Gente Che Gioca > Gioco Concreto

Giochi di rottura / Giochi di transizione

<< < (5/5)

Mattia Bulgarelli:
Metto in SLOW DOWN a titolo precauzionale.

Alessandro Piroddi (Hasimir):

--- Citazione da: Ezio - 2012-10-08 15:20:49 ---Per passare dal tradizionale ai giochi indie serve solo una cosa: voglia di sperimentare cose nuove.
--- Termina citazione ---
This.
Non c'è altro.


Poi si può disquisire sullo strumento migliore dato il gruppo... e in tale ambito io credo abbastanza fermamente nel valore della rottura.


Ricordo le mie primissime discussioni infinite con Moreno e Domon, su GdR-Italia, e solo leggendo i manuali (CnV all'epoca) dicevo di capire, sentivo di capire, ma cazzo non avevo capito.
Poi è bastata una singola partita ad Annalise (INC2009) e tutto ha cambiato prospettiva... e da li si è andati avanti, ma è un'altra storia.

Zachiel:
Cerco di chiarirmi, lo sapete che non è facile...

Io paura di passare ai giochi diversi da quelli che ormai conosco ne ho, non lo nascondo. Mi terrorizza dover seguire dei principi, dover usare tutte le regole o il gioco non funziona e tutte quelle cosette lì, ma non è quello di cui stiamo parlando ora.
Però secondo me la paura non è l'unico motivo per voler cercare qualcosa che assomigli a parpuzio (perché anche come impostazione, il gruppo, la quest, almeno i parpuzi che conosco si assomigliano tanto).
L'altro motivo è appunto il ricercare un gioco che ha elementi che mi piacciono, come nel mio caso lavorare insieme per raggiungere un obiettivo comune, oppure l'atmosfera fantasy, oppure la possibilità di mettere in mostra la propria bravura nel creare un personaggio (ci fossi riuscito una volta...) ...ma magari gli mancano quelle cose come la regola zero o le penalità per la morte del personaggio o... altre cose che sembrano connaturate ai parpuzi, perché se tutti le usano allora devono esserci per forza.


(Simone, lo so bene la differenza che passa tra un'edizione è un altra e ttte le edition war che ne conseguono, ma fondamentalmente 4e è molto più riconoscibile come D&D che non per esempio Dungeon World... e sicuramente molto più di ).

Simone Micucci:
Marco mi rendo conto che ho usato parole forti (e dicevo che quei concetti li trovi in gradi diversi di estremizzazione).
Ma guarda anche il tuo caso (Ps: è bello che tu ammetta di avere paura. Fan Mail per l'apertura): hai anche paura del cambiamento. E non c'è niente di male. La paura del cambiamento viene analizzata nel marketing, negli imprenditori, negli scienziati, nei governanti e negli amministratori. Non vedo che ci sia di male a ritrovarla nella propria routine con i propri amici.

E la maggior parte delle persone che cerca un gioco nuovo non dice "ciao ragazzi, a casa tuttobbene, in famiglia tuttobbene, con gli amici tuttobbene, sono soddisfatto al 100% e vorrei un gioco diverso ma il più possibbile ugguale".
La maggior parte (e sto dicendo la maggior parte per una questione di moderazione. In questo momento io non ricordo gente che cercava di cambiare e che veniva da esperienze appaganti) viene da situazioni in cui non sono appagati. Magari non all'inizio, ma dopo un paio di domande innocenti le magagne le trovi.

Il tuo ragionamento non mi fila. Secondo te qualcuno dovrebbe voler giocare a giochi simili perché è davvero esperto, ha provato davvero cose diverse e sa davvero quali sono i suoi gusti?
Una persona che ha questo grado di esperienza non viene a domandare su un forum un gioco adatto ai suoi gusti, perché una persona con questa esperienza quel gioco lo ha trovato, lo conosce e ci sta già giocando.
Una persona che viene a fare quella richiesta è qualcuno che non sa esattamente che gioco proporre ad altre persone (forse il suo gruppo storico, o forse un nuovo gruppo che non conosce) e non vuole rischiare di avere commenti negativi e critiche.

PS: questo concetto non si applica solo ai GdR, ma anche ai film. Ti è mai capitato di conoscere gruppi che guardano solo Azione/Horror di serie C, nonostante almeno una o due persone nel gruppo vogliono vedere altro? E non si può vedere perché altrimenti c'è lagna, protesta, sbuffi e cazzate del genere?

È Groupthink, nient'altro.
Ovvio che poi c'è qualche pecora nera che non ricade in questo schema, ma io ad oggi non ricordo di averne incontrate. Ne ho sentito parlare o le ho sentite ipotizzare, quello si. Ma visti con i miei occhi ora non ricordo.

E proporre a questi gruppi "qualcosa di uguale ma diverso" non funziona. Bisogna proporre qualcosa fatto su misura per la situazione di quel gruppo. E spesso e volentieri è roba tipo AiPS o Fiasco. Raramente Solar System o cose simili funzionano bene, perché vengono giocate di nuovo con gli schemi tribali di quel gruppo, invece di crearne di nuovi e sdoganare l'idea che "un altro stile di gioco è possibile".

Navigazione

[0] Indice dei post

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa