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Esistono GdR brutti?
Michele Dubini:
Attenzione che qui si rischia di finire in una discussione che si arrocca su posizioni che finiscono per stabilire un "indice delle cose spiacevoli" o di incanalare dei concetti slegati a ogni tipo di "categoricizzazione", quali il divertimento e il bello e il brutto (no, vi prego, non deragliamo sull'estetica...per dei giochi non mi sembra il caso, e non ci salveremmo più!)
Definire un gioco bello/brutto è sempre dato dai propri gusti personali. Non sono mai stato un relativista, ma in questo ambito ritengo che Caio definisca un gioco bello o brutto NON tanto a seconda di parametri oggettivi (può essere influenzato da alcuni parametri, sì, ma non direttamente guidato da essi), ma dai suoi obiettivi -> ciò che ricerca da un gioco. Insomma, ci avventuriamo su una dimensione esclusivamente personale, fragile come un castello di carte. Il piacere/non piacere non è dettata da leggi o ragionamenti; è dettato dalla intuizione e dal capriccioso gusto.
Credo di poter riassumere il discorso nella parola DIVERTIMENTO. Se un gioco ti diverte, allora lo giudichi bello. Se le tematiche non attirano, se ti stufi [per un qualunque motivo che ritieni valido], se non incontra il tuo "sense of playing", allora lo definisci brutto. Sono categorie personali, e dire un gioco è BRUTTO non significa etichettarlo in modo oggettivo (anche se nel proprio inconscio credo che si cerchi di imporre questa "bruttezza" abbastanza a piè spinto) ma in modo prettamente personale.
Un discorso eccessivamente semplicista e relativa? Forse. E' sì vero che alcuni giochi devono essere digeriti e smaliti prima di essere compresi/goduti appieno [vedi Polaris], ma è altresì vero che la prima impressione, pur non essendo quella definitiva, conta tantissimo. Conta una cifra.
Fare discorsi su NW, Tradizionali e Panettoni [scusate ma me hanno fatto mangiare uno stasera, contro la mia volontà, e devo sfogare la mia frustrazione repressa ç__ç]...boh, secondo me lasciano il tempo che trovano in questo ambito.
P.S. Il mio gioco preferito, dopotutto è Vampiri: La Masquerade. Ci ho fatto notti, notti, notti, notti e notti con amici, creando regolamenti, mischiando elementi, creando trame, facendoci ogni cosa...lo storyteller system non è perfetto? Vero. Il metaplot fa acqua? Vero. Ha grossi difetti? Vero.
Ma per le emozioni che mi genera, per la bellezza in cui vedo questo gioco, tali difetti mi sembrano nulla, anche se notevoli (e palesi, in alcuni ambiti).
Non dico che sia il miglior gioco in assoluto, dico che PER ME è il miglior gioco di ruolo in assoluto. E' questo il significato del bello.
(E sbavo dietro a Polaris, Covenant, Solipsist ed altri NW che considero dei capolavori, senza "se" o "ma". Insomma, è vero che il discorso delle abitudini porta a una chiusura mentale mica male, ma non per questo ciò che stà dietro di noi deve essere imperfetto. Sarebbe quasi come dire che Petronio era un incapace/mezza sega, e Baricco un genio. Due affermazioni alquanto discutibili, e Baricco pure mi piace...e torniamo al discorso del bello/brutto.)
P.P.S. Poi ci sono i mostri sacri come F.A.T.A.L. ...beh, quelli trascendono l'umana comprensione! :D
Mauro:
--- Citazione ---[cite]Autore: mik[/cite]Il mio gioco preferito, dopotutto è Vampiri: La Masquerade. Ci ho fatto notti, notti, notti, notti e notti con amici, creando regolamenti, mischiando elementi, creando trame, facendoci ogni cosa...lo storyteller system non è perfetto? Vero. Il metaplot fa acqua? Vero. Ha grossi difetti? Vero.
Ma per le emozioni che mi genera, per la bellezza in cui vedo questo gioco, tali difetti mi sembrano nulla, anche se notevoli (e palesi, in alcuni ambiti).
