Gente Che Gioca > Gioco Concreto

Tu non puoi insegnare nulla al tuo gruppo. Ma c'è una soluzione.

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Mattia Bulgarelli:
Sì, Davide, è meglio se copi-incolli il tuo post in un nuovo thread.
Poi, se vuoi, metti al Thread nuovo il link a questo, e viceversa.

Callido:
La soluzione che proponi mi sembra ottima ma pecca di una cosa: i giocatori fortemente tradizionalisti NON si sposteranno per andare a provare un "bombolone alla crema" che si rifiutano di provare fra gente già conosciuta

Per fortuna la gente che conosco io non ha tutto questo rifiuto al gioco new wave però, ugualmente, non si sposteranno per venire a provarli, probabilmente proveranno qualcosa di nuovo al PLAY ma perchè si troveranno già lì per altro!
Già a Lucca, per dire, non hanno provato nulla!

Allora la vera domanda è: come fare a portarceli?
Altra domanda: sei sicuro che mettere 4 (per dire) persone abituate ad un certo tipo di gioco davanti ad un unico facilitatore cambi le cose? Se dell'interesse c'è credo che la risposta sia piuttosto ovvia, ma se NON c'è?

Simone Micucci:
il meglio sarebbe davvero giocare con persone totalmente nuove.
Ma anche io ho provato più di una volta maggiori benefici quando non ero conosciuto.

Luca (di Stasio), vedo un'errore logico nella frase "come fare a portarceli". Già il fatto che devi "portarceli" è indicativo di una mancanza di passione. Non gli interessa davvero giocare, e sicuramente non con altre persone. Gli interessa continuare il loro rituale di gioco sempre con lo stesso gruppo.

PS: non leggete "rituale" in senso negativo. È proprio una questione di ritualità sociale. Non c'è un vero desiderio di provare qualcosa di nuovo, è molto più importante che sia sempre lo stesso gruppo a giocare.

Callido:
Nel mio caso non credo... Cioè siamo molto particolari!
Principalmente ci sono due gruppi di cui parlo:
Il più facile da descrivere è il TreEmme Carpi, non so bene quali siano le vicende che hanno allontanato così tanto dai GdR ma tant'è che a parte qualche esperimento e qualche playtest di avventure da portare ad eventi stile GiocaCarpi non si gioca più se non al massimo due-tre sessioni e buttare via tutto
La gente qua ormai ha "imparato" che è più facile organizzare tavolate di boardgame (anche per via dell'irregolarità della gente)

L'altro gruppo invece è composto da una decina di persone, ci si trova  e si propongono giochi con partite dimostrative poi ci si divide in due gruppi e si fanno due campagne in parallelo (durata variabile, finora mediamente 3-4 mesi)
Qua il problema è che esiste già un periodo in cui si provano giochi, credo che nessuno sia invogliato a provare i giochi anche al di fuori, per mia incapacità/inesperienza faccio fatica a presentare decentemente un qualche gioco new wave

In realtà poi al PLAY abbiamo provato NCaS e ne sono rimasti affascinati nonostante non siamo quasi andati oltre la compilazione della scheda... Poi io è un altro abbiamo fatto quella partitella in extremis ad AW, con Simone, Giulia e Katia (io ero Arsenale, Simone MC, Giulia Operatrice, il mio amico Sapientesta, Katia Strizzacervelli)

Giulia Cursi:
Secondo me proporre le CON non è un'idea malvagia Luca, perché alle fiere non puoi provare davvero i giochi a volte, a causa della confusione o del poco tempo. Invece alle CON stai più rilassato; certo magari dicendo che sono tipo una mini vacanza ludica e non un evento per provare giochi e basta.

Poi arrivati lì sempre dividendosi si provano cose nuove, ma il dividersi è fondamentale.

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