei tu, è la funzione ricerca che ha un pessimo carattere.
Penso faresti prima a scorrere l'archivio: nella sezione Janus vedo l'annuncio della pubblicazione a pag 9 di 9, quindi ti conviene partire dal fondo. E se sono vere le leggende secondo cui in quel periodo buio gli utenti postavano tutto indiscriminatamente nel Generale, beh buona caccia!

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Partendo dal fatto che la risposta alla domanda di partenza è giè stata trovata (e riassunta da Moreno al post #41) rimane da chiarire quanto un conflitto sociale/combattimento possa essere "colorato" con la magia pur rimanendo sociale/combattimento.
Come sembrano confermare le diverse voci in questa discussione non esiste uno standard per il livello di magia. Il setting di Trollbabe, correggetemi se sbaglio, non è scolpito nella pietra e il livello di magia può (deve?) essere fissato secondo quanto il gruppo trova accettabile e gradisce.
L'esempio del conflitto sociale in cui la Trollbabe picchia Tizio per farlo parlare ci insegna che quello che conta è ciò che la Trollbabe vuole ottenere:
- conflitto: combattimento: con i pugni rivestiti di fiamme lo colpisco ripetutamente in faccia potrebbe andare se si vuol vedere molta magia_
- conflitto: combattimento: lo fisso negli occhi e lo faccio addormentare assolutamente no! Anche che il livello di magia è più basso (nel senso di meno appariscente, non modello DnD) non va bene perché non sta facendo del male.

Tornando al descrivere effetti magici al di fuori di un conflitto: assumendo che al gruppo stia bene, una Trollbabe che fluttua per le strade della città avrà un impatto differente rsipetto ad una che passeggia? E' una domanda retorica, certo che si. C'è bisogno di un conflitto? Non necessariamente, dipende dalla posta e dai PNG: se serve il GM lo saprà e lo chiamerà.

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For Ron:
As the different voices in this thread seem to confirm, there isn't one standard for the magic dial. Trollbabe's setting, correct me if I'm wrong, isn't written in stone and said dial could (should?) be set according to what the group finds acceptable and enjoyable.
The example of social conflict in which the Trollbabe punches Guy to make him talk teaches us what matters is what the Trollbabe is trying to accomplish:
- conflict: combat: with my fists cloaked in flame I punch him repeatedly in the face could be ok if you like a lot of magic;
- conflict: combat: I stare him eye to eye and he falls asleep hell no! Even if the magic level is lower (as in less flashy, not in a DnD kind of way) you can't because you are not trying to hurt him.
Apart from the magic level, if the Trollbabe is killing the giant by chopping him with an axe or with fire fists there isn't any difference, is there? She's trying to kill him, face to face.

Back to describing magical effect outside conflict: assuming it's ok with the group, is a Trollbabe that's gliding in the town streets going to have a different impact from a Trollbabe that's walking? That's retorical, of course it will. Does it need a conflict? Not necessarily, it depends on the stake and the NPC: the GM will now if it's needed and will call it or not.

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Gioco Concreto / Re:[Trollbabe] magia senza conflitto
« il: 2011-05-25 12:09:01 »
Vediamo se ho capito bene
- Gli effetti magici in un conflitto possono essere ottenuti solo con un conflitto di tipo magia o con un ritiro appropriato. Il ritiro standard per fare questo è "un incantesimo ricordato", ma a Play ho usato "un oggetto che ha con se: libro degli incantesimi" e a seconda della fiction potrebbero essere appropriati anche altri ritiri e forse anche le relazioni.
- Gli effetti magici dichiarati fuori da un conflitto durante la normale narrazione (da parte del giocatore della TB) sono soggetti alla chiamata di un conflitto dalla parte del GM quando vengono invocati con un intento che cozza contro i PNG

Ne consegue che tutti gli effetti magici, rapidi o meno, che entrano in fiction senza un conflitto non hanno nessun peso sulla narrazione.
Alla luce di ciò il teletrasporto istantaneo, da schiocco delle dita potrebbe essere accettabile o meno a seconda della situazione:
- per quel gruppo l'ambientazione è caratterizzata da magia lenta?
- in fiction, l'arrivare subito a destinazione ha un peso? (una sfida a chi arriva primo, arrivare in tempo per salvare quello_che_vi_pare ecc)

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Visto che Noah è l'unico che spicca dal gruppo di Jordan potremmo parlare prima con lui e suo padre, per poi sorvolare sulla fase di raccolta del'assemblea ("toc toc", "Chi è?", "siamo i Cani" ecc). All'assemblea poi si potrebbe fare il discorsone generale per poi confrontarsi con le singole famiglie (padre e figlio/a colpevole) una alla volta, oppure un dibattito generale.
Quello che vorrei evitare è discutere queste cose alla presenza di altri concittadini, proprio per evitare eventuali linciaggi o fazioni.

