Autore Topic: Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...  (Letto 29592 volte)

Caleb75

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #15 il: 2012-03-19 00:36:02 »
Quella è una tabella di riferimento che indica le TUE opinioni. Difficile farla passare per universale.
Guarda che non avevo intenzione di farle passare per universali. La mia è una proposta per riuscire a trovare un punto di incontro su cui dialogare, che mi sembra sia l'obiettivo del thread. Se pensi che la mia idea della "tabellina" sia una sciocchezza, basta dirlo, non me la prendo mica; vorrei solo farti notare che ho cercato di fare un intervento costruttivo.

Ora io ribattereri alle tue obiezioni una per una, ma siccome mi pare che il microquoting non sia ammesso su questo forum, cerco di fare un sunto: io sostengo che anche i tradizionali hanno dei pregi e che per certi versi sono davvero più versatili; tu sostieni che è una cazzata. Dov'è il tentativo di dialogo in questo?

@Darion: Non conosco i regolamenti nessuno dei due giochi che citi. Ho scritto così perché mi pareva di aver capito, leggendo GcG, che fosse assodato che la principale differenza tra i vecchi e i nuovi è la focalizzazione di intenti/coerenza del regolamento.

@Mattia: Io non mi sono mai lamentato e non mi sento offeso (ci vuole ben altro): il mio Actual Life l'ho inserito perché mi sembrava utile alla discussione. Scusa, ma rileggi un attimo il tuo post e quello di Triex: non vedete quanto siete aggressivi? Non che la cosa mi ferisca in alcun modo, ma come può esserci dialogo con queste premesse?
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Dairon

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #16 il: 2012-03-19 01:29:53 »
Beh, diciamo che riguardo a Solar System la domanda ricorrente mi pare fosse "serve che un buon gdr sia coerente?".

Cmq giusto per, rispondo alle tue domande.

Giochi tradizionali/non focalizzati/incoerenti/Parpuzio:

Pregi:
1) puoi far sedere allo stesso tavolo giocatori che amano divertirsi in maniera differente (a chi piace combattere, a chi piace vivere una storia, a chi piace esplorare un mondo fantastico...). E' una cavolata che alla fine scontenta tutti, dite? [Actual Play] Per me e i miei amici non lo è, perché la nostra priorità è di giocare insieme, e se per questo bisogna scendere un po' a patti, pazienza;


Ma... sedersi allo stesso tavolo con persone che hanno preferenze per divertirsi diverse dalle proprie è normalissimo!
Mi spiego, io mi siedo a giocare con Anna e Maria (nomi di fantasia) a 1001 Notti, ma non giocheremmo mai assieme a Axis and Allies né più Legend of the Five Rings, nel caso di AA perché loro non vogliono toccare i wargame (tralasciamo per carità di Tyche se AA sia un vero wargame. Giochi dove spingi i soldatini, ok?) e io ho un rigetto notevole verso L5R, su più livelli.
Evidentemente il quid è che si incrociano l'insieme dei gusti di una persona A con quello della persona B, su un gioco X, e allora si gioca a X, a prescindere che poi Y piaccia ad A e sia odiato da B.
L'idea che succeda un po' il contrario e ci si metta d'accordo a me sembra poco utile, ma soprattutto non vera. Se giochi a parpuzio, comunque ti piace parpuzio (o quel parpuzio).

2) non sei costretto a leggerti sempre nuovi regolamenti ogni volta che vuoi cambiare ambientazione. [Actual Play] Nel mio caso specifico, IO non sono costretto a studiarmi sempre nuovi regolamenti e a spiegarli agli altri giocatori, ogni volta!

Dunque, immagino tu stia parlando di ambientazione come luogo e tempo, con l'annessa cultura e condizioni materiali.
A me pare che in realtà sia vero il contrario. Se uso GURPS per il primo novecento russo debbo studiare delle cose che non dovevo studiare se prima ero durante l'ellenizzazione del suditalia. Magari non tantissime, ma sono regole in più. Non so che altro parpuzio possa permettersi di saltare questo passaggio (si potrebbe dire, quale physical engine potrebbe permetterselo?).
Viceversa, per una storia di vendetta di Ravendeath non devo studiare una riga in più se sono uno stregone del Seth dell'Era Hyboriana che si vendica del suo discepolo piuttosto che un cyborg che risorge come coscienza nella rete per vendicarsi del suo creatore, ispirandosi a Ghost in the Shell.

