Gente Che Gioca > Gioco Concreto

[MH e altri] Il miracolo del ritmo: un gioco migliore attorno al tuo tavolo.

<< < (2/4) > >>

Simone Micucci:
"Ma è vero che con i bomboloni alla crema faccio meno fatica?"

Bella domanda.
Di che bombolone stiamo parlando? Perché ogni volta che si tira in ballo una categoria come quella dei bomboloni (che è una "non categoria") si va in qualche modo a rischiare di parlare a sproloquio.

Io presempio a DW non ho mai giocato (l'unica giocata che ho fatto, una demo di tre ore in cui abbiamo visto creazione di PG e due stanze di dungeon, non è sufficiente a darmene un'idea).

Se qualcuno ti dice che a Il Mondo dell'Apocalisse si fa meno preparazione che in d&d 3.5 allora potrebbe sbagliare. Perché io a d&d 3.5 facevo una preparazione molto limitata, mentre ad AW i fronti devo tenerli aggiornati (ho provato a non farlo, con risultati molto deludenti).
In Cani nella Vigna, paradossalmente, ho molta più preparazione che in D&D3.5, dove arrivavo al tavolo senza uno straccio di materiale prefatto.

Ma mi sto perdendo in OT.

Quello che volevo davvero dirti, Marco, è che è abbastanza fuorviante decontestualizzare le frasi.

"Non serve un bravo master". Vuoi dire che qualcuno ti ha davvero detto che puoi giocare ad AW con un pessimo master?

Tipo: uno noioso? Uno che non si interessa dei tuoi PG? Uno che fa railroading spudorato? Uno che arriva con un'ora di ritardo e va via con un'ora di anticipo? no che quando parli non ascolta? Uno che non fa una Domanda mai? Uno che usa le Mosse Dure a sproposito, che non scrive i fronti, che non crea mosse personalizzate, che fa framing nebulosi («ok, va bene, sei davanti a FacciaDiCulo, che fai?» "...si...mi dici almeno dove siamo? Chi altro c'è? Mi fai un framing decente, per l'amor di dio?")

Questo è un esempio di qualcuno che non è un buon master.
Ti sembra qualcuno con cui è soddisfacente giocare esattamente quanto uno che invece:
ha belle idee, è tuo fan, usa le mosse dure quando ne vede l'occasione, costruisce una fiction appropriata al tuo personaggio, fa scene inquadrando il tuo personaggio in situazioni per lui interessanti insieme ai personaggi a cui ha dimostrato di tenere di più, fa domande provocatorie e costruisce sulle risposte. Ecc ecc.

Perché se qualcuno ti ha detto questo...allora ti ha mentito.

Che cosa vuol dire la frase "Non serve un bravo master"? E sopratutto...chi è questo bravo master?

Allora facciamo un passo indietro, che ne hai bisogno.

Io mi ricordo di manuali che ti dicono quanti metri salta il tuo personaggio. Ti dicono quanto scava veloce un Bulette. Ti dicono quanti dardi incantati tira un mago di 14° livello con 16 di Intelligenza. Ti dicono quanto fa male la spadonata di un guerriero mezz'orco con forza 18 che sta usando 4 punti di attacco poderoso.

Però presempio non ti danno tecniche su cosa è il framing della scena. Non ti spiegano cosa dovresti fare durante le prime fasi del gioco.
A creare personaggi che non hanno allineamenti discordanti lo hai imparato da quel GM che fa da master in quell'associazione ludica dove hai giocato due volte.
A non mettere insieme un Paladino e un Ladro Caotico Malvagio lo hai imparato dai forum.
A non far prendere al Monaco il talento Voto di Povertà te lo ha suggerito VictorBoss915 sul forum di 25edition.

A distribuire gli oggetti magici in modo da non far sembrare il party un gruppo di attaccapanni magicfashion (senza diventare inutili negli scontri) lo hai imparato dopo 3 anni di gioco, con giocatori che si lamentavano troppo o troppo poco, perché c'erano troppi (o troppo pochi) oggetti magici.

A non tirare Diplomazia per convincere i PG te lo ha suggerito un'altro tizio.

Stiamo parlando di un'epoca leggendaria in cui a giocare si imparava per via tribale.
Dove serviva un bravo master che usasse delle tecniche per gestire le giocate. Senza sapere che le stava usando. Dicendo semplicemente che "si gioca così. Se miri a fare esperienza non stai davvero giocando di ruolo" ("si ok. E allora che cappero ce l'hanno messa a fare?" si chiedeva il Powerplayer di turno, gettando le prime solide fondamenta di uno spettacolare CA Clash).

