Gente Che Gioca > Gioco Concreto
Del perché i concetti di accordo, cortezza e buon senso siano stupidaggini
Lorenzo Gatti:
Riflessioni sparse da assistente sociale:
* Vabbé, questa gente non ti piace e vuoi lamentarti, ma ormai è il momento di passare a una fase più costruttiva: hai documentato abbastanza dinamiche di gruppo disfunzionali da far inorridire l'intero forum (io personalmente non voglio neppure capire meglio come è andata, mi basta l'odio sviluppato dalla prima impressione) e spingere tutte le risposte e consigli a fondo scala (Scappa! Scappa! Dovevi scappare prima!) con inconsueta unanimità.
* La rubrica del tuo cellulare ha una funzione di cancellazione. Usala.
* Se ti piace GURPS, o qualche altro sistema spiccatamente simulazionista, giocaci con gente che vuole tirare dei dadi per vedere come va a finire, non con gente che ha una storia in tasca per la quale vale la pena di barare.
* E soprattutto dove ci sono "accordi off game" ci sono delle persone immature che sentono il bisogno di approfittare gli uni degli altri. Scappa! Scappa!
Per una persona normale, anche scegliere il gioco A invece del gioco B per assecondare un certo giocatore a cui piace tanto mette un po' a disagio; figuriamoci sovvertire le premesse fondamentali di un gioco di ruolo.
Davide Alberici:
Obbiezioni
1) Speravo di andare oltre la lamentela
2) Mi hanno rubato il cellulare in ospedale, per non far polemica ho detto che è smarrito e ho fatto disattivare il numero... Qualcuno dovrebbe anche avere il mio army list dei Necron ma magari l'ho lasciato in giro quando ero fatto come una biglia di antinfiammatori. ^^
3) Mah sinceramente non capisco più cosa voglia dire simulazionista, semmai l'abbia mai saputo
4) Ecco qui però sono perplesso perché l'accordo in se nascerebbe come strumento di tutela e l'ho sempre visto intendere in quel modo, non un qualcosa su cui mercanteggiare, via MP posso fare una confidenza che potrebbe essere intesa come una violazione della privacy ma che secondo me sarebbe un fatto diciamo di cronaca piuttosto e anzichenò eloquente.
Io comunque sono sempre stato dell'idea, suffragata dalla mia esperienza. che GURPS giocato con una configuarazione prossima al base:
1) dev'essere turnato bene per un fatto di equità e banale buon senso cioé... Se io ho un turno e gli altri sei che ce vengo affa? Cose come il cut up in teoria non dovrebbero esistere e prima di vederla mi sembrava oltre ogni immaginazione
2) se un'azione non è vietata dal regolamento, dalla configurazione o dall'ambiente e uno la vuole fare la si faccia. Non ho mai visto nessuno arrabbiarsi per le azioni fatte ho sentito, come si dice a Piacenza, parecchio caragnare su "e non mi vuoi far fare" o "e non mi vuoi lasciar fare" o anche "e fammi finire un attimino" ma non ho mai sentito nessuno lamentarsi delle azioni fatte se era lì, ha potuto dir la sua a lettera di regolamenti ed era tutto turnato bene, mio fratello a momenti bestimmiava i superi et inferi perché col cut up, facevano dissolvenza- gli altri PG di un gruppo di gente che manco conosceva gli davano pezzi di missioni (o così ci è stato detto) e poi dissolvenza quando era sul punto di scoprire gli enigmi o di prelevare oggetti.
Formalmente nessuno aveva barato niente... A parte che secondo me è un assurdo che tutto le volte un barbaro con divinazione si faccia fregare come Charlie Brown sempre dalle stesse persone, ma non c'era stata neppure assegnazione di bonus o malus indebiti.
Moreno Roncucci:
Anch'io, leggendo i post finora, ho avuto la stessa impressione di altri: che il punto di rottura sia di molto precedente alle promesse tradite.
Da come lo descrivi, la mia impressione (e scusami se magari è errata, faccio un po' fatica a seguire il filo degli eventi che salta continuamente avanti e indietro nel tempo) è che tu ritenga che se il GM avesse mantenuto le promesse che ti aveva fatto, tutto sarebbe andato bene.
