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Quisquilie grammaticali qui!

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Ezio:
Trovo tutto giusto, Mauro, ma mi stupisco moltissimo che tu non abbia mai citato il Petrarca.
L'italiano del Rerum Vulgarium Fragmenta /Canzoniere è di una purezza e di una modernità sorprendente, molto più che l'opera di Boccaccio. La presenza del famoso Canto 128, poi (Italia mia) dimostra nel poeta la coscienza di un'entità culturale italiana.

Mauro:
Non ho citato Petrarca perché il discorso era inteso alla nascita dell'Italiano, specificamente alla sua storia in relazione alla nascita d'Italia, e non sono stato a fare un terzo esempio (che comunque meriterebbe la citazione; anzi, faccio che aggiungerlo); ampliando il discorso sicuramente è una figura miliare nella storia della nostra lingua, uno dei tre grandi passi che hanno portato a definirla cosí com'è - con le dovute differenze ed evoluzioni - ancora oggi.

Mauro:
Rispondo a questo messaggio:
--- Citazione ---[cite]Autore: Korin Duval[/cite]L'Accademia della Crusca dice che non è necessario, ma non è un errore vero e proprio metterlo.Vedi QUI. Non "quì" :P.
--- Termina citazione ---

In quella pagina dice, cito: "In tutte le altre parole [riferito a un elenco precedente in cui "do" non c'è] di una sillaba l'accento non va segnato"; e "Scrivete do (prima persona del presente indicativo di dare) e soprattutto sto (prima persona del presente indicativo di stare) sempre senza accento: "Ti do ragione", "Sto qui ad aspettarti". Qualcuno mette l'accento sul verbo do, per distinguerlo dalla nota musicale: ma nessuno confonderebbe questi due do, così come nessuno confonde i due re!" (sottolineatura mia); quindi lo esclude completamente.
A cosa ti riferisci quando dici che "non è un errore vero e proprio metterlo"? Che io sappia, è un errore; non mi viene in mente nessuna fonte in cui venga accettato.

il mietitore:
dannate note musicali, mi confondono sempre tutti gli accenti... erano l'unica cosa che non mi faceva prendere un 10 nei temi delle superiori. Come diceva la prof: "c'è gente che non sa dove mettere gli accenti, e dunque non li mette; tu per andare sul sicuro mi pare che li metti dappertutto". E ammetto che la venerabile Giaroli ci aveva preso alla perfezione.

Mi rallegra per lo meno il fatto che la questione degli accenti venga difficilmente recepita un po' da chiunque, a quanto vedo... ad occhio, credo che il 95% circa degli italiani non sappia veramente tutto sugli accenti.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Autore: Mauro[/cite]
A cosa ti riferisci quando dici che "non è un errore vero e proprio metterlo"?
--- Termina citazione ---

Al fatto che dicano "qualcuno mette", che mi ha fatto pensare ad un'apertura ad una possibile forma secondaria, in confronto a come sono categorici sugli altri casi.

Anche altre fonti lo ammettono.

Altre no.

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