Hasimir: dici che alle volte gli appassionati di gioco tradizionale si offendono perchè si identificano nel gioco ed ogni critica al gioco è vissuta come offesa personale. Sono d'accordo,in effetti è soprattutto merito loro se il gioco funziona bene. E' inutile parlarne? Con alcuni irriducibli sì, con molti altri invece sarà utile e produttivo. Un clima sereno in cui il dialogo diventa possibile è il mezzo per identificare immediatamente chi non ha nessuna voglia di confrontarsi. Condivido anche il tuo ottimismo riguardo il futuro.
Zachiel: aggiungi che l'impegno degli esperti del gioco tradizionale quando finalmente consente loro di "fare qualunque cosa" diventa motivo di
orgoglio. Dunque non possono accettare l'idea che delle regole potrebbero consentire loro di avere un risultato migliore.
Se poi si considera che questo risultato migliore potrebbe essere ottenuto anche da "inesperti"... ecco che in effetti il loro orgoglio accusa il colpo. Inoltre, dici giustamente che anche la pigrizia, quella mentale ("perchè provare altro se -finalmente e dopo tanti sforzi- ho già un gioco che funziona bene?"), è un disincentivo a provare cose nuove.
Dairon invece sostiene che preferisce il tradizionale perchè "può fare un po' di tutto" e non gli va a genio l'idea di fare un gioco troppo focalizzato. Inoltre dice che vi sono alcuni elementi sulla scheda dei pg che sono considerati in qualche modo sacri.
Queste due affermazioni mi sembrano legate ad una sorta di PAURA.
Perchè un gioco "troppo focalizzato" non dovrebbe andare bene? Qual è il tuo timore? Di sentirti con due piedi in una scarpa e di non avere più la libertà di "fare quello che vuoi"? Sappi che questi giochi partono spesso dal principio di dare la maggior libertà d'azione possibile ai giocatori. Nella mia esperienza la libertà di cui godi nei giochi new wave è superiore a quella che avevi nei tradizionali, in cui alla fin fine il tuo contributo viene per forza di cose filtrato dal master. E poi, pensaci! Qual è in realtà la cosa che ti fa sentire libero nei giochi tradizionali? Dico, DAVVERO, in realtà cos'è che ti dà la sensazione di poter fare praticamente tutto quello che vuoi?
Inoltre per tua stessa ammissione l'attaccamento a certi elementi della scheda è del tutto irrazionale. Anche a me, quelle cose "mancavano". Ci ho riflettuto sopra, ed ho capito il perchè. Tutte quelle belle stats rendevano nella mia testa più...
reale il mio personaggio. Quanto peso può portare, quanto ha di destrezza, quanto sa essere persuasivo... Fidati, non serve la "coperta di linus" per rendere più verosimile il tuo personaggio. Abbi fiducia nelle tue capacità (ed in quelle degli altri giocatori) ed il risultato ti sorprenderà!
Paolo Castelli tra le altre cose afferma che quello che a lui dà più fastidio in assoluto è l'atteggiamento di superiorità di alcune persone. Sicuramente hai ragione, Paolo, uno che ti guarda dall'alto in basso è maledettamente seccante. Tuttavia non vorrei che tu avessi equivocato qualche espressione un po', diciamo, "esaltata" di un appassionato. Dunque ti invito da ora in poi a scrivere subito e contestualmente ad un messaggio "spocchioso" quando ti senti infastidito dall'atteggiamento di superiorità di qualcuno.
Nel frattempo voglio fare un ragionamento con te. Prendi il mio esempio. Ho giocato ai giochi tradizionali per anni. Mi sentivo bravo, sapevo improvvisare, sapevo indirizzare, preparavo 6 avventure alla volta così che i giocatori si sentissero liberi. Ti ripeto, mi sentivo bravo, perchè ci divertivamo sempre. Poi ho provato i new wave e quando ho cominciato a giocarli seguendo le regole per come sono scritte ho notato che fondamentalmente le partire riuscivano "meglio". Ho notato che riuscivo a fare certe cose con più facilità e che facevo anche altre cose che con il gioco tradizionale non ero mai riuscito a fare. Ad esempio le
emozioni che ho provato e fatto provare giocando a Breaking the ice non riuscirei ad ottenerle nemmeno giocando per un milione di anni ai giochi vecchi.
Questa è stata la mia esperienza. E siccome mi sento una persona normale, ed anzi, anche piuttosto capace, mi viene spontaneo pensare che sia così per tutti, anche per chi sa giocare ai gdr tradizionali meglio di me.
Thondar dice che secondo lui il vero problema degli "irriducibili del tradizionale" in realtà sta nel fatto che non hanno nessuna fiducia nei regolamenti.
Sicuramente è un problema. La cosa bella, però, è che superare questo ostacolo è FACILISSIMO. E' sufficiente provare una volta. Basta giocare un'avventura a Trollbabe per capire che in effetti il gioco funziona.
