1) Cosa ti è costata la tua insicurezza, e con chi o cosa? (se non ti è costata, non è un price valido, sarebbe come avere tutto gratis).
Prima di evocare Slaneesh ero magari timido, magari un pò goffo col gentil sesso, ma in finale ero sereno... questo lo so fare, quello meno, quello che ho è perchè è merito mio.
Slaneesh da un lato mi ha dato tutto ciò che desideravo, dall'altro mi ha tolto il poco che avevo.
Mi sento sempre più dipendente dal suo aiuto soprannaturale, o anche solo dai suoi consigli e richieste.
Se non mi dice lui di fare qualcosa, e come farlo, sono in preda al panico... starò sbagliando? sarò capace di farlo da solo? valgo abbastanza? (ovviamente in cuor mio ho già le risposte: Si, No, No

)
La cosa è al punto che con Slaneesh so di poter fare qualsiasi cosa, ma senza sono praticamente certo di NON poterla fare, anche se non è vero.
E il danno più grave è che sto dubitando anche del rapporto con
Sara, la ragazza che amo.
Sta con me solo per Slaneesh?
Starebbe con me senza?
3) Dettaglia esattamente come, dove, quando (quanto tempo fa), come hai (1) contattato, (2) evocato, (3) legato il demone. Altrimenti in assenza di indicazioni migliori il tiro per vedere la forza del legame la fai con un dado solo.
Circa un anno fà stavo lavorando per le vie di Bologna, spacciando contratti ENEL Energia.
Capito in una grossa villa, stranissima perchè praticamente vuota e abbandonata... ma al campanello rispondone un tizio vestito distinto ma dall'aria un pò tra le nuvole.
(PS: fin qui è successo davvero, a me, Alessandro Piroddi, a Bologna nel 2011 XD )
Entro e attacco il pistolotto di vendita, chiedo bollette e fatture, il tizio (tale Marco Cernotti) scompare per un tot di tempo alla ricerca delle carte.
Nell'attesa mi guardo attorno, sono in uno studio con diversi scaffali pieni di libri che sembrano antichi.
Uno attira la mia attenzione... sembra un diario, tipo Moleskin, ma vero... cioè... copertina in pelle lavorata, laccio e bottone a chiusura, bellissimo.
Lo afferro lo apro lo sfoglio; sembra un diario scritto a mano, in una calligrafia fantasticamente leggibile, ma anche piena di personalità e tratti caratteristici.
Sembra una storia horror, parla di un tizio tormentato e inseguito che tenta un gesto folle per salvarsi.
Nemmeno ci penso... mi guardo attorno, lo infilo nella valigetta fra i contratti in bianco, nascondo il buco nella libreria riassestando altri volumi, e mi siedo al tavolo dall'altra parte della stanza, facendo il vago e pre-compilando un contratto per il Sig. Cernotti.
Alla fine me ne vado con un nulla di fatto, dopo aver perso minimo mezz'ora ad educare quel tizio sulle virtù dell'energia a mercato libero ... fanculo... si merita che gli abbia rubato il libro... almeno ne ho cavato una lettura interessante e un pezzo per la mia collezione di cose nerd.
Il libro lo divoro in un paio di giorni... la storia/diario è breve e intrigante, e in realtà dura poco... buona parte del diario è vuota.
Il chè è fichissimo perchè la storia narra di questo tizio senza nome che tenta di evocare un demone di nome Slaneesh usando proprio un diario... è evidente meta-letteratura, un libro nel libro usando il libro che hai in mano, roba strippata, mi piace.
Passano le settimane.
Il lavoro è una merda come al solito; ho incontrato qualche ragazza ma ho ottenuto i soliti rimbalzi e sorrisetti di circostanza; un giorno è particolarmente nero, litigo un pò con tutti, grazie a dio è sabato e ho un giorno e mezzo per sbollire per cazzi miei.
Sono in giro per Parco Montagnola "
a guardare le ragazze degli altri" (cit.) e ascoltando musica in cuffia, quando decido di fare pure io il rituale descritto nel libro/diario.
In finale è facile, il racconto lo descrive chiaramente, è una specie di lettera formale a questo demone scritta direttamente sul diario, ma fatta con intento e volontà, sigillata con un pò del mio sangue, il resto mi verrà spiegato poi.
Io non credo a queste cazzate, ma desidero da una vita di vivere in un mondo più interessante e sensato di questo, diciamo che "
non ci credo, però ci spero" (cit.) ... e non è nemmeno la prima volta che tento cose simili, così per sport.
Dunque mi siedo tranquillo, penso un pò a cosa scrivere, e scrivo. Più che una lettera è uno sfogo; non ho mai tenuto un diario, e ci butto dentro tutte le mie frustrazioni, il mio senso di essere con le spalle al muro, i miei desideri, le mie speranze, e tutta la merda che ingoio giornalmente e che mi fa sentire come se stessi soffocando.
Quando finisco il sole ha finito di tramontare, le coppiete sono andate via, e mi trovo nella pozza di luce di un lampione del parco.