3) quando hai calibrato il gioco, puoi smettere di andare a cercar risposte sui forum;

In teoria questo è vero in assoluto (per ogni gioco). Tuttavia in pratica in quest'ottica il discrimine vero è la complicatezza dei giochi: in concreto il gioco complesso può avere molto più facilmente aspetti inesplorati in una partita che vengono fuori eventualmente dopo.
Naturalmente, non è che l'essere "moderni" sia sinonimo di avere regolamenti "semplici". Secondo me, come dire, il discrimine è tutt'altro.

4) se vuoi ricreare una certa storia/ambientazione, puoi farlo (entro certi limiti) adattando il sistema che già conosci, senza dover scartabellare tra i migliaia di giochi esistenti (in inglese) per trovare quello che cerchi.

Non potrei essere più in disaccordo. Alcuni giochi di ruolo creano (bene) certe storie, altre no.
L'alternativa naturalmente è usare il parpuzio vero e proprio, ma allora non mi serve alcuna regola scritta altrove.
(tra l'altro comunque non credo che lo scoglio dell'inglese possa cambiare molto negli anni, se parliamo di "voglio avere tanti giochi in italiano!")

Difetti:
1) per funzionare ha bisogno di un master che sia un dittatore illuminato, tanto più quanto meno affiatamento c'è tra i giocatori.


Non ne sono così convinto. Cioè, serve certamente, ma se non c'è affiatamento nel senso di "voglia di giocare ad una certa cosa" va tutto a lavoratrici stradali notturne in ogni caso.

 2) parimenti, i giocatori devono saper fare gioco di squadra.

Vedi sopra. Credo sia più o meno l'opinione di Matteo.

Pregi:
1) ci puoi fare storie che coi tradizionali te le sogni;


Questo confligge col 4 pregio dei tradizionali, almeno un poco.
Comunque per carità non usiamo il termine "storia". No, dico davvero, troppo incasinato. Diciamo che i buoni gdr -in generale- ti danno gli strumenti, se sono ben riusciti, per mantenere quello che promettono, in maniera direttamente dipendente da ciò che è il gioco (il manuale, proprio).
Poi magari non funzionano bene, certo. Il fatto è che le promesse sono poco mantenute nel tradizionale praticamente sempre.

2) quelli che conosco io necessitano di meno preparazione da parte del master;

Nulla da dire.

3) non tendono a creare certe relazioni sociali per cui i giocatori cominciano a chiamarti "master" anche fuori dal gioco.

Non per essere cattivo, ma credo questo sia sintomo di qualcosa che esula molto dal gioco, tradizionale, rivoluzionario o paninaro che sia.
Qualcosa che non mi piace molto, e che per fortuna non ho mai visto dal vivo.

Difetti:
1) se un certo gioco non ti piace, non ti piace;


Uhm. Verità universale? Monsieur Lapalisse, c'est vous?  :D

2) dover imparare sempre nuovi regolamenti;

Perché dovrebbe essere necessario? A che fine? Comunque vedi anche la risposta al pregio 2 del tradizionale.

3) quelli che conosco io non hanno tutti quegli esaltanti numerini sulla scheda del personaggio che invece ci sono quasi sempre nei tradizionali.

E' al di fuori della mia comprensione cosa possano avere di esaltante (così come dove sarebbe esaltante la loro assenza... con qualche eccezione). Comunque ce n'è dovizia di "nuovaonda" con più numeri per pagina sul tavolo dei vecchi appunti di algebra!

Caleb75

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #17 il: 2012-03-19 02:20:52 »
Okay, riedito la mia proposta in maniera più performante (spero), visto che così mi sembra poco produttiva (correggetemi se sbaglio).

L'obiettivo del thread è riuscire a trovare un punto di incontro su cui dialogare tra chi preferisce i tradizionali e chi preferisce i non tradizionali, giusto?

Che i tradizionali possono essere riuniti sotto un'unica etichetta (Parpuzio) mentre Tutti Gli Altri Giochi Di Ruolo no, siamo tutti d'accordo?

