Ragazzi, ho appena finito una one-shot di La Mia Vita col Padrone.
FINALMENTE CE L'ABBIAMO FATTA!!! Finalmente io sono riuscito a masterizzarlo come si deve, e finalmente ci sono stati dei giocatori che mi hanno dato una grossa mano in questo.
È stato talmente bello che mi trovo qui alle tre e mezza del mattino dopo qualcosa come 4 ore di gioco, più una di spiegazione, a scrivere. Di andare a letto, ora, non se ne parla, sono ancora troppo carico io stesso per la splendida partita e per i suoi due, grandi, momenti di catarsi. Alla fine, cazzo, mi ha quasi fatto piacere che i Servitori uccidessero il Padrone: avevo iniziato a farmi schifo.
Allora, concretizziamo un po'.
I giocatori erano Paolo, il Tibo e lo Sechi dei Dragamine, presentati da Paolo in
questo topic e che, a parte Paolo, che scrive, stanno lurkando attivamente, e l'Alex, la morosa di Paolo. Lavinia assisteva in qualità di "morosa del Master".
Io mi sono armato delle
Letture Utili e abbiamo giocato esattamente come consigliato per 4 giocatori: Paura 2, Razionalità 3, Amore 1, 1 Innocente. Anche i tempi sono stati imposti e, in effetti in un'ora circa si giocava, avendo creato setting, Servitori e spiegato le regole.
Il Padrone è risultato essere un bizzarro nobile, ultimo discendente della sua nobile casata, sterile. Grazie alle sue conoscenze di alchimia, però, stava cercando di ottenere, fondamentalmente, una clonazione ante-litteram, usando come incubatrice le donne del villaggio. Come Tipo e Aspetto i giocatori hanno scelto di evidenziare il lato sessuale della faccenda, e lo hanno battezzato Bestia, mentre l'ovvio tipo "Procreatore" è stato accantonato, preferendo un più sottile "Divoratore". Il Padrone aveva bisogno di materia prima per i suoi esperimenti (elementi chimici e donne, tante donne), e faceva tutto questo per la brama di dimostrare alla sua Famiglia di essere degno e capace di portare avanti il ramo primogenito del proprio Nome.
La creazione è filata via liscia, nessuno si è adagiato sulle idee degli altri ed è stato bello vedere il gruppo affiatato lavorare assieme.
Giusto per stronzaggine ho chiesto chi voleva prendere gli appunti sul Padrone e su tutto il resto... e ho allungato il taccuino a Paolo, che si era immediatamente defilato XD
Ho anche seguito alla lettera i consigli del Manifesto on Mastery: ho selezionato da alcuni oggetti che mi ero preparato allo scopo un bel camice da laboratorio come simbolo del Padrone, non ho praticamente mai tirato i dadi, ma li facevo tirare ai giocatori, ho la voce rauca a forza di parlare come si confà alla "Bestia".
Ha funzionato tutto alla perfezione.
Dare i dadi da tirare serviva anche a coinvolgere chi non era in scena, e il camice è stato utilissimo.
Non soltanto aiutava me a caratterizzare meglio, ma c'è stata una scena bellissima in cui un Legame di Paolo correva nuda per i sotterranei della Dimora, scappando dalla prigione da cui lo stesso Paolo l'aveva liberata. Ho descritto, quindi, come stesse per aprire la porta del laboratorio del Padrone e fatto partire la scena di Approccio che Paolo mi aveva chiesto da quel momento. Mi sono avvicinato al camice, l'ho sollevato dal suo gancio... e ho visto Paolo letteralmente sobbalzare sulla sedia... prima che, con un sorriso sadico, lo rimettessi via e lui riprendesse a respirare.
Impagabile XD
Consiglio veramente a tutti di seguire alla lettera quel vadenecum. L'ho fatto: ho ordinato al "clown" di rimanere immobile, ho punito e smesso di dare ordini "cattivi" a quello che evidentemente godeva nel farlo... ed è andato tutto liscio.
I Servitori hanno avuto qualche piccola difficoltà ad emergere, ma alla fine ci siamo ritrovati con la seguente formazione:
-Claude (Alex), una giovane assistente, capace di meraviglie con l'alchimia
a meno che non sia lontana dal laboratorio, e talmente timida da non riuscire a stare in mezzo alla folla
se non era rassicurata da qualcosa legato all'alchimia.
Il trio degli Aborti, i figli del Padrone, esperimenti falliti e deformi, da lui sfruttati e maltrattati:
-No (Tibo), il "cattivone" del gruppo, quello che adorava letteralmente il Padrone, terribilmente deforme, anche più che i suoi fratelli,
tranne che nelle splendide mani, che cercava di imitare rozzamente il suo sublime Padrone, e per questo aveva sviluppato un occhio clinico, che gli consentiva di riconoscere immediatamente le donne adatte
tranne quando c'erano degli uomini presenti. Il suo nome è la prima cosa che suo padre ha detto vedendolo.
-Zwaiter (Sechi), il secondogenito, viscido, bavoso, che aiuta il Padrone nelle sue esigenze pratiche dentro e fuori dal laboratorio, capace di essere terribilmente rassicurante verso qualunque donna
tranne che verso quelle che gli ricordano sua "madre", ma, nonostante questo, incapace di parlare senza pronunciare terribili improperi
tranne che in presenza di bambini.
-Sigmund (Paolo), l'Aborto Occhialuto, l'esperto di genealogia, incapace di parlare
se non quando ha con sé un libro di genalogia, ma espertissimo di fatti di Storia, araldica e genealogia
finché può consultare i suoi libri.
