Gente Che Gioca > Sotto il cofano
"Essere il personaggio" - I problemi che comporta ed eventuali soluzioni
jackvice:
Esatto, volevo sapere questo. Di conseguenza, c'è un modo per far capire ad una persona quando "smetterla di farsi male" e tirarsi indietro? Tu che sai di queste cose, esiste un campanello d'allarme piuttosto comune che suona quando succedono certe cose? Perchè se esiste, basterebbe allora dire alle persone di evadere prima o durante quell'esatto momento. Immagino non sia così semplice, sto solo riassumendo il mio pensiero e il tuo in parte. ^^
jackvice:
Vedo che la discussione è morta, per un motivo o per l'altro. Non voglio indagare (ogniuno ha i suoi impegni, pure io questo periodo sono oberato dagli studi).
Direi che secondo me ci si può fermare, perchè ho tutta l'intenzione di aspettare i risultati di un gioco che usa il breakout (peraltro sul quale sto lavorando da mesi), e poi lasciare feedback ed impressioni dei giocatori.
Vedremo se funziona meglio ^^
jackvice:
Ravvivo il topic avvisandovi che, con il playtest di Burning Opera (ultimo post qui: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,7162.0.html) ho distrutto almeno in parte le paure che mi ero fatto sull'uso del breakout. Non posso dire che funzioni in tutti i casi, ma l'esperienza di gioco (Actual Play rulez) mi ha dimostrato che, almeno nel nostro caso, questo metodo ha particolarmente funzionato bene.
Non si ci sono stati traumi psicologici anche se la partita ha da subito raggiunto connotati emotivamente forti, e i giocatori (io compreso!) hanno fatto un uso estensivo delle meccaniche di breakout per sospendere la scena quando stava per diventare troppo pesante, e non quando la cosa ormai era irreversibile.
Sì, una ragazza ha pianto tanto al tavolo, ha sentito il gioco forte dentro di se, l'ho vista parecchio provata. Ma è rifuggita dalla scena non appena questa era troppo forte (e c'è da dire anche che ormai gli argomenti si erano esauriti....continuare avrebbe solo girato il dito nella piaga per niente, creando magari un trauma).
Ora aspetto altri playtest e magari blindtest per vedere se questo è stato solo un caso oppure è proprio il gioco che funziona così... ^^
Iacopo Frigerio:
Non lo so...
Dal mio punto di vista non è affatto bello piangere...
Inoltre, il break sarebbe funzionato se, appunto, fosse potuto intervenire prima che lei arrivasse a piangere.
Invece, come dici tu:
'e c'è da dire anche che ormai gli argomenti si erano esauriti....continuare avrebbe solo girato il dito nella piaga per niente, creando magari un trauma'
mi pare di intendere che il break non è servito per 'interrompere una situazione stressante' ma in pratica ha solo fatto da meccanismo di chiusura scena, lo stress era già arrivato, ha già fatto i suoi danni (il pianto è l'epifenomeno come la febbre, quali sono state le emozioni che hanno scatenato ciò?) e dopo, dato che ormai era tutto esaurito e non c'era più nulla da dire lo si è usato per chiudere.
Intendevi questo uso per breakout?
jackvice:
--- Citazione da: Iacopo Frigerio - 2012-07-03 15:34:17 ---Non lo so...
Dal mio punto di vista non è affatto bello piangere...
Inoltre, il break sarebbe funzionato se, appunto, fosse potuto intervenire prima che lei arrivasse a piangere.
Invece, come dici tu:
'e c'è da dire anche che ormai gli argomenti si erano esauriti....continuare avrebbe solo girato il dito nella piaga per niente, creando magari un trauma'
mi pare di intendere che il break non è servito per 'interrompere una situazione stressante' ma in pratica ha solo fatto da meccanismo di chiusura scena, lo stress era già arrivato, ha già fatto i suoi danni (il pianto è l'epifenomeno come la febbre, quali sono state le emozioni che hanno scatenato ciò?) e dopo, dato che ormai era tutto esaurito e non c'era più nulla da dire lo si è usato per chiudere.
Intendevi questo uso per breakout?
--- Termina citazione ---
No, ti faccio un'altro esempio: quando ho giocato io, ho soffiato la candela perchè ho sentito un tuffo al cuore. La situazione stava per degenerare e avevo il groppone. Invece per lei piangere è stata una reazione più naturale ma non era ancora arrivata allo stress emotivo pesante (diciamo che lei ha pianto "presto" rispetto a quando avrei pianto io nella sua stessa situazione, seppur emotivamente forte).
Il breakout va usato quando hai sentore di stare per superare la soglia e di star veramente male. Mattia Bulgarelli ha pianto alla fine di una partita di LmVcA, per esempio, per sfogarsi del fatto che ha giocato un' Angelica molto stronza. Lì è catarsi, non c'è scampo, in Burning Opera se vuoi piangere vuol dire che sei disposto a prendere quella sofferenza perchè non ti fa così tanta paura ma ti fa male. Ma in ogni caso, se la situazione degenera, bisogna fuggire.
Sono dell'idea che non sempre piangere sia sbagliato, in ogni situazione. In questo caso ha voluto lei mettersi in gioco, e se la cosa le dava fastidio poteva soffiare la candela e quindi concludere la scena (così il breakout funziona in BO) prima di piangere, al primo magone o quando stava per scoppiare in lacrime. Se non l'ha fatto o non era una cosa troppo forte per lei, oppure ha voluto rischiare certo... posso anche pensare che ha subito una specie di trauma ma non mi pare, era molto contenta della giocata ed entusiasta e voleva giocare con una sua amica °-°. Forse perchè poi c'è stata la catarsi (bruciando il foglio col proprio nome) e lei ha voluto bruciare tutto il foglio a tutti i costi. Penso che quello sia stato sufficiente per tappare l'eventuale trauma. O sbaglio?
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