Ciao a tutti,
ho "intervistato" un ex giocatore di gdr e penso sia interessante postarvi(dopo che gli ho chiesto il permesso) la nostra chiacchierata.
INTERVISTA
Io:quanti hanni hai e da quando giochi ai gdr?
Lui:33, ho giocato per 6 anni
Io:ti ricordi con quale gdr hai iniziato?e ti ricordi come ti è stato presentato?
Lui:Dungeon & dragons chiacchierando con Aragorn(nome vero…lol)
Io:quali altri gdr hai giocato?
Lui:Ad&d, richiamo di chtulu, vampiri, giochi WW
Più quelli che ci inventavamo noi
Io:quale fra questi ti è piaciuto di più e perchè?e quale invece hai trovato più innovativo e perchè?
Lui:Ad&d quello che mi è piaciuto di più per l’ambientazione
Richiamo di chtulu quello più innovativo perché mette al centro la psiche e perché la cosa più importante e giocare la storia in quanto il finale è abbastanza prevedibile
Io:Come definiresti "gioco di ruolo"?
Lui: La possibilità di vivere un altra vita
Che cos'è il master?
Lui:Il master è dio...la tua nemesi... matrigna madre natura...
Io:e qual è il suo scopo?
Lui:Divertendosi creando un ambientazione e una storia, guidare i giocatori e farli divertire...un buon master deve riuscire a mantenere il giocatore tra uno stato di eccitazione e una sensazione di libertà
Io:hai mai avuto master "non buoni" (secondo la tua definizione)?
Lui:Certo...la cosa però non è bianca o nera, è una sfumatura di grigio
Io:Pensi che nei manuali dei gdr che hai giocato ci siano sufficienti informazioni per diventare un buon master? oppure c'è bisogno di una qualche dote personale senza la quale è impossibile fare il master?
Lui:Tutti possono fare il master...è logico che ognuno è espressione di quello che è...un buon giocatore, un buon master è garanzia di un buon personaggio, una buona storia
Quindi tutto e questione di persone, il gruppo è la cosa più importante.
C'è un gdr per ognuno di noi
Io:Come risolvevate di solito le questioni non coperte dalle regole oppure di dubbia decifrabilità nel vostro gruppo?
Lui:Discutendo...Ragionando...Litigando...anche questo era giocare e dovrebbe esserlo anche adesso
Le regole si possono interpretare
È un atto creativo
Io:ci sono mai stati episodi di reazioni esagerate (contestualizzate al fatto che si sta giocando)? (ad esempio qualcuno che la prendeva troppo male per la morte di un personaggio, o qualcuno che arrivava a rovianare la sessione perchè non si stava divertendo?)
Lui:No, mai
Io:pensi che il master sia un giocatore?
Lui:Certo che si
Io:Il master, secondo te, è un giocatore che però a differenza degli altri, ha il compito di divertire, di creare una storia, ti dare l'impressione di libertà, di essere giusto nei confronti degli altri giocatori ecc...
non credi che sia un posizione "poco sana" dal mero punto di vista ludico?
cioè, non è che un giocatore di monopoli abbia queste incombenze di solito, no?
Lui:No, infatti
È questo che rende unico i gdr
Vivere è difficile
Giocare la vita di un altro lo è altrettanto
Il master è un passo successivo...
Io:questo punto mi è un po' oscuro, puoi spiegarti meglio?
mi riferisco a "il master è un passo successivo"
Lui:Secondo me non solo è sano ma anche propedeutico
Il master è colui che vuole sperimentare la forza creativa, deve essere in grado di giocare e poi masterizzare
Io:tu hai mai fatto il master?
Lui:Si
Poche volte preferisco giocare...
È faticosi fare il master, sono pigro
Io:ti è mai capitato di modificare un risultato, cambiare una regola o far andare la storia in direzione diversa da quella che volevano i giocatori?
Lui:No
Io:ti è mai capitato di vedere quelle cose fatte da un master quando tu eri giocatore?
Lui:Nulla di così rilevante, così come con me
Io:pensi in generale che un master possa fare quelle cose?
Lui:Se non è palesemente un torto che possa rischiare di degenerare …
Io:cosa pensi, quindi, della regola(che c'è in tutti quei giochi che hai citato tranne chtulu credo) che dice che il master è "sopra la regole"?