In questa epoca leggendaria i bravi master usavano tecniche varie ed eventuali per trasformare un WarGame in un Gioco di Ruolo (ripeto: senza neanche davvero sapere che le stavano usando. Non sapevano davvero cos'è il framing. Però avevano trovato un modo di farlo in modo soddisfacente. Non sapevano davvero cos'è la Conflict Resolution, però di tanto in tanto gestivano il gioco come se ce l'avesse).

E queste leggendarie figure, avvolte dai panni del mito e della possanza, venivano chiamati "Bravi Master".

Simone Micucci:
In un gioco fatto come il padreterno comanda non ne hai bisogno.
Non hai bisogno di un tizio con 15 anni di esperienza alle spalle per far funzionare quel coso.
Basta una persona con la voglia di giocare e di capire, che si metta tranquillamente a leggere.
Legge il manuale, legge le regole, legge le procedure di gioco, le segue.

E tutto funziona alla grande. No. Come se uno che conosce le regole degli scacchi è l'equivalente di un grande giocatore di scacchi.
Un gioco fatto bene ti da un'insieme di regole. Quelle regole formano delle tecniche che tu, senza rendertene conto, userai durante il corso del gioco.
Mano a mano che giochi sarai sempre più bravo.
Quelle tecniche saranno per te sempre più istintive. Esattamente come un grande giocatore di scacchi non è semplicemente uno che sa le regole, ma è una persona che ha interiorizzato una serie di mosse, di aperture, di strategie, di chiusure, che lo aiutano ad affrontare le partite. Mosse, aperture, chiusure e strategie che un niubbo volenteroso non vede immediatamente. Ma vedrà con il passare del tempo.

Non è che se tu ti leggi il manuale di La Mia Vita Col Padrone improvvisamente ci sai giocare come me.
Perché?
Perché io ho più esperienza di te. Perché è un gioco che conosco meglio. Perché le sue procedure le ho interiorizzate. Perché a occhio sono in grado di vedere quando un Servitore può funzionare o quando non è adatto al gioco (mmm...sei dipendente dal padrone perché ti paga...naaa...troppo fiacca...dammi qualcosa di più corposo...). Perché a occhio riesco ad inventarmi ordini che fanno male, che colpiscono esattamente dove fa male al tuo personaggio.

Perché tutta la fase di creatività ce la metto io. E se io ho più esperienza, ho più casistiche, ho visto più giocate, ho ricevuto più consigli, ho sperimentato di più....rullo di tamburi....è perfettamente normale che io so gestire una partita meglio di te.

E in cosa è diverso quel manuale? È diverso perché le tecniche per gestire il gioco adeguatamente sono già all'interno del manuale. Le trovi li. Però se non lo giochi, magari più e più volte, magari con persone diverse, magari confrontando la tua esperienza con altri....allora semplicemente non le interiorizzi. Restano li. Provate mezza volta. E quella mezza volta hai fatto più fatica di d&d3.5
E non me ne stupisco. Perché con d&d3.5 magari hai trascorso gli ultimi 5 anni ad affinare le tue tecniche personali, adeguate allo stile del gruppo. E ora scopri che con LMVcP quelle tecniche non funzionano o sono deleterie per il gioco.
E quindi è pesante. E quindi è frustrante.

Quindi cosa fai?

Hai un paio di scelte.
Uno: torni a giocare a d&d3.5, che negli ultimi anni lo hai affinato sul tuo gruppo applicando una serie di tecniche inconsce.

Due: provi a capire cosa c'è che non va, provi a capire dove il gioco ha funzionato e dove no, ne parli con altri, discuti di tecniche (come il ritmo, come i framing, come i bang, come il surp o il lifting).
Provi ad affinare il tuo stile di gioco, seguendo le indicazioni che ti da il manuale, cercando di capire se quelle indicazioni sono sbagliate (perché nessuno nasce imparato. E magari le indicazioni che per 500 persone hanno funzionato per il tuo gruppo non funzionano...e capire perché magari è interessante...o magari è interessante capire come fai a far divertire i tuoi giocatori nonostante decidi tu cosa fanno i PG).
Magari scopri che non hai seguito le regole a dovere. Magari scopri che ti sembrava di averle seguite. Magari scopri che quelle regole non funzionano.
Magari scopri che nel manuale mancano due o tre consigli per aggiungere alle giocate quel tocco in più che mancava (a me è successo con Avventure in Prima Serata, per esempio).

Il segreto sai dove sta? Nel giocare.

Gioca. Gioca. Gioca. Gioca e parlane. Gioca, discuti con altri delle tue esperienze. Riportale. Riporta actual play. Scrivi cosa hai fatto e cosa succedeva al tavolo. Scrivi quali erano le reazioni degli altri ("si sono divertiti" non è una reazione. È un risultato.).