Allora si potrebbero eventualmente scrivere delle vere e proprie "recensioni" di Parpuzio, con i suoi "pro" e i suoi "contro", e discutere se queste recensioni siano attendibili o no.

Che ne dite, vi sembra un buon sistema?
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Mattia Bulgarelli

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #18 il: 2012-03-19 02:43:14 »
Vedi, Caleb, il problema è la balla (e non metto in dubbio la tua buona fede nel riportarla) del termine Parpuzio come intenzionalmente offensivo l'ho già letta infinite volte in giro per la rete, ed è ora di stroncarla.

Bene se non ti sei offeso personalmente, perché non era mia intenzione, e forse non dovevo usare un "tu" impersonale senza specificare "tu lettore". In ogni caso, in genere, come diceva Moreno al tempo che fu, è il concetto che offende, non la parola, di solito.
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Moreno Roncucci

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #19 il: 2012-03-19 03:19:57 »
Scusate ma...  perchè mai l'andare d'accordo con tutti dovrebbe essere un obiettivo da raggiungere?

Mi pare poi che ci sia un loop logico notevole:
"non bisogna fare proselitismo"
"perchè?"
"perchè se lo fai metti sulla difensiva la gente e si incavola"
"e quindi?"
"e quindi non riesci a fare proselitismo"
"...."

 Ma se, invece di preoccuparsi di "salvare" dei generici "atri", ci si preoccupasse di più di migliorare il PROPRIO gioco? Non sarebbe più utile e soddisfacente?
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Zachiel

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #20 il: 2012-03-19 03:47:01 »
Mi spiace, Moreno, sono un rompi*****oni cronico, la risposta è no.

Ero qui solo per segnalare a Paolo che, come dice Triex, ho fatto un esempio che secondo me rende evidente il clima. Stabilito che un problema in parpuzio c'è di sicuro ed è la pressione sociale, chiunque sia stata la persona senza esperienze di non-parpuzio (quindi anche tradizionali senza regola zero) a cui io abbia fatto notare la cosa ha risposto in uno dei seguenti modi:

1) pressione sociale? Non ci puoi fare niente, ci sarà in qualsiasi gioco, c'è pure nel Risiko.
2) pressione sociale? Sei tu che non ti sai imporre*.

*e da qui il mio ragionamento. Poi, che il doversi imporre sia a causato da un regolamento pensato male e dall'assenza di regole che stabiliscano i rapporti tra giocatori in modo costruttivo, è un'altra storia.


Faccio anche un pensierino aggiuntivo, cioè la cosa che mi infastidisce di più di quelli che cercano di spiegarmi il postforgismo (e sono sicuro è anche la cosa che pensano gli altri di me quando ci provo io). La spocchia. Il "noi ci facciamo bandiera di verità inconfutabili che se provi a dire che non è vero non ti ascoltiamo tanto è stato già dimostrato da anni che hai torto e se pensi che non sia vero beh, sei tu che devi dimostrarlo a noi, buon lavoro.".
Il problema è che non è possibile secondo me trattare l'argomento in altro modo e spuntarla.

Matteo Suppo

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #21 il: 2012-03-19 05:58:56 »
Caleb, mi spiace di esserti sembrato aggressivo. Se ritieni che abbia violato il regolamento, segnala il mio post ai facilitatori. Dico sul serio.


Sul fatto "troviamo un punto d'incontro" e "anche parpuzio ha la sua dignità" siamo tutti un po' scontrosi perché è un argomento che ritorna ciclicamente. Ogni tanto arriva qualcuno che per sentirsi "bastian contrario" o per sentirsi "superiore" decide di fare l'avvocato del diavolo. Non sto dicendo che sia il tuo caso, sto solo spiegando perché alcuni rispondono in maniera acida.


Credimi, so cosa vuol dire discutere contro un muro. Giusto qualche giorno fa avevo aperto un thread per parlare di qualcosa (la distanza tra il sistema di regolamento e la fiction che si viene a creare) e ho fatto l'errore di portare un esempio con parpuzio. La maggior parte della gente si è messa a criticare il modo con cui si era fatto il master o si era giocato. E non era quello di cui volevo discutere io!



