Autore Topic: Parpuzio e non  (Letto 30235 volte)

Parpuzio e non
« Risposta #105 il: 2009-06-26 20:03:07 »
Dissento sull'ultima, secondo me è una delle ragazze più belle di Hollywood

Michael Tangherlini

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Parpuzio e non
« Risposta #106 il: 2009-06-27 20:08:15 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Beh, se parli del "giocatore di voghera" (il figlio della famosa casalinga...) è chiaro che la funzionalità è l'ultima delle sue preoccupazioni quando compra un gdr. Al primissimo posto c'è il suo status di giocatore (e quindi comprerà materiale per D&D, a prescindere), poi i giochi più pubblicizzati, quelli più colorati, e quelli che gli danno in omaggio una bambolina... però pensavo che il discorso facesse riferimento a scelte un minimo più consapevoli...[/p]

Ma anche no... voglio dire, a parità di funzionalità di sistema, penso che sia perfettamente logico che un qualunque essere umano scelga sulla base dei propri gusti, no?
Io la vedo come Khana, da questo punto di vista: la funzionalità di un sistema è una dote che rende divertente il gioco che usa quel sistema. Ma prima io devo arrivare a giocare a quel gioco per capire che mi diverte, e poi passerò a capire il perché e il percome mi diverte.
Esempio: io per un certo periodo ho scritto sceneggiature per hobby (giocando a Cinematik), e quindi l'idea dietro AiPS mi attizza una cifra. A priori, io penso, da quel che ho visto, che AiPS possa essere per me un gioco divertente, perché ho delle aspettative nei suoi confronti. Poi leggo anche che il suo sistema è fatto apposta non per simulare un mondo, avere una fisica coerente e cose del genere, ma per riprodurre la creazione di una serie televisiva: apprendo quindi che quel sistema è anche funzionale. Faccio due più due, e penso che AiPS sia un gioco con cui IO posso divertirmi a più non posso.
Esempio opposto: ho giocato per un po' a Vampiri, prima che il nostro Narratore partisse per andare a vivere alle Canarie. Leggo il manuale, e vedo che i temi trattati non sono totalmente il massimo per me, ma le varie opzioni che il regolamento mi dà mi permettono comunque di avere un PG che mi possa piacere. Ho ritenuto che giocarlo sarebbe stato divertente. Passiamo alle sessioni, e mi rendo conto che, effettivamente, non avevo quello che volevo: avevo creato un PG "problematico" e mi divertivo la metà rispetto a quelli che si erano fatti dei PG più fracassoni o "fichi" rispetto al mio, perché l'intero sistema non favoriva assolutamente l'esperienza che io cercavo. Ergo, "Vampiri" per me non era divertente in quanto non funzionale.

EDIT:
Moreno, te lo dico in tutta franchezza ma senza volontà polemica: a volte ho l'impressione che tu ritenga un branco di idioti tutti quelli che non si approcciano ai giochi nel tuo stesso modo. Magari mi sbaglio io, eh, però lo trovo un po' irritante, sinceramente.
Te lo dico nel modo più sincero possibile, ma senza cattiveria o volontà polemica. Fai finta che siamo in giro a berci una birra e a cazzeggiare (anche perché ho il cervello troppo occupato dai rumori molesti di questa nave per voler litigare).

-MikeT
« Ultima modifica: 2009-06-27 20:13:04 da MikeT »
My body is a cage / My mind holds the key (Peter Gabriel - My body is a cage)

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Parpuzio e non
« Risposta #107 il: 2009-06-27 20:17:12 »
Moreno voleva far notare che state andando OT con sto discorso.
Il punto era discutere sulla equivalenza (proprio come equiparabilità del "valore") di Vampiri rispetto a Polaris... o di un qualsiasi Tradizionale rispetto ad un qualsiasi New Wave.

Voi parlate di marketing, di pubblicità, di presentazione, di immagine-vs-sostanza, di "se non lo compro perkè non mi attira...bla bla bla".

E' tutto un altro discorso :P
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Parpuzio e non
« Risposta #108 il: 2009-06-27 22:33:13 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite]però pensavo che il discorso facesse riferimento a scelte un minimo più consapevoli

Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]Il punto era discutere sulla equivalenza (proprio come equiparabilità del "valore") di Vampiri rispetto a Polaris


Cito queste frasi entrambi perché le vedo come parte dello stesso approccio, che a livello di scelte "consapevoli", condivido in pieno.
Ma se il discorso è "equiparabilità" tra Vampiri e Polaris, Vampiri può attingere da uno Shared Package (:P) un tantino più consolidato di quello di Polaris, che invece è un gioco "da scoprire", sia come system, sia come color.
E "la persona media" è assai restia a scoprire cose nuove e uscire dall'abitudine.