40
Io sarei per l'assemblea, ma se passando a chiamare i genitori incappiamo in un linciaggio, beh...
Non capisco bene i cavalli? che dovremmo farci?

41
Cornelius

«Penso che dovremmo parlare con tutti loro, anche con i figli. Dobbiamo fargli capire che meritano una punizione, ma non di essere abbandonati e poi rimettere le cose a loro.»

42
Cornelius

Con voce un po' seccata: «Sapete già come la penso: Phineas non è adatto. August sarebbe la scelta migliore, ma non credo che sarà facile convincerlo a mantenere la carica. E a parte loro due non saprei proprio chi possa assumere questo ruolo.»

43
Cornelius

«Non dobbiamo interferire con le scelte dei padri, ma dobbiamo assicurarci che siano punizioni volte a recuperare i figli e non a lavarsi le mani del problema.
«E poi parleremo anche del sovrintendente...»

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Uno dei problemi che vedo legato ad uno strumento come questo (che ho proposto non molto tempo fa e di cui sento ancora la necessità) riguarda l'oggettività con cui i giochi devono essere presentati, perché se l'obiettivo è fornire una panoramica sui titoli esistenti è meglio non arrivare ad una recensione vera e propria, ma limitarsi a dare un'idea generale.
Khana forse è sin troppo sintetico, ma ha centrato il punto del discorso.
Quali sono le informazioni su cui ci si basa per capire se un gioco può interessare o meno? Penso che non sia per tutti uguale, ma PER ME sono le seguenti (in ordine di importanza):
1) Colore - se il colore non mi attira molto difficilmente mi avvicinerò ad un gioco. In questo aspetto includo il genere di setting e il tipo di storie supportate dal sistema di gioco. Purtroppo penso che questo importante aspetto possa essere ben espresso solo con una breve introduzione, il che richiede un lavoro mirato per escludere pareri personali e centrare la vera natura di un gioco.
2) Preparazione - Ora come ora non ho tempo per tutti quei giochi che richiedono un'estesa preparazione delle sessioni e sapere quanto deve (o non deve) essere preparato in anticipo è fondamentale.
3) Numero di giocatori - Ma anche tutte le restrizioni più fantasiose che gli autori possono inventarsi, come ad esempio Kagematsu che deve essere giocato da una donna.
4) Lingua - Perché anche se io generalmente non ho problemi con l'Inglese è decisamente più comodo avere un testo in Italiano, soprattutto avendo a che fare con giocatori allergici a tale favella.
5) Curva di apprendimento delle meccaniche - Che è forse l'aspetto più difficile da valutare, ma viste le posizioni avverse a "impararsi un nuovo sistema di regole" riscontrate di persona e riportate spesso come motivazione per non abbandonare il tradizionale può risultare importante. E non è che tutti vogliano un gioco immediato, ci sono anche quelli a cui piace di più avere un corposo sistema di regole.
Riguardo alla presenza del GM avevo avuto uno scambio di vedute con Mauro e Moreno (nel topic linkato da Patrick) e si era convenuto che non è molto utile visto che i compiti del GM cambiano drasticamente da un gioco all'altro.

Io sono ancora convinto che uno strumento del genere possa essere utile come panoramica sui titoli, da cui poi interessarsi ai titoli che sono più vicini alle proprie corde tramite ricerca autonoma o domande specifiche sul forum (dal "mi parlate di" alle domande più mirate su aspetti specifici). Per gli utenti di questo forum l'utilità è variabile, ma non penso ci sia nessuno che affermi di conoscere tutti i giochi sul mercato; per chi si è da poco affacciato a questo mondo sarebbe impagabile.
Perché se è vero che provare è meglio che leggere un AP e leggere un AP è meglio di una recensione è anche vero che è difficile trovare il tempo per provare o trovare informazioni dettagliate su tutti.

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Cornelius

«Sono d'accordo con te Zion, non possiamo rimanere a guardare. Penso che come prima cosa dovremmo evitare che i ragazzi della città vengano puniti in maniera non adeguata.»

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