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[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?

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Daniele "fenna" Fenaroli:
Tre esperienze.
Le ultime due campagne di D&D che ho inziato con vecchi amici (BTW l'unica ancora sopravvissuta non ci si vede da un anno e si giocava tipo due o tre volte all'anno), più finale del campionato GDR 2011 (Shadowrun).

1
Per esattamente, dico esattamente 3 ore non è successo un cazzo. Seriamente. Nulla. Nix. Nada.
Eravamo in un luogo chiuso nello spazio (qualcosa come un astronave, ma non era molto chiaro, in realtà c'erano colonie e robe simili: bello, interessante vediamo cosa ne esce), siamo li per gestire la sicurezza. La partita inizia con uno scontro con della gente che si introduce in questa "astronave" e alcuni di questi riescono a sfuggirci. Abbiamo seriamente utilizzato ogni pista possibile, chiesto la qualsiasi, ma 3 ore di gioco (concedetemi il francesismo") "a girare su e giù come la merda dai tubi".

Io mi annoio a morte.
Lo dico al mio amico, che è, ripeto, un amico fraterno e lui se ne risente, come se gli avessi detto che non è un bravo master...
Un gioco che mi mette in questa posizione o che mi fa sentire a disagio a dire ad un mio amico, guarda che secondo me l'avrei gestita differentemente la cosa perché (bla bla bla) per me è un gioco da buttare.

2
Campagna che non si gioca già citata prima.
Scena che mi ha fatto proprio incazzare come una iena, non so se non abbiamo più giocato per quello.
Il gruppo arriva in una taverna sperduta nel nulla, presente il west: ecco. Sta aspettando un informatore per una missione.
Ubriachi marci gli eroi vengono svegliati da delle grida e dei suoni di battaglia.
Ci si butta: che cazzo. Dei brutti ceffi ineseguivano un informatore, che scopriremo essere un conoscente del party.
Alla fine uno di quelli che l'avevano aggredito è salvo, gli ho ammazzato il fratello, ce l'ha con me ma è salvo.
Lo lego come un salame e inizio a parlarci.
Ora; avete presente pulp fiction, o per qualche dollaro in più? L'eroe di turno quando ottiene quello che vuole, riconosce l'onore dell'avversario e da la possibilità, pur in condizioni avverse di sopravvivere e venirlo a cercare. Io avevo condotto l'interrogatorio in quella maniera, cioé ottenute le informazioni volevo che vivesse, se ne andasse e una volta pensato poteva venirmi a cercare in futuro o unirsi alla nostra società: cazzo maghi di un certo livello non si trovano in giro.
Ho lasciato una situazione carica di cose a venire per il futuro, un PNG potenzialmente interessante e con delle motivazioni: yeh!
In quel momento un mio amico fa "Ok, finito l'interrogatorio gli taglio di netto la testa".
Porc*** il mio amico GM mi fa, una cosa come: "beh è legato come un salame, hai l'arma in mano, direi che non hai tempo di fare nient'altro".
Perché mi sono incazzato??? Perché non nego la legittimità dell'azione del mio amico: ma porcaccia la miseria E' un CONFITTO!
Bastava avere un gioco che avesse una risoluzione dei conflitti che non fosse ammazzare il PG del mio amico o convincere il GM che stava facendo una minchiata.
Mammia quanto ero incazzato! Mammamia.
Il punto è che il mio amico aveva tutto il diritto di dire quello che ha detto, così come l'altro mio amico che faceva il GM, secondo la sua estetica questo era la cosa migliore e il gioco dice così. Ecco perché è un gioco di cacca.


