"La virgola può tuttavia figurare tra soggetto e predicato o tra predicato e oggetto quando uno degli elementi è messo in particolare evidenza o spostato rispetto al posto abitualmente occupato nella frase. Ma sono eventualità che possono darsi solo nella riproduzione del parlato o nel registro colloquiale, come in una certa prosa giornalistica: «Lei, è stata zitta tutto il tempo» (si sottintende un contrasto rispetto ad altre persone che hanno parlato o anche rispetto al comportamento di quella lei, che avrebbe dovuto parlare); «Parla bene, lui!» (con valore enfatico-ironico); «Mi pare quasi di udirla, la voce stizzita di Rosaria» [Rea 2002, 14]" (Italiani Scritti, Luca Serianni, Il Mulino); anche la Crusca, pur dicendo che la virgola non si mette tra soggetto e verbo, sottolinea come "se altre parole si frappongono tra questi due elementi occorre prestare più attenzione".