La morale della favola
Cosa voglio dire con tutto questo? Che se io sono un delfino, cosa me ne frega a me che un'aquila mi dica che lei è tanto più brava a volare? A me interessa nuotare veloce coi miei simili delfini e quell'aquila in acqua con noi annasperebbe e basta.
Forse è solo perché mi chiamo Dario Delfino, ma trovo quest'immagine molto toccante, quasi poetica!
Sono d'accordo che la
spontaneità sia una delle migliori qualità in assoluto che si possano cercare in un giocatore (e anche che possa essere allenata).
Mi domando anche quale siano le altri importanti risorse... la fantasia, la capacità di esprimersi e di ascoltare, certamente... Ma probabilmente un elemento imprescindibile è...
la simpatia.
Lo so che è un parametro estremamente soggettivo, ma che posso farci? Nei giochi di ruolo moderni più che in ogni altro tipo di gioco la simpatia per me è determinante. Più le persone mi sono simpatiche e più mi diverto.
Posso distaccarmi molto più facilmente da questo mio giudizio se stiamo facendo un gioco più astratto (risiko, ad esempio) e meno coinvolgente (anche se COMUNQUE la simpatia incide profondamente sul mio divertimento), ma con giochi in cui non ci sono plance, tabelloni, segnalini e distrazioni varie non riesco proprio a divertirmi se gli altri partecipanti non mi sono simpatici.
Per mia grande fortuna la gran parte delle persone che conosco mi sono simpatiche, e anche quando non lo sono particolarmente, cerco sempre di trovare il loro lato migliore e mi concentro su quello. In questo modo riesco quasi sempre a divertirmi.
Tuttavia risulta chiaro che quando non ho bisogno di fare questo "sforzo extra" posso dedicarmi maggiormente al gioco e quindi divertirmi di più. Inoltre, il mio divertimento è direttamente proporzionale alla simpatia che provo nei confronti degli altri giocatori, e per quanto ciò possa sembrare egoista, è la pura verità.
Aggiungo che giocare insieme mi rende le persone più simpatiche... e questo vale per tutti, a prescindere dal livello di simpatia iniziale. Probabilmente il gioco mi aiuta ad entrare in sintonia con gli altri... per lo meno con la loro parte migliore: quel
bambino prezioso che sta dentro tutti noi e che, guarda caso, è sempre sincero e spontaneo.