3
Partita a Shadowrun.
Le mitiche partite investigative. Gli organizzatori avevano avuto la geniale idea di fare una partita investigativa dove, al contrario di tutti i canoni, non solo c'erano 3 (dico 3 linee di trama che si intrecciavano), ma il gruppo si doveva dividere. Ovviamente non ci abbiamo capito una minchia, quindi gioco frustrante che non porta da nessune le parti. Mi annoiavo, quindi ho deciso di movimentare la partita.
Ho praticamente lasciato penzolare al grattacielo un corporativo di quelli grossi per avere le informazioni che mi aveva negato in precedenza. Yeah. Scena fantastica con le corporazioni che ci stanno nel culo e io che me la evado in stile Die Hard. Fino a qui niente di strano, anzi divertente,
A cena alla fine della serata capita che esce fuori la scena con uno dei GM che ci aveva masterizzati in un precedente torneo, mi dice che secondo lui, il GM ha fatto male perché doveva fotterci totalmente, o ammazzarmi il personaggio.Il ragazzo è un ragazzo simpaticissimo, ma quando ho sentito sta roba ho sorriso cortesemente e ho pensato a qualcosa del tipo: incontrassi sto ragazzo su un forum sarebbe anche capace di dirmi che "hei solo i GM cattivi puniscono i giocatori".Ultima esperienza. Positiva.


Domenica scorsa vado in ludoteca, ci sono due o tre ragazzi che non stanno facendo una minchia: la ragazza di un iscritto (fra l'altro nel consiglio della Ludo) appassionata di board game, se ne stava leggendo Vampire (si un gioco in cui serve prepararsi per atteggiarsi meglio) un ragazzo che non avevo mai visto, e il moroso della ragazza.
Tiro fuori un po' di manuali. Scegliamo di giocare a FIASCO. Giochiamo, giocata meravigliosa e divertentissima.
Poi il suo ragazzo mi fa, dai che proviano NCaS. Si gioca un oretta, faccio vedere le cose principali e dico che eventualmente rigiocheremo con più calma la prossima volta.
La ragazza del mio amico mi dice che ha preferito FIASCO perché era più corale, più cazzone e decisamente più in tono. Io concordo con lei e le dico che forse abbiamo giocato NCaS un po' di fretta.
La sera, dopo cena, la ragazza mi fa: dai che si fa un'altra partita! FIASCO.
Non l'abbiamo fatta perché, semplicemente non avrei avuto tempo, visto l'ora che mi separa casa mia dalla ludoteca, ma sopratutto il fatto che avrei lavorato il giorno seguente, però: diamine! Era delusa! Io ho pensato: che spettacolo!
Ecco: è quel "che spettacolo" che mi manca nei parpuzi!
Quella "roba li" che mi ha colpito di Cani mentre facevo la scheda del personaggio e poi giocavo il primo conflitto; quello che mi ha appassionato in Polaris mentre aggiungevo particolari al cosmo e vedevo il mondo del personaggio sgretolarsi, in penny e in FIASCO: che spettacolo!
Che spettacolo non sono più riuscito a dirlo giocando a un parpuzione.
A parte quando ho vinto il primo torneo di D&D dopo 10 anni di gioco, ma sopratutto ho saputo che entrerò gratis a Lucca Comics :D , ma dire che centra poco con il gioco in se.

[editato errori]
Ragazzuoli, ma solo a me ogni tanto mi si sfancula la formattazione del testo?

Loktar:
Ho giocato una marea di giochi "tradizionali", li narro / masterizzo /custodisco / arbitro... e gioco tuttora, live e cartacei, così come mi piacciono tantissimo i giochi new wave a cui mi sono avvicinato da pochissimo (e che reputo una vera bomba).

Personalmente, e per partite fatte, li considero semplicemente giochi diversi, esemplare è il paragone tra il monopoli e il risiko.

Potrei descriver mille esempi di AP, ma preferisco essere sintetico (se poi qualcuno vuole conoscere le mie esperienze, ne posso riportare qualcuna).

Più che un difetto strutturale dei giochi tradizionali (che sarebbe come dire che il gioco dell'oca è troppo basato sulla fortuna), il problema è nei master / giocatori.

I giochi tradizionali, per quello che ho visto, permettono troppo di fare:

1) Min / Max.

2) Sfogare le proprie frustazioni in gioco.

3) Far sorgere la sindrome da onnipotenza presunta nel master.

4) Far identificare TROPPO il giocatore nel proprio PG / master nel modo di masterare.

Spiego i punti, ove si perde il senso del gioco.