Comunque sia, il modo peggiore per instaurare un dialogo è dire "parpuzio ha dei pregi perché sì". Puoi fare in questo modo, piuttosto: apri un thread per parlare delle tue giocate, in slow down e segnalandolo ai moderatori in modo che facciano attenzione. Poni l'accento sulle scene che sono riuscite meglio, e sulle tecniche che sono state utilizzate per renderle così. Se hai usato la regola zero e la cosa ha migliorato la giocata, raccontaci come. Se hai usato parpuzio per mettere d'accordo persone differenti che a nessun altro gioco avresti potuto, raccontacelo.


Avevi già iniziato, nel mio thread, e ti avevo invitato ad aprirne uno tu. Il motivo è semplice: nel tuo thread hai più diritti che non nel thread di un altro.


Gentechegioca ha un regolamento che protegge chi parla chiaro e di gioco concreto. Sfruttalo.


PS. Tu, come anche Zachiel e altri che siete 'nuovi' (dove nuovi significa che IO non vi conosco xD), siete invitatissimi a cerchiarmi su G+, a giocare a qualcosa online o alle convention. Non lasciatevi ingannare dalla mia acidità o supponenza, pare che io sia una brava persona, sotto.
« Ultima modifica: 2012-03-19 06:01:09 da triex »
Volevo scrivere qualcosa di acido ma sono felice :(

Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #22 il: 2012-03-19 14:07:32 »
Intanto Complimenti a Dario per il belk 3ad,.
Chredo che sia Dario, sia (forse con le parole sbagliate ) Paolo abbiano espresso molti dei concetti che ritengo importanti.
 
 
Ma IMHO c'è almeno un aspetto importante che manca all'appello.
 
Lo spessore dei personaggi.
Nel senso, l'aumento di psessore di personaggi (il primo che parla di leivello lo fulmino  :-p)
 
 
(inizio AP)
Se mi son creato il mio bel bardo Ar-Neis Del clan Sangraal di Dorwinion, all'inizio era, X l'appunto , un berdo, nemmeno troppo capace.
Poi, via via è diventato un bardo + potente, ha imparato a mazzolare, ha imparato tante nuove canzoni..
ma intanto, si era fatto un nome.
E intanto voleva magari costruirsi casa. E VIgna
 
E.. si ,come diceva Dario (e non erro) ci ho investito sopra un sacco di tempo. E se è vero che gestire la vigna in Vinhos riesce molto meglio chei in GiRSA, mi reisce un tantitnello difficile ricollegarlo alla sua attività.
 
E Ar-Neis non è+ insensibile al fascino femminile, nè viceversa. E, se è vero (e non l'ho mai messo in dubbio, pur non conoscendo il gioco, vado in fiducia degli astanti che l'han provato) che Kagematsu avrebeb gestito assai meglio le storie d'amore, per usarlo come minimo averei dovuto convertire il PG in Jkagematsu, con tutte le difficoltà del caso.. e ricollegarlo al filone principale.
 
E se è pur vero che Ar-Neis si è trovato daventi a seri dilemmi morali, col potere decisionale in mano (es: aveva la possibilitàdi fuggire da una prigione , e liberare i suoi compagni ,ma per farlo doveva uccidere uno di essi), stare a studiare (e preventivamente acquistare) Cani nella Vigna (la vigna di cui sopra :-D )per farci 2 giocate poteva non sembrare efficiente.
 
E se è pur vero che talvolta le sue avventure assumevano i connotati precisi del giallo,(es: dovevamo venrie a capo di chi aveva attentato alla vita del re, e scopriamo dopo lunghe indagini, una congiura ordita dal vecchiio siniscalco) non è così banale riciclare Ar-Neis nel Gumshoe (con altro gioco da imparare e acquistare)
 
Perchè, in fin dei conti, Ar-Neis, è e rimane sosntanzialmente un avventuriero: uno che nella maggior parte del suo tempo (alemno del suo tempo giocato) se ne va in giro a cercare guai. Diciamo (statistica approssimativa) per circa il 70-80% del tempo giocato.
 
