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[SLOW DOWN] Editoria italiana GDR - Split da "Gioco dell'anno"

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Alessandro Piroddi (Hasimir):
scusate se non rispondo a tutti ma parto il weekend... solo due parole rapide ad Andrea... licenze? no!
TEMI ATTUALI

Non ci vuole una licenza a fare un gdr intittolato GOSSIP che richiami l'attenzione di chi segue "Gossip Girl" e telefilm simili.
Oppure un gdr intitolato INCONTRI o magari IL TRONO basato sui reality tipo Uomini e Donne et similia.
PIOMBO parla di fatti storici... incidentalmente resi "di moda" da un telefilm.
Perchè non fare un gdr sui gladiatori basato non sul combattimento ma sulle trame e i cazzi personali, come Spartacus?

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione da: Danilo Moretti - 2013-10-31 21:34:41 ---Che non è un male in sé, ma non è parlare di "editoria" tuttalpiù vanity press.

--- Termina citazione ---

Questo passaggio è in diretta violazione dei punti 3.2 e 3.5 del Regolamento, per i seguenti motivi:

1- "Vanity Press", in editoria, ha un significato molto preciso (http://en.wikipedia.org/wiki/Vanity_press);

2- è spesso considerato sminuente od offensivo per chi vuole vare editoria in modo serio (cioè basandosi sulle vendite e non sul caricare il rischio d'impresa sull'autore);

3- nessuna organizzazione che pubblica GdR in Italia, al meglio delle mie conoscenze, a prescindere dai loro canali distributivi, dalla loro forma giuridica, dalla quantità e dalla qualità della forza-lavoro che può/vuole mettere in campo, ha mai caricato le spese di pubblicazione sugli autori stessi (quando questi non coincidevano con l'organizzazione stessa): usare il termine "vanity press" è scorretto.

4- hai più volte ripetuto di "lavorare in editoria": non puoi non avere la consapevolezza dei punti precedenti.

Sei in RIPOSO per 24 ore per i sopraindicati motivi.
Puoi tornare a postare il giorno 3/11/2013, ore 20.00.

Antonio Caciolli:

--- Citazione da: Simone Micucci - 2013-10-31 17:54:07 ---Antonio...se prendi DW o Apocalypse World o roba del genere ok che ci vuole tempo.

Ma AiPS, Non Cedere al Sonno, La Mia Vita col Padrone (i miei primi bomboloni) io li ho letti con una sera. Quelli più corposi mi hanno richiesto 2 sere.
Mondo dell'Apocalisse l'ho letto a intervalli in una settimana. Probabilmente quello che ho dovuto studiare di più. Da contro tutti gli altri giocatori al tavolo hanno un insieme di regole che si impara in 10 minuti se sei duro di testa.

Dipende dal manuale che prendi, non è che se una cosa è indie allora si legge in una sera anche se è un tomo di 400 pagine. XD

--- Termina citazione ---
hola Simone

rispondo a questo che mi cita in causa (il link al post c'è e quidni non credo di fare troppo quoting selettivo)

di quelli che elenchi io lascerei solo NCaS come entry level e aggiungerei Un Penny per i miei Pensieri. Due GDR che secondo me un lettore totalmente nuovo legge e gioca piuttosto velocemente. Penny soprattutto perché ha proprio una struttura veloce da imparare e da giocare mentre si gioca

ovviamente sono giochi da 100 pagine circa (brevi va bene). Io non le leggo in un'ora  se sto anche attento ad alcuni dettagli. Però forse sono particolare e quindi uno se lo compra e lo legge in un'ora e poi gioca.
Rispetto ad un carcassone siamo già a ordini di grandezza per complessità, infatti mia sorella a cui ho prestato/regalato Penny non lo ha mai aperto eppure gioca molto e le piacciono cose tipo c'era una volta o dixit e lavora nelle ludoteche coi ragazzi (quindi direi che potrebbe essere terreno fertile)