Lui:Il sistema di gioco e l'ambientazione/storia sono due cose diverse
Io master posso abolire la regola del movimento, ad esempio, basta dirlo prima! La storia puo richiederlo, fa parte della natura umana nella misura in cui questa pratica ha un senso per la storia e non diventa un abuso
Io:pensi che fosse un "divertimento condiviso" nel vostro gruppo?
Lui:Certamente...ne sono sicuro
Io:ti è mai capitato di avere al tavolo un giocatore(magari tu) che sembrava "non stesse giocando allo stesso gioco" ?
Lui:Si non tutti sono sempre in forma, anch' io certamente
Io:più che altro mi riferivo a cose come stili di gioco differenti
ad esempio avere al tavolo uno con uno stile più "interpretativo" e un altro con un stile più "tattico"
Lui:Che ognuno è diverso e ha il suo stile, per questo è importante saper scegliersi i giocatori
In generale ci deve essere feeling
Ho iniziato più avventure di quelle che ho finito…
Io:Ecco, parliamo di questo
i motivi per cui di solito non finivate le campagne(e magari i motivi per cui hai smesso di giocare) sono solamente legati al mondo extra-gdr o hanno anche a che fare con il gioco stesso?
Lui:Premesso che se vuoi giocare trovi il modo...erano per la maggiorate motivi extra gdr...anche se non mancano incomprensioni o più generalmente mancanza di interesse
Io:Non pensi che un gioco che per funzionare abbia bisogno di buon master(e non di un semplice master) e un sentito feeling fra i giocatori, ma che non da indicazioni concrete e comprensibili(se non qualche vaga linea guida) per ottenere quelle cose, sia un gioco, dal punto di vista del design, fatto male?
senza contare il fatto che spesso ci sia bisogno di accorgimenti sul sistema per farlo funzionare come si vuole(vedi l'eliminare le regole sul movimento)
Lui:Non se la cosa più importante è la storia/ambientazione
Il design è più terreno del master
Io:beh il design dovrebbe essere terreno di quelli che il gioco lo fanno, non di uno dei giocatori no?
Lui:Le regole sono fatte per aiutare non per creare un problema
Io:però scusa, se mi dici che per giocare a un gioco di ruolo c'è bisogno di tutte quelle cose e che la cosa più importante sono storia è ambientazione allora perchè uno dovrebbe comprarsi un manuale?
Lui:I manuali sono per i principianti...
O se hai un dubbio
Io:no io intendevo un'altra cosa
da quello che sembra,tu stai dicendo che un gdr è composto da
buon master+giocatori con feeling+ambientazione/storia+ sistema(che però va modellato in base alle esigenze del gruppo)
quindi uno può giocare ad un gdr anche senza un manuale
e quindi quando giocavate a dnd in realtà stavate giocando un vostro gioco
Lui:Certo un buon master è in grado di far giocare uno alle prime armi
Secondo me no, non stavamo giocando ad un nostro gioco.
Io:ok, sono un po' confuso dalle tue risposte
probabilmente non abbiamo la stessa idea di gioco
Lui:I gdr non sono giochi da tavola
Io:si ma da come li descrivi tu non sono proprio giochi
Lui:Le regole sono importanti ma il buon senso lo è più di più
In effetti i gdr non sono giochi
Sono una cosa molto più complessa
Sono una porta verso un altro mondo...
Dove le regole sono solo dei modi per interpretare quella realtà...
Quindi il sistema, il design, le regole sono solo un metro di misura...
Al mondo non c'è UN solo metro di misura
Pensa in un altro mondo :-)
Io:quindi in un certo senso, voi giocavate sempre allo stesso gioco, cambiavate solo storia/ambientazione e qualche tecnica per essere più coerenti con la storia/ambientazione
Lui:Un ambientazione di vampiri non va bene con le regole di ad&d
Le regole di vampiri non vanno bene il richiamo di chtulu
Io:un ambientazione di vampiri non va bene neanche con le regole di vampiri
Lui:...questa è un altra storia
Io:ti faccio l'ultima domanda
Lui:Non esiste un gioco perfetto esiste quello che ti piace
Io:proveresti un gioco di ruolo in cui tutte quelle cose che hai detto sopra sono regolamentate nel manuale, in cui c'è scritto esattamente quali diritti/doveri si hanno, qual è lo scopo del gioco ecc?
Lui:Teoricamente si ma in realtà non gioco più ai giochi di ruolo da anni...ma questa è un altra cosa
FINE
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