Ragion per cui, dovendo sceglier eun sistema (in senso esteso del termine: quel che c'è scritto sul manuale, + house rules+ usi e costumi del gruppo di gioco master incluso) vien sì naturale sceglierne uno che gestisca bene le avventure, con combattimenti a abilità varie, ma che gestisca anche il contorno (visto che è quello che da spessore al personaggio).
Se mi chiedete cosa fa bene il nostro Agirsa, ti dico (in ordine) le prove di abilità e i combattimenti... ma ti posso anche dire che  non sfigura nel resto.
 
Il tutto con un sistema (nel senso esteso del termine).
Anzichè 5.
 
E 5, per richiamare all'esempio di Monopli e Catan, ognuno dei quali lungo almeno 5 volte il regolamento di Catan...
 
 
 
 
 
 
Alberto M.   - Ventura"il problema è che io ci tengo a che il mio personaggio resti vivo, ma lui non ci tiene tanto" (by Jasca)

Moreno Roncucci

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #23 il: 2012-03-19 14:41:26 »
Cmq giusto per, rispondo alle tue domande.

Giochi tradizionali/non focalizzati/incoerenti/Parpuzio:

Sono categorie diverse, già metterle insieme è inesatto.

Citazione
Pregi:
1) puoi far sedere allo stesso tavolo giocatori che amano divertirsi in maniera differente (a chi piace combattere, a chi piace vivere una storia, a chi piace esplorare un mondo fantastico...). E' una cavolata che alla fine scontenta tutti, dite? [Actual Play] Per me e i miei amici non lo è, perché la nostra priorità è di giocare insieme, e se per questo bisogna scendere un po' a patti, pazienza;

Il tuo "actual Play" (dove? Quella è una vanteria, non un actual play...) non significa nulla.  Per un motivo estremamente semplice: visto che la teoria non dice che non ti puoi divertire con i tuoi amici, il fatto che ti diverti non dice nulla sulla teoria.

In altre parole, stai confutando che la terra gira attorno al sole, sulla base de fatto che non stai volendo via scagliato dalla rotazione...

Te l'ho già detto un sacco di volte. Non solo a te, l'ho detto ad un sacco di gente. La differenza è che agli altri lo devo dire di solito una-due volte, non decine di volte nel corso di mesi: non metterti a disquisire di teoria senza averla studiata

"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #24 il: 2012-03-19 14:42:23 »
Uff a volte mi chiedo come mai certe cose ritornino ciclicamente! Bo?

Comunque fermo restando che ogni uno giochi a quello che gli pare riporto un esempio di gioco che a me sembra interessante per capire questa dannata differenza.

Il gioco è di nuova concezione, quello degli alieni che prendono il posto degli umani, scusate ma non ricordo il titolo.

Scena:

Siamo in una nave infestata da alieni fungo umanoidi, io sono un tech e con un conflitto riesco a cambiare la temperatura per congelare tutti all'interno della cabina di comando dove i fungoni hanno preso il controllo di capitano e soci.

Il gioco predeva un conflittto a poste io dichiaro cosa voglio tiro e ho successo (posso pure narrare!)

A questo punto entriamo in sala comando e mi trovo tutti surgelati, tranne il capitano! Al che io faccio notare al GM che non è possibile perchè mi nega il successo del conflitto. Lui si scusa, è alle prime armi, e dato che non aveva da backstory motivo per impedire che anche il capitano (fungo) venga surgelato ritira l'azione e be fa un'altra (i funghi hanno bloccato il computer della nave, e quindi anche se sirgelati noi non riabbiamo il controllo del timone! Accidenti a me che non ci avevo pensato!!!

Bella giocata divertente ma che per me soprattutto chiarisce un concetto cardine dei nuovi giochi:

L'arbitro non può fare come gli pare e modificare la fiction come vuole per i suoi sensi estetici!

Possiamo parlarne fino a domani mattina ma è una cosa fondamentale, per capire che con un GDR tradizionale non puoi fare tutto, perchè alla fine nel bene o nel male puoi fare solo quello che il master decide che puoi fare, mentre in un GDR nuovo l'autorità narrativa è suddivisa al tavolo fra tutti i giocatori (in modalità diverse da gioco  a gioco) e quindi ti permette di fare tutto, anche quello a cui il Gm "non aveva pensato!"