AiPS è lunghissimo. Lo leggi, poi lo provi. Pensando che non ti fermi e ti blocchi in vari punti del gioco (hai detto il pitch?!?) devi comunque fare almeno 5 sessioni per godere del gioco.
La mia vita col padrone .... non finisce in una serata e cmq è una tematica forte e non adatta a tutti ... imho quindi via dagli entry level

anche Penny che forse è il miglior entry level (anche perché lo ho testato con tanti amici) dura un sacco di tempo in 4 rispetto alla sopportazione dell'utente nuovo medio

non so Baccanalia perché non lo ho provato. Però la tematica è strana e il gioco in nglese a me piacque e non piacque, però non so

inoltre quasi tutti sti manuali richiedono almeno una seconda o terza lettura e una prova o due

sul resto del discorso non aggiungo nulla. Sono in sostanziale accordo nel dire che i sourcebook li usavi al minimo (ma costavano anche 15 €), ma almeno un po' li usavi spesso e poi nel gruppo se li compravano i giocatori spesso (tipo io mi sono preso il clanbook lasombra perché giocavo un lasombra. e cmq li prendevi per collezionismi e ti ripetevi che il base dei secoli bui era l'unica cosa che serviva

non sono d'accordo sul dire che kagematsu giocato una volta posso dire di averlo giocato. Un gdr almeno ha bisogno di 5 partite per essere giocato veramente assaporato e provato. Se lo provi una volta stai facendo collezionismo con l'alibi del "ah ma non lo ho preso per nulla, ma perché volevo giocarlo" ... boh sticazzi

visto che rispondevi a me volevo precisare

Danilo Moretti:
Precisazione: in rispetto alla netiquette e alle regole del forum vi prego di sostituire nel mio ultimo post pre-moderazione il termine Vanity press con "Pet project" (espressione più vicina al senso del discorso che stavo portando avanti e spero considerata meno denigratoria).

Passando oltre.

Antonio: se disponi di un facilitatore quasi tutti i giochi che hai citato può essere un mordi è fuggi da una sera, ma appunto questa non è una qualità intrinseca del gioco quanto dell'opera del facilitatore.
E per questo motivo non credo sia sensato e corretto associare un regolamento "snello" alla richiesta minima di dedizione, inoltre quello che per noi il pubblico di aficionados è considerabile come "snello" (80-100 pag) per il resto del mondo è già uno sproposito, infatti la domanda che più spesso mi viene fatta dall'ambiente BG e dai potenziali interessati fuori dall'ambiente ludico è: "perché per giocare un gioco e divertirsi una sera c'è bisogno di leggere un libro spesso così"?

Questo genere di problematiche sono nel 90% dei casi trascurate dai designer (vuoi per una certa autoreferenzialità, vuoi per incapacità, vuoi per intrinsici limiti del media gdr) e per me questo è il più grosso problema per la diffusione del GdR. Se diamo un'occhiata ai nostri agli scaffali di un tipico appassionato si può notare che il 99% dei titoli è scritto e pensato per un pubblico di addetti. La cosa appare più evidente quando un gioco privo di ambientazione (principale causa della gonfiatura della paginazione) ha meccaniche enunciate in modo essenziale che leggi in poche pagine e poi te ne spara 100 di esempi e spiegazioni e chiarimenti e bestpractices e poi ancora "vai a vedere sul web" ecc.
Ok, va tutto bene e ogni sforzo per rendere chiaro un gioco è benvenuto ma è ancora davvero troppo. Nel mercato c'è spazio per giochi da "gamer" (per usare terminologia BG) che richiedono dedizione (e promettono un'esperienza più articolata e/o profonda) ma questo spazio è già stra-saturo di proposte, ora è necessario passare a titoli che "da soli" facciano giocare subito un gruppo di amici (o due soli o uno solo) senza esperienza pregressa o facilitatori. Solo se sono agganciati in modo dolce potranno capire se il GdR fa per loro e orientarsi poi sul ricchissimo ventaglio di titoli a disposizione e su un mondo di realtà associative e di appassionati pronti ad accoglierli (o a discriminarli).

Moreno Roncucci:
Ho aspettato troppo a rispondere e gli argomenti si sono accumulati...  dovrò cercare di essere breve per non fare un post lunghissimo, poi magari se serve approfondiamo...

@Alessandro, io non voglio che i gdr siano giocati da "un pubblico di non appassionati": sarebbe bello, ma non funziona così: a giocare a scacchi sono soprattutto gli appassionati di scacchi, e chi non è di solito gioca malissimo. Ci sono giochi più semplici che possono essere giocati bene an che da novellini, altri più complessi: non voglio limitare i gdr ad una sola categoria, c'è posto per tutti i tipi di gdr.