Caleb75 ci fa sapere che si è sentito male accolto, e che ha la sensazione che vi sia disprezzo per chi gioca ai tradizionali. Anche a te, Caleb, suggerisco quello che ho dettoa a Paolo Castelli: se dovesse capitare di nuovo DILLO SUBITO.
Inoltre suggerisce un modo per aiutare la conversazione: parlare di pregi e difetti del gioco tradizionale e se possibile di fare altrettanto con, ehm, l'insieme di tutti gli altri giochi, nonostante si renda conto che questo sia difficile perchè gli altri giochi sono spesso molto diversi tra loro... Tutto ciò potrebbe essere utile, ma non lo so. Apri un altro thread se pensi di sì. Forse questa analisi presta il fianco a giudizi personali, a "guerre di religione", a termini confusi e non sono sicuro che c'entri l'obiettivo.. come hai visto dalle risposte che hai avuto.
Comunque io preferisco dirti, ad esempio, che se voglio fare una storia romantica preferisco Breaking the ice ad un tradizionale, se voglio fare una storia coinvolgente preferisco fare CnV ad un tradizionale, se voglio un bel setting preferisco NCas ad un tradizionale, se voglio fare un'avventura fantasy preferisco Anima Prime e Trollbabe ad un tradizionale, se fare un gioco di fantascienza preferisco Shock ad un tradizionale, se voglio semplicemente combattere preferisco Arena ad un tradizionale

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Moreno dice che l'obiettivo di "andare tutti d'accordo" è sostanzialmente inutile, nonchè contrario al manifesto di Gentechegioca, che preferesce la cruda verità ai sorrisi di circostanza.
Zachiel gli risponde (ma che c'entra? va be', non importa) che il problema dei giochi tradizionali è la pressione sociale (ma cosa intendi con pressione sociale?).
Aggiunge che anche lui è infastidito dalla spocchia di chi gli ha spiegato il postforgismo (altro termine un po' vuoto, scusa che te lo faccio notare).
Non credo però che in questo forum ci sia l'atteggiamento del "ho ragione io perchè lo dimostrano anni di studio", piuttosto, e ti sfido a smentirmi facendo qualunque genere di domanda (in un altro thread), si cerca sempre un dialogo ragionato.
Tu prova, vedrai che le risposte saranno sempre articolate da esempi pratici che puoi verificare anche con la tua esperienza. Qualunque sia la tua idea ti assicuro che potrai parlarne e le tue parole saranno prese in considerazione.
Salkaner, invece ci dice perchè preferisce il tradizionale: con un gioco solo riesce a fare tantissime cose contemporaneamente. Infatti il suo avventuriero, che principalmente ha combattuto, ha anche fatto tante cose di "contorno" che hanno reso più bella la sua esperienza di gioco.
Lo stesso avviene in molti altri giochi new wave, ad esempio Anima Prime. I protagonisti sono avventurieri e... principalmente combattono, ma fanno anche altre cose, che rendono più veri i peronaggi e danno loro spessore. Anche in questo caso dunque, avrai utilizzato UN sistema, e non cinque.
Mirko Pelliconi, di contro, preferisce i giochi nuovi perchè gli danno una maggiore sensazione di libertà. Se qualcuno vuole approfondire questo tema apra un nuovo thread. In un altri post sostiene la tesi di Hasimir: chi gioca tradizionale si identifica molto col gioco che fa.
Ezio scrive un bellissimo post in cui sostiene un'idea interessante: è necessario "rompere i cog##ioni" a chi si rifiuta di provare qualunque altro gioco che non sia quell'unico che conosce, perchè queste persone danneggiano l'hobby in generale, diffondendo quest'idea di immobilismo e cattive abitudini di gioco nonchè altre idee false sul gdr, che, aggiungo, hanno la tendenza a diventare dei
dogmi che dicono "Il gdr è COSI', punto".
Sono perfettamente d'accordo! Infatti tanti di noi hanno avuto in passato brutte esperienza coi gdr... e per ognuno di noi che, in un modo o nell'altro, ha continuato a giocare ce ne sono altri tre che invece troppo disgustati da quanto sperimentato non vogliono manco più sentire parlare di gdr. Dunque diventa difficile convincere questi a provare un altro gioco che rientri nella categoria "gdr"... E ci sono anche quelli che hanno soltanto sentito parlare di queste orribili esperienze ma, giustamente, comunque hanno pochissima voglia di mettersi in gioco. Insomma, si perdono giocatori potenziali.
Ivano, purtroppo, è pessimista riguardo l'utilità del thread. Dice che "quelli che si pongono il problema del dialogo sono i primi a denigrare chi apprezza l' altro modo di divertirsi".
Io mi sono posto il problema del dialogo. Non ho denigrato nessuno. E quando dici "E molte altre uscite vanno per assoluti che partono dal presupposto che giocando a un gdr non new wave uno si fa solo del male/ abbia problemi mentali di vario genere per continuare a fare altri giochi.", mi metti in bocca pensieri non miei. In futuro evita di rifarlo, grazie.