Solo questo "piccolo" aspetto dei giochi nuovi mi fa dire che sono meglio al 1000 x 100, poi se qualcuno si offende amen io continuo a giocare e a divertirmi lo stesso! :P

Wady

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  • Riccardo Zulian
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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #25 il: 2012-03-19 16:06:29 »

(inizio AP)
Se mi son creato il mio bel bardo Ar-Neis Del clan Sangraal di Dorwinion, all'inizio era, X l'appunto , un berdo, nemmeno troppo capace.
Poi, via via è diventato un bardo + potente, ha imparato a mazzolare, ha imparato tante nuove canzoni..
ma intanto, si era fatto un nome.
E intanto voleva magari costruirsi casa. E VIgna
 
E.. si ,come diceva Dario (e non erro) ci ho investito sopra un sacco di tempo. E se è vero che gestire la vigna in Vinhos riesce molto meglio chei in GiRSA, mi reisce un tantitnello difficile ricollegarlo alla sua attività.
 
E Ar-Neis non è+ insensibile al fascino femminile, nè viceversa. E, se è vero (e non l'ho mai messo in dubbio, pur non conoscendo il gioco, vado in fiducia degli astanti che l'han provato) che Kagematsu avrebeb gestito assai meglio le storie d'amore, per usarlo come minimo averei dovuto convertire il PG in Jkagematsu, con tutte le difficoltà del caso.. e ricollegarlo al filone principale.
 
E se è pur vero che Ar-Neis si è trovato daventi a seri dilemmi morali, col potere decisionale in mano (es: aveva la possibilitàdi fuggire da una prigione , e liberare i suoi compagni ,ma per farlo doveva uccidere uno di essi), stare a studiare (e preventivamente acquistare) Cani nella Vigna (la vigna di cui sopra :-D )per farci 2 giocate poteva non sembrare efficiente.
 
E se è pur vero che talvolta le sue avventure assumevano i connotati precisi del giallo,(es: dovevamo venrie a capo di chi aveva attentato alla vita del re, e scopriamo dopo lunghe indagini, una congiura ordita dal vecchiio siniscalco) non è così banale riciclare Ar-Neis nel Gumshoe (con altro gioco da imparare e acquistare)
 
Perchè, in fin dei conti, Ar-Neis, è e rimane sosntanzialmente un avventuriero: uno che nella maggior parte del suo tempo (alemno del suo tempo giocato) se ne va in giro a cercare guai. Diciamo (statistica approssimativa) per circa il 70-80% del tempo giocato.
 
Ragion per cui, dovendo sceglier eun sistema (in senso esteso del termine: quel che c'è scritto sul manuale, + house rules+ usi e costumi del gruppo di gioco master incluso) vien sì naturale sceglierne uno che gestisca bene le avventure, con combattimenti a abilità varie, ma che gestisca anche il contorno (visto che è quello che da spessore al personaggio).
Se mi chiedete cosa fa bene il nostro Agirsa, ti dico (in ordine) le prove di abilità e i combattimenti... ma ti posso anche dire che  non sfigura nel resto.
 
Il tutto con un sistema (nel senso esteso del termine).
Anzichè 5.
 
E 5, per richiamare all'esempio di Monopli e Catan, ognuno dei quali lungo almeno 5 volte il regolamento di Catan...
il fatto è che in realtà tutte quelle cose, l'amore, le scelte morali, i gialli, d&d NON le gestisce. Punto. Il fatto che uno si illuda di giocarle perchè il master ti fa fare un tiro di Carisma per far innamorare una donna, è semplicemente un accontentarsi. C'è chi si accontenta e chi no. E anche chi come me a volte si accontenta e a volte no, che problema c'è. Se gioco a d&d pretendo il 90% di scontri tattici ed eroici, non belle storie d'amore o intrighi politici o scelte morali, ma questo non mi impedisce di godermele se il master di turno me le mette dentro...cinque minuti di orologio in una sessione però! Se deve diventare la parte pregnante di un'avventura di d&d, c'è qualcosa che non va... (oltretutto gli esempi che hai portato derivano tutti da "storia del master", non c'è nulla nel sistema che li incentiva. Quindi con quel master puoi avere quegli elementi, con altri master non li avrai mai. Io infatti non li ho mai inseriti in partite di d6d, ci hanno sempre fatto schifo. Noi volevamo combattere e salvare il regno, non struggerci nella scelta di salvare i miei compagni dalla cella o no o perdere una sessione a fare miseri tiri di investigazione. Probabilmente a me una partita come la tua non mi sarebbe assolutamente piaciuta. E torniamo sempre al solito discorso del "bravo master")
« Ultima modifica: 2012-03-19 16:14:47 da Wady »

Ezio

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #26 il: 2012-03-19 16:47:42 »
Il mio sogno è quello di dipanare la matassa parpuzio/new wave... per far sì che diventi possibile PARLARNE.