E un giorno, come per magia, dopo che hai giocato a dei giochi, che li hai capiti, che ne hai trovato quelli che PER TE sono dei difetti, dopo che hai trovato il tuo modo per sistemarli, dopo che hai condiviso esperienze con altri appassionati...all'improvviso scopri di essere diventato un bravo giocatore (non fa alcuna differenza se master o no).
Scopri che hai un tuo stile di gioco, che giocare con te è piacevole, che sei in grado di vedere quando un personaggio funziona e quando no, che sei in grado di parlare di tecniche di gioco.

E poi a un certo punto, magari, ti rendi anche conto che dei giochi completamente nuovi, come DW, vengono giocati ORA per le prime volte, e che forse la gente non ha tutto questo marasma di consigli da darti.

Tipo io guardo i tre apocalittici che ho giocato con forte sospetto (IMdA, CdM e DW). Li ho provati. Li sto provando. Sto leggendo e rileggendo i manuali. Qua e la ci sono cose che mi stonano. Sto pensando alle mie giocate e a quelle di altri. Riprovo a giocarci tenendo a mente le considerazioni che ho già fatto. Ecc ecc ecc.
Esattamente come feci con Cani nella Vigna.
Esattamente come feci con Non Cedere al Sonno.
Esattamente come feci con Polaris.
Esattamente come feci con Sporchi Segreti...
Esattamente come feci con d&d3.5.

La differenza è che per padroneggiare d&d3.5 mi ci sono voluti 4 anni e alla fine non ero per niente soddisfatto (nonostante mi garantissero fossi bravo).
Per padroneggiare LMVcP mi ci sono volute tre giocate.
Per padroneggiare AiPS una stagione.
Per padroneggiare Trollbabe 3 giocate.
Per padroneggiare NCaS una giocata fatta con una persona che mi facesse notare DOVE non si era divertita.

E di tutti quei giochi so ancora di avere margine di miglioramento. Conosco le regole. Non le infrango.

Ma non sono delle macchinette che premo un bottone e escono fuori 4 giocatori soddisfatti. Sono dei giochi durante i quali io devo prendere costanti scelte. Scelte di fiction, scelte di regole, scelte estetiche. Mi devo mettere costantemente in gioco. Quella è la parte di me che migliora.
Le regole più di impararle a memoria non posso fare.
La parte di me che sa gestirle, che sa calibrare i tempi, che sa trovare i nodi dei conflitti, che sa vedere personaggi che funzionano in un dato gioco...quella è in costante miglioramento. È su quella che trovi la differenza tra un bravo master e un master mediocre.

Se il gioco è fatto bene le sue regole spingono automaticamente all'uso di tecniche adeguate a quel gioco.
Se il gioco è fatto decentemente ha regole che non entrano in contrasto tra loro.
Se il gioco non spiega come deve essere giocato è un gioco pesantemente lacunoso.

Un giocatore esperto, che conosce altri giochi, che ne ha acquisito le tecniche in modo istintivo riesce a colmare, totalmente o in parte, determinate lacune.
Alcuni lo fanno senza neanche rendersene conto.

Michele Gelli:
E' un peccato che nel forum manchi il tasto +1 perché Simone se lo sarebbe meritato alla grande

Giulia Cursi:

--- Citazione da: Simone Micucci - 2013-02-22 00:42:48 ---Le regole più di impararle a memoria non posso fare.
La parte di me che sa gestirle, che sa calibrare i tempi, che sa trovare i nodi dei conflitti, che sa vedere personaggi che funzionano in un dato gioco...quella è in costante miglioramento. È su quella che trovi la differenza tra un bravo master e un master mediocre.

Se il gioco è fatto bene le sue regole spingono automaticamente all'uso di tecniche adeguate a quel gioco.
Se il gioco è fatto decentemente ha regole che non entrano in contrasto tra loro.
Se il gioco non spiega come deve essere giocato è un gioco pesantemente lacunoso.

Un giocatore esperto, che conosce altri giochi, che ne ha acquisito le tecniche in modo istintivo riesce a colmare, totalmente o in parte, determinate lacune.
Alcuni lo fanno senza neanche rendersene conto.

--- Termina citazione ---


È proprio da questo che è partita questa discussione: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php?topic=8874.0

Mi sono resa conto che a me manca l'esperienza in determinate parti della gestione del gioco, come ad esempio il framing delle scene in maniera "aggressiva".
Per questo ho deciso di prendere in mano Trollbabe ad esempio, mi sono accorta che AW e soprattutto CdM mi mettono in difficoltà in certe occasioni.


Simo: fanmail.

Pippo_Jedi:
Più che giusto... fanmail e voto sulla scheda per te domenica!

infatti avevo scritto più o meno una cosa simile... ma la tua è più figa uffa, ti odio  :( :o ::) ;D

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa