Passata la reazione inziale "ah, proprio nessuno può prendere
OuaT per un gioco di ruolo..."
Uhm. E' vero che molti (praticamente tutti?) i giochi tranne gli sport, quelli d'azzardo pure e quelli da tavolo classici (carte, scacchi...) hanno un "velo" di qualcosa di immaginario, e spesso un "suggerimento" che vi siano dei personaggi, ma questo a pelle non fa di Coloni di Catan un gioco di ruolo (sebbene si supponga vi siano le vite dei coloni dietro, tanto che vi hanno perfino tratto un romanzo!). Peraltro quest'ultima è una differenza di astrazione piuttosto forte coi videogames, ora che ci rifletto (nei videogame si tende a andare direttamente a presentare quella parte del mondo più o meno "così com'è", anche negli strategici).
Però attenzione: la definizione di Baker non parla di giochi che "creano roba di finzione". Dice che per lui nei giochi di ruolo
si deve creare quella roba e si deve
essere d'accordo su di essa.
Insomma, credo che stia dicendo che per giocare a
Descent o a
Advanced Squad Leader, sebbene si possano certamente "fare delle storie" sui personaggi-pedine che sono centrali e necessari al gioco, sebbene venga en passant descritta un po' la loro esistenza durante la giocata (vivono, muoiono, colpiscono, etc.)... sebbene tutto questo sia vero, a differenza di un gdr, questo non è necessario in questi non gdr, e non è nemmeno necessario accordarsi sulla fiction eventuale (io posso immaginare e perfino raccontare una cosa che tu narri diversamente, o addirittura fregarmene della tua narrazione, e giochiamo lo stesso assieme. Almeno fintanto che non vado a negare eventi reali nel mondo immaginario descritti dalle regole*).
A me come differenza sembra piuttosto marcata, e a naso la dicotomia gdr/non gdr così proposta sembra abbastanza funzionale. Con tutto questo credo sia vero che esistono giochi un attimo al limite e che quindi la definizione non sia sempre utile... anche se con questa definizione diventano pochini, forse.
Tre per due domande rivolte alla tesi Khana:
a) Cosa è SoS qui?
b) Mi fai un esempio di (una parte di) OuT senza personaggi? Voglio dire, a meno che tu non intenda che non servono necessariamente carte coi personaggi, non riesco a immaginare una storia senza personaggi, e lì una storia è necessaria all'obiettivo generale di ogni giocatore (la trama che volge al lieto fine).
c) Questa forse è più stupida, ma diciamo che sto giocando a Shock dei problemi di una razza aliena che, non lo so, scopre che non sono soli nell'universo. Ai fini di questa discussione, immaginali come in possesso di una psicologia piuttosto differente da quella della mia e tua specie, che peraltro credo Shock sia adatto a creare "in fieri" e non "a priori". Sono "esempi di umanità"?
(se li auguri sono di compleanno, li reitero pure io!)
OuT=
Once Upon a Time, o C'era Una Volta nell'edizione italiana.
*= non è che basti descrivere un fenomeno immaginario per narrarlo, penso. Se descrivo in termini di fisica le onde d'urto con un esempio, dicendo "immagina le onde del mare su una spiaggia", non penso di stare creando fiction. Almeno credo, mi avete messo il dubbio