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Il GdR a scuola

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Ezio:
Su quest'altro topicè saltato fuori che Glenda è un'insegnante E una giocatrice. Questa combo PP mi interessa molto, quindi volevo aprire un topic whisper per parlarle, ma tanto vale fare le cose alla luce del sole, che non si sa mai salti fuori qualcosa di interessante per tutti.

Sarei veramente interessato, Glenda, a sapere quali giochi hai proposto, a quale fascia d'età e con quali risultati. Mi hai già detto che sono stati deludenti, ma... se tu volessi condividere pienamente la tua esperienza sono convinto che potrebbe essermi utlissima.
Come vuoi tu e coi comodi tuoi, ovviameente ^^




--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite][p]ma giocatrice molto arraffona e poco sensibile alla teoria (infatti quando leggo i vostri topic e sento nominare giochi e sistemi, spesso non capisco).[/p]
--- Termina citazione ---


E allora siamo in due! XD

Glenda:
Allora...Io ho giocato a scuola con diversi gruppi: dalla prima esperienza è venuto fuori qualcosa di fantastico ed i ragazzi si sono appassionati, ma era il gruppo di Materia Alternativa alla religione, quindi erano 5 giocatori.
Il problema del giocare in classe è il numero. Nel mio attuale laboratorio siamo 13, e tutti ragazzi problematici: tenere un minimo di attenzione alla trama è faticosissimo, anche per evidenti lacune a livello di logica nei ragazzi. Nel gruppo attuale gioco con un sistema molto simile a AiPS, infatti si usa la tecnica del cerchio per fare una sperice di pitch, non sul "genere" bensì sul "personaggio".
La domanda che pongo al gruppo è: "Se potessi inventare di essere qualcun altro, chi vorresti essere?".
Il secondo passo è inventare, buttando giù le idee insieme, uno scenario che potrebbe vendere coinvoilti insieme i personaggi che loro hanno immaginato.
Il grave problema spesso si pone proprio qui: i ragazzi infatti tendono a attingere idee dal mondo televisivo che gli viene proposto...quindi veline e calciatori. E' difficilissimo portarli in un contesto più immaginativo.
Con questo gruppo erano uscite queste tipologie di personaggi:
cantante
paparazzo
giornalista di scoop
calciatore
giocatore di rugby
investigatore priavato
Avvocato.
(occhio, gli ultimi due sono quelli che hanno più fantasia...e ciò è già inquietante).
Per superare lo stallo, ho chiesto loro questo:
"Se al vostro personaggio venisse dato un potere magico, cosa scegliereste? Cercate di pensare un potere che possa stare bene col mestiere del vostro personaggio"
Sono usciti:
- una cantante che ipnotizza con la voce
- una ladra mutaforma
- un investigatore privato che usa la magia per risolvere i casi
- un calciatore che dà la scossa se viene toccato contro la sua volontà
- un avvocato che diventa invisibile
- una giornalista che legge nel pensiero
- una fotografa con la "memoria fotografica"
- un giocatore di Rugby che padroneggia gli elementi

Poi un paio di ragazzi hanno deciso di modificare del tutto i propri personaggi e - sia ringraziato il cielo - si sono buttati sulla pura fantasia:
un Demone e un mezzo demone (padre e figlio) un tempo sovrani del "Mondo magico" (una dimensione parallela alla nostra) e scacciati da un usurpatore.
Questi due sono stati quelli che hanno un po' dato il filo conduttore alla storia.

Terzo passaggio: descrizione dettagliatissima dei personaggi, nell'aspetto fisico e nel carattere, nonché del background.
Non ci sono né punteggi, né tratti, né dadi corrispondenti: i ragazzi POSSONO tirare in ballo tutte le abilità che vogliono, basta che, nel momento giusto, me le sappiano motivare con la logica:
esempio: se la giornalista, in una situazione di conflitto, mi dice che lei usa la sua capacità di convincere la gente, devo accettarle questo tratto, perché, da giornalista, è molto credibile che abbia questa capacità. Se invece mi dice "lo stendo con un pugno", non è accettabile, a meno che non mi abbia scritto nel BG che da ragazza ha praticato dei corsi di boxe!
Insomma, le abilità si attingono via via con la logica, a partire sia del BG che dalla descrizione fisica e del mestiere del personaggio.
Per questo, più la descrizione è approfondita, meglio è.

lapo:

--- Citazione ---[cite]Autore: Glenda[/cite]Io ho giocato a scuola con diversi gruppi
--- Termina citazione ---

Una curiosità suppongo non solo mia: di che età? scuole medie?

Glenda:
Medie, di solito classi prime, e una volta una classe terza.
Beh, poi devo dire che ci sono anche delle "scoperte" del gdr: un ragazzo di prima media con cui ho giocato, ora è in terza e amministra un forum di narrazione insieme a me perché è veramente un genio...ma sono casi rari..

Paolo "Ermy" Davolio:
I casi rari esistono: io potrei citare il caso di una ragazza che adesso ha 17 anni e arbitra da quando ne ha 8.
In generale però la situazione temo sia molto diversa...Qualche volta però, anni fa, ho masterato DnD3a ai miei cuginetti, bambina di 6 e ragazzino di 11. Si erano molto divertiti, ed erano anche partecipi! La piccola giocava la sua paladina elfa con una convinzione incredibile ;)

Però, era evidente che quello che gli importava era il colore, non tanto le regole. Anzi, le regole erano decisamente troppo complesse per loro, e me ne facevo carico completamente io. Quello che gli piaceva era l'atmosfera e le scene "concitate" di combattimento.

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