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Desiderio di Impotenza in "La Mia Vita col Padrone"

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Antonio Caciolli:
grazie per il post ... Claudia... frasi stupende che copierò e citerò (facendo ovviamente finta che siano farina del mio sacco :P)


una cosa: mi chiedo se il consiglio di Hasimir possa andar bene????? cioé forzare le cose come a chiedere una reazione al giocatore non è peggio che meglio????? se uno vuole gioca ... lo si guida se non riesce ad esprimersi, ma se è palesemente fuori dal gioco non è meglio dirgli che deve semplicemente cambiare il suo modo di giocare????

è solo una domanda perché ho poca esperienza in questo senso ma mi aiuterà nel caso mi capitassero situazioni simili

Moreno Roncucci:
Una cosa importante: se il sistema FUNZIONA, per ottenere le "montagne emotive", non occorre sforzarsi di cercarle. Arriveranno.  Così come è addirittura controproducente cercare di "creare una bella storia" in questi giochi, perché sono fatti apposta per creare una bella storia partendo da input ottenuti semplicemente giocando immedesimandosi nei personaggi: se pensi alla "bella storia" paradossalmente ti immedesimi di meno e la storia viene più brutta (e comunque meno coinvolgente a livello emotivo)

Tutto quello che serve, per ottenere i risultati di cui parla Claudia, è (1) aprirsi al gioco (non fare turtling, cercare di non usare il personaggio come una mera pedina) e (2) usare il sistema di gioco alla lettera, senza stravolgerlo. Poi i risultati arrivano.

Un errore che POTREBBE aver fatto Alex, dalla descrizione (ma ripeto che vorrei prima sentire cosa ne pensa lui) è il giocare "pensando ad una bella storia" (il discorso sul giocare senza dadi è un campanello d'allarme in tal senso) invece di "entrare nel personaggio".

Claudia Cangini:

--- Citazione ---[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]Un ultima cosa: hai lettoA manifesto on Mastery?
--- Termina citazione ---


Articolo assolutamente imperdibile. Ha migliorato infinitamente la qualità delle mie partite a LmVcP


--- Citazione ---[cite]Postato da: Antonio[/cite][p]una cosa: mi chiedo se il consiglio di Hasimir possa andar bene????? cioé forzare le cose come a chiedere una reazione al giocatore non è peggio che meglio????? se uno vuole gioca ... lo si guida se non riesce ad esprimersi, ma se è palesemente fuori dal gioco non è meglio dirgli che deve semplicemente cambiare il suo modo di giocare????[/p][p]è solo una domanda perché ho poca esperienza in questo senso ma mi aiuterà nel caso mi capitassero situazioni simili[/p]
--- Termina citazione ---


Guarda i consigli di Hasimir sono suggerimenti di buon masteraggio di LmVcP (infatti mi hanno fatto venire voglia di giocarlo con lui.  :D)

Poi non so se questi accorgimenti possono bastare per coinvolgere una specifica persona oppure quel gioco, per quella persona, proprio non è nelle sue corde.

Ezio:

--- Citazione ---[cite]Postato da: Claudia Cangini[/cite][p]Che bello il tuo post, Ezio, mi fa venire in mente una serie di riflessioni...
[/p]
--- Termina citazione ---


Wow, meraviglioso! Era esattamente questo che volevo fare nell'aprire il topic, anche se non mi aspettavo così tanto. Ci metterò ore a leggere e metabolizzare quanto scritto da tutti voi, così vi do anche un po' tregua dalla mia logorrea e presenzialismo.


Chiarisco solo un paio di cose.
Quoto, straquoto e riquoto quanto detto da Korin e dagli altri sul tipo di ordini che dovrebbe dare il Padrone e santifico la definizione di "gioco per persone mature". So che funziona così e l'idea era appunto quella. Il problema qual'era? Che il personaggio era, per il giocatore, disinteressato a queste cose, e non aveva lasciato alcuna leva emotiva per farlo. Se avessi ordinato di servire gli Estranei (e stavamo arrivando ESATTAMENTE a quel punto) lui avrebbe detto "No", e quando gli avessi chiesto di tirare i dadi per resistere agli ordini si sarebbe lamentato che i dadi si mettevano in mezzo a come aveva pensato il personaggio. In pratica non voleva giocare quando era stato il primo ad approvare l'idea di provare proprio quel gioco.

Diciamo che le mie intenzioni erano dimostrare praticamente come far funzionare un gioco, quale livello di coinvolgimento e collaborazione fra i giocatori si poteva arrivare a creare. Dimostrare che linbertà creativa non significa "inizia a parlare e fa quel che vuoi". Be', magari ho fatto una cazzata, e sarebbe una delle tante. Sono talmente novellino e inesperto in questo ambiente che gli errori sono sicuramente più delle cose fatte bene.
Ma la dimostrazione è andata al di là delle mie previsioni. Non mi aspettavo che un giocatore si mettesse così di traverso.
L'esperienza mi ha colpito tanto che ho voluto condividerla, tutto qui.

Tranquillo, Moreno, non intendo usare il forum per risolvere i problemi del mio gruppo. Al contrario, uso semmai il mio gruppo per portare nuova gente qui sopra, nella speranza che, come è successo a me, inizino a camminare con le loro gambe. Non voglio neanche mettere alla gogna Alex. Il suo "modo di giocare" (brrrrrr... brutta espressione) e i suoi desideri per un bel gioco sono assolutamente legittimi, e li rispetto.
Quello che cerco è il confronto e il dialogo su "Perché il sistema non si mette in mezzo, al massimo è il giocatore a rifiutare le sue possibilità".
Anzi, mi dispiace per Alex, poveretto, che è un bravissimo ragazzo e pure intelligente (sprechiamoci, và), e sembra che lo metta in mezzo apposta per dargli sulle corna. Purtroppo è stato lui quello che è inciampato su quanto detto sopra, e quasi mi dispiace. Ho fatto il suo nome solo per non continuare a scrivere "un giocatore".