1) L'esasperato antagonismo TRA GIOCATORI (assurdo), porta a creare schede massimizzate. Si badi che io non intendo il fatto che un guerriero non debba studiare per far male, cosa che, ovviamente, si riflette nella scheda, ma nella ricerca compulsiva di combinazioni a livello di regolamento valide (regola 0 permettendo) che potrebbero non aver senso nell'economia del gioco. Il senso del gioco si perde perchè il centro diventa il proprio PG E BASTA, e non il divertimento comune e lo stare insieme.

2) Partita di Vampiri, tutti si fanno i figaccioni belli e dannati, inoltre abbandonandosi a situazioni a limite del sadismo e del buon gusto A GRATIS. Adesso non sono un moralista, ma alcune cose non possono essere gratuite, e se si fanno... beh, io chiamerei uno bravo. In questo caso il senso del gioco si perde semplicemente perchè l'obiettivo non è più il divertimento comune e lo stare insieme.

3) I master che si appellano alla regola 0 non per salvare la finction ma per fare in modo che la loro storia vada come vogliono... beh, diciamo che avessi voluto sentire la favola della buona notte non sarei stato ad un tavolo di gioco.

Esempio: vampiro che vuole costruire una bomba fatta semplicemente di benzina, bombole di gas, polvere pirotecnica e palline da flipper (un'enorme granata a frammentazione insomma), tizio con RISORSE A 5 e conoscenza della malavita (per la serie: la macchina la compro, pago qualcuno per rubarla etc), a cui viene impedito di farlo perchè... nell'ordine:

1) Non aveva i soldi per farlo: obiezione per le risorse a 5 accolta.

2) Non conosceva cosa fossero i fuochi d'artificio: obiezione per l'irrealisticità della SCUSA accolta.

3) NON sapeva dove comprare i fuochi d'artificio: il fatto che ci siano sulle pagine gialle non è stata considerata una motivazione sufficiente per accogliere un'obiezione.

4) Non sapeva cosa fossero le palline da flipper: diciamo che non ho voluto NEANCHE fare un'obiezione a questa cosa perchè veramente ridicola...

In questo caso il senso del gioco si perde semplicemente perchè l'obiettivo non è più il divertimento comune e lo stare insieme ma la soddisfazione del master.

4) Alzi la mano chi non ha mai visto un master / giocatore offendersi per critiche al suo modo di giocare.

A me, personalmente, la cosa più ridicola capitata è stata la confidenza di una persona che mi diceva che una terza non aveva mai avuto il coraggio di "rinfcciarmi" il mio peggiore e più terribile difetto, raccomandandosi, addirittura, di non dirmi assolutamente di questa confidenza!

Qual era questo mio terribile, inconfessabile, misterioso, oscuro difetto? Che secondo questa persona, io sarei stato un giocatore appena passabile.

(per la cronaca, il mio commento è stato: "E' quindi"?)

In questo caso il senso del gioco si perde semplicemente perchè l'obiettivo non è più il divertimento comune e lo stare insieme, ma... on saprei, probabilmente si ricollega ai 3 punti di sopra.

Il problema dei tradizionali, quindi, è la TROPPA LIBERTA' che hanno sia i giocatori che, soprattutto, il master, che diventa la peggiore delle prigioni.

In teoria, anche in un gioco tradizionale si dovrebbe cercare di cooperare per costruire la migliore storia ed impegnarsi per il divertimento comune, purtroppo i tradizionali permettono lo sfociare in situazioni descritte sopra che sono al limite del patologico.

Ciò non vuol dire che il tradizionale sia brutto, AMO le ambientazioni ben scritte, tuttavia io, di queste situazioni, al momento non ne ho viste nei giochi indi, ed al momento ho giocato a Fiasco, Mondo dell'apocalisse e Palla di Neve, e tutti e tre il sistema non avrebbe potuto permettere, almeno per la mia esperienza, le 4 situazioni di sopra (o, comunque, sarebbe stato troppo più complesso).

Al momento trovo gli indi aventi un SISTEMA superiore, migliore, tuttavia ammetto che i tradizionali non è che sono brutti in sè, ma che il sistema, purtroppo, rende troppo facile cadere nelle situazioni sopra descritte.

Per quanto sia sicuramente colpa di persone inadatte a giocare (ovvero di pensare al divertimento comune e socializzare), diciamo che i sistemi tradizionali permettono un approccio fin troppo sbagliato a persone sbagliate.

