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[Cold soldier]Dubbio sulle meccaniche

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Matteo Stendardi Turini:
Ciao Giorgia!

Utilizzare l'arma fa sì che il soldato si avvicini al successo dell'incarico, e meccanicamente rimuove una carta del maestro dal conflitto, abbassando quindi di fatto il valore con cui confrontare la propria carta. Per opporsi a un ordine (che è l'unico modo che ti permette di narrare l'esito dell'incarico, mentre sia riuscire che fallire assegnano la narrazione al maestro), è necessario utilizzare dalla propria fossa una carta che abbia un valore superiore a quello della carta più alta del maestro.

Quindi, usare l'arma serve per aprire il terreno all'opposizione all'ordine.

Giorgia:
Eh..
Concordo che funzioni dal punto di vista meccanico pero' allora ricado in sti due casi:

1. se penso ad usare l'arma come ad un modo per cercare di portare a termine la missione mi pare di svantaggiarmi (+1 carta alla fossa dell'mc) per fare una cosa che probabilmente in fiction per me e' o neutra o negativa (la missione ha successo)

2. se lo vedo come "indebolisco la mano dell'mc per poi ribellarmi" allora ha senso, anche se a sto punto imho la cosa avrebbe dovuto essere formulata come "quando usi la tua arma per ribellarti agli ordini allora..."
Resta aperta la domanda: ha senso usare l'arma se non mi ribello? ne ho un qualche guadagno? (meccanico o nella storia.. qualsiasi..)

Un'altra cosa: nella prima risposta Iacopo diceva che il giocare puntando esclusivamente al vantaggio meccanico rema contro allo scopo del gioco (e mi ha convinto di ciò, con le spiegazioni successive) ma per chiarire, quale vedete come scopo? Rendere poco per volta il soldato più in contatto con la sua ex vita fino ad arrivare ad un epilogo che darà un chance di chiudere qualcosa in sospeso e di trovare pace?

Matteo Stendardi Turini:
Allora, per quanto riguarda l'efficienza, ti ha già risposto Iacopo: sfruttare sempre quello che meccanicamente conviene va benissimo, ma sappi che, in fiction, scoprirai un sempre maggior numero di punti deboli del soldato, e quindi il maestro potrà andare a picchiare sempre più forte proprio su quelli.

Come in tutti i giochi fatti bene, giocare nella maniera più efficiente è automaticamente il modo migliore di giocare; essendo però un gioco che punta a sottolineare l'orrore della tua condizione di morto (forse questo è davvero un gioco di intimo orrore personale, altro che succhiasangue!), ci saranno momenti in cui tu stessa potresti decidere di giocare una mano in modo non efficiente per distaccarti un attimo dal personaggio.

C'è da chiarire che il gioco non è competitivo: non c'è alcuna condizione di vittoria. L'ottenimento della posta non è una vittoria, così come il caso contrario non è una sconfitta. Sono solo esiti differenti.

Se vuoi giocare in maniera "efficiente" per attivare il finale, fallo! Non c'è alcun problema meccanico, non cercare di trattenerti. Il gioco aggiunge automaticamente conseguenze, fornendo al maestro spunti sempre maggiori sugli ordini. È un circolo positivo. Darai sempre più spunti al maestro per distruggere cose a cui il soldato tiene, e quindi potresti trovarti nel finale a dover cercare la tua posta fra cose secondarie, perché tutto ciò cui tenevi davvero ormai è scomparso.

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Per quanto riguarda invece l'arma, uso i tuoi due casi:

- caso 1: per quale motivo dovresti volerla utilizzare in questo modo? Avvantaggeresti il maestro per il finale e in più miglioreresti la tua probabilità di avere successo nell'incarico. Non ne vedo il senso... Il gioco non ti obbliga mica a farlo: non farlo. Usala quando il gioco ti premia, non quando ti penalizza... È come se in D&D tu avessi un personaggio specializzato nell'ascia, e per un qualche motivo tu usassi sempre la spada.

- caso 2: cambia a livello di fiction. Prima usi la tua arma, e quindi descrivi come la utilizzi in fiction per portare avanti l'ordine; quindi opponi resistenza, e quindi descrivi in fiction come lo fai.
Se fosse "quando usi la tua arma per ribellarti agli ordini", mancherebbe un passaggio: utilizzeresti l'arma in fiction contro l'oscuro signore (o comunque per ribellarti).

Si vede la differenza? Nel secondo caso, l'arma è il modo (in fiction) che utilizzi per ribellarti; nel primo, la ribellione è una conseguenza dell'utilizzo dell'arma.

Faccio due esempi.

Esempio: il signore mi ordina di strappare, con le mie braccia che terminano il lame d'osso, la carne dal corpo di mio figlio di 5 anni, che è incatenato al muro davanti a noi. Si girano le carte, il maestro sta vincendo, e quindi narra (se vuole) un ostacolo: mio figlio mi fissa in volto, e i suoi occhi sono asciutti, ma dall'intensità dello sguardo è chiaro che di fronte a lui sta vedendo suo padre, e non un semplice mostro.

CASO "usa l'arma per ribellarti": mi giro di scatto verso l'oscuro signore e lo trafiggo con le lame d'osso.

CASO secondo regolamento: avvicino le lame agli occhi del figlio, per cavarglieli via con le mia braccia d'osso [sto usando l'arma per superare l'ostacolo]. Ma a questo punto oppongo resistenza.

Insomma, nel primo caso (quello da te ipotizzato), l'arma è un semplice strumento, un'arma e basta a tutti gli effetti; nel secondo (quello da manuale), è uno spunto narrativo che si innesta sul tema del gioco.

Giorgia:
nell'esempio non hai usato l'arma.... ti sei fermato prima di usarla, no?
tornando al punto.... mi state dicendo che il gioco per funzionare ha bisogno che l'oscuro signore sia interessato a colpire gli affetti e i legami del soldato. Da quanto ho capito dal manuale il soldato è solo uno strumento che il padrone usa per i suoi scopi. Ho perso un pezzo?

Matteo Stendardi Turini:
Dal manuale:

"Puoi usare la tua Arma descrivendo come il soldato la utilizza per cercare di superare la nuova complicazione introdotta dal Maestro o come la utilizza semplicemente per avvantaggiarsi ulteriormente nell'adempimento dell'incarico."

Ad ogni modo, se ritieni non sufficiente fermarti prima di cavare gli occhi al bimbo, no problem, cava gli occhi al bimbo e dopo cerca di resistere al resto dell'ordine. Credo sia solo una questione di gusto personale, meccanicamente il senso è già passato quando ti muovi verso il bimbo per cavargli gli occhi.

-

Il gioco per funzionare ha bisogno che il Maestro (ossia il giocatore che muove l'oscuro signore) sia interessato a colpire gli affetti e i legami del soldato. Per fare questo, basta integrarli con gli scopi dell'oscuro signore.

L'oscuro signore non esiste, mentre il maestro sì. È il maestro che decide gli scopi dell'oscuro signore.

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