Sangue... ma sul serio? davvero la faccio sta cazzata? tanto è fiction, non funziona!
Però in me c'è quella folle vocina che è un pò l'unica cosa ad avermi sempre sostenuto anche contro l'evidenza di una vita vuota e mediocre... e dice come sempre "
in finale perchè no? e se funziona? in finale che ti costa? sogna!"
E io sogno, e cavo dalla bosa il portachiavi con cavatappi e coltellino, e fra mille titubanze mi taglio poco poco il bordo esterno del mignolo sinisto (sperando sia il punto meno fastidioso dove avere un taglietto) ... plick ... una gocciolina rosso rubino finisce a firma del mio rant.
Mi sto ciucciando il dito pensando a quanto sono coglione quando vedo la pagina bianca di fianco a quella da me scritta che improvvisamente si riempie di lettere, come se qualcuno stesse scrivendoci sopra... sono istruzioni di un rituale, disegni, procedure.
Credo la mascella mi sia caduta sotto la panchina... CAZZO FUNZIONA!
Leggo le istruzioni, sono piene di caveat e avvertimenti, come se qualcuno cercasse d dissuadermi dall'andare avanti (e però spiegandomi per filo e per segno come fare).
Si, lo voglio.
Leggo e prendo appunti mentali.
Si, lo voglio.
Posso farlo, qui, nel parco, mi basta andare nella boscaglia lontano da sguardi indiscreti, trovare uno spiazzo dove tracciare segni per terra.
Si, lo voglio.
Non so che ore sono, ho spendo il cellulare, e sono inginocchiato per terra tracciando con un ramo e dei sassi una serie di simboli, segni, un circolo...
Ho contattato Slaneesh.
Ho tracciato simboli arcani sul terreno di un parco in pieno centro Bologna, e lui ha risposto.
Ho pronunciato le parole senza senso che apparivano sul diario, ma l'ho fatto con intenzione, ho
voluto che Slaneesh venisse a me, e lui ha obbedito.
Gli ho detto che lui era mio, e che in cambio lo avrei accudito, e lui mi avrebbe reso migliore... e lui ha accettato... con semplicità, ha semplicemente detto "Si" ... e mentre lo diceva sorrideva ... ma aveva detto si, e adesso avevo il suo potere, altro non contava.
Nell'anno successivo il diario ha continuato a riempirsi di informazioni e spiegazioni, istruendomi sui dettagli di ciò che avevo fatto, e su come fare molte altre cose.
Nel frattempo imparavo a conoscere e "usare" Slaneesh... a volte scriveva sul diario in inchiostro rosso (a differenza della normale "voce" che mi istruisce, che è di colore nero) e parlavamo e mi chiedeva di raccontargli della mia vita.
A volte mi appariva in sogno, e qualsiasi forma assumesse sapevo sempre che era lui... o lei... non so bene come dovrei riferirmi a Slaneesh, il tipo di sogni che mi suscita sono sempre... particolari...
Ma quando lo chiamo a me, quando gli chiedo di aiutarmi o di darmi consiglio, allora è come una presenza alle mie spalle che sussurra in un orecchio.
Nello scorso anno ho ottenuto successo sul lavoro. Ottavia, il mio trainer, dice che se continuo così presto avrò un ufficio tutto mio. Ho una squadra di ben cinque membri che, per mancanza di un termine migliore, mi sono devoti... il problema è che senza di me non sono bravi a vendere, e non è che io possa spiegargli come faccio... ci provo... ma i doni di Slaneesh mi vengono troppo naturali, non so spiegare nemmeno io come faccio.
E le ragazze, posso avere tutte quelle che voglio! ...ma ancora non ne ho avuta nessuna... fino alla notte scorsa.
Insomma, un conto è vendere un contratto che in finale conviene anche al cliente... tutt'altra faccenda è entrare nelle mutande di una sconosciuta perchè mi và.
E così in quest'anno ho usato Slaneesh solo per rompere il ghiaccio... ma quando facevo da solo, finiva sempre male.
Più di una volta sono arrivato più avanti di quanto ritenessi morale, ma mai fino in fondo.
Mai, fino a Sara.
Sara è una ragazza incontrata lavorando, bussando alla sua porta per un contratto. Mi è piaciuta subito, e grazie a Slaneesh l'ho conoscita meglio, ci siamo risentiti più volte, siamo usciti in amicizia con colleghi miei e conoscenze sue.
Aveva il fidanzato, ma non andava bene, ma nemmeno male... io ero un amico fra i tanti, una cosa innocente.
In tutto questo tempo ho dovuto prendermi cura di Slaneesh.
Devo nutrirlo.
A volte una volta al mese, a volte due o ance tre; non sembra avere un ritmo fisso, nè dipendente da quanto sfrutto i suoi poteri o meno... e in queste occasioni mi chiede di raccontargli cose private scrivendole sul diario.
Ha iniziato chiedendomi di descrivergli i miei gusti in fatto di ragazze.
Dopo qualche tempo mi ha chiesto di raccontargli il mio primo bacio, la mia prima masturbazione, la mia prima esperienza sessuale, la prima volta che sono stato beccato nell'atto.