Patrick:
Gazie Daniele e Ambrogio ^^

Ambrogio, puoi approfondire un po' di più il punto 2, e se vuoi l'1? Cos'è successo di preciso a quel live di vampiri? E se vuoi, puoi portare un esempio in cui c'è stata competitività tra giocatori al tavolo?

Loktar:
Per il punto 1, ne ho fin troppi di pomeriggi (se non di più) passati a creare schede, sfogliando mille manuali, non per motivi di BG ma per cercare i bug di regolamento e le combinazioni migliori.

Potrei narrare degli incroci di razze più strane oppure dei BG più impossibili per "giustificare" l'acquisizione di talenti ed abilità assurde.

Un esempio su tutti, la creazione di un mio ammazzademoni, durata mesi (nel senso che ha avuto continui ritocchi da parte del master), livello epico, che face più di 200 danni con un attacco completo, immune ai critici, artefatti a palate etc etc etc.

Ancora peggio (almeno a me era il master a farlo, io dei millemila talenti che mi metteva ne usavo meno di un decimo perchè volevo GIOCARE e non fare i calcoli di fisica quantistica) era il mio compagno di gioco: scelta una razza assurda, incrociata con talenti ed armi particolari che non riuscirei neanche a ripetere, aggiunti oggetti magici ed artefatti da far invidia alle divinità, aveva creato un personaggio che avrebbe potuto uccidere solo OSSERVANDOLO (E NON SCHERZO), oltre che essere una bestia in combattimento tale da poter picchiare draghi colossali (e badate bene IL PLURALE).

BG? Gioco? Semplicemente "iosonobellofigoeconunpassatotragico", dove ogni cosa era atta a giustificare la sua esistenza.

Il secondo punto preferirei non approfondirlo per sensibilità, ma si tratta di una tortura ad una donna a sfondo sadico e sessuale, atta solo a fare una scena che non aveva senso, considerando che il vampiro in questione non aveva un'umanità da mostro e si poteva usare dominazione. Il master, con dei giocatori complici, aveva create un'inutile situazione a mio parere da ricovero neuro immediato.

L'inutilità dell'azione è testimoniata dal fatto che, alla fine, per essere sicuri, dominazione si è usata.

Sono rimasto molto impressionato dalle "fantasie" espresse durante quella seduta, e mi pento di non aver chiamato uno bravo per farli curare in paranza* e di essermi limitato a lasciare il tavolino.

Il primo gioco è palesemente D&D, mentre il secondo è Masquerade.

A me piacciono entrambi i giochi, ma è evidente che i sistemi in questione permettono aberrazioni di questo tipo.

Ripeto che continuano a piacermi i tradizionali, ma il mio metodo di narrazione, anche nei tradizionali, è molto cooperativo e con l'interferenza del master atta solo a salvare la finction: gli indi insomma.

Il problema dei tradizionali, insomma, a mio parere e per AP, non è da ricercarsi in un sistema palesemente imperfetto (se fosse perfetto non avremmo costosissime quanto inaffidabili simulazioni in molti campi, ma semplicemente useremmo i GDR per prevedere le popolazioni, i combattimenti e così via), ma nel fatto che è lasciato completamente al libero arbitrio del master e dei giocatori, l'equilibrio deve essere trovato mentre, nei NW, l'equilibrio è dato dal sistema stesso: io mi sono tranquillamente inserito in un gruppo NW senza problemi, in un classico sarebbe stato molto più complesso.

A mio parere, come SISTEMA gli indi sono adatti a tutti perchè sei obbligato a giocare in una certa maniera, mentre i tradizionali in primis hanno bisogno di OTTIMI MASTER e con la giusta mentalità, poi di altrettanto bravi giocatori, poi possono essere divertenti e adempiere al compito per il quale sarebbero stati costruiti: far socializzare divertendo.

Giochi insomma :-)

Patrick:
ambrogio, giusto per chiarire: usi "sistema" secondo l'accezione forgita di "system", o lo usi con un significato tuo? in caso, puoi editare il tuo messaggio e spiegare meglio cosa intendi con "sistema"? giusto per evitare fraintendimenti ^^ (e per evitare termini tecnici, visto che non siamo Sotto il Cofano ;))

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