Non dico che sia il miglior gioco in assoluto, dico che PER ME è il miglior gioco di ruolo in assoluto. E' questo il significato del bello
--- Termina citazione ---
Per te Vampiri: la Masquerade è il miglior gioco in assoluto, o lo è la versione che giochi tu? Tu stesso dici che hai passato notti a creare regolamenti: a me Polaris (per citare un gioco citato anche da te) piace cosí com'è, senza cambiare una virgola; magari se ci facessi dei cambiamenti mi piacerebbe di piú (ma non mi arrischio a dirlo :P ), ma non ho bisogno di cambiarlo per dire che mi è piaciuto (e molto: il giorno dopo averlo provato ho letto il manuale, il giorno ancora dopo ho cercato di organizzare una sessione).
Nota: questo non è una critica a te o al gioco in sé; ma, se a piacermi è VtM come modificato da me/noi, posso ancora dire che mi piace VtM? Se il mio gioco preferito fossero gli scacchi con due pedoni al posto degli alfieri, il mio gioco preferito non sarebbero gli scacchi.
Matteo Stendardi Turini:
--- Citazione ---P.S. Il mio gioco preferito, dopotutto è Vampiri: La Masquerade. Ci ho fatto notti, notti, notti, notti e notti con amici, creando regolamenti, mischiando elementi, creando trame, facendoci ogni cosa...lo storyteller system non è perfetto? Vero.
--- Termina citazione ---
Il sistema di Cani nella Vigna, invece, per quel gioco, è perfetto. A quel punto puoi dire: "mi piace/Mi fa schifo Cani nella Vigna", ma se cambi qualche cosa senza grande attenzione, ottieni un gioco totalmente differente.
Se Vampiri, per te, non è perfetto, perché non lo cambi? E se lo cambi, non giochi più a Vampiri, così come è sul manuale. Giochi ad un gioco che abbia l'ambientazione, magari, o i poteri, ma non è Vampiri.
EDIT: eh, Mauro.
Niccolò:
vampiri/mik:
PER TE lo è. non lo metto in dubbio. potrebbe esserlo benissimo anche se fosse un gioco scritto coi piedi e pieno di difetti di design e consigli dannosi per il gioco. potrebbe esserlo (e continuare ad esserlo) perfino se-posto che questi difetti ci siano- te ne rendessi conto.
le due cose (preferenza personale e qualità del gioco) viaggiano su binari indipendenti.
a meno che non adotti il paradigma più ingenuo, primitivo e acritico del mondo: ovvero "trovo di quelità quelle cose che mi sono piaciute, per il fatto che mi sono piaciute". in tal caso i due binari coincidono.
Dr. Zero:
--- Citazione ---Credo di poter riassumere il discorso nella parola DIVERTIMENTO. Se un gioco ti diverte, allora lo giudichi bello. Se le tematiche non attirano, se ti stufi [per un qualunque motivo che ritieni valido], se non incontra il tuo "sense of playing", allora lo definisci brutto. Sono categorie personali, e dire un gioco è BRUTTO non significa etichettarlo in modo oggettivo (anche se nel proprio inconscio credo che si cerchi di imporre questa "bruttezza" abbastanza a piè spinto) ma in modo prettamente personale.
--- Termina citazione ---
Ma spero di no. So perfettamente che potrebbe capitarmi una giocata a Angeli e Demoni divertente. Ma sono abbastanza grande da capire quali grossi difetti di design abbbia e dove il master o il gruppo siano intervenutiper aggiustarli.
Mi sono divertito ma quel gioco è davvero brutto.
io dico solo una cosa: se si guarda alla costruzione del gioco e lo si giudica per quello che è senza l'intervento del Sacro Ordine del Buon Senso, gloriosi cavalieri che usano il buon senso al posto delle regole, se si valuta il gioco solo per quello che nel manuale c'è (mantiene quel che promette) si può valutare il gioco in se dal punto di vista del design. Il mollone di fuksan si può dire che si a brutto, ma non che sia(sarà) costruito male.
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