Il "fattore conversione" non mi preoccupa troppo, e nemmeno il "romantico fantasma delle belle giocate che facevamo una volta": questo perchè io non sono qui per decidere a cosa giocheremo e come, ma sono qui per trovare un punto di partenza per farlo insieme agli altri giocatori.
Qualsiasi direzione prenderemo per finire la campagna (come sistema e aspettative di gioco) dovrà essere, per forza di cose, condivisa e accettata da tutti i "Nuovi Dragamine" (che probabilmente includeranno anche giocatori nuovi... Che effettivamente è un passaggio da non trascurare, ho fatto male a non evidenziarlo).
The Pool? Era nella mia lista mentale, anche se, dovendo ripiegare su quel genere, preferirei fare un hack di The Questing Beast: il sistema di risoluzione del conflitto è più "politically correct" di The Pool (è più equo nella distribuzione delle ricompense, e lascia più spesso la narrazione in mano ai pg, che è cosa ottima per suddividersi parte del carico di lavoro), e il "tratto animale" obbligatorio potrebbe essere traformato in qualcosa tipo "classe/razza" (a anche solo "razza"), che si presta bene e darebbe ai giocatori quel senso di
Home Sweet Home di cui hanno bisogno.
Quello che temo di The Pool (e simili) è che non soddisfi a sufficienza il punto 4): Trama
e sfide avvincenti, perchè il GM non ha mezzi per rendere le cose più difficili del solito e stabilire un grado di difficoltà... Se non intervenendo sui dadi dati ai giocatori nei conflitti... Che però è un intervento piuttosto limitato.
Inoltre, il "avvincenti", ciò deve far fare wow ai giocatori quando incontrano un certo mostro o scoprono cose nuove sulla backstory, continuerebbe ad essere quasi tutto sulle mie spalle, e non su quelle del sistema, proprio come in D&D...
Ditemi che sbaglio, vi prego ^.^
The Burning Wheel? Me ne parlano bene, ma contemporaneamente mi dicono tutti che è un mattone... Il colore fantasy e il livello di crunch però potrebbero davvero fare al caso nostro... Lo terrò in considerazione.
[cite]Autore: khana[/cite][p]Sfide di abilità? Sfide sociali? Sfide dei giocatori sulla trama? La trama deve essere una conseguenza dei tiri che fai, o c'è un master-preparatore?[/p]
"Sfide" nel senso più ampio che intende D&D: qualcosa che mette alla prova la capacità dei personaggi e potrebbe obbligarli a consumare parte delle proprie risorse. Può essere una questione di abilità, di interazione sociale, di combattimento... Qualsiasi cosa. Nella campagna predisponevo le cose perchè i PG potessero affrontare le sfide con i mezzi che preferivano, e quando non bastava improvvisavo per permetterglielo.
Detto così odora molto di Agon, effettivamente...
Sulla trama... Nella campagna di D&D la trama poteva essere modificata tramite le azioni dei pg, ma non direttamente dai giocatori (ovviamente... Era pur sempre Parpuzio). Qualche volta, lasciavo la possibile evoluzione di un determinato evento "vuota" fino a quando i pg non facevano qualcosa per metterlo in moto o comunque metterci del loro.
[cite]Autore: khana[/cite][p]
>Mondo che reagisce dinamicamente e verosimilmente alle azioni dei personaggi[/p]
[p]Reazione a livello meccanico? potresti fare qualche esempio di quello che ti aspetti?[/p]
In origine, era inteso come "legame causa-effetto verosimile tra quello che facevano i pg e quello che succedeva nel mondo".
Esempio di Actual Play: Imrael, paladino aasimar (giocate da M.), porta a termine la quest per diventare Santo, andando alla conquista di una fortezza-tempio (ovviamente malvagio) in un massiccio vulcanico popolato di creature immonde. Vince, e (su sua completa iniziativa di giocatore) ne fa la sua fortezza personale, un baluardo della Luce e della Giustizia in terre dominate dall'Oscurità (toooogo!).
Questa, era l'azione.
Reazione: Kielirius, Signore dei Vampiri, si sente sfidato da questo gesto sfacciato di un Santo con ancora la bocca che puzza di latte celestiale, e decide che deve, per orgoglio e come gesto di forza e autorità, andare a sconfiggerlo. Ne seguono numerosi scontri sanguinosi.
Altro esempio reale: i pg hanno avuto molti problemi di disciplina con la loro gilda, e ci si sono scornati spesso, discutendo l'autorità. Questa è l'azione.
Reazione: uno dei loro superiori, una paladina elfa mezzo-celestiale (che già di per se ha quindi parecchi problemi di ricerca dell'identità e di accettazione di se) ha finito per perdere di motivazione nella causa dell'ordine fine a se stesso, e ha abbandonato il sentiero di paladino, per poi diventare, dopo un po', Sacro Liberatore (una specie di paladino caotico buono).
Ma anche cose più piccole: se rubi spesso, prima o poi le guardie ti vengono a cercare (non ti scopriranno automaticamente perchè l'ho deciso io, ma si faranno parlare i dadi)... Se vai nelle terre selvagge più pericolose nonostante gli avvertimenti dei png, hai la possibilità di scontrarti con problemi enormi e lo sai, quindi non meravigliarti se incontri un GS 17 anche se sei di 8° livello.... E così via.
[cite]Autore: khana[/cite][p]
>Mondo con i personaggi al centro.[/p]
[p]E qui... 
A parte le battute, parli di racconto incentrato sui Personaggi? Oppure dove sono eroi/capi di stato?[/p][p]Scusa se insisto sulle domande, ma sto cercando di capire cosa "ti aspetti" dal tuo gioco.
Per esempio, ti aspetti che la caratterizzazione di un Personaggio (classe/razza/allineamento) debba/possa in qualche modo influire sui tiri che fai e sui risultati?
[.....]
Parlo di una storia in cui gli eroi avranno sempre la possibilità di "dire la loro" e avere un ruolo decisivo nel corso degli eventi (se vorranno farlo), ma anche di storie in parte incentrate sui personaggi e sul "materiale" (background, altri png, gilde o fazioni di loro invenzione, eccetera eccetera eccetera) che aggiungono di propria spontanea iniziativa alla SIS.
Non ho capito dove stava l'ironia...

EDIT: ho litigato coi tag quote, mi scuso per eventuali disagi nella lettura.