Gente Che Gioca > Gioco Concreto

Parpuzio e il metagioco ovvero Come giocare senza una fiction

<< < (5/13) > >>

Matteo Stendardi Turini:

--- Citazione da: dispari - 2012-03-09 20:36:05 ---Risolvibile? Probabilmente sì (ma è difficile).

--- Termina citazione ---


In effetti, con i giochi tradizionali è un po' complicato, anche perché, senza questo giochino d'intenti, le sessioni crollano su se stesse dopo 20 minuti.
Ma per curare le brutte abitudini di un master è sufficiente mettergli in mano un gioco che lo prenda a pugni nei denti ogni volta che prova ad utilizzare qualche vecchio trucco della cassetta degli attrezzi.


(Be', 'sufficiente' magari no, ma sicuramente aiuta.)

Alessandro Piroddi (Hasimir):
A me invece ricorda l'ultima partita parpuzia che ho fatto, e il suo catastrofico epilogo.

Actual Play

Organizzo con altri 3 amici che non vedo da un pò una demo di Montsegur.
Li chiameremo pure qui, con molta originalità, X e Y e Z.
X è un master di lunga annata, con un atteggiamento abbastanza forte riguardo a come le cose dovrebbero andare.
Y è suo fratello, giocatore di lunga annata.
Z è un amico comune con background parpuzio ma una genuina curiosità per qualcosa di nuovo.

Giochiamo, e va tutto abbastanza bene.
In due ore e spicci iniziamo e finiamo, e tutti si dicono molto soddisfatti e contenti ... a mio silente giudizio le cose sono andare forse meno bene di quanto loro non dicano, ma concordo che la sessione sia riuscita e che bene o male ci siamo tutti divertiti.

Siccome resta una bella fetta di pomeriggio, X propone di continuare a giocare "facendoci un'avventura veloce veloce".
Il gioco designato è... non si capisce bene :P
Praticamente si tratta di un'avventura per D&D rimaneggiata per giocarla con Simulacri, in una versione rimaneggiata da X in modo da essere "più leggera e flessibile" ... che poi in pratica scoprirò significa che decide tutto X (nella vece di GM) e ogni tanto ci fa tirare i dadi a caso per effetto scenico.

Io vorrei fuggire urlando perchè temo di sapere cosa mi attende, ma siccome LORO si sono prestati a provare il MIO gioco, pare davvero brutto declinare la contro offerta di provare IO il giocho proposto da LORO ... senso di colpa e voglia di stare in compagnia mi persuadono ad accettare.

Giuro, ero partito con le migliori intenzioni.
Ma poi mi sono ritrovato, come Triex, a notare tutto ciò che accadeva dietro lo schermo... a vedere i perchè ed i percome di ogni parola del GM, e a leggere le (ovvie) reazioni di Y e Z.
Solo che invece di fare come Triex e accondiscendere placidamente, la cosa mi ha dannatamente irritato.
Più giocavo e più sbattevo il grugno contro le "invisibili mura" che quel modo di giocare comporta, e più ci sbattevo più mi infastidivo, più ci andavo contro apposta ... per "mostrare i limiti" di quel modo di giocare così insopportabile.

Nulla di che, mi limitavo a basare le azioni del mio PG unicamente sulla fiction e su quelle che nella mia testa erano ragionevolmente le sue pulsioni, coscio che un simile comportamento sarebbe APPARSO esattamente ciò che il gioco richiede, ma che DI FATTO era quanto bastava per mettere in profonda crisi il un GM con quel tipo di regolamento.

Tanto che, dopo una serie di situazioni imbarazzanti, X si è letteralmente alzato da tavola e chiuso in camera perchè gli era passata la voglia di giocare, e Y si è sonoramente arrabbiato con me perchè "giocavo male".

In retrospettiva mi sono sentito davvero uno stron*o, e anche analizzando in dettaglio tutti gli eventi non trovo giustificazione.
Ero conscio del fatto che nessun gioco regge mai un intenzionale sabotaggio, ma ho agito lo stesso rovinando il pomeriggio a tutti.
Con X mi ci sono poi sentito e mi sono chiaramente scusato e adesso è tutto a posto e sereno :)
Il fratello Y ce l'ha ancora con me :(
Z non è parso particolarmente toccato dagli eventi, nè durante nè dopo :P

...

Tempo dopo ho assistito (nel senso di solo guardato) una sessione di D&D col gruppo della mia ragazza.
Più o meno dall'inizio alla fine ho dovuto stare in uno stato di costante FacePalm e mordermi la lingua per stare zitto ed evitare commenti ... mi pareva di avere in mano un foglio con l'elenco di tutte le possibili disfunzionalità di quel modo di giocare, e a ogni cosa che veniva detta al tavolo segnavo cosa c'era.
Check... Check... Check...
"Splendida" la scena in taverna in cui il gruppo riceve l'immancabile quest... e dopo varie lamentele dei PG che erano del tutto disinteressati e anzi avevano tutti ALTRO che gli interessava fare (col DM dietro lo schermo che sudava, facendo intervenire ogni tanto il suo PNG con offerte di gloria e ricchezze) un giocatore ha letteralmente alzato gli occhi al cielo e detto qualcosa sulla falsa riga di <<Va beh dai, facciamo la cosa giusta ... Ooooh saggio anziano, ma certo che ti aiuteremo a fare bla bla bla>>

Sicuramente è una mancanza da parte mia, ma queste cose non le sopporto più nemmeno per fare quattro risare a perdere tempo -_-
Non solo non mi divertono, ma mi irritano potentemente.
Sapendolo, evito accuratamente situazioni simili... ma ogni tanto (magari una volta all'anno) capita che ci scappa ed è TERRIBILE! ç_ç

Moreno Roncucci:
Mirko, mi sono letto negli ultimi anni diversi articoli sulla Old School Renaissance, e articoli di risposta a quegli articoli su the forge e commenti a quei giochi, e anche se non gioco più da anni a D&D, mi hanno fatto reinquadrare e capire molte cose che capitavano nelle mie partite negli anni 80 (dai 90 in poi a D&D ho giocato come semplice giocatore e basta).