Vi basta vedere il thread di triex con le parole tabù nel titolo per capire che su certi temi il dialogo è un utopia...

Sono conscio che non riuscirò a risolvere tutto con qualche parola, ma mi piacerebbe dare il la ad un clima più sereno, in cui le persone possano parlare di questi argomenti senza scannarsi virtualmente.


[omissis tutto il resto]


Inizio con il quote per segnalare che rispondo direttamente ed esclusivamente a Dario. Mi piacerebbe, anzi, che si tornasse a bomba: non credo che l'argomento del thread sia "pregi e difetti del gioco incoerente".


Dario, il tuo è un post con cui vorrei tanto essere d'accordo.
È un post completo, aperto, pacato e sensato. Scritto bene, insomma.


Tocchi dei punti importanti e veri.
Credo che sia utile ribadire che con un gioco incoerente (che sia o meno Parpuzio) ci si possa divertire. Chiunque conosca la teoria forgita davvero non lo negherà mai e, anzi, uno dei modi più veloci per individuare chi deve tornare sui banchi di scuola (o,meglio, sui tavoli da gioco) è vedere chi sbandiera questa corbelleria.
Il gioco coerente esisteva prima dei giochi coerenti.
Le basi della "teoria forgita" sono state gettate analizzando anche quelle partite di giochi incoerenti che, però, chissà perché, funzionavano. Perché funzionano? Ci si è allora chiesti, e poi: "Come possiamo togliere tutto quello che a volte non li fa funzionare?"
Si sono quindi superati concetti come il classico quarto d'ora di divertimento ogni 4 ore di gioco perché al tavolo sono sedute persone che vogliono fare cose diverse, o le cattive abitudini che ammazzano gli stimoli creativi dei giocatori.


Ma sto divagando, torniamo al tuo post.
Come dicevo tu, Dario, scrivi cose giustissime.
Conosco personalmente almeno un gruppo "tradizionale" in cui il gioco è vario e piacevolissimo.


Personalmente credo che si, lasciar perdere e che ciascuno giochi a quello che lo diverte sia la scelta migliore.


In un mondo utopico.


Purtroppo la cruda realtà, Dario, è un'altra.
La cruda realtà è che ogni Narratore che si rifiuta di provare altro rispetto a Vampiri perché ci ha investito tempo, denaro e, soprattutto, status sociale danneggia attivamente l'hobby.
Ognuna di queste persone rappresenta un "leader" che spinge verso una stasi dell'hobby altre quattro persone, a loro volta, spesso, leader "minori" di altri gruppi.
Almeno, questa era esattamente la situazione a Reggio qualche anno fa. Sto parlando dello stato delle cose come lo percepisco io.


Ognuno di questi piccoli nuclei di stasi continua a raccontarsi e a diffondere balle e cattive abitudini di gioco (come, appunto, il singolo regolamento con cui ci puoi fare tutto, anche se un po' meno bene), e lo fanno attivamente.
Diventa quindi necessario andare lì e scuoterli, dare una possibilità di cambiamento anche a chi, magari, vorrebbe provare altro ma è bloccato dal fatto che: "In questo gruppo si gioca Vampiri".


La frase: "Col gioco X ci faccio di tutto" è un sottoprodotto di questa società.
Un gruppo di persone con interessi diversi che si incontra a giocare ad un unico gioco perché sono "un gruppo di D&D", e si definiscono come tale.
Conoscono solo D&D, sono abituati ad "alternarsi" (il quarto d'ora dell'interpretazione, il quarto d'ora del combattimento, il quarto d'ora di investigazione, la mezz'ora bonus di qualunque cosa piaccia di più al master...) e a passare serate in cui il loro interesse viene risvegliato solo parzialmente e, per il resto del tempo, ci si annoia (anche qui: percezione personale).
Giochi incoerenti come D&D cercano questa soluzione, cercano di fare tutto per tenere assieme il gruppo, perché, altrimenti, quello a cui piace l'investigazione se ne andrebbe.


