Autore Topic: [Articolo - INGLESE] "Come non far scappare le ragazze dal tuo tavolo."  (Letto 16746 volte)

Giorgia

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Ma è davvero così strano considerare una ragazza in un gruppo come un qualsiasi altro giocatore? Mettiamo pure qui le quote rosa? Boh  ???
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Niccolò

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se vogliamo filosofeggiare:

ma è davvero così giusto considerare una persona come un qualsiasi altro giocatore?

Mattia Bulgarelli

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Ma è davvero così strano considerare una ragazza in un gruppo come un qualsiasi altro giocatore? Mettiamo pure qui le quote rosa? Boh  ???
La questione di cui si sta discutendo è, riassumendo, questa: l'ambiente sociale del GdR tradizionale è MALATO, al punto che donne e ragazze si sentono spesso NON considerate come "un altro giocatore" ma come "il giocatore speciale"... e non è proprio un modo sano di interagire con una persona. >_<

La community indie italiana si fa spesso vanto, invece, di trattare le PERSONE da PERSONE.
Non posso parlare a nome di tutta la community, ovviamente, ma potrei elencare una lunga serie di nomi che si stanno sbattendo attivamente per far entrare "nuove leve" (te compresa) e trattarle in guanti di velluto... e tenere fuori i "socialmente impediti" che vogliono solo le elfe nude sulle copertine. ^_^
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Giorgia

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Scusate sono una neo iscritta e non è mia intenzione scatenare polemiche, ma non concordo con il considerare malato l'ambiente sociale dei GDR tradizionali e invece automaticamente sano quello della community indie. Per me resta sempre una questione di persone, maturità e rispetto tra giocatori.

Io mi sono sempre trovata bene nei gruppi di gioco di cui ho fatto parte e la discriminatente non era a che giochi giocavano ma appunto sulla maturità, anche "sociale", persone.

Apprezzo gli sforzi per creare un ambiente tranquillo e per favore non fraintendermi ma non voglio essere trattata con i guanti di velluto perchè sono una ragazza, diciamo che il caloroso benvenuto che ho incontrato qui (di cui vi ringrazio molto) spero sia indipendente dal mio sesso e appunto essere considerata da persona.

Diciamo che mi sento trattata come "speciale" quando dici che si fanno sforzi, ho la presunzione (pur non essendo femminista) di potermi difendere da sola da certi atteggiamenti e di non necessitare di un ambiente protetto

PS: spero davvero di non aver urtato nessuno con questo post e di non sembrare maleducata o irrispettosa
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Matteo Suppo

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Concordo sul fatto che non bisogna considerare automaticamente sano l'ambiente della community indie.


Però Giorgia, se leggi per bene l'articolo, vedrai che si può ricondurre a un semplice "Trattate le persone come persone", che è esattamente quello che dici tu.


Solo che apparentemente c'è un sacco di gente cui va ricordato che anche le donne sono persone, e a cui vanno insegnate le basilari norme di decenza e rispetto.
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Giorgia

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Sì sì lo spirito dell'articolo lo avevo recepito (anche se devo ammettere che mi ha stupito abbastanza, dato che in un gruppo di giocatori un minimo maturi certe situazioni mi sembrano improbabili) il mio post era in risposta a quello di Mattia.
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Matteo Suppo

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Il problema credo che stia nel "un minimo maturi". Una delle mie frasi preferite è "I giocatori di ruolo sono dei disadattati", e intendo sia chi gioca a Pathfinder che ci gioca a Bacchanalia. ^^
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Simone Micucci

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Ora non riesco a fare un intervento articolato.
Vi chiedo solo un favore: dire che un intero ambiente è malato è un tirare in mezzo un ipotetico "loro". Delle imprecisate persone. Tutti quelli che giocano tradizionale. So che Mattia non voleva dire questo, ma leggere il suo intervento in quella chiave è fin troppo facile.
Quell'articolo tocca un tema molto delicato, che persone diverse hanno affrontato, e affrontano, in modi molto diversi (Giorgia ad esempio può sentirsi "a disagio" in un ambiente che percepisce come "troppo protetto").
Quindi fate bene attenzione alle parole che usate quando parlate di altre persone.
Dire "a me è capitato di vedere ambienti sociali malati" è diverso da "l'ambiente sociale del gioco di ruolo tradizionale è malato".

Ripeto, è un discorso delicato, cercate di parlare della vostra esperienza in modo concreto facendo capire bene che è la vostra esperienza. ^_^

Buon proseguimento.
Simone Micucci - GcG Global Fac - Fan Mail: 70 - Pacche sulla Spalla: 1. "Difficile avere nemici con Caldo+3"

Giorgia

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Se per voi non è un problema per me non c'è alcun disagio a continuare a discutere dell'argomento.

Come dicevo nella mia limitata esperienza pur avendo anche incrociato giocatori con qualche problema a relazionarsi (ma appunto indipendente dalle preferenze di gioco) in genere ho incontrato persone con le quali è stato molto piacevole comunicare (e credo che i gdr abbiano potenzialità elevatissime in questo campo). Poi magari sono stata fortunata eh...

