Lunedì sera si è tentato di fare gli spioni... io, Claudia Sirim, Francesca, Carlo e Ivan.
Abbiamo letto a turno gli handout della Berlino delle varie annate e tirato a caso... sono venuti fuori gli anni '50.
Ci tengo a specificare che la scelta random è stata dovuta al fatto che a ognuno ispiravano un casino una o due epoche diverse, e per evitare scelte impossibili si è lasciata la cosa al caso... i '50 esaltano tutti
Abbiamo poi creato le spie, gestite da Claudia e Carlo.
La cosa non è stata breve, e però è stata abbastanza interessante già di per se, e comunque partecipata da tutti.
Abbiamo poi giocato due Manovre.
E per mancanza di tempo la sessione è finita (precocemente, Ivan stava male e doveva pure guidare).
Ma non è stato un problema, eravamo partiti che comunque avremmo solo creato e iniziato, e impiegato una manciata di sessioni per finire bene il tutto.
L'aiuto che chiedo è nel capire meglio alcuni dettagli del regolamento, che da manuale non mi sono chiari... e per capire un attimo come cavolo si gioca in effetti Spione, perchè ammetto di essermi trovato molto "scomodo"
In quanto ASSO la prima Manovra è stata mia e ho fatto una scena con una spia e il suo ragazzo, in cui lui (ignaro delle attività di lei) le offriva raggiante una prospettiva di vita a Berlino Ovest.
La scena è stata giocata bene o male così:
- io ho fatto il framing: parco, di notte, si incontrano
- io ho istintivamente giocato in prima persona lui
- Claudia ha istintivamente giocato in prima persona lei (che è la sua spia)
- abbiamo dialogato, lei era meno che entusiasta per l'offerta e accampava scuse, lui cercava di risolvere al volo i "problemi" che lei poneva
- a una certa ho aggiunto qualche dettaglio extra, tipo che lui si accorgeva della recalcitranza eccessiva e diventava cupo e deluso
- la cosa si trascinava senza giungere a un vero conflitto... si parlava... così ho inserito un presunto agente Stasi che passeggiando là vicino li guardava sospetto
- allora i due decidono di andarsene a casa di lui, che è più appartato
- cut
Mi sono sentito molto "scomodo" a giocare questa scena.
Se dicevo troppo mi sembrava di cantarmela e suonarmela.
Se dicevo poco mi pareva di lasciar languire le cose.
Dall'altra parte anche Claudia "giocava la sua PG" ... che lo so essere sbagliato in Spione, ma cavolo, era la cosa più naturale che veniva!
E di contro in una scena a due gli altri al tavolo semplicemente sono rimasti a guardare, per vedere che succedeva.
La seconda scena è andata più o meno sulla stessa falsa riga.
C'è stato in pratica un confronto diretto fra la handler di Claudia (giocata da Claudia) e la spia di Carlo (giocata da Carlo) e io che iniettavo tensione con cose tipo "noti che lei, rispondendoti di fretta, tradisce un accento strano, diresti russo".
E bene o male CUT, con la handler che sente di essersi tradita ma senza capire se è grave o no, e la spia di Carlo che riferisce i suoi sospetti al suo handler (tutti presenti, sono tutti parte dello staff dell'Università) che pondera la cosa e gli dice di sincerarsene.
Capisco siano solo due scene, tra l'altro le primissime due.
Nessuno si aspettava i fischiabotti.
Però io ne sono uscito con la netta sensazione di aver capito male come dovrebbe funzionare il tutto
. . .
Nota a margine: ma quante carte ha la gente???
Le spie hanno il numero indicato.
Ma tutti gli altri?
Una carta a Giocatore?
Sul manuale in un esempio sembra che quando un comprimario muore, la Spia guadagna +1 carta, è così?
I comprimari possono uscire dal gioco anche con gli esiti della Crisi normale, giusto?
Quindi la meccanica della Rivelazione, e quindi del Destino, serve solo ad accelerare la fine del gioco, giusto?
Mi fate un esempio completo di una singola Crisi? ç_ç