Qualche settimana fa ho giocato a Montsegur, e al momento di fare entrare in gioco le carte storia mi è venuto un dubbio.
Effettivamente, che cosa impedisce ad un giocatore di inserire gli elementi presenti in una carta storia, pur non giocandola (ad esempio perchè non ce l'ha in mano, o perchè gli spazi sul tabellone sono già tutti occupati)?
Per intenderci: la carta "stregoneria". Giocandola uno potrebbe cominciare una scena descrivendo il ritrovamento del cadavere di un perfetto locale al centro di un pentacolo tracciato col sangue, nella stanza di casa sua, piena di candele sparse. Al che, la mette sul tabellone, in uno degli spazi liberi.
Tuttavia, si potrebbe porre il caso in cui gli spazi sono già tutti occupati: poco male, nulla gli impedisce di narrare COMUNQUE una scena di quel tipo, giusto? Uno, quando apre la scena, narra fondamentalmente quello che gli pare.
E anche se non ha la carta in mano: potrebbe in ogni caso narrarla, no?
Sotto questo punto di vista le carte storia mi sembrano una meccanica volta più che altro a "dare idee ai giocatori", facendogli arrivare sotto al naso degli spunti random, spunti che in ogni caso possono inserire in gioco grossomodo quando gli pare, anche se la carta non la possono giocare. In questo senso allora non capisco come mai dovrebbe esserci un limite alle carte storia utilizzabili.
L'unica risposta che mi viene in mente al momento è che quello delle carte storia non sia un modo per tirare fuori spunti, ma, al contrario, di DOSARE certi impulsi che altrimenti comparirebbero forse troppo spesso. Tipo la stregoneria. Se non ci fosse la carta storia allora sarebbe un continuo inserirla, mentre con un meccanismo di questo tipo viene da usarla solo se si ha la carta storia a disposizione, e se si avrà la possibilità meccanica di usarla. Per cui si diminuisce, di fatto, l'utilizzo di stregoneria in gioco. Solo che questo il manuale non lo dice, e potrebbe essere tutto un mio trip.
Idee?