Per me considerare disadattatti i giocatori di ruolo sarebbe come definire asociale chi apprezza il piacere della lettura.
Spero di non essere andata troppo OT e di essere stata comprensibile.

Mi sono venute in mente domande inerenti all'argomento ma prima di esporle devo cercare di strutturarle un minimo.
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Niccolò

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l'articolo è rivolto evidentemente a gente che non è abituata a trattare le donne come persone. possiamo discutere del fatto che queste persone siano tante o poche, ma non che esistano e che l'articolo non fornisce loro raccomandazioni sensate.

Giulia Cursi

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Io ho giocato di ruolo con tantissima gente e posso dire che alcune persone con cui ho giocato avrebbero bisogno di leggerlo questo articolo, ma tanto non lo capirebbero.
Di fatto ho conosciuto anche persone con cui questi accorgimenti erano loro stessi i primi a prenderli e anzi si premuravano di non mettere a disagio nessuno se si toccavano temi forti.

Giorgia tu sei stata fortunata, altri no, c'è chi come me da adolescente non aveva un carattere forte e deciso e per la pace comune del "gruppo" giocava anche se certe cose o persone le davano fastidio.

A me è stato detto che per realismo non ha senso che esista una donna guerriera...
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Giorgia

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Forse la fortuna è stata iniziare a giocare "seriamente" non da adolescente.. vedi il problema per me è che si dovrebbe cercare di non mettere a disagio nessuno, non di non mettere a disagio la ragazza.
Io poi per amore di sperimentazione i primi tempi ho sempre giocato personaggi maschili e mi sa che se qualcuno mi avesse detto una roba del genere gli avrei fatto notare che, per lo stesso motivo, lui non avrebbe potuto interpretare personaggi più intelligenti di chessò un troll 
« Ultima modifica: 2012-11-07 12:56:36 da Giorgia »
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Io poi per amore di sperimentazione i primi tempi ho sempre giocato personaggi maschili e mi sa che se qualcuno mi avesse detto una roba del genere gli avrei fatto notare che, per lo stesso motivo, lui non avrebbe potuto interpretare personaggi più intelligenti di chessò un troll
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fanmail x Giorgia!
Alberto M.   - Ventura"il problema è che io ci tengo a che il mio personaggio resti vivo, ma lui non ci tiene tanto" (by Jasca)

Nella mia esperienza nel giocare di ruolo con gruppi "misti" ( e poi spiego cosa sono i gruppi misti ) ho trovato solo insuccesso.

Io chiamo "gruppi misti" quei gruppi dove i vari membri hanno un unico tratto comune: la passione per il giochi di ruolo.
Questo non basta, non sempre.

Un esempio concreto sono le "pause fuori gioco" che volente o nolente avvengono. Supponiamo che out-of-play il Giocatore1 ( G1 ), il Giocatore2 (G2) e il Giocatore3 (G3) decidono di imbastire una chiacchierata su una loro passione comune ( e.g. Magic, SerieTv, la Figa! ).

Nel frattempo Giocatore4 (G4) resta in disparte perche' non ha passioni in comunque tranne il gioco di ruolo; qui si genera un problema. Magari si annoia, magari la volta dopo non torna.

Che G4 sia una ragazza o un ragazzo poco importa, ma se non si ha un gruppo omogeneo o eterogeneo a sottogruppi e' difficile gestire "i tempi morti".

tutto questo rigorosamente IMHO.
Daniele

Lavinia

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Giorgia, a parte sottoscrivere del tutto ciò che dici (sei troppo brava per essere vera, devi essere un troll :P), ti segnalo che per la scorsa INC ho scritto un articolo sul perché, nella mia esperienza, nei gruppi di gioco adolescenti spesso le ragazze vengano emarginate/considerate "diverse" e simili, e credo che il fatto che si parli di adolescenti sia una delle cause principali dei problemi. Non l'unica, e le altre cause (e/o una mentalità che rimane di tipo adolescenziale) causano problemi anche in gruppi formati da adulti, ma guarda caso si hanno decisamente meno problemi giocando con adolescenti un minimo maturi o con persone più grandi... Coincidenze? ;D

Poi sì, come detto nell'articolo, non è solo questione di "rispettare le donne" ma di rispettare TUTTI, e questo include anche le donne.


@Daniele: io sono una persona che è capace di interessarsi di praticamente qualsiasi cosa, quindi anche con persone che parlano di cose che non conosco finisco per ascoltare interessata, chiedere chiarimenti e simili, però in effetti può essere un problema... D'altra parte, è vero anche il contrario: si può scoprire di avere interessi comuni attraverso il gdr (esempio classico: si gioca a Sporchi Segreti, una persona che aveva ignorato il noir inizia ad interessarsene perché è piaciuto il gioco e quindi ha qualcosa in più in comune con chi magari ha scelto il gioco perché appassionato di noir).
« Ultima modifica: 2012-11-07 13:47:59 da Lavinia »

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