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[Sabato Pomeriggio] Annalise (completo)

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Giulia Cursi:
Ambra Fabietti - studente della facoltà di Architettura

Sono nella mia camera, fuori la notte è meravigliosa, il cielo stellato è limpido come non mai. Nella stanza c'è profumo di agrumi, dovrò chiedere a Teresa di non mettere più incensi in camera mia, con tutto questo fumo rischio di soffocare nel sonno. Mi guardo allo specchio mentre mi trucco accuratamente, vicino allo specchio sono appese due foto di famiglia. In una foto ci sono io e i miei genitori seduti vicino una delle nostre botti di vino.
Tocco la foto e ripenso al giorno in cui l'abbiamo scattata, ero ancora piccola. Poi lancio un bacio alla foto sopra, ritrae una bambina sorridente la mia sorellina Melissa.
Il viso che ricambia il mio sguardo nello specchio è triste, prendo un respiro profondo e infilo le scarpe col tacco che ho comprato il giorno prima.
Silvia mi sta aspettando di sotto per andare all'ennesima festa di facoltà, è ormai il terzo squillo che mi fa' sul cellulare. Per fortuna tra le lezioni e le feste sono sempre occupata e in mezzo alla gente, quando resto da sola mi torna alla mente quel giorno. Melissa che cade nell'acqua ed io sulla sponda del lago bagnata e spaventata, mentre guardo nostro padre che la cerca nuotando e non la trova...
L'ennesimo squillo mi riporta al presente, scendo le scale di corsa e rispondo alla chiamata di Silvia "Silvy sto scendendo! Dammi il tempo di fare le scale, sono tre rampe e ho dei tacchi da 10cm!... Si sono quelle nere e rosse che ho comprato da Streedlady in centro, ora chiudo perché tanto sto arrivando, Ciao!"

Mi chiamo Ambra e sono vulnerabile perché ho visto morire la mia sorellina minore Melissa.


Spero che non sia troppo corto, ma credo di aver inserito un sacco di particolari.

Simone Micucci:
Io metto due Claim:

PnG: Silvia, l'amica di Ambra
Prop di Scena: uno specchio

Simone Micucci:
Mio Personaggio

Quando mi sveglio la mia stanza è un caos totale. I vestiti sono buttati alla rinfusa sul pavimento polveroso, vicino a lattine vuote e cartoni di pizza con i rimasugli dentro.
Mugolo coprendomi gli occhi da un raggio di sole che entra dalle tapparelle semichiuse. Guardo sul comodino, vicino alla foto di una ragazza c'è la sveglia che indica le 9:52. Impreco alzandomi di scatto, raccolgo i vestiti da terra e infilandoli rapidamente corro verso il bagno. Guardo allo specchio il mio viso stanco, la barba di qualche giorno e le occhiaie per l'insonnia. Mi lavo rapidamente, senza cura ne attenzione, bagnandomi il viso e le ascelle con l'acqua gelata.

Esco dal mio appartamento facendo le scale di corsa. A metà della seconda rampa rallento e mi fermo. Non sono in ritardo, oggi è domenica. Mi blocco sul pianerottolo con il fiatone, poi torno in casa.
Butto la camicia spiegazzata a terra, vicino l'appendiabiti e mi siedo sul letto in silenzio. Prendo il portaritratti con la ragazza, la guardo per un minuto con occhi spenti, poi la rimetto sul comodino, con la foto rivolta verso il basso. Mi sfilo il cellulare dalla tasca dei calzoni. Due chiamate perse, entrambe di un mio amico, Paolo.
Butto il cellulare sul letto e mi sdraio con le gambe ancora fuori, guardando il soffitto.

Mi chiamo: Adriano Lori
E sono vulnerabile perché: Sono stato appena lasciato

Moreno Roncucci:
Appena posso rispondo con il personaggio,, scusate, sono un po' nel chaos questi giorni...

un osservazione sul personaggio di Simone: dov'è il collegamento con quello di Giulia? Deve essere qualcosa che giustifichi il fatto di incontrarsi e comunicare spesso, anche una volta al giorno...

I miei Claim su quello di Giulia: sono due oggetti.
1) La foto di Melissa
2) Il cellulare di Ambra.

I miei Claim sul personaggio di Simone:
1) La sua ex-ragazza (come si chiama?) [Edit: ho deciso nella mia scena che è Teresa, la coinquilina di Ambra]
2) Il cellulare di Adriano

No, non è che ho finito la fantasia, è che il fatto che entrambi avete subito portato in scena il cellulare mi ha dato una certa ispirazione...   8)

Giulia Cursi:
Beh come facciamo a vivere senza cellulare?

In fondo basta che Simo faccia riferimento all'Università, magari siamo nella stessa facoltà... boh.


Claim scena Simo:
- La sveglia
- Camicia spiegazzata

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