Giorgia, se si gioca un gdr "come un boardgame" (spiego dopo le virgolette) , succede esattamente "come un boardgame": quando ci siamo trovati a cercare di capire come sdi giocava Capes (un impresa titanica...) parlavamo tranquillamente di come interpretare le varie regole spiegate malissimo. Più in generale, si parla apertamente al tavolo delle regole e nessuno litiga per quelle.
Se invece si gioca un boardgame "come un gdr", cioè con regole segrete o nascoste o comunque uno che dice "decido io che regole usare, voi zitti" o, ancora più in generale,
con le regole confuse in una nebbia indistinta in cui non si capisce chi può fare cosa (
[murk), si liotiga anche giocando a Monopoli (e non è un paradosso, penso che sia capitato a tutti di trovarsi in siruazioni simili, con giochi da tavolo, di società, etc: semplicemente sono situazioni rare che non considerariamo tipiche)
Ecco quindi il perchè delle virgolette: non è una caratteristica dei gdr. Non esiste il "giocare come in un gdr". Esiste semplicemente il giocare con regole chiare, o comunque con un chiaro dialogo al tavolo sulle regole, e il giocare con regole fumose o incomprese senza parlarne mai, tipico NON dei gdr ma di pessime abitudini che hanno caratterizzato l'hobby troppo a lungo.
Nel caso da cui hai preso l'ispirazione per il thread, c'era un equivoco sulle regole da usare, ciascuno credeva di giocare ad un gioco diverso. Chiaro esempio di murk.
Troppi gdr tradizionali prevedono murk già nel design. La "regola zero" è un caso emblematico: nessuno al tavolo sa con che regole si sta giocando tranne il GM.