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[SLOW DOWN] Giocare e comprendere Right to Dream per chi non l'ha sperimentato.
Giulia Cursi:
Intervengo solo per dire che se vuoi provare per vedere com'è, questo forum è stato creato anche per dare la possibilità di trovare giocatori.
--- Citazione da: Claudio Freda - 2013-08-07 16:15:19 ---Verissimo. Capisci però anche il mio timore, anzi la mia certezza, che se prendessi in mano un gioco previsto per il Right to Dream, non farei altro che Driftarlo -- perdonate l'orribile neologismo -- in Story Now applicando le sovrastrutture informali che uso solitamente per guidare la creazione di una Premessa interessante. Magari alla fine il gioco non mi piacerà nemmeno perché ho cercato di giocarlo contro la sua natura.
--- Termina citazione ---
Comprendo benissimo i tuoi dubbi e se hai questo timore, forse dovresti provare uno di questi giochi con qualcuno che li conosce già.
Altrimenti possiamo consigliarti alcuni giochi da cui partire, perché non tutti sono abbastanza ermetici da non essere driftati sul modo di giocarli.
Per fare un esempio Il Mondo dell'Apocalisse è facilmente travisabile come regole e intenti, mentre Trollbabe se cerchi di giocarlo come non è scritto nel manuale... il gioco ti si ribella contro. In questo caso anche la scelta del gioco è importante, tanto quanto quella dei giocatori.
Giocare con persone nuove che magari conosci da poco, può aiutarti a non ricadere nei soliti schemi.
Riguardo il piacere di gioco ho un esempio molto semplice; Kagematsu è un gioco che all'apparenza sembra farti fare sempre la sessa giocata.
Una ragazza fa il ronin che arriva in un villaggio, mentre gli altri giocatori giocano delle donne che devono sedurlo, per convincerlo a salvare quel villaggio da una minaccia. Parla della nascita di un amore che può finire tragicamente. Come Kageamtsu ho giocato una cosa come 4-5 partite complete, diverse le une dalle altre e nonostante tutto se ti facessi un riassunto delle giocate non troveresti molte differenze. Certo la minaccia sarebbe diversa, il tipo di villaggio ecc... ma anche Mattia che ha giocato per due volte con me ha creato due personaggi molto diversi e questo unito alla fortuna o sfortuna con i tiri di dado può fare una grande differenza nello svolgersi delle varie giocate.
Kagematsu è molto diverso da Il Gusto del Delitto, perché non "simula" la nascita di una storia d'amore, non è importante che ci sia sentimento, non è importante che Kagematsu sia amabile, le donne devono sedurlo altrimenti moriranno con il loro villaggio. MA se provi a giocare Kagematsu in maniera competitiva per essere l'amata e "vincere"... finirai male perché è a totale giudizio della giocatrice che fa' il ronin il numero di punti amore che ottieni.
Il Gusto del Delitto invece che tu lo voglia o no ti fa' costruire una storia sulla struttura del classico giallo inglese, io ho letto diversi libri di Agatha Christie e quel gioco rispecchia molto bene la maggior parte dei suoi libri. Non importa quali personaggi sono coinvolti, se sono una famiglia nobile, o dei poveri spiantati, basta crearli seguendo le linee guida del manuale, poi vedrai che comunque creerai una storia che sembra scritta proprio dalla Christie.
Però di base a me piace giocare per vedere cosa succede, e comunque Il Gusto del Delitto per le meccaniche ti tira fuori sorprese niente male.
(Spero di non essere andata OT in caso sono pronta a sistemare il post e se ho scritto idiozie abbiate pietà, di solito preferisco giocare piuttosto che mettermi a studiare la teoria. XD)
Claudio fai attenzione a non ampliare troppo il discorso, meglio aprire altre discussioni. Altrimenti potresti ritrovarti con post che rispondono a domande diverse e persone che parlano di argomenti diversi.
Simone Micucci:
Su il Gusto del Delitto vorrei far notare che fui io a presentarlo a Giulia la prima volta.
Io non avevo letto mai un giallo in vita mia, ma trovavo il gioco divertente.
Alla fine della partita Giulia esclamò "ma è fantastico!!! È esattamente come un giallo di Agatha Christie!!"
Io giocatore seguo le regole, faccio la mia parte, uso la mia creatività e mi muovo all'interno dell'ambiente del gioco. Non devo stare attento a rispettare il canone, mi basta seguire le regole. Sono le regole fatte ad hoc che restituiscono il gusto del canone. Almeno per me, con IGdD, è stato così.
Giulia Cursi:
Difatti Simo è proprio per questo che ho apprezzato Il Gusto del Delitto, celebra il genere a cui si ispira, ma non è necessario conoscere i gialli all'inglese per giocarci e ricreare quelle storie. Inoltre le storie che creerai saranno comunque originali.
Claudio F.:
Come consigliato da un membro della community, metto il thread in [SLOW DOWN].
Capisco di aver fatto un post dove esprimevo una grande quantità di concetti, quindi se qualcuno volesse far partire una discussione su uno di essi forse sarebbe meglio aprire un nuovo thread.
Ricordo che l'argomento del thread è ancora: "Giocare e comprendere Right to Dream per chi non l'ha sperimentato".
Il mio ultimo megapost è questo: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=9402.msg174998#msg174998
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