Adesso mi accorgo che in fondo i Più Che e i Meno Che non sono stati così incisivi durante il gioco, e noi tutti non ci siamo sforzati di renderli particolarmente visibili, la caratterizzazione è stata forte comunque.
L'Innocente era il Prete del Villaggio.
Il gioco ha ingranato in fretta, e i dadi di Intimità/Disperazione/Sincerità sono iniziati a girare presto, con i giocatori che li cercavano coscientemente e subdolamente a ogni pié sospinto.
L'Innocente si è rivelato una bestia durissima, che quei bastardi dei miei giocatori hanno iniziato a usare impunemente, cercando di fare tutto quello che era in loro potere per sfruttarlo a proprio vantaggio. A nulla sono valsi i ripetuti attacchi a forza di Ordini del Padrone: si sono trovati sanguinanti, scorticati da acidi, in procinto di divorarsi il cuore a vicenda... ma l'Innocente non è andato giù.
A causa di ciò il momento forse più alto della serata è stato il confronto diretto tra il Padrone e l'Innocente, con i servitori a fare da contorno. Storia lunga fatta breve: Sechi, giocando Zwaiter ha condotto il Prete e un Legame al Castello, e hanno incrociato proprio la ragazza che Paolo stava facendo fuggire, la figlia del Prete. È seguito un drammatico confronto in cui, alla fine, il Padrone è uscito sconfitto. Nessun servitore ha resistito ai suoi Ordini, ma alla fine i giocatori erano riusciti a manovrare per metterlo in una situazione tale che l'unica soluzione possibile e coerente con i presupposti del personaggio è stata farlo rientrare al Castello, insieme ai Servitori, liberando i suoi due ostaggi.
È stato semplicemente fenomenale, e ha segnato la svolta della serata.
Dopo di questo il Servo cattivo-cattivo-cattivo, No/Tibo, ha iniziato la sua conversione che lo ha portato:
A) A pronunciare la storica frase che ho usato come titolo del topic, due ore dopo che, effettivamente, aveva cercato di sua spontanea volontà di dare fuoco al poveretto.
B) A innescare, lui, proprio lui, il Finale.
A causa della "sconfitta morale" del Padrone i Servitori sono stati a questo punto abbastanza liberi di fare Approcci. Si vedeva che il povero alchimista era ormai sull'orlo del collasso e della crisi, e i suoi ordini erano sempre più erratici e ogni suo ordine rischiava di essere il suoi ultimo. I Servitori avevano imboccato la spirale discendente del gioco.
Alla fine tutti e quattro si sono uniti e grazie al loro aiuto il Tibo è riuscito a resistere all'ultimo, terribile, ordine, dandogli apertamente del pazzo.
Sfruttando quel paio di Orrori Svelati fornitici gentilmente da Mr. Tibo, che parlavano di una caccia alle streghe nel villaggio, una folla di paesani con torce e forconi d'ordinanza ha attaccato il castello proprio in quel momento cercando "il capo stregone" e qui Paolo ha avuto il suo momento di gloria. Mentre gli altri le prendevano dalla folla e il Tibo era avvinto nella sua lotta mortale col Padrone lui, il Servo timido e occhialuto, ha sfruttato il suo più che Umano e ha calmato la folla, parlando davanti ad essa delle rivolte del passato, e di come queste fossero fallite. Altro gran bel momento.
Dopo solo un paio di giri, grazie all'aiuto di tutti, il Tibo prende il Padrone e con lui si butta dalla torre più alta, sulla folla ora calma.
Claude/Alex non è riuscita a rendersi indipendente ed ha trovato un nuovo Padrone: il Prete. Come rovescio della medaglia del Padrone ci è sembrato che l'Innocente fosse una scelta azzeccata, in questo caso.
Zwaiter/Sechi si è sposato alla figlia del Prete, e Sigmund/Paolo gli ha fatto da testimone e, poi, maggiordomo. Entrambi integrati nel villaggio.
A No/Tibo l'onore della chiusura. Dopo essersi sfracellati, con l'ultimo fiato, la creatura deforme ha baciato il proprio padre e creatore, regalandogli un addio: "Padre, non ti perdonerò mai", in un finale terribilmente tarantiniano.
Una serata stupenda, coinvolgente, in cui davvero si è visto un gioco che aiuta nella narrazione e nel far emergere un tema ("Il destino non è segnato per nessuno", a occhio, o qualcosa di simile. È stato credo focale il fatto che Claude, il personaggio "umano" non abbia saputo affrancarsi, mentre il personaggio bestiale per eccellenza sia stato l'eroe finale).
I commenti di tutti sono stati decisamente positivi, quasi entusiasti, e ci sono stati veramente pochi momenti fiacchi.
Ecco, giusto un mio tentativo di usare gli Estranei è andato a vuoto, e sono stato indotto a liberarmene praticamente subito. Probabilmente avrebbe funzionato meglio in una campagna: nella one-shot ci stavamo concentrando completamente sui Paesani, e gli Estranei sono stati percepiti come un'intrusione e una forzatura.
A parte questo è tutto filato via liscio, ci siamo affidati al sistema e il sistema ci ha condotti per mano a un risultato decisamente sopra le (mie) aspettative, tanto che molti commenti finali sono stati sul fatto che i giocatori si aspettavano di trovare più difficile quello stile di gioco, invece è bastato immedesimarsi nel personaggio, seguire il sistema è tutto è venuto da sé.
Impagabile.
Grazie di nuovo a tutti i partecipanti alla splendida serata, e grazie anche a tutti quelli che hanno scritto, scrivono o scriveranno consigli e actual play su questo e gli altri giochi: senza i precedenti confronti non ce l'avremmo mai fatta ;-)