Poi anche a livello di consapevolezza, non sto contrapponendo color a system, anzi... io penso fortemente che un gioco sia davvero "cool" quando i cinque elementi dell'exploration si trovano in un "interessante" stato di equilibrio. Questo chiaramente è gusto personale ed è riferito ai giochi NW.

In Parpuzio invece, non penso di dover far notare io come il color sia usato per compensare tutte quelle parti che "non esistono" per un motivo o per l'altro.
Sarebbe davvero carino che ci fosse un NW di Masquerade e in fin dei conti, "ci sto provando"... La gente chiede vampiri, diamogli vampiri. Ma Coerente. Del mio esperimento ARS parlo poco perché non mi piace fare la figura di quello che "tira l'acqua al suo mulino"... però credo -davvero- che si debba fare uno sforzo per fornire ai "giocatori di Voghera" quell'appeal che cercano, sfruttando le stesse tattiche di "piazzamento" (non parlo di vendita, perché è una "vendita" teorica) dei Parpuzi, ma con sotto sistemi con 4 gonadi.
Funzionale + cool.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Parpuzio e non
« Risposta #109 il: 2009-06-28 06:55:10 »
Io Polaris l'ho letto che non sapevo nulla di The Forge, ancora non sapevo cosa significasse Indie, ero insomma un verginello. Me ne sono innamorato subito, per il modo in cui era descritto ma soprattutto per il sistema geniale che non avevo mai visto.
Non c'è nulla da fare, un mercato intelligente rende l'acquirente consapevole e assuefatto a ricercare la qualità a tutto tondo. Il problema sussiste quando sei assuefatto a un mercato che ti impone di farti piacere quello che non ti dovrebbe interessare particolarmente (esempio, l'aspetto estetico, seppure importante, di un manuale di gioco).
Chiaro che sa molto di discorso alla "non ci dovrebbe essere la guerra, la fame nel mondo, l'odio, il razzismo, gigi d'alessio", ma è comunque una questgione che ha le sue motivazioni per essere sollevata: perchè ciò che mi colpisce non può essere ciò che davvero mi darà benefici sul lungo termine? E' davvero VERO che io non possa essere, in quanto acquirente, così accorto? Oppure siamo così assuefatti all'idea di dover essere scemi da ritenere che sia giusto che sia così e che non possa essere che così (definizione di Necessità)?
Io mi sono innamorato di Polaris solo per il suo sistema in tempi in cui non sapevo niente della teoria dietro (più o meno come adesso), e che avevo sempre e solo giocato d&d e pochissimo altro, facendo il master quasi sempre e commettendo tutti gli errori su cui punta il dito la riflessione forgita. Per cui, non credo sinceramente che la questione si possa liquidare con un semplice: "Prima le guardo le tette e poi, una volta sposata, cerco di capire se ha un cervello".
Non ragiono così :D

Parpuzio e non
« Risposta #110 il: 2009-06-28 13:36:07 »
Citazione
[cite]Autore: Cervantes[/cite]perchè ciò che mi colpisce non può essere ciò che davvero mi darà benefici sul lungo termine?

Perché non l'hai ancora provato, quindi quello che ti colpisce sono le tue aspettative di quei benefici a lungo termine. Per avere conferma di queste aspettative devi oggettivamente metterle in pratica, quindi è un giudizio "a posteriori" e mediato dal veicolo "gioco pratico". Devi vederlo nel suo manifestarsi pratico per capire se è funzionale davvero: serve -sempre- un actual-play. O come mi pare abbia già detto Renato, ancora meglio è un Pod-cast.
L'actual-play è una forma (passatemi il termine) extra-sensoriale di visione all'atto pratico. E' di più di una Preview, perché non è "tagliato ad arte", ma è "l'oggetto gioco" nel suo totale fluire da inizio a fine.
Questo specifico Actual-play è una forma di "visione" e "fruizione" che è propria esclusivamente del Gioco di Ruolo e di alcune specifiche narrative interattive (libri-game e simili), che in ogni loro istanza sono identiche (nella struttura) e diverse (nei contenuti) dall'istanza precedente.
Oltretutto, io ho specificato che per chi cerca la funzionalità come paletto del "oh figo ci gioco" troverà la funzionalità oggettivamente esclusiva come giudizio di scelta, ma fortunatamente i crismi dei giudizi di gusto sono differenti per ognuno.