Diventa quindi importante distruggere il gruppo, attivamente, perché la passività non farebbe che avvantaggiarlo, in modo da dire a tutti: ehi! Invece di giocare ad un gioco che tratta il tuo interesse principale come un passaggio cursorio in mezzo a mille puoi giocare a qualcosa che lo centra in pieno!
Il prezzo? Rompere il gruppo.
No, non litigare coi tuoi amici, solo... non giocarci a qualcosa che non ti interessa più di tanto.


Questo concetto, che in qualunque ambiente ludico è talmente basilare da essere dato per scontato (a me non piace un certo tipo di "controllo geometrico" del territorio che si trova in tabletop come Hermagor o Callisto. Bene, vuol dire che quando qualcuno gioca a Callisto io trovo qualcuno per giocare al Trono di Spade) ma nel gdr è rivoluzionario.


È vero, molti gruppi hanno trovato un equilibrio, sono riusciti a far emergere un gioco interessante per tutti il 100% del tempo per tutti i componenti. Li riconosci perché, di solito, quando gli proponi qualcosa di nuovo non rispondono diffidenti, ma felici. Lo provano, si divertono, e poi magari tornano alla loro campagna triennale... fino alla nuova pausa per provare qualcosa di nuovo ^^
A loro va il mio rispetto e la mia ammirazione per l'impresa, e loro vengono lasciati stare.
Se il panorama ludico fosse popolato da gruppi come questi allora il tuo post mi troverebbe davvero completamente concorde, Dario.


Purtroppo non è così. Purtroppo di è reso necessario andare a rompere i coglioni (anche se, forse, stiamo entrando in un'altra fase... ma questa è un'altra storia e andrà raccontata un'altra volta).
« Ultima modifica: 2012-03-19 19:16:28 da Ezio »
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #27 il: 2012-03-19 19:05:31 »
Ezio, alcune cose che dici, già le pensavo, ma tu porti il discorso ancora più avanti... Questo sì che è food for thought!
I nitpicker danneggiano anche te. Digli di smettere.

thondar

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #28 il: 2012-03-19 19:45:30 »
Citazione da: Dairon
Quale differenza ravvedi tra i Traits e diciamo i Talenti di DND per cui li metti in una categoria opposta?
C'è talento e talento. di base, in teoria, potrebbero anche funzionare se fossero fatti diversamente. Il problema qui è che molti talenti non hanno un uso interpretativo o per lo meno se ce l'hanno è molto marginale. Per es tempra possente: +2 TS fortitude. Altri hanno invece un uso interpretativo maggiore tipo abilità focalizzata. In entrambi i casi però i talenti rappresentano una spesa di risorse che potrebbero essere spesi nell'ottimizzazione quindi c'è da vedere chi è disposto a sacrificare risorse per l'interpretazione. Poi a ben guardare non è che sono così interpretativi... se voglio giocare un fornaio lo faccio ugualmente bene anche senza talento abilità focalizzata (fornaio). Non c'è alcuna meccanica che mi lega il talento all'interpretazione: posso ignorare (interpretativamente) un talento che ho, o interpretare come se avessi un talento che non ho.
Fabio Bani

Ezio

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Re:Con Dnd (et simila) puoi fare tutto! Però...
« Risposta #29 il: 2012-03-19 20:00:12 »
Fabio, scusa, il tuo post è molto vicino ad una supercazzola.

Potresti spiegare, con esempi concreti, cosa significa "ingorare interpretativamente un talento" o, tipo, come dividi talenti più o meno "interpretativi".

In generale, ragazzi, in questo thread e altri simili servono più esempi concreti, o so scivola nella solita discussione da forum che, su GcG, generalmente finisce per essere chiusa.

Impegniamoci tutti a tornare a bomba sul post iniziale (rispondete a Dario piuttosto che rispondervi tra di voi) e a riancorarci alla realtà, per favore.
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