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[RANT] ma PERCHÈ ci casco sempre??? :(

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Patrick:
Eh, io infatti non capivo se era riferito ai contenuti o alle meccaniche: un gioco può avere meccaniche semplici ma parlare di argomenti estremamente seri e profondi (che so, Kagematsu ad esempio, o Contenders), oppure avere meccaniche molto complesse pur trattando di argomenti "leggeri" (tipo Burning Wheel o Lo Spirito del Secolo).
Credo siano due aspetti diversi di un gioco, e secondo la mia esperienza sono abbastanza indipendenti l'uno dall'altro da far sì che sia meglio non confonderli quando se ne parla.

Quindi: semplificare le meccaniche per rendere i giochi più accessibili lo trovo una cosa possibile e imho positiva. Che questo porti ad un impoverimento del gioco e dei temi che tratta, non rispecchia la mia esperienza, e non credo sia un'eventualità possibile (certo, a meno che gli autori non decidano consciamente di pubblicare solo o principalmente giochi dai temi "poveri", ma non credo ci sia questo pericolo, almeno non in un futuro prossimo ^^)

Zachiel:

--- Citazione da: Giorgia - 2013-04-12 14:21:43 ---
--- Citazione da: Zachiel - 2013-04-12 12:24:21 ---A me non piacerebbe, che gli altri mi tenessero nascoste le cose "perché tanto adesso non le puoi capire".
A parte quelle cose senza soluzione che è meglio se mi lasciate innocente nella mia ignoranza.

--- Termina citazione ---
Se una persona non può o non vuole capire è inutile parlare, e quello che conta è l'atteggiamento e nel caso riportato mi sembra la poca voglia di confronto, per cui  IMHO il punto della questione è scoprire i motivi che spingono ad affrontare certe discussioni per me improduttive.

--- Termina citazione ---

Chiudo giusto per completezza: per come sono fatto io il punto della questione diventa scoprire perché c'è questa poca voglia di confronto. I motivi che spingono loro a non affrontare certe discussioni.
Purtroppo per me la cosa mi porta a catene interminabili di botta e risposta come i "perché?" dei bambini piccoli. E a litigare con la gente, specie con quelli che cercano di troncare la discussione (li odio. E' più forte di me.).

Giorgia:
probabilmente non riuscirai a scoprire i motivi perché  non c'è alcuno scambio ma solo  una guerra in corso. sarebbe come voler capire le motivazioni del sold ato avversario in un campo di battaglia.
magari tra qualche anno capirà che la guerra è inutile ma credo che discussioni come quelle riportate non portino a niente di buono, aggiungono una battaglia e quindi torti da vendicare alla lista.
questo ovviamente il mio punto di vista certo riuscire a trattenersi non sempre è  facile ma sicuramente fa bene alla salute.

adesso chiudo anche io che altrimenti divento pesante ;)

Mattia Bulgarelli:
Il "non ti curar di loro" è una soluzione? Forse sì, forse no.
Forse sì perché così si possono creare ambienti purificati dai disadattati sociali, forse no perché la parola "gioco di ruolo" continuerà ad essere associata a certi soggetti.

C'è una "guerra", ma solo in un certo senso.
Una "guerra", per quanto orribile, almeno ha un qualcosa di concreto da attaccare e conquistare o da difendere.

Nessuno ha attaccato le persone. The Forge prima e tutto il movimento Indie poi ha attaccato I PROBLEMI. Ha ucciso IDEE PROBLEMATICHE di design e MODI DISTORTI di fare community.

Dall'altra parte, ci sono stati e ci sono dei bambini frignoni che hanno sentito dire che qualcuno fa quello che fanno loro (giocare) in un modo diverso e che OSANO dire che il modo in cui lo fanno risolve dei problemi che duravano vent'anni... e tanto basta per urlare all' "eresia", fare giochini passivo-aggressivi ("Cyrano" sulla Tana dei Goblin, godendo di una impunità totale da parte della moderazione, non capisco perché), fare falsa informazione ("roberto" su IHGG), e scatenare reazioni al limite (se non oltre il limite, in alcuni casi) della diffamazione verso le persone (Mr. Gogio è solo l'ultimo di una lunga lista).

La "cosa che stanno difendendo" è il loro (presunto) diritto a lasciare le cose come stanno anche e soprattutto per gli altri, e il loro ego di "bravi master indispensabili alla riuscita di una partita e capaci di fare le cose col metodo difficile".

Naturalmente, buttando fango su giochi e persone che NON conoscono se non per un vago sentito dire.

Ecco, se uno ha "qualcosa da difendere" in questo senso spero che se ne stia fuori da GcG, fuori dalle 'Con, fuori dalla mia vita tout-court, perché non è una persona che ha qualcosa da insegnarmi né che voglia imparare alcunché, ovvero: non è una persona che vuole essere trattata da pari a pari, con serenità.

La cosa che mi fa più incazzare è sentire discorsi, come ho sentito su tutti i forum italiani di GdR, tranne GcG, che trattano la pseudo-guerra come un problema simmetrico, con "due fazioni perfettamente uguali che hanno entrambe le loro ragioni".

E questa è una grossa cazzata (per i motivi esposti prima, che sono perfettamente verificabili negli archivi di tutti i forum... tranne quelli che hanno cancellato dei post per fare revisionismo storico, s'intende, e sì, è successo).

Se due persone si picchiano, i Carabinieri prima risolvono la questione immediata separandoli, ok, ma poi vanno a chiedere in giro chi è stato il primo a tirare il primo pugno, sentono i testimoni e i diretti interessati, ecc... non dicono "si picchiano, sono problemi loro, l'importante è mantenere l'ordine qui e ora".

Moreno Roncucci:
Fanmail!

Personalmente, non credo che sia molto sensato cercato cercare una "via di mezzo" fra intelligenza e ignoranza. È un po' come cercare una via di mezzo fra essere felici ed essere depressi, diventando bipolari, per "far contenta la gente" a cui dai fastidio se sei felice...

Con minor uso di metafore: ancora qualcuno deve darmi una ragione convincente per cui il metodo con cui questa comunità è nata e ha prosperato sia "sbagliato", e invece sarebbe stato "giusto" il  cercare di non creare nulla di tutto questo, continuando a scrivere per esempio su gdritalia, per "non litigare".

Ma quando la gente nega risultanti schiaccianti, incredibilmente positivi, per sostenere invece "metodi" che hanno sempre fallito e falliranno sempre, capisco che non ho a che fare con persone razionali e mi passa la voglia di parlarci.

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