Citazione
[cite]Autore: Cervantes[/cite]"Prima le guardo le tette e poi, una volta sposata, cerco di capire se ha un cervello".

Beh, vedi, so che adesso si leverà un vespaio ma... funziona -esattamente così-. Purtroppo viviamo in un mondo in cui "l'estetica è male" e quindi ci si convince di un triliardo di miliardi di motivi tali per cui tu scegli le cose perché ci ragioni. Ma è "lo stomaco" che prende le tue decisioni dei primi millisecondi e si crea paletti, categorie e congetture sopra alle quali tu inizi a ragionare. Tette o non tette (perché a qualcuno piacciono di più le gambe :P), se una cosa non attiva determinate "categorie del gusto", tu snobbi l'oggetto che stai guardando e non ci ragioni sopra, quindi non lo "scegli".
Il contenuto di queste "categorie del gusto" è personale; quello che a me ha fatto scattare l'interesse di Polaris è la poesia "obbligatoria" nella meccanica dei conflitti e chiunque mi conosca ti può confermare che queste cose mi interessano in ogni campo; del tipo che un paio di anni fa la descrizione di Elar che veniva pubblicata sui manifesti del Flying Circus era volutamente ed ricercatamente composta da frasi di nove sillabe (ma in prosa).
Ma non è parlando ognuno del proprio singolo "trigger pro-Polaris" che si confuta il discorso tale per cui "in generale" Vampiri sia in grado di generare aspettative tali per cui la gente continua a giocarci.
Non è un discorso aut-aut, ci sono persone che apprezzano Polaris, adorano NCaS e -comunque- portano avanti la loro compagna di Vampiri.
Io non sto dicendo che Polaris sia brutto, sto dicendo che Vampiri "fa breccia più in fretta"; senza contare che Vampiri, e soprattutto in versione Live, dà adito alla gente di "giocare nascondendosi" dietro al trucco e al parrucco di scena, che nella stragrande maggioranza dei casi diventa "il" motivo di gioco. Queste persone voglio fisicamente calarsi nelle vesti di un vampiro e di tutto il resto se ne fregano.
Sono le persone a causa delle quali io ho -smesso- di organizzare live di vampiri; non partecipano al gioco, gli dai delle trame che non sviluppano e l'unico loro interesse è "ma assomiglio ad un [inserire clan]".

Ma qui stiamo aprendo a cascata una pletora di sub-discorsi notevole che possono tranquillamente sintetizzarsi in un "io non conosco le regole perché interpreto...", tema su cui, the Forge o non the Forge, credo siamo tutti d'accordo nel aborrire.
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lapo

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Parpuzio e non
« Risposta #111 il: 2009-06-29 14:19:55 »
Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]a parte gusti personali: se odio il western, difficilmente apprezzerò Cani

Errr… ho in mente un contro-esempio. :P

Citazione
[cite]Autore: Mauro[/cite]mentre a priori, nel decidere se si prova o no un gioco, il ragionamento non è "È funzionale, lo provo", ma piuttosto "Mi ispira, lo provo"

O anche “me ne hanno parlato bene così a lungo che a questo punto sono curioso”…

Suna

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Parpuzio e non
« Risposta #112 il: 2009-06-29 14:45:42 »
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite][p]Moreno voleva far notare che state andando OT con sto discorso.
Il punto era discutere sulla equivalenza (proprio come equiparabilità del "valore") di Vampiri rispetto a Polaris... o di un qualsiasi Tradizionale rispetto ad un qualsiasi New Wave.[/p]


Ma da allora il discorso si è evoluto perché il punto iniziale è una tale cavolata che il senso di parlarne ne risulta evanescente. Non c'è confronto e non c'è UN confronto. Nel senso che tanto i parpuzi non vogliono vedere le migliorie, li vai a pungere sull'onore e si arrampicheranno su chilometri di specchi per cercare di confutarti, ed è per questo che il giocatore medio non va assolutamente a vedere le funzionalità delle meccaniche.
Ma neanche gente acculturata o che comunque è dotata di buon senso. Non è che i giocatori parpuzi siano più scemi o più ignoranti. Semplicemente, sono persone giunte ad un certo punto del loro sviluppo per cui non sentono la necessità di andare oltre. Conosco un ragazzo ad esempio che è convinto che D&D 3.5 è il migliore sistema di gioco esistente, e anche se per altri argomenti puoi farlo ragionare e ragionarci insieme, su questo punto non si smuoverà mai.
Ora, dato che la qualità di sistema è molto relativa tra giochi parpuzi (che sia gurps, che sia D&D, che sia il World of Darkness, cambia solo il tipo di dadi che tiri e un po' di matematiche di gioco, ma basta), e dato che i giocatori parpuzi invece vedono delle differenze di qualità (gurps è più realistico, il WoD è il gioco narrativo perfetto perché ha meccaniche leggere, ecc. ecc.) penso che sia solo una questione di estetica. Neanche di status. E comunque dato che questa gente vede ambientazione e regole come due cose separate e parallele, è la prima che vanno veramente a vedere, moooolto raramente le seconde.
Lo stesso vale per questo thread. E' partito su un confronto spurio e con criteri di distinzione e giudizio incoerenti quanto un gioco parpuzio. Di che vi stupite se poi si cambia discorso nel mezzo della discussione?
Moreno, correggimi pure se dico boiate.