--- Citazione ---[cite]Postato da: Luca Veluttini[/cite][p]L'unica cosa che mi sento di dire dalla mia minima esperienza è che dati i presupposti al tavolo, passare al gioco e lavorare al massimo su quello, con la più totale apertura di dialogo aiuta moltissimo in questi casi (oltre ai consigli che si possono leggere e ricevere su questo forum)![/p][p]:laugh:[/p]
--- Termina citazione ---


Assolutamente, Vellu, hai ragionissima. Proprio quella era l'idea originale. ^^

il mietitore:
miseria, e io che volevo passare il pomeriggio a scrivere la mano diabolicus...

uhm, evidentemente avevo visto bene: eravamo ancora ben lontani dalla soluzione, e sopratutto non era passato quello che intendevo io.

Andiamo per ordine..


--- Citazione ---[cite]Postato da: Ezio[/cite][p]Ha creato il tipico serial killer da bimbominkia che neanche Jason di Venerdì 13. Nel farlo ho notato come tendesse a raccontarsi solipsisticamente la storia e le motivazioni del suo personaggio, senza realmente portarle al tavolo, e i suoi legami erano un paio di persone a cui rubava cose. Un personaggio insomma del tutto piatto e inadatto, senza potenziale per nulla, se non, forse, nella spazio immaginario privato di Alex, come, per inciso, è costume nel giocare WoD.[/p]
--- Termina citazione ---


WoD giocato molto poco, apparte quello credo che ci sia proprio il nocciolo di chi fosse il mio PG, che non è arrivato.

A lui non piaceva uccidere.

Semplicemente se ne sbatteva.

Gli dispiaceva ma non abbastanza da giustificare un distacco dal padrone, e, per inciso, non era legato al padrone perchè gli piacesse uccidere, ma solo perchè era l'unico che avesse accettato di finanziare i suoi studi riguardo al fatto che il sole non esistesse. Se non uccideva o comunque non svolgeva i compiti a lui affidati, veniva fatto fuori o buttato fuori dal castello senza avere la possibilità di arrivare in fondo agli studi ai quali aveva dedicato anni e anni.


--- Citazione ---[cite]Postato da: Ezio[/cite]Penso che Alex, e tanti altri, passino attraverso una vera e propria autocastrazione e cerchino attivamente l'impotenza totale mascherata da onnipotenza, sabotandosi di continuo e ignorando testardamente gli strumenti che potrebbero dargli la possibilità di trovare veramente lo sfogo creativo cercato.
Ovviamente, poi, si rende conto che il gioco tradizionale questo sfogo non glie lo da di certo, e si trova in un'empasse irrisolvibile. Sente una premessa apertamente imposta come una limitazione, e corre a rifugiarsi dove queste limitazioni sono ancora più forti, ma nascoste e striscianti. Gode a farsi prendere in giro, insomma.
--- Termina citazione ---


Ma io direi più che altro che a me piace l'idea che sia il master ad essere dio, anzi, eccome se mi piace.
So che tutto di me dipende da lui, ma è interpretato all'interno del gioco come se fosse un'incapacità del personaggio, ergo, ha senso.
Riguardo allo sfogo creativo, non direi che me ne frega quel tanto. Voglio giocare un PG inmaniera credibile, e quando lo faccio voglio farlo seguendo quello che voglio fare.


--- Citazione ---[cite]Postato da: Dr. Zero[/cite]Quel che riesco a costatare da questo tuo post è che il tuo amico alex, bhè, non vuole provare i giochi narrativisti. Magari mi sbaglio ma mi pare la classica persona che prova il gioco affinchè possa dire "l'ho provato", ma giocandolo farà di tutto per rovinarlo.
--- Termina citazione ---


Questa arriva ai limiti dell'assurdo. Si salva solo perchè c'è quel "magari mi sbaglio" che ammette una minima possibilità che un gioco possa semplicemente farmi, ehm... trattengo la parola. A differenza, chiaramente, del resto che esce dalla fornace.

Se non volessi provare giochi narrativisti, immagino che non avrei scalpitato per provare AIPS giusto tre settimane fa.


--- Citazione ---[cite]Postato da: Dr. Zero[/cite]la prima è che lmvcp è un gioco pesante, emotivamente intendo e qualcuno potrebbe volersi difendere da essere emotivamente pressato.
--- Termina citazione ---


buffo, io cerco proprio quei giochi emotivamente pressanti.

Il fatto è che non vedo l'emotivamente pressante in LMVcP.. no, non ce lo vedo proprio. E questo lo dimostra quando ho rifiutato il d6 per la disperazione che Ezio ha cercato di darmi: io la disperazione NON CE LA VEDO, come non ci vedevo nient'altro.


--- Citazione ---[cite]Postato da: Dr. Zero[/cite]la seconda è che il tuo amico è il classico usufruitore passivo, quello che non vuole mai fare il master, quello che pretende di essere intrattenuto.
--- Termina citazione ---


Questa vince, ragazzi, questa vince! (quando non gioco a scuola faccio sempre il master.. nel bene e nel male)


--- Citazione ---[cite]Postato da: Dr. Zero[/cite]infine è il concetto di misticismo del gdr. Se gioco a un gioco che non è il solito gioco, non lo percepisci come gdr.
--- Termina citazione ---


A parte che per quanto riguarda Sine Requie, che nei casi migliori becco una volta al mese, nell'ultimo anno ho praticamente giocato ogni mese ad un gioco diverso.

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