E invece la mia impressione, suffragata da anni di esperienza (anche se devo dire di non aver mai visto un clusterfuck simile, manco nei racconti di altri) è che tutta l'organizzazione, dall'inizio, non fosse che destinata al disastro a livello sociale. Un GM che gestisce tutto come gli pare che fa accordi extra-game con i vari giocatori mentre manda avanti sessioni parallele con sviluppi negoziati prima? Come può una cosa simile non stimolare e aggravare ogni tipo di ricatto o disparità sociale fra i giocatori?
Non è che non ha funzionato, ha funzionato perfettamente (credo) nell'unica maniera in cui può funzionare una cosa simile: i più "forti" a livello sociale si divertono dominando i più "deboli" e godendo del loro potere.
Se mi proponessero una cosa simile, non ci perderei manco un minuti, li manderei a donne di facili costumi (e mi segnerei i nomi per ricordarmi di diffidare di qualunque partita organizzassero in futuro). Quella è una struttura di gioco creata apposta per fregare gli altri giocatori.
La base di ogni gioco funzionale non può essere che la volontà di divertirsi insieme. Allo stesso tavolo. Insieme. Non alle spalle degli altri. E tutti sullo stesso piano. Il GM non è "il Dio del gioco", è un giocatore come tutti gli altri, sta al tavolo come tutti gli altri, ha solo un ruolo diverso, come la Banca a Monopoli. Non e che la Banca a monopoli possa far vincere chi gli pare regalando soldi in giro, no?
Se accetti un accordo sociale che sostanzialmente assegna a qualcuno il potere sul suo diritto di divertirti, ti sei fatto pecora. Che poi qualcuno ti mangi, è nella natura delle cose.
(non sto dicendo che era colpa tua. Avere fatto uno o più errori non è una colpa, e tu hai fatto l'errore di fidarti di gente che credevi amica. Sto dicendo però che se mai entrerai ancora in un accordo sociale simile, non potrà che finire nello stesso identico modo)
Lorenzo Gatti:
Mi associo alle considerazioni di Moreno su come siete partiti con il piede sbagliato. Dimentica tutte queste persone, non solo nell'ambito dei GdR ma come "amici", e riparti da zero.
Per andare oltre la lamentela non basta scrivere lamentele migliori: devi trovarti dei compagni di gioco sani e tirare una riga su una serie di abitudini distruttive che a quanto pare dai per scontate o hai interiorizzato.
* Se i giocatori sfogano la loro aggressività con dispetti e aggressioni tra PG, sono tremendamente immaturi. Se poi si fermano perchè gli altri giocatori li convincono "off game" con le buone o con le cattive sono immaturi due volte: stanno facendo il contrario di un gioco di ruolo.
* Se ti serve "privacy" stai giocando con degli psicopatici che non hanno il senso del limite.
* Se hai bisogno di "strumenti di tutela" nei confronti del resto del gruppo e di "accordi di gioco" scarsamente onorati stai giocando con degli psicopatici ed è inconcepibile che ci si possa divertire.
* Se c'è una "turnazione" tra personaggi dagli interessi divergenti non state neanche provando a cooperare, né all'interno della fiction con i vostri personaggi né per creare una storia assieme.
* Quando "giocare la mia quest" diventa una conquista e l' alternanza tra personaggi viene usata dal GM per beffare e sottomettere certi giocatori, il GM e i suoi amichetti vanno chiaramente lasciati nel loro brodo.
* E non dare la colpa di niente a GURPS, neanche indirettamente. Sono regole, come dire, un po' vulnerabili; ma se il GM ne abusa nei modi che descrivi è perchè stai giocando con uno psicopatico, che mutatis mutandis farebbe lo stesso usando qualunque regolamento.
Come si suol dire, le armi non uccidono le persone: le persone uccidono le persone.
Moreno Roncucci:
@lorenzo Gatti: io un po' di colpa alle regole di GURPS lo darei, per il fatto che le regole presentano un punto di stress proprio nel fatto che tutto dipende dal GM (assegnandogli tutte le responsabilità, di fatto lo rendi un gestore più che un giocatore) e nel fatto che i manuali stessi, per come sono scritti, propagandano questa idea farlocca del "GM signore del mondo".
Poi è facile che queste idee sbagliatissime sul gioco, se attecchiscono nelle persone sbagliate, portino a situazioni sociali compromesse.
Certo, non è una caratteristica peculiare di GURPS, gran parte dei gdr tradizionali sono così (e negli anni 90 sono pure peggiorati), però "lo facevano tutti" mi sembra più un attenuante che una dimostrazione di innocenza.
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