Moreno Roncucci

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Parpuzio e non
« Risposta #113 il: 2009-06-29 15:22:47 »
Quando un thread supera i 100 post, è un utopia che rimanga in topic...

Bisognerebbe far passare il messaggio "apri altri thread sugli argomenti collegati, invece di postare sempre nello stesso", ma a questo punto non so proprio più come farlo passare, il messaggio.

Idee?
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Rafu

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Parpuzio e non
« Risposta #114 il: 2009-06-29 15:28:19 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Idee?[/p]


Applicare la tag "[sink]" sui thread che palesemente non hanno più un proprio topic?
« Ultima modifica: 2009-06-29 15:28:50 da Rafu »

Parpuzio e non
« Risposta #115 il: 2009-06-29 17:18:36 »
Citazione
[cite]Autore: Hasimir[/cite]Il punto era discutere sulla equivalenza (proprio come equiparabilità del "valore") di Vampiri rispetto a Polaris...

Eh... ma infatti il problema è "quale valore stiamo valutando"?

Citazione
[cite]Autore: Rafu[/cite]Applicare la tag "[sink]"

A me questa cosa piace molto, fa selezione e il thread va avanti con le persone che sono interessate senza infastidire gli altri. :)
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Parpuzio e non
« Risposta #116 il: 2009-06-29 17:20:38 »
Moreno, non credo sia necessarissima una cosa simile. Una discussione si articola da un punto di partenza ad un punto di arrivo ed è produttiva proprio perchè il punto di arrivo non è necessariamente contenuto nel punto di partenza. Quando un topic deraglia dalla questione principe, spesso lo fa perchè per rispondere alla medesima è impossibile non fare incursioni in altre questioni, e perciò è necessario di volta in volta aggiungere elementi o chiarire nuovi punti. D'altronde, se si sfocia in un argomento palesemente differente, a volte è facile segarlo dal troncone da cui è nato, altre volte, invece, farne un nuovo topic farebbe sì che non si capiscano tutti i passaggi attrvaerso i quali si è arrivati a certi assunti, per uno che leggesse solo il topic "derivato" e non anche quello "di derivazione".
Ma è solo la mia opinione :D

Moreno Roncucci

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Parpuzio e non
« Risposta #117 il: 2009-06-29 17:27:12 »
Ma anche se si arriva ad una "derivazione" interessantissima nel post 164... chi lo legge?

Chi si ricorda tutto il discorso precedente? Come ci si è arrivati?

Separare i thread fa chiarezza SOPRATTUTTO a livello mentale, costringe a riassumere le premesse, e facilita parecchio poi il ritrovare i post.

Mantenere i thread lunghi è più "facile" al momento, ma riduce il forum ad una chat senza memoria.
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Parpuzio e non
« Risposta #118 il: 2009-06-29 17:33:07 »
io la penso come Cervantes... o meglio, penso che ci siano thread per cui il rigore iper-strettissimo non è necessario.
Questo è uno di quei thread, a mio modo di vedere le cose. Ma è chiaramente un giudizio personalissimo. :)
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Moreno Roncucci

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Parpuzio e non
« Risposta #119 il: 2009-06-29 17:41:35 »
Citazione
[cite]Autore: khana[/cite]Questo è uno di quei thread, a mio modo di vedere le cose


Anche per me. Per questo lo lascio andare avanti, come una specie di "thread di sfogo". Ma se, a questo punto, qualcuno facesse un ottima osservazione che merita un thread a parte... e non lo fa, il thread a parte, chi la troverebbe mai qui?

Non appena questo thread non sarà più fra quelli attivi, quanta gente vorrà leggerselo tutto?
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