Quando dico che il mondo degli "appassionati" di gdr attuale è il posto più venefico per un gdr fatto bene, non intendo dire che servono "non appassionati". Intendo dire che bisogna trovare altri appassionati che giochino con noi che non siano "avvelenati" dalle scorie di questo ambiente malato, che di "appassionati" ne ha davvero pochi (nel mondo dei gdr abbiamo "appassionati" che passano più tempo a lamentarsi che a giocare, che giocano solo per "non rompere il gruppo", e che sono tanto "appassionati" da rifiutarsi a priori di provare qualunque altro gdr nella loro vita. In un qualunque altro settore questi sarebbero considerati persone che ODIANO l'attività, non "appassionati")

Quindi, alla fine a parte casi di giochi molto semplici (ma comunque già il fatto di fare roleplaying non è semplice per tutti), alla fine credo che il gruppo che si riunisce regolarmente per giocare sia alla fine inevitabile e non un problema, ma una risorsa. Però un gruppo diverso da quelli "tipici" tanto questi gdr sono diversi da quelli tradizionali: gruppi davvero di appassionati che si divertono a giocare insieme.

@Antonio: non condivido quasi nessuna delle tue osservazioni sui vari giochi. Non collimano con la mia esperienza.

Non cedere al sonno per me non è un entry level, è un gioco per gm con esperienza che sappiano creare un mondo intero di png al volo. Un novellino lo guarda e non sa da che parte si apre.

Un penny per i miei pensieri ha un grosso vantaggio nel manuale che si può leggere mentre si gioca, ma per essere giocato bene richiede anche lì di sapere cosa farci. Per la mia esperienza, possono venire partite bellissime o partite fiacche e noiose, e dipende TOTALMENTE da quello che ti propongono gli altri. Tu puoi farci ben poco (al massimo migliori la LORO esperienza...)

AipS è molto più semplice come concetti (chi non ha mai visto un telefilm?),  e il "pitch" è un termine tecnico per chiamare la discussione "ragazzi a che giochiamo stasera?". Fallisce di solito solo con chi ha già giocato a dei gdr e ha stranissime idee per la testa, vuole fare una versione di D&D, si preoccupa dei superpoteri, non pensa ai telefilm ma a passare di livello, e altre deviazioni strane. Vero che richiede minimo 5 serate ma come ho detto ad Alessandro, il rivolgersi a gente senza strani veleni in testa non presuppone che smettano di giocare dopo una sera.

La tematica di Bacchanalia è "strana" solo nel mondo tardo-adolescienziale dei gdr.  Se guardi nei film e telefilm (e anche nella realtà) ci sono più scopate che draghi.

In realtà, "la prova o due" non è un problema. La gente normale è disposta pure a metterci impegno, se comunque c'è qualcosa che la intriga, che la interessa.

La faccia annoiata e schifata che fanno di solito dopo una sessione a D&D non è perche volevano il divertimento bello pronto servito senza sforzo, ma perchè non vedono semplicemente l'ora di andarsene via da li.

Sull'uso dei sourcebook, il discorso che fa è un serpente che si morde la coda: "i sourcebook comunque li usavi" per fare un nuovo PG, o per "collezionismo" e ti pare di usarli, un gdr che giochi in una sera non ti pare di usarlo perchè non lo giochi... il problema non mi pare il manuale, il problema mi pare cosa giochi: ovvio che se i manuali indie rimangono sugli scaffali e invece fate una campagna di 1 anno a Vampire, alla fine fosse anche solo per poggiarci la birra sopra, il manuale di vampire ti è servito di più, ma davvero cercherei il problema nella disponibilità del gruppo a provare quei giochi, non nei manuali.

Sul fatto che tutti i gdr richiedano 5 o più serate per essere "assaporati", non potrei essere meno d'accordo di così.  A Kagematsu se superi una serata hai sbagliato a giocarlo. E hai mai giocato a Montsegur? Dubbio? The Upgrade? Il gusto del delitto? Bacchanalia?

Gli unici giochi che richiedopno 5 serate per essere "assaporati" sono SOLO queli fatti, appunto, per essere giocati a lungo. Come D&D, Vampire, GURPS, e ultimamente Il Mondo dell'apocalisse. Dungeon World, etc che vanno incontro al DESIDERIO dei giocatori più "tradizionalisti" per la campagna lunga. Ma sei TU ("tu" giocare, non "tu" Antonio)  che non vuoi "assaporare" gdr per me di 5 serate.

Insomma: il mondo dei gdr può sembrare quello che ti pare, se eviti accuratamente di giocare e provare qualunque cosa di diverso ("tutti i gdr parlano di spie, e non esistono gdr sui draghi. Cosa gioco? Spione, James Bond rpg, GURPS Spy... ah, cosa dici? D&D? No, non l'ho mai provato, non ci sono le spie...")

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