Gente Che Gioca > Sotto il cofano
Cosa vuol dire esattamente "gioco focalizzato"?
Casca:
D'ora in avanti non lo userò più, mi pare evidente che può solo portare ai fraintendimenti che ho avuto io.
Mi ricordo tantissimi post in svariati forum in cui si leggeva "questo gioco è/non è coerente e focalizzato". Ed era poi facile fare 1+1 quando nel post successivo c'era scritto "il gioco X è focalizzato sui drammi personali".
Per evitare di spargere seme infetto, me ne sto zitto quando non conosco qualcosa. :)
Per il gusto della discussione però, se avete voglia, ditemi se la definizione che ho dato io può avere un senso. Può essermi utile per comprendere meglio altre cose.
Per rispondere a Moreno, invece, sul discorso se può essere utile avere questa definizione. Sinceramente penso che non sia necessara, ma forse (e spero che mi direte la vostra opinione) potrebbe essere utile quando i giochi si creano o si scelgono.
Niccolò:
"Pensa che ho la fortuna di lavorare in un hotel e il mio capo mi ha detto che lo metterebbe a disposizione per farci giocare, ma non riesco a trovare nemmeno 25 persone da riempirlo "
fai un kickstarter/ulule/indiegogo della convention!
"Nel manuale ci può anche essere scritto che il gioco è fatto per fare una certa cosa specifica tipo "in questo gioco giochiamo dei vampiri e delle storie di intimo orrore sulla loro natura di predatori" però, per essere focalizzato (seconda la mia definizione molto amatoriale) c'è bisogno che anche tutte le parte del gioco spingano per fare quella cosa specifica. Dalla creazione dei personaggi, al tratteggio dell'ambientazione, alla scelta dei disegni fino al modo di regolare le autorità al tavolo. In pratica tutto dev'essere sulla stessa direzione."
AHHHH! coerente, intendevi!
Casca:
Non vorrei addentrarmi in termini di teoria di cui ne sapete sicuramente di più voi, ma quello che ho scritto sicuramente può portare a giocate coerenti di più di un gioco in cui invece ogni parte va per i cavoli suoi ma non ne è la definizione. Anche perchè capire se un gioco (inteso proprio come manuale) ha le sue parti più evidenti più o meno ordinate secondo una direttrice è una cosa che si può intuire anche solo leggendo il manuale, in particolare se viene esplicitato dall'autore. Poi se la cosa produce del gioco coerente lo vedrò dopo che ci ho giocato. Se proprio devo dare un utilità a questo concetto credo possa avere(seppur in modo superficiale) un suo senso nel momento in cui un gioco lo devo creare, scegliere o "giudicare" senza averlo giocato (ovviamente tentendomi il giudizio per me).
Poi, ripeto, è solo un esercizio creativo questo discorso, ormai Moreno e altri mi avete già spiegato che "funzionale" fa parte di quella fauna di oggetti del vocabolario dei giochi di ruolo che sarebbe meglio si estinguessero.
Moreno Roncucci:
Luca, vuoi chiudere il thread? Mi sembra che ormai la risposta alla tua domanda l'hai avuta e gli ultimi post non fanno che farti ripetere le stesse cose più volte...
Lorenzo Gatti:
Mi sembra che l'esempio di Casca su CoC e D&D4 descriva giochi che evidentemente, almeno a parole o in teoria, hanno un obiettivo preciso (non mi sbilancio a dire una "creative agenda", ma ci andiamo vicini); ma essendo scritti male o avendo regole sbagliate tendono a produrre esiti non tanto coerenti (un pochino sì) e inadeguati rispetto a questo obiettivo.
Si tratta quindi di proporre il termine "focalizzato" per questa ampia e importante zona intermedia di fallimenti (spesso molto interessanti) tra i giochi che non ci provano neanche e quelli riusciti e adeguatamente coerenti; ha senso, particolarmente nei termini indicati da Casca (la focalizzazione riguarda le intenzioni, la coerenza è nei risultati).
Personalmente mi sembra un concetto un po' superfluo perchè è meglio valutare i giochi ben più dettagliatamente e analiticamente e perchè ai fini di tentare di "aggiustare" un gioco che ha dei difetti non importa quanto è focalizzato ma quanto sono gravi i problemi.
Navigazione
[0] Indice dei post
Vai alla versione completa