[cite]Autore: Cervantes[/cite]perchè ciò che mi colpisce non può essere ciò che davvero mi darà benefici sul lungo termine?
Perché non l'hai ancora provato, quindi quello che ti colpisce sono le tue aspettative di quei benefici a lungo termine. Per avere conferma di queste aspettative devi oggettivamente metterle in pratica, quindi è un giudizio "a posteriori" e mediato dal veicolo "gioco pratico". Devi vederlo nel suo manifestarsi pratico per capire se è funzionale davvero: serve -sempre- un actual-play. O come mi pare abbia già detto Renato, ancora meglio è un Pod-cast.
L'actual-play è una forma (passatemi il termine) extra-sensoriale di visione all'atto pratico. E' di più di una Preview, perché non è "tagliato ad arte", ma è "l'oggetto gioco" nel suo totale fluire da inizio a fine.
Questo specifico Actual-play è una forma di "visione" e "fruizione" che è propria esclusivamente del Gioco di Ruolo e di alcune specifiche narrative interattive (libri-game e simili), che in ogni loro istanza sono identiche (nella struttura) e diverse (nei contenuti) dall'istanza precedente.
Oltretutto, io ho specificato che per chi cerca la funzionalità come paletto del "oh figo ci gioco" troverà la funzionalità oggettivamente esclusiva come giudizio di scelta, ma fortunatamente i crismi dei giudizi di gusto sono differenti per ognuno.
[cite]Autore: Cervantes[/cite]"Prima le guardo le tette e poi, una volta sposata, cerco di capire se ha un cervello".
Beh, vedi, so che adesso si leverà un vespaio ma... funziona -esattamente così-. Purtroppo viviamo in un mondo in cui "l'estetica è male" e quindi ci si convince di un triliardo di miliardi di motivi tali per cui tu scegli le cose perché ci ragioni. Ma è "lo stomaco" che prende le tue decisioni dei primi millisecondi e si crea paletti, categorie e congetture sopra alle quali tu inizi a ragionare. Tette o non tette (perché a qualcuno piacciono di più le gambe

), se una cosa non attiva determinate "categorie del gusto", tu snobbi l'oggetto che stai guardando e non ci ragioni sopra, quindi non lo "scegli".
Il contenuto di queste "categorie del gusto" è personale; quello che a me ha fatto scattare l'interesse di Polaris è la poesia "obbligatoria" nella meccanica dei conflitti e chiunque mi conosca ti può confermare che queste cose mi interessano in ogni campo; del tipo che un paio di anni fa la descrizione di Elar che veniva pubblicata sui manifesti del Flying Circus era volutamente ed ricercatamente composta da frasi di nove sillabe (ma in prosa).
Ma non è parlando ognuno del proprio singolo "trigger pro-Polaris" che si confuta il discorso tale per cui "in generale" Vampiri sia in grado di generare aspettative tali per cui la gente continua a giocarci.
Non è un discorso aut-aut, ci sono persone che apprezzano Polaris, adorano NCaS e -comunque- portano avanti la loro compagna di Vampiri.
Io non sto dicendo che Polaris sia brutto, sto dicendo che Vampiri "fa breccia più in fretta"; senza contare che Vampiri, e soprattutto in versione Live, dà adito alla gente di "giocare nascondendosi" dietro al trucco e al parrucco di scena, che nella stragrande maggioranza dei casi diventa "il" motivo di gioco. Queste persone voglio fisicamente calarsi nelle vesti di un vampiro e di tutto il resto se ne fregano.
Sono le persone a causa delle quali io ho -smesso- di organizzare live di vampiri; non partecipano al gioco, gli dai delle trame che non sviluppano e l'unico loro interesse è "ma assomiglio ad un [inserire clan]".
Ma qui stiamo aprendo a cascata una pletora di sub-discorsi notevole che possono tranquillamente sintetizzarsi in un "io non conosco le regole perché interpreto...", tema su cui, the Forge o non the Forge, credo siamo tutti d'accordo nel aborrire.