Ma anche cose diverse... qual'è la cosa di cui mi vergogno di più? la volta in cui mi sono sentito più umiliato? la volta in cui ho provato la rabbia più forte? la volta in cui ho pensato di suicidarmi? la volta in cui ho picchiato un tizio per strada?
E io scrivo, e in un certo senso mi sento più leggero; i ricordi sono ancora là, ma sono come distanti, sfocati, non fanno più male, non mi turbano più... è quasi terapeutico... e inquietante, perchè mi ricorda del mito dei mangiatori di loto.
Ma l'aiuto di Slaneesh è irrinunciabile, quindi continuo a nutrirlo.
Negli ultimi mesi ha persino cominciato a darmi suggerimenti su cosa vorrebbe gli raccontassi la volta dopo.
Perchè non vai a una serata fetish?
Dai, fatti camminare addosso, poi dimmi com'è.
Perchè non provi a farti legare?
E frustare?
E invece la prossima volta frusta tu qualcuno.
Mi hai raccontato di quella Domina bionda... falle da schiavo per una serata intera.
Non è stato sempre facile... più vado avanti e più Slaneesh sembra esigente ed estremo.
Mi ha chiesto di fare esperienze omosessuali.
Mi ha chiesto di fare sesso con praticamente ogni ragazza che cito nei miei resoconti.
Mi ha chiesto di compiere atti che mi danno il voltastomaco.
Mi ha chiesto di umiliarmi in pubblico, di picchiare qualcuno senza motivo, di autoinfliggermi ferite, di rubare, di tentare sport estremi, di sputtanare altre persone e vederle piangere...
Qualcosa l'ho fatto, tante altre cose no; per un anno ho temporeggiato e trattato, scambiando un'esperienza per un'altra, a volte dandogli più ricordi al posto di uno solo quando Slaneesh sembrava impuntarsi per avere qualcosa che io non volevo fare.
Più vado avanti e più è una lotta, una trattativa costante dove ho sempre meno peso.
E poi c'è stata la notte scorsa.
Le strade di Bologna, tanto vino, il portico sotto casa di Andrea, nessun altro a rompere le scatole... la volevo, ho chiamato Slaneesh e l'ho avuta.
Ora è mattina, e Slaneesh ha scritto "
Raccontami com'è stato stuprare la ragazza che ami."
5) Hai detto che l'agenda ha sete di esperienze nuove. Ma "nuove" come? Dopo avere avuto una ragazza, la volta dopo (a) ti presenti da lei con frustino, catene e magari un amica bisex, (b) no, devi invece puntare un altra ragazza, e un altra, e un altra, etc. o (c) la volta dopo è un uomo? Che tipo di escalation segue? Intensità, numero o varietà? O due di essere, o tutte e tre? E ogni quanto tempo? (il need è un impegno, sono come le rate dell'assicurazione, se manchi un pagamento...)
Non lo so.
Se vuoi posso decidere a tavolino, ma dal racconto precedente (scritto di getto or ora) sono domande ancora senza risposta.
Fin'ora è stato relativamente gestibile... lui chiede, ma io ho modo di trattare... a volte insiste di più, a volte pretende un grosso collaterale.
Non mi obbliga a fare nulla, non mi minaccia... ma come spiegato, se lui non mi aiuta io sono letteralmente un fallito (o almeno così mi sento) ... è come l'astinenza da una droga, se non la uso sto male... plausibilmente è dipendenza psicologica, ma molto basata nei fatti... probabilmente una o due volte anche io mi sono impuntato e ho detto "Questo no!" ... ho passato qualche giorno senza Slaneesh, e poi sono tornato strisciando da lui, offrendo qualsiasi compromesso riuscissi a farmi venire in mente... e a volte sicuramente avrò ceduto.
È incostante... quindi puoi fare un pò quello che ti pare, come ti pare, quando ti pare; è una trattativa, ce la giocheremo >_<
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Sta cosa del Diagramma non la capisco... Alessandro ha un mare di persone attorno, ma sono tutte più o meno cnoscenze superficiali, occasionali, di lavoro... è roba che così, senza
giocare mi viene male individuare.
Anche perchè DAVVERO è un tipo di vita che ti riduce un pò a un individuo "sospeso nel vuoto" ... sei circondato da sconosciuti che spesso scompaiono dopo nemmeno un mese... cambi città, cambi casa, vivi in foresteria con i tuoi colleghi, non hai nulla di davvero tuo (nemmeno uno spazio privato) tranne il poco che puoi portare in viaggio con te e poggiare su un comodino (vestiti a parte)... praticamente non hai tempo libero ... vivi, mangi, dorni, respiri lavoro, con i tuoi colleghi ... che più che persone sono "ruoli"... c'è il capo, c'è il rivale, c'è l'antipatico e c'è il simpatico, c'è la bellona, etc...
Per me potresti prendere una manciata di nomi a caso e sarebbe più o meno uguale

Questa parte della creazione PG mi risulta davvero contro-intuitiva e faticosa.
Sto tipo di dettagli sono abituato a tirarli fuori
giocando 