AD&D2 è stata una fregatura storica. Con quel gioco ci hanno raccontato un sacco di cazzate, sul GM che gestiva la storia, sul fatto di fare quest eroiche, epiche, per salvare il mondo o cose simili. Perchè era quello che leggevamo nei libri e ci sarebbe piaciuto giocarle. Ma era una fregatura, perchè quello non era il gioco adatto e per rimediare dicevano al GM "bara sui tiri e obbligali a fare come vuoi tu".   Davvero, il gdr più nefasto mai pubblicato, altro che FATAL (il fatto che lo abbia letto per colmo di sfiga proprio mentre cercavo buoni consigli per fare il GM, che avevo appena iniziato, non fa che aumentare il mio astio per quella porcata e chi l'ha pubblicata)

D&D è un gioco dove ti infili in un dungeon a depredarlo dei suoi tesori, cercando di salvare la pelle.  E aveva un reward system funzionante, perchè gli xp erano dati per le monete d'oro.  Premiava l'astuzia, l'abilità e la fortuna del giocatore a riempirsi le tasche rischiando il meno possibile. Con AD&D2 hanno voluto farlo più "eroico" e "realistico" dando gli xp per i mostri uccisi e non per l'oro.  E hanno scassato il gioco.  Premiando il combattimento o comunque il vincere le sfide, cioè il comportamento che ti porta a perdere il personaggio.  Portando il GM ad "aggiustare" i tiri per salvare i personaggi e non punirli per aver fatto quello che il gioco gli chiedeva. Per non parlare poi dei premi in xp per il fatto di seguire la storia del GM...

A leggere il racconto di Triex sul GM che spinge i personaggi a andare in un altro continente (probabilmente in una quest eroica per salvare il mondo) mi viene in mente quella fregatura di gioco, e i danni che ha fatto. Se quel povero GM non fosse stato indottrinato da quella roba, magari gli avrebbe semplicemente fatto giocare dungeon da depredare a poche miglia da casa (a meno di non trovare mappe del tesoro per posti più lontani), non avrebbe dovuto spingerli a muoversi perchè i giocatore avrebbero dato la caccia ai pezzi d'oro come segugi, e tutti, triex compreso, si sarebbero divertiti molto di più.

Matteo Suppo:
Sigh, avevo scritto un bel post ed è andato perduto. Vi posto la versione breve.


Actual Play or GTFO.


Hasimir, tu sei in topic :)

vonpaulus:
Qualche AP molto spiccioli.
VI fu un tempo in cui giocavo a rolemaster . .
E facevamo i master a rotazione. Uno di questi volle fare una aventura dalle trame intricatissime e complicatissime e pressochè irrisolvibili salvo seguire pedissequamente i suoi consigli.
Era praticamente chiaro a tutti chi erano i PNG da ascoltare, lo si faceva ed in questo modo si riusciva ad andare rapidamente nei luoghi da esplorare.
Una volta un servo è venuto in taverna a sfidarci per perdere a carte tutto quello che aveva compresa una chiave che abbiamo prontamente usato . . . .
Una volta invece in  una scena di interludio il tagliagole, pessimo elemento, si dimentica delle convenzioni e sventra una prostituta che lo aveva deriso e siamo costretti a scappare dalla città. Ma la città ci ha inseguito. Si sono spostati praticamente tutti tranne il cadavere e le guardie ed il master era ben incazzato che facevamo quello che volevamo. Poi per finire quella cazzo di avventura abbiamo accettato (sic) che nel party entrasse come ospite fisso il PNG del master. Non so se dentro di se si sia arrabbiato ma non l'ha mai mostrato ed in quel gruppo quel ragazzo non ha più fatto il master.


Un'altra volta giocando a Gurps il mio personaggio che era un irascibile ha tagliato, durante il suo turno di guardia, due dita del piede ad una ladra che avevamo catturato e che sarebbe dovuta diventare nostra alleata. Il fatto che fosse un PG importante era chiaro ed evidente ma il master l'ha giocato molto arrogante e stronza ed io ho giocato il regolamento alla lettera ho tirato, ho fallito ed ho seguito il comportamento associato al mio svantaggio.
il master ha nell'ordine:
esclamato: ennò cazzo non puoi fare una cazzata del genere!
obbligato a fare dei tiri per vedere se ci riuscivo, nonostante in fiction fosse legata ed io gli avessi gia tolto gli stivali e la minacciassi con una grossa tenaglia praticamente già appoggiata aperta alle dita;
fatto svegliare gli altri nel frattempo per impedire che lo facessi imponendo ad un giocatore l'azione sulla base di una sua indole morale (forse la divinità o qualcosa del genere).


OT:
Moreno ha perfettamente ragione; quando in un gioco vuoi fare cose che il gioco non supporta devi farei salti mortali per farle fare. Molti giochi "vecchi" non supportavano minimamente l'investigazione e quindi questa non doveva